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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 GEOLOGIA DEL MEDITERRANEO
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dtvd
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Inserito il - 23 marzo 2018 : 11:12:13 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Salve a tutti,
Premetto che di geologia o di fossili non ne capisco nulla, quindi scusate se utilizzo delle definizioni non appropriate.
Ho trovato delle pietre(che a me sembrano un po strane)nell'orto, alcune pensavo fossero dei manufatti, ma penso sia opera della natura.
Vedendoli di color ruggine pensavo fossero composti da minerali metallici, quindi ho provato ad avvicinarvi un magnete ma non c'è stata "attrazione"
oltretutto non sono neanche tanto pesanti! Quindi saranno solo delle ossidazioni, o se vogliamo inglobazioni!
Certo che ci saranno voluti un po di anni per formarsi quei strati!
Potreste spiegarmi(se possibile)come si formano, e di cosa potrebbero essere composte?

Grazie

Vincenzo

8-9-2017 Contrada Baronessa, Borrello CH)
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Questa mi sembrava un manufatto.
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Quest'altra sembra che abbia un bordo.
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 24 marzo 2018 : 07:58:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao vincenzo,
dalle immagini non mi sembra qualcosa di geologico e naturale, forse riguardante un qualche processo di fusione (stampo, calco?) o cottura;

buona giornata

maurizio
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“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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Pezzo da Gaeta
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Inserito il - 24 marzo 2018 : 11:02:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sulle prime immagini mi sembra addirittura di vedere delle tracce di usura.
??

Pezzo da Gaeta

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dtvd
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Inserito il - 25 marzo 2018 : 10:38:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mauriziocaprarigeologo:

ciao vincenzo,
dalle immagini non mi sembra qualcosa di geologico e naturale, forse riguardante un qualche processo di fusione (stampo, calco?) o cottura;

buona giornata


Da molti anni(44)tolgo le pietre da quel campo, il territorio della borgata, è la parte più a valle strappato al bosco, praticamente una pietraia. Inoltrandosi nel bosco, si vedono ancora i muri a secco o i cumuli di pietre che creano dei cordoni che arrivano fino alla vetta. Tutte queste pietre sono state estratte dal terreno nei secoli passati, dai contadini per poterlo coltivare.
Queste che ho fotografato le avevo messe da parte perché mi sembravano un po particolari, ma di quel colore(che io definivo ossidazioni)ve ne sono tantissime.
Dicevo ossidazioni perché mio suocero mi raccontava che quando portavano le capre a pascolare, le vedevano che si fermavano sempre a leccare queste pietre scure, quindi mi è venuto da pensare che esse contengano molto sale, visto che le capre ne andavano matte.
Poi c'è la parte "leggendaria" essendo un territorio molto tormentato, come del resto tutta la zona Appenninica, per i residenti tutte quelle pietre sono,
quello che rimane di una gigantesca frana di qualche secolo fa, causata da un'invasione straordinaria di formiche.
Io pensavo a qualcosa di più razionale, ma del resto non lo si può certo stabilire da queste tre pietre arrugginite!

P.S. La parte usurata di una pietra potrebbe essere causata anche dalle lame del motozappa che in tutti questi anni qualche centinaio di volte è stato utilizzato, ma è solo una mia ipotesi.

Vi ringrazio per l'attenzione e le risposte Maurizio e Gaetano.

Vincenzo

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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 25 marzo 2018 : 12:33:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
allega una foto dei luoghi e una localizzazione del sito, vediamo cosa dice la carta geologica o la morfologia del posto

buona domenica

maurizio
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dtvd
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Inserito il - 25 marzo 2018 : 19:03:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho cercato tra le mie foto se avevo qualcosa della parte nordest della collina,
Ma non ho trovato nulla di significativo.
Ho qualcosa della parte Sudovest! non ha le stesse caratteristiche, ma delle pietre che dicevo ve ne sono in abbondanza, ed anche molto più grandi!
Ne inserisco qualcuna sperando che rendano l'idea.

Grazie e buona Domenica anche a voi.

Vincenzo

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Tutta questa zona viene chiamata (lame rosse) per via del colore della terra, e delle pietre.
Una zona molto franosa, dove nei periodi piovosi il territorio cambia morfologia
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Qui una vista dalla parte superiore.
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Qui dovrebbero esserci i dati del luogo.
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Modificato da - dtvd in data 25 marzo 2018 19:06:23
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 26 marzo 2018 : 06:29:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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Tutta questa zona viene chiamata (lame rosse) per via del colore della terra, e delle pietre.
Una zona molto franosa, dove nei periodi piovosi il territorio cambia morfologia
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213,33 KB

Qui una vista dalla parte superiore.
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171,01 KB

Qui dovrebbero esserci i dati del luogo.
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Ossidazioni?
150,04 KB


La morfologia mi ricorda quella calanchiva, quindi franosa, anche se non completamente denudata
I terreni affioranti al di sotto del limite del bosco sono pertanto argillosi;
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Ossidazioni?
137,73 KB
non dico lo siano, ma l’aspetto generale, anche per via della colorazione variabile dal grigio azzurro, verdastro fino a rossastro, mi ricorda quello delle argille scagliose centro appenniniche;
non si può mai sapere che cosa si trovi intercalato a questi terreni; talvolta, ad esempio, si ritrovano crostoni e orizzonti manganesiferi che, quando frammentati, hanno qualche somiglianza con almeno il terzo dei campioni che hai presentato (quello “con I bordi”, come li hai chiamati) e, con alcuni dei frammenti delle pietre sparse nelle foto; tra queste a me sembra di vedere anche rocce silicee, diasprigne, ma servirebbe una foto più dettagliata e ravvicinata.

Link

Link

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Link (foto dalla 4 alla 7)

buona giornata


maurizio
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dtvd
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Inserito il - 26 marzo 2018 : 09:53:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Messaggio originario dimauriziocaprarigeologo
La morfologia mi ricorda quella calanchiva, quindi franosa, anche se non completamente denudata
I terreni affioranti al di sotto del limite del bosco sono pertanto argillosi;

non dico lo siano, ma l’aspetto generale, anche per via della colorazione variabile dal grigio azzurro, verdastro fino a rossastro, mi ricorda quello delle argille scagliose centro appenniniche;
non si può mai sapere che cosa si trovi intercalato a questi terreni; talvolta, ad esempio, si ritrovano crostoni e orizzonti manganesiferi che, quando frammentati, hanno qualche somiglianza con almeno il terzo dei campioni che hai presentato (quello “con I bordi”, come li hai chiamati) e, con alcuni dei frammenti delle pietre sparse nelle foto; tra queste a me sembra di vedere anche rocce silicee, diasprigne, ma servirebbe una foto più dettagliata e ravvicinata.


Le ultime immagini che avevo proposto, le ho estratte da foto occasionali degli anni passati, quindi poco descrittive.
Ma dalla tua analisi Maurizio, trovo molti riscontri, anche di rocce silicee, diasprigne, ve ne sono molte ma nella parte più bassa(verso il fiume)del territorio. Quasi trasparenti,sono molto più compatte delle altre, in queste pietre si vedono chiaramente tutti gli strati con le variazioni di colore.

Quando poi torno in Abruzzo vedo se riesco a fare qualche foto più dettagliata.
Grazie mille per la spiegazione, e la pazienza Maurizio.

Vincenzo

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Pezzo da Gaeta
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Inserito il - 26 marzo 2018 : 15:26:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io ho trovato solo la carta geologica 1/100000.
Riesci a segnare il posto?

Immagine: Stralcio da Carta Geologica d'Italia 1/100000
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242,91 KB

Pezzo da Gaeta

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dtvd
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Inserito il - 26 marzo 2018 : 18:42:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Pezzo da Gaeta:

Io ho trovato solo la carta geologica 1/100000.
Riesci a segnare il posto?

Immagine: Stralcio da Carta Geologica d'Italia 1/100000

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234,14 KB

La carta geologica è un po datata, la contrada(Baronessa)era segnata ancora con il nome di una volta,(San Martino.)
Il territorio va dal fiume Sangro al versante del Colle San Matteo e Monte San Giovanni ....più o meno dove ho messo quella specie di freccia.

Vincenzo


Modificato da - dtvd in data 26 marzo 2018 18:52:52
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Pezzo da Gaeta
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Inserito il - 26 marzo 2018 : 20:52:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La carta al 100000 è in effetti un po' datata (per fortuna le montagne sono sempre quelle), in rete però di quella zona al 50000 no è ancora disponibile.
Credo che Maurizio possa avere qualcosa.
Nel frattempo, se vuoi divertirti, cerca "Carta geologica d'Italia", carta 100000, foglio Agnone.


Pezzo da Gaeta

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dtvd
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Inserito il - 26 marzo 2018 : 22:17:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Pezzo da Gaeta:

La carta al 100000 è in effetti un po' datata (per fortuna le montagne sono sempre quelle), in rete però di quella zona al 50000 no è ancora disponibile.
Credo che Maurizio possa avere qualcosa.
Nel frattempo, se vuoi divertirti, cerca "Carta geologica d'Italia", carta 100000, foglio Agnone.

Intendevo dire: meno male che è un po datata! così con i nomi di una volta, sono riuscito a rintracciare(più o meno)la zona interessata.

Queste carte geologiche le ignoravo completamente, ed invece le trovo molto interessanti, cosi mi aiuteranno a conoscere più a fondo la natura del mio territorio natio .... appena vi avrò preso confidenza!
Grazie mille anche a te Gaetano.

Vincenzo

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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 27 marzo 2018 : 07:11:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
no, pezzo, non ho nessuna altra carta e bisogna accontentarsi del 100.000 che hai allegato tu;

secondo me, confrontando le foto postate da vincenzo con le immagini google, ci troviamo qui (area rossa); la freccia verde dovrebbe indicare il ponte sul fiume ripreso nella prima immagine (cos'è, una ferrovia dismessa?):

Immagine:
Ossidazioni?
111,98 KB

allargando e conformando il punto di vista a quello delle foto riprese dal basso del versante (freccia verde ponte, freccia rossa l'affiormaneto rossastro in primo piano al di sopra del ponte); si vede bene tutta l'area calanchiva franosa che dicevo:

Immagine:
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pertanto, nella carta al 100.000, l'area dovrebbe essere quella indicata dalla freccia rossa, che corrisponde in legenda alla formazione indicata come "av"; non sono argille scagliose, ma la loro descrizione in legenda non se ne discosta molto

buona giornata

Immagine:
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241,66 KB

maurizio
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Inserito il - 27 marzo 2018 : 10:46:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Pian a pian, se po rivà depertoeutt.

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dtvd
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Inserito il - 27 marzo 2018 : 13:54:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quello che si vede, è proprio un ponte ferroviario,(ex Sangritana)che forse(non si sa quando)riaprirà.
Le pietre le ho raccolte più o meno dove avevo messo la freccia blu io, comunque il terreno non è molto diverso, le aree calanchive franose ci sono anche li. (tutto il territorio sta inesorabilmente scendendo verso il fiume)
Si noterà di meno perché il terreno con il passare degli anni è stato un po bonificato, ma quando lo si "lavora" vengono sempre fuori blocchi di argilla o fango che solo lasciandoli poi a "cuocere" al sole si riescono a sgretolare.
Vi ringrazio per avermi fatto conoscere questo territorio sotto un altro aspetto, anche se a dire il vero il mio paese natio è un po più su.(Civitaluparella)
In tanti anni non avevo fato caso a come era il territorio, solo ultimamente sto girando per i boschi e sto constatando quanto duro lavoro hanno dovuto fare gli antichi abitanti, per poter sopravvivere.

Grazie mille ad entrambi, per le vostre informazioni, ed anche per la vostra attenzione.

Vincenzo




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