Molto simpatica la rivincita della poiana, e il giovane gabbiano simil-berta, che sembra sfiorare l'acqua con la punta delle ali..
Ciao, Laura
Link "per viverli nella loro totale indifferenza. Oltre c'è il disturbo. E il disturbo significherebbe una cocente imperdonabile sconfitta" [D.Ruiu "I miei rapaci"]
non in questa circostanza, ma sono che ci sono, così ha detto uno di gestori dell'oasi, soprattutto c'è anche molta flora tipica delle zone palustri e di questa area della Toscana.
Per Maurizio, si.. in effetti è molto difficile fotografare, almeno sotto certi aspetti, prima di tutto, e non ho capito bene come e perchè, alcuni personaggi hanno la priorità, il resto deve essere rigorosamente accompagnato dalla guida. Credo sia una regola imposta solo ed esclusivamente da chi gestisce l'oasi, non voglio aggiungere altro, ci sarebbe molto da scrivere in merito, soprattutto in contrasto con le altre aree paludose nei pressi che decisamente sono meglio conservate come nel link, soprattutto dal punto di vista acquifero, che tutte hanno i loro pro e i contro...
Se ti fa piacere un giorno potremmo andarci insieme..
un saluto simo
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
Ciao Simo, quì puoi trovare quanto si dice in Juza e capisci il perchè delle mie domande. Grazie dell'invito, ne approfitterò sanz'altro...questo fine settimana conto di andare a Orbetello (voglio chiappare le spatole, è tanto che le inseguo, spero di trovarle a distanza ottimale per il tele) o Bolgheri
Forse è un "falso allarme", ma nella quarta foto dei gabbiani mi pare di vedere, sulla sinistra in alto uno Zafferano, probabilmente II inverno (la parte di grigio del piumaggio è molto scura, non da Gabbiano reale).
Modificato da - Lanius in data 22 gennaio 2008 15:02:48
Con gli amici di NM, Vespa, Bibius e Simone, nonostante la gelida mattinata e il forte vento che non ci ha permesso di andare altrove, abbiamo fatto una breve visita all'oasi di Focognano, qui eravamo sicuri di ripararsi nei capanni. Dall'altra parte dello stagno nonostante il freddo e il vento si intravedono i primi germogli, gli anatidi stanno a soleggiare riparati dal canneto insieme ad un enorme Nutria.
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan