La determinazione di questa specie non lascia dubbi dopo aver accertato che le sue spore sono nettamente destrinoidi. Essa è considerata un’entità piuttosto rara. Alla data del 1996, epoca di pubblicazione del suo libro “Polyporaceae sl. In Italia”, l’autore A. Bernicchia afferma che in Italia era stata rinvenuta solo tre volte (delle quali 2 volte nelle pinete tra Ravenna e Cervia). Nella sua descrizione non è menzionata l’evidente variabilità dei basidi, al contrario la misurazione riportata fa supporre che nei campioni analizzati questi fossero piuttosto regolari. Ho avuto modo di accertare che invece nei due ritrovamenti (il mio e quello di Giancarlo Bistocchi) i basidi sono assolutamente poco regolari sia di misura che di forma. Altra leggera differenza è nelle spore che sono state da me misurate sia in Melzer che in rosso congo lavato con KOH; esse sono risultate leggermente più larghe in entrambi i ritrovamenti rispetto alle misure riportate da A. Bernicchia.
Ringrazio Giancarlo Bistocchi e Simonetta Peruzzi per la collaborazione e l’invio del materiale essiccato.
Complimenti,bel ritroamento e bella determinazione di una specie non comune. Mi chiedo solamente se sia sufficiente la destrinoidia delle spore per ritenere questo taxon separato da Oligoporus/Postia
Mi chiedo solamente se sia sufficiente la destrinoidia delle spore per ritenere questo taxon separato da Oligoporus/Postia
non so ma la consistenza più molle e molto più impregnata rispetto a tutti i Postia freschi che ho incontrato potrebbe essere un altro carattere distintivo..
Salute, complimenti a tutti quelli che hanno dato il proprio contributo a questo ottimo esempio di indagine micologica. Soprattutto, grazie per averne condivisi i significativi risultati.
Andrea
In una notte senza luna o stelle non si riesce a vedere nulla, ma si può immaginare tutto. C. Palahniuk
complimenti per la scheda le microscopia e le foto e soprattutto per aver visto giusto nell'individuare questa specie, sono veramente contento di esserti stato utile.
Sono io che devo ringraziare voi per l'aiuto e la vostra disponibilità. Il lavoro di gruppo in questo campo da sempre risultati migliori. E su questo sito il gruppo è sempre di altissimo livello
Il 18 novembre (2 settimane dopo il primo ritrovamento) ritornando sul posto ho fatto nuove foto e le seguenti ulteriori osservazioni. Nonostante il tempo abbastanza secco e ventoso i basidiomi sono sempre molto imbevuti, molto succosi e sempre, quelli in crescita, stillanti liquido ialino. Per questo carattere morfologico macroscopico si possono distinguere da tutti quelli del vicino genere Postia.
Nonostante il tempo abbastanza secco e ventoso i basidiomi sono sempre molto imbevuti, molto succosi e sempre, quelli in crescita, stillanti liquido ialino. Per questo carattere morfologico macroscopico si possono distinguere da tutti quelli del vicino genere Postia.
La tendenza su substrato verticale ad essere resupinato non è assoluta. Non raramente possiamo notare la presenza di un pileo più o meno sporgente di colore ocra-bruno. Resupinato Immagine: 184,31 KB
La tendenza su substrato verticale ad essere resupinato non è assoluta. Non raramente possiamo notare la presenza di un pileo più o meno sporgente di colore ocra-bruno. Resupinato Immagine: 183,52 KB Pileato Immagine: 187 KB
Inoltre ho notato che sul tronco di Pino caduto a terra sul quale l’ho trovato si stava estendendo, a macchie, per circa 3 metri e che su questo tronco, in stato di decomposizione piuttosto avanzato, non vi era presenza di altre specie fungine visibili.
Aphyllo, posso utilizzare una tua foto macro di Parmastomyces mollissimus da inserire nel mio corposo file: "Foto Corticia e Polipori"? Aspetto il tuo consenso ciao annarosa
Aphyllo, posso utilizzare una tua foto macro di Parmastomyces mollissimus da inserire nel mio corposo file: "Foto Corticia e Polipori"? Aspetto il tuo consenso ciao annarosa
annarosa bernicchia
Certo Annarosa, anche più di una, per me è un onore. Come tu sai quelle presenti qui sul sito sono state ridotte di dimensioni, quindi hanno molti meno particolari, se le ingrandisci, rispetto alle foto originali che sono a 6 milioni di pixel. Se ti interessano le originali te le posso mandare per e-mail o su cd per posta
Parmastomyces mollissimus, specie tipica di conifere, si differenzia dalle specie del gen. Oligoporus, soprattutto per la destrinoidia delle basidiospore ma anche per lo spessore della parete sporale che è sempre sottile in Oligoporus, in pò ispessita in Parmastomices. Macroscopicamente potrebbe essere confuso con Oligoporus fragilis che cresce su conifere, arrossa al tocco ed allo sfregamento come P. mollissimus ma ha basidisopsore non destrinoidi e, soprattutto, di forma diversa. Il tipo di carie prodotta è in entrambi i casi carie bruna. La reazione positiva o negativa al reattivo di Melzer é una caratteristica molto importante e fondamentale che lo allontana dalle specie del gen. Oligoporus. Ciao da Annarosa