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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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vespa90ss
Utente Super
    
 Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
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Bigo
Utente Senior
   
Città: La Spezia
Prov.: La Spezia
Regione: Liguria
534 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 16 marzo 2009 : 00:08:08
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Non è detto che anche i tuoi sono così attivi. Per sicurezza puoi metterli in una scatola di latta o una valigetta di metallo. Anche se è 200 volte il livello di fondo, resta sempre una emissione molto bassa e mi pare esagerato usare 2mm di piombo. Anche solo per curiosità potresti farla misurare.
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vespa90ss
Utente Super
    

Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 marzo 2009 : 06:09:37
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Sì, hai ragione, probabilmente come valore assoluto non sarà elevatissimo, ma sommandone 4 insieme e tenendoli nella stessa stanza dove si dorme, forse...
non è proprio il massimo.
Grazie del suggerimento,
Beppe
I gatti vengono a sedersi al tavolo dello scrittore tenendo compagnia al suo pensiero e guardandolo dal fondo delle loro pupille spruzzate d’oro
Théophile Gautier
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Ice
Utente nuovo
Città: Reggio Emilia
Prov.: Reggio Emilia
Regione: Emilia Romagna
2 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 03 settembre 2009 : 20:34:54
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Scusate il ritardo, ma ho scoperto il sito solo da pochi giorni.
Per quanto ne so, lo SMC Takumar 50/1,4 chiudeva fino a 16, che per la macro è un po poco. Se si ritiene che basti, e ad evitare problemi "nucleari", forse vale la pena di cercare un 50/1,4 della serie precedente, marcato "Super Takumar" e privo del trattamento multistrato (in sigla, per Asahi, SMC), che è poi all'origine dei problemi di radioattività. A quanto mi ricordo dai test dell'epoca, anche questo era valutato in modo molto positivo.
Altre informazioni sulle radiazioni: Link
Se però si vuole un obiettivo luminoso che chiuda almeno sino a 22, si può pensare ad un Pancolar 50/1,8 della Zeiss di Jena.
Saluti, e buone foto. |
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ninocasola43
Utente Super
    
Città: s.agnello
Prov.: Napoli
Regione: Campania
6360 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 03 settembre 2009 : 22:10:22
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ricevevo una rivista per fotografi professionisti, il Fotonotiziario, dove si parlava appunto di ottiche radioattive alcune case giapponesi producevano vetri ottici usando delle sabbie che, ad un'analisi risultarono essere radioattive. la discussione si protrasse per parecchio tempo finchè (sono 20 anni esatti che ho cessato l'attività e la memoria potrebbe giocarmi brutti scherzi) un gruppo di scenziati che avevano analizzato le ottiche in questione dichiararono che non vi era pericolosita e le stesse continuarono ad essere commercializzate oltre ai Takumar erano finiti sul banco degli accusati anche i Nikkor e qualche altra marca che mi sfugge nin |
Modificato da - ninocasola43 in data 03 settembre 2009 22:11:28 |
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vespa90ss
Utente Super
    

Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 settembre 2009 : 11:43:45
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Beh, Nino, se entri nel link che ho riportato in apertura, noterai che l'autore ha misurato la radioattività dell'obiettivo con il contatore geiger, prima e dopo la chiusura all'interno del contenitore in piombo. Io non so se quei valori indicati rappresentino un indice di pericolosità, ma indubbiamente c'è la sua bella differenza.
Per Ice credo tu abbia ragione: il 50mm aveva sì uno schema ottico più complesso del 55mm fornito come obiettivo standard ma non chiudeva fino a f/22. Ricordavo male. Una cosa molto strana perchè era una lente particolarmente corretta, specie al centro dell'immagine dove otteneva risultati davvero speciali.
Ciao a tutti Beppe 
Bottled beetles - salviamo le spiagge, i litorali, le dune dai barbari
Arriviamo alla verità, non solo con la ragione, ma anche con il cuore. Blaise Pascal - Pensées 1670.
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ninocasola43
Utente Super
    
Città: s.agnello
Prov.: Napoli
Regione: Campania
6360 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 settembre 2009 : 17:06:32
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anche su fotonotiziario era riportata un'accurata misurazione col contatore Gayger riscontrando una disparità tra i valori assoluto e schermato ma, diceva il professore universitario che effettuò le misurazioni, non c'era da allarmarsi. Poi, se sulla rivista furono scritte corbellerie, corbellerie ti sto raccontando. nin |
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gigi58
Moderatore Trasversale
    

Città: Trapani
Prov.: Trapani
Regione: Sicilia
17657 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 settembre 2009 : 17:14:45
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mi debbo preoccupare? Ho il Takumar 50mm f/1.4 42X1, comprato su Ebay mai usato ma prima o poi intedo/evo farlo
Gigi |
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Ice
Utente nuovo
Città: Reggio Emilia
Prov.: Reggio Emilia
Regione: Emilia Romagna
2 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 08 settembre 2009 : 20:32:34
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per gigi58
Se ho ben capito, il problema si è posto con gli obiettivi (e specie il 50/1,4, che fu uno dei primi) con trattamento multistrato, marcati "SMC Takumar" o, nei primissimi esemplari, "Super Multi Coated Takumar", a partire dal 1971. Cito da Marco Cavina:
<<Infine, Pentax : è noto che il primo SMC Takumar 50mm f/1,4 a vite 42x1 era radioattivo nella parte posteriore ; una fonte ascrive la causa del fenomeno nientemeno che alla presenza di Uranio nell’antiriflessi dell’ultima lente (?!?) . La radioattività dell’ottica era comunque onestamente ammessa dalla stessa Asahi Optical Co. , la quale consigliava di non portare a lungo addosso la Sportmatic col 50/1,4 montato e di non lasciare a lungo lo stesso obiettivo avvitato con pellicola in macchina!>>
Quindi, in teoria, se si trova un 50/1,4 della serie precedente (marcato "Super Takumar") si dovrebbe stare tranquilli. Solo in teoria, però, perchè pare che in effetti Asahi avesse introdotto il trattamento antiriflesso a strati multipli negli ultimi esemplari di "Super Takumar" prodotti, senza però dichiararlo (perchè, trattamento a parte, la grossa novità degli obiettivi SMC era la camma che consentiva la lettura a tutta apertura sulle SPF ed ES).
Non si tratta comunque di un caso isolato: ad es., v.: Link
Insomma, purtroppo per risolvere la questione occorrerebbe un contatore Geiger e qualche nozione di medicina nucleare.
Tra l'altro, proprio questa radioattività sarebbe la causa di un progressivo ingiallimento delle lenti, alla quale comunque si può rimediare. Esempio:
Link
Per finire: se si va a caccia di vecchie lenti con passo a vite, questa è una specie di enciclopedia:
Link
Spero di essere stato utile.
Saluti
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enotria
Utente Senior
   

Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
1322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 novembre 2009 : 19:19:36
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Io ho una discreta attrezzatura per la ricerca di sostenze radioattive e come fotografo amatoriale ho testato obiettivi miei e di amici alla ricerca dei famigerati vetri radioattivi.
Ma non ne ho mai trovato uno.
Gli unici vetri realmente radioattivi che ho avuto per le mani sono le biglie che fanno in USA come materiale inerte per smaltire le scorie radioattive: Link
Se qualcuno di voi avesse dei dubbi sui propri obiettivi, ammesso che abiti vicino a Ferrara, può venire da me e li testiamo.
Ad ogni modo potete stare tranquilli per la loro pericolosità: radiazioni Alfa non le possono emettere, radiazioni Beta pochissime, ma le Gamma si, per cui tenete gli obiettivi contaminati non nelle stanze in cui permanete per molto tempo (no in camera da letto, no in camera da pranzo, ecc.).
Cordiali saluti
Andrea ---> Link
Ogni oggetto ha la sua storia, . . . io non vendo oggetti, . . . . . . io racconto storie. (Enotria) |
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gigi58
Moderatore Trasversale
    

Città: Trapani
Prov.: Trapani
Regione: Sicilia
17657 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 novembre 2009 : 20:23:50
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sto un po' più tranquillo
Gigi |
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enotria
Utente Senior
   

Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
1322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 febbraio 2013 : 12:36:11
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Il metodo più sensibile per l'analisi delle lenti di fotocamere e binocoli è attualmente la spettrografia mediante raggi Gamma.
Per coloro che sono interessati all'argomento, informo che ho messo sul mio sito un articoletto riassuntivo degli sviluppi ad oggi di tale tecnica, con alcuni esempi di rilevazioni: Link
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Andrea ---> Link
Ogni oggetto ha la sua storia, . . . io non vendo oggetti, . . . . . . io racconto storie. (Enotria) |
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