5 Le colline di Taormina:Aphyllophorales e molto altro
Escursione per i sentieri collinari che collegano Forza d’Agrò a Taormina
Escursione del 28 febbraio 2010. Nei pressi di Postoleone
Una nuova giornata dedicata alla ricerca di Aphyllophorales ed altri macromiceti sul magnifico sentiero che congiunge Forza d’Agrò con Castelmola e con Taormina.
Potete visionare i topic relativi alle precedenti escursioni qui:
Assieme a Pirkko, Fabio, Caterina, Sami, Brita, Maria Fausta e Melo (molto noto nel Forum di NM sui rettili) ho dato una nuova occhiata alla zona attorno a Postoleone che è sicuramente, assieme a quella di Serroghiastro, la più umida dell’intero sentiero e quindi la più interessante dal punto di vista micologico.
In questo periodo lo sviluppo dei macromiceti è forse al suo massimo dopo le frequenti piogge di metà febbraio e le prime giornate tiepide. Le novità non sono molte ma sono effettivamente degne di nota, ho trovato infatti due Peniophora piuttosto rare, una su rametto a terra di imprecisata latifoglie ed un’altra su Prunus dulcis (mandorlo)
Su imprecisata latifoglie ho trovato Peniophora malenconii Boidin & Lanq. (sin. Duportella malenconii Boidin & Lanq.), la cui determinazione mi è stata confermata da Gérard Trichies e Annarosa Bernicchia.
Si distingue dagli altri Peniophora per il suo aspetto stereoide. I bordi infatti sono sollevati ed è presente una superficie sterile tomentoso-feltrata. Microscopicamente per il suo sistema ifale dimitico con ife scheletrali brune è inserito da molti micologi nel Genere Duportella Pat. E’ una specie termofila piuttosto rara e in Italia si hanno notizie di ritrovamenti solo in Sardegna…e ora in Sicilia
Potete leggere l’intera discussione che ha portato alla sua determinazione qui: Link
Almeno 5-6 volte e sempre su quercia ho trovato Schizopora paradoxa (Schrad.) Donk che conferma ancora una volta la sua ubiquità e il suo polimorfismo.
La microscopia accomunava i vari ritrovamenti di questa specie per le frequentissime terminazioni ifali capitate abbondantemente ricoperte di sostanza resinosa che si scioglie velocemente in KOH. Spesso in altri campioni non sono riuscito ad osservare questa caratteristica che invece qui era sempre evidentissima
Un’altra corticiacea abbastanza frequente, che è tanto difficile da riconoscere ad occhio quanto è facile da determinare al microscopio è Radulomyces confluens (Fr.) M.P. Christ. Trovato su legno decorticato di quercia.
L’avevo già trovato altre volte in questo sentiero. Le sue spore caratteristiche sembrano liscie ma ad alto ingrandimento (1000x) e in contrasto di fase mostrano la loro parete tubercolata.
Vuilleminia comedens (Nees) Maire è probabilmente il fungo più frequente in questa zona (oggi l’ho visto una decina di volte). E’ una specie decorticante, cioè cresce sotto la corteccia, distaccandola a maturità per liberare le spore. Trovata sempre su branche morte di quercia, spesso ancora in piedi.