Inserito il - 21 marzo 2007 : 20:56:08
Classe: Gastropoda Famiglia: Helicidae Genere: Marmorana (Ambigua) Specie: Marmorana (Ambigua) signata
allego foto di marmorane dell'appennino che credo interessanti Le prime vengono dalle cascate delle Marmore e le seconde da Gubbio A quali sottospeci appartengono?
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Modificato da - Subpoto in Data 11 aprile 2007 20:11:54
Data la grande variabilità morfologica della specie ogni roccia dovrebbe avere la sua sottospecie. Le Marmorana(Ambigua) italiane sono state divise in tre specie, ognuna di queste contiene miriadi di forme determinate più dall'ambiente che da reali differenze genetiche. I campioni da te postati rientrano nella variabilità delle forme di Marmorana (Ambigua) signata (Fèrussac, 1821), le forme così rugose rientravano in Marmorana(Ambigua)strigata (Fèrussac, 1821) ora sinonimo di M.signata
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
È bella ! ¿Sai dire mi che differenzie hanno tra l'habitat di signata tipica e il della f. molteni? Ho osservato lo stesso fenomeno di e in altri generi della penisola iberica, Marocco e delle I. Canarie.
effettivamente colpisce molto la forma carenata; il fatto che si riscontri lo stesso fenomeno di formazione della carena, delle costolature e dell'appiattimento della spira su specie diverse, visto che oltre che negli Iberus si ritrova nelle Murella siciliane, ci dice che è l'ambiente che plasma il guscio di queste specie. la moltenii l'ho trovata su una pietraia in un crepaccio in montagna e non ho potuto vedere l'ambiente soprastante, ma non era comunque in bosco in ogni caso sulle Marmorana puoi rileggerti gli le illuminanti divagazioni di subpoto
adiós
ang
C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick)
¿Sai dire mi che differenzie hanno tra l'habitat di signata tipica e il della f. molteni?
Ciao Sebas, Il topotipo della M. signata è la forma di Cassino, molto più meridionale, vive in ambiente caldo arido ed ha una forma molto diversa dalla molteni. Ma andiamo con ordine. La forma geneticamente più simile a M.molteni è M.tetrazona, conchiglia liscia e forma molto diversa raccolta nella località tipica lungo la valle del Tronto ad Acqusanta terme. L'esame è stato effettuato con il polimorfismo enzimatico e la distanza genetica è risultata trascurabile.
M.signata forma tetrazona
Separata dai Monti della Laga dalla valle del Tronto c'è la valle del Vomano sotto le pendici del Gran Sasso. In quella valle è stata reperita questa forma non descritta, assolutamente indistinguibile da tetrazona ma geneticamente piuttosto distante. L'ambiente acalcareo è molto simile a quello in cui vive tetrazona ma l'affinità genetica riportava questa forma verso le forme di signata dei Monti Reatini lungo la Valle del Velino e la M.carsuliana di Carsulae presso Terni. Come si vede dalle seguenti immagini l'ambiente in questa specie influenza la forma molto più della distanza genetica.
Avendo cominciato dall'estremità nord dell'areale della specie continuerò ad inserire le varie forme scendendo verso sud.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
Grazie tante Sandro e Angelo per le spiegazioni. Anche ho osservato che altri generi (in realtà la maggioranza di Helicidae), tendono ad avere costulazione e ad essere carenato quanto più esposti al sole stanno. È possibile che questo meccanismo vi permetta a loro proteggere si meglio del sole in crepe profonde, o è dovuto ad altro motivo?
Ciao Sebas, non so quale meccanismo abbia portato a forme costolate durante le varie fasi dell'evoluzione, l'ambiente attuale è ininfluente almeno nel breve periodo. Forme con habitat identico a M.signata molteni sono perfettamente lisce. In Tyrrheniberus sardonius e ridens la specie liscia e quella costulata sono simpatriche. L'influenza dell'ambiente tende a manifestarsi sulla forma della conchiglia, in ambienti aridi tende ad essere più globosa e con ombelico chiuso mentre in ambienti più umidi per esempio le valli fluviali tende ad essere più piatta e di conseguenza con ombelico completamente aperto.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
Questo è quello buono che hanno i molluschi terrestri, che quanto più si studiano, più dubitate sorgono, ed qualche volta vogliamo dare spiegazioni a cose che chissà non le hanno...Grazie.
Inserito il - 11 aprile 2007 : 22:15:36
Classe: Gastropoda Famiglia: Helicidae Genere: Marmorana (Ambigua) Specie: Marmorana (Ambigua) signata
Dopo un po' di tempo riprendo questo topic per continuare l'esposisione delle varie forme di una delle più affescinanti specie di molluschi terrestri italiani:Marmorana (Ambigua) signata (Fèrussac, 1821) L'areale della specie inizia al nord con il Monte Catria nell'Appennino Umbromarchigiano.Le forme più settentrionali sono generalmente fittamente costulate esclusa M. tetrazona della Valle del Tronto. Furono attibuite a M.strigata ora posta in sinonimia con M.signata. La forma più singolare è M.signata var. molteni di cui presento un topotipo di Ferentillo in Valnerina.
M.signata var. molteni: 64,97 KB
Il fatto strano è che questa è la popolazione più vicina geneticamente a M.signata var.tetrazona presentata precedentemente. Pochi chilometri più a sud, sempre lungo il corso del Nera la specie si presenta in modo diverso.
M.signata var strigata Casc. delle Marmore
Le caratteristiche rimangono simili più ad ovest al Valico di Somma lungo la via Flaminia
M.signata var. strigata Valico di Somma
L'aspetto della specie cambia a pochi chilometri di distanza, ad ovest di Terni precisamente tra le rovine della citta romana di Carsulae troviamo la M.signata var.carsuliana che fino a poco tempo fa era considerata specie autonoma.Le foto sono di un topotipo.
M.signata var.carsuliana
A sud di Terni precisamente ai Prati di Stroncone la forma varia ancora,fortunatamente mi sembra che nessuno l'abbia descritta.
M.signata Prati di Stroncone
Tutta questa variazione di forme avviene intorno alla città di Terni in un raggio di meno di venti chilometri Questa zona è molto importante perchè vi confluiscono tre linee di colonizzazione lungo le dorsali calcaree. La prima scende da nord lungo il corso del Nera,una seconda linea viene da sudest dal reatino con le forme centroappenniniche ed una terza linea da sud lungo le catene costiere.In questo punto le tre linee si incontrano portando in contatto popolazioni che probabilmente si sono evolute indipendentemente senza tuttavia arrivare ad essere specie autonome. In seguito prenderemo in considerazione le altre forme.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
Le forme dell'Appennino interno sono molto meno differenziate,ne proporrò alcune con qualche breve commento. Il primo esemplare proviene dalla Valle del Salto, l'ambiente è umido e la conchiglia tende ad essere ampiamente ombelicata.
M.signata - Valle del Salto
L'esemplare seguente proviene dalle sorgenti del Turano(Montegiove)AQ. Fu descritto dalla Paulucci come M.uniarmata per la leggera denticolazione che si vede sul labbro,in passato ci bastava poco per descrivere nuove specie,c'è chi lo fa ancor'oggi.
M.signata var uniarmata
Interessante è anche la prossima forma,proviene da Subbiaco nella valle dell'Aniene. La conchiglia non è differente ma ha una caratteristica anatomica particolare.Il flagello peniale che misura in media 25mm nella specie fino ad oltre 50mm in questa popolazione è ridotto ad 1/3 mm. Fu descritta come M.tiburtina. Geneticamente non si discosta dalle popolazioni vicine.
M.signata - Subbiaco
Sempre scendendo verso sud un esemplare della Val Canneto(FR) nel versante laziale del Parco Nazionale d'Abruzzo.
M.signata - Val Canneto(FR)
La specie trova il suo limite al sud nel Massiccio del Matese
M.signata - Matese
La specie nelle popolazioni interne dell'appennino non presenta rilevanti differenze conchigliari,ben diversa è la situazione delle forme della fascia costiera che invierò in um prossimo post.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
Ripartendo verso sud dai Prati di Stroncone(TR)che sono all'inizio dei Monti Sabini lasciamo una forma bianca molto schiaciata e sempre sui Monti Sabini ma in un ambiente molto più arido in prossimità di Roccantica troviamo una forma completamente diversa.
M.signata - Roccantica
La tappa seguente la facciamo nei Monti Lucretili esattamente sul Monte Morra. La forma qui presente è molto particolare, non è stata trovata sulla parete calcarea verticale che pur era presente ma sotto i sassi sopra la parete.
M.signata - M.Morra
Attraversata la valle dell'Aniene siamo sul monte Guadagnolo nei Monti Prenestini,siamo a brevissima distanza dalla stazione precedente eppure la differenza di forma è notevole.
M.signata - M.Guadagnolo
Ancora verso sud siamo a Norma sui monti Lepini
M.signata - Norma(LT)
E poi sul Monte Leano negli Ausoni presso Terracina. L'ambiente è molto arido ed a distanza di oltre 200km ci si ripresenta una forma sovrapponibile a quella di Roccantica.
[b]M.signata - M.Leano
Alla fine della corsa raggiungiamo Cassino locus tipico di Marmorana signata. Per festeggiare presenterò due esenplari.
[b]M.signata - topotipo - Cassino
[b]2° topotipo
Con queste immagini ho terminato di presentare la variabilità di questa specie,sicuramente esisteranno altre forme un po' differenziate ma tutte rientrano tra gli estremi di forme illustrati.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
Sandro
Modificato da - Subpoto in data 16 agosto 2007 02:02:53
Complimenti grazie per le precise informazioni, quando ho letto monte Guadagnolo mi è venuto in mente che nel lontano 1982 vi ho passato due settimane di guardia al ponte radio dell'esercito, allora non cercavo lumache ma ragazzotte,.... ma mi sono sempre chiesto dove si trovasse quel monte che mi era venuto anche un pò a nausea. Beppe
La viva....evviva!! A proposito chi di voi può aver perso a Gavelli un contenitore nero da rullino fotografico con all'interno un guscio malconcio di Z.detrita??..uhmm....tipico di Ang.
La viva....evviva!! A proposito chi di voi può aver perso a Gavelli un contenitore nero da rullino fotografico con all'interno un guscio malconcio di Z.detrita??..uhmm....tipico di Ang.