Ho verificato il lavoro di Mariottini, Smriglio e Ciommei - Basteria, 58:35-40, 1994. La qualità delle foto è così e così ed alcuni particolari non mi tornano, ma certamente potrebbe essere S. multistriatus in particolare per l'equilateralità e per la carenatura, ma c'è bisogno di qualche altro parere. Se qualcuno degli autori ci leggesse..... paolo
Io non ce l'ho, Peter potrebbe confrontarlo con i suoi anche se nel lavoro di Smriglio et al. le popolazioni del nord adriatico non sono contemplate...
E' questo il problema, io ho molti scopula e strigilatus, ma non ho multistriatus e questo è sempre un grosso ostacolo per i confronti per cui devo passare la palla ad altri. Mi spiace Angela. paolo
Messaggio originario di Paoloerre: ... Mariottini, Smriglio e Ciommei
... sicuramente qualcuno di loro passerà da qui, prima o poi e spero che mi risolva il problema La conchiglia postata da Peter, mi sembra che ci si avvicini molto, ma questo in malacologia non significa nulla ... ma per questa famiglia la cerniera non è importante ai fini della determinazione?
Il Solecurtus multistriatus possiede una conchiglia, leggera, fragile quasi semitrasparente. Angela prova a vedere se il tuo esemplare ha quete caratteristiche. Questa è la tipica specie che si determina agevolmente avendo l'esemplare in mano.
Si e conosciuta come specie profonda assai ma questo di Angela viene da 2 m di profondita e quelli dell'alto adriatico vengono da 10-15 m quindi...quindi boh?
Per trovarsi si trova credo ovunque, bisogna solo capire come determinarlo e se e specie buona.
Angela, ti allego l'immagine di come dovresti fotografarlo. Quasi "a valve chiuse".
L'immagine è tratta da Oliver et al., 2010. Journal of Conchology (40:2). Nella foto vedi a sinistra l'ex Solecurtus multistriatus (che ora va chiamato Solecurtus scopula) ed a destra l'ex Solecurtus scopula (che ora va chiamato Solecurtus candidus). La differenza più semplice e affidabile è nel numero dei denti, e nella forma di due di loro (bifida o no). Siccome i denti sono massicci in caso di rottura è comunque semplice notare la loro attaccatura e quindi si può facilmente risalire al loro numero.