Inserito il - 26 settembre 2007 : 22:44:11
Ordine: Polyporales Famiglia: Meruliaceae Genere: Phlebia Specie:Phlebia subochracea
Descrizione macroscopica: Basidiocarpo resupinato trovato su tronco marcescente di Sambucus nigra spesso circa 5-6 cm e sommerso da vegetazione varia, sul legno nudo. Forma uno strato molto sottile di consistenza ed aspetto ceracea, con imenio liscio appena tubercolato di colore dapprima giallo, giallo-zolfo, a volte con sfumature arancioni.
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Modificato da - vladim in data 24 gennaio 2016 16:34:15
Numero campioni =20 Lunghezza Larghezza Min 36,770 4,010 Media 60,293 5,238 Max 84,680 6,640
La lunghezza e misurata dall’apice al primo giunto mentre la larghezza è intesa come larghezza massima, quindi quasi sempre in prossimità della base. Lo spessore all’apice è di 1,2-2,7 um
Basidi clavati e tetrasporici a volte allargati di colpo all’apice. Sterigmi mediamente 3-4 um Con giunto a fibbia basale. Misurano in media 21,00-23,8/5,3-5,8
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Modificato da - Aphyllo in data 26 settembre 2007 23:10:48
Osservazioni: Il carpoforo è descritto da Julich in “Guida alla determinazione dei funghi-vol.2” come una Phlebia dapprima di colore da giallastro-bruno a rosso-mattone nel giovane e poi da ocra a parzialmente bruno-scuro. Come si può notare dalle prime immagini il carpoforo è nettamente giallo-zolfo con sfumature arancio (cioè più chiaro che nella descrizione di Julich), mentre si può affermare che in seguito assuma una colorazione molto più scura e spenta che da verso il bruno-ocra rosso-bruno (vedi quarta e quinta foto). Tutto il resto della descrizione corrisponde perfettamente (in special modo quella della microscopia) ma mi riservo di accertare che questa differenza macroscopica di tonalità iniziale sia già stata notata da altri micologi. Attualmente purtroppo il materiale bibliografico a mia disposizione non mi permette di accertarlo ed anche in rete non si trova nessuna informazione a riguardo.
Dopo il repentino cambio di colore dal giallo-zolfo al bruno ho rifatto la microscopia ed ho ritrovato le spore in grande quantità, le ife con i giunti a fibbia, mentre sono scomparsi i lunghi cistidi affusolati e i basidi. Ho notato una massiccia presenza di Thysanophora penicillioides (Roum.) W.B. Kendr. 1961, appartenente al phylum degli Ascomycota Descrizione Conidiofori:
E' mia intenzione accertare se questo "intruso" ha un qualche ruolo sullo sviluppo di Phlebia subochracea e se è responsabile della tonalità iniziale dai colori più accesi.
Non so, mi sbaglierò ma non mi sembra possa essere Phlebia subocracea perchè Eriksson e Ryvarden in "Corticiaceae del Nord Europa, vol. 6" non parlano di scheletocistidi incrostati ed il colore del basidioma non è giallo bensì dovrebbe essere "bright red or brick red, ochraceous in older parts". Mi piacerebbe osservare al microscopio questa specie, posso averla? Grazie Ciao da Annarosa