Rinvenuto il 4 novembre 2007 in bosco misto di latifoglie, pini e cipressi in località San Martino nel comune di Figline Valdarno (FI). Altitudine: 270 m. slm Questo luogo è caratterizzato da un microclima causato da presenza di lignite nel sottosuolo. Sembra che questa particolarità contribuisca ad inalzare la temperatura di 4-5 gradi rispetto alle aree confinanti di eguale altitudine. Fruttificazione crescente su tronco di pino caduto, in bosco misto molto umido.
La stessa entità è stata trovata da Giancarlo Bistocchi di Perugia pochi giorni prima, a fine ottobre 2007, nel comune di Pietralunga in località Candeleto (PG) Altitudine: 650m slm. Il fungo ricopriva un ceppo di pino tagliato, era cresciuto nella lettiera di aghi e muschio. (vedi: Link )
Inserito il - 15 novembre 2007 : 10:36:46
Ordine: Polyporales Famiglia: Fomitopsidaceae Genere: Parmastomyces Specie:Parmastomyces mollissimus
Descrizione macroscopica
Basidioma poroide resupinato o con margine superiore ripiegato a formare una superficie superiore spesso appena accennata ma a volte più estesa, sporgente fino a 2-3 cm e larga fino a 6-7 cm. Spesso le fruttificazioni si saldano tra di loro formando superfici estese fino a 15-20 cm. Crescendo inglobano materiale vario come aghi di pino, schegge di legno ecc… La consistenza è molto succulenta, intrisa di liquido e molle. Da secco riduce notevolmente le sue dimensioni e diventa duro e fragile. Quando è giovane e in crescita produce stille di liquido da ialino o giallo ocra. Inscurisce notevolmente e velocemente al tocco, assumendo una tonalità rosso-bruna.
La superficie superiore, quando è presente, è ispida, formata da ciuffetti di peli appressati di colore da biancastro a giallo-ocra. I margini sono acuti e legg. involuti.
L’imenio è formato da pori bianchi, angolosi. La loro frequenza media è di 2-3 per mm. I tubuli si tingono di rosso-bruno al tocco sono molto allungato-stirati su substrato verticale mentre su substrato orizzontale arrivano ad una lunghezza massima di 3-4 mm. I dissepimenti sono sottili.
La trama è molle, anch’essa è imbevuta di liquido, di odore assai pungente-acidulo e sapore non astringente e un po’ acidulo, ambedue non caratteristici. L’odore svanisce nell’esemplare secco.
Il subicolo è di consistenza gelatinosa, è molto sottile, misura 1-2 mm di spessore.
Sistema ifale monomitico. Ife ialine a parete da sottile a leggermente ingrossata con ampi ed evidenti giunti a fibbia. Non di rado dal giunto a fibbia parte anche una ramificazione ifale. Misurano 3-5 micron di spessore (fino a 6 micron nel subicolo)
Basidi ialini bi-tetrasporici e a volte monosporici, clavati, con giunto a fibbia alla base, spesso un po’ strozzati a metà lunghezza. Le loro misure e in parte anche la loro forma, sono variano in modo sostanziale anche nello stesso campione.
Numero campioni =17 (misure in micron) Lunghezza Larghezza Q Min 11,860 5,220 2,100 Media 24,097 6,168 3,915 Max 34,380 7,930 5,770 Varianza 44,090 0,374 1,172 Deviazione Standard 6,640 0,611 1,083 Errore Standard 1,610 0,148 0,263 Curtosi -1,096 1,652 -1,213 Asimmetria -0,240 1,150 0,028 Limite di Confidenza Inf 20,941 5,877 3,401 Limite di Confidenza Sup 27,254 6,458 4,430
Indice di Correlazione Lineare = 0,227 Coeffiente di determinazione = 0,051 Indice di Regressione Lineare Y=a+b*X a=8,876 b=2,468 Indice di Regressione Lineare X=a+b*Y a=5,664 b=0,021
Sono frequenti i cistidioli non più lunghi dei basidi, da clavati o più spesso attenuati, subulati ma con apice comunque sempre ben arrotondato, mai appuntito.