Ciao Marco, speravo che le tue misure sporali fossero in linea con quelle che ho effettuato sul mio campione, invece devo dire che i tuoi dati mi spiazzano , nel senso che i valori sono consoni anche a quelli di S.rugosum. Considera che ho misurato 7 spore mentre tu ne hai misurato 13 ( reputo i tuoi dati più attendibili). Per quanto riguarda gli acutocistidi in “The Corticiaceae of North Europe” vengono descritti anche per S.rugosum. Secondo me bisognerebbe capire che peso dare alla presenza/assenza di pseudoacantoifidia e al tipo di crescita del carpoforo (resupinato o con piccolo orlo sporgente piuttosto che effuso-reflesso). Per quanto riguarda il primo aspetto personalmente ho osservato degli elementi con dei piccoli e singoli diverticoli quasi apicali (non sono comunque sicuro che possano essere definiti pseudoacantoifidia), mentre la crescita mi sembra resupinata (o con una piccola parte di orlo) e questa sarebbe, secondo le chiavi di Julch ,più consona a quella di S.rugosum.
Sentiamo altri pareri……
P.S. qualcuno ha notizie di Gérard? inizio a sentirne la mancanza……..
P.S. qualcuno ha notizie di Gérard? inizio a sentirne la mancanza……..
Annarosa mi ha detto che Gérard ha la connessione internet fuori uso...sebbene abiti in Francia!
La mia ipotesi si basava soprattutto sulla mancanza di pseudoacantoifidia. (certo che però se tu le hai osservate è da rimettere tutto in discussione).
La chiave dell'opera "Le corticiaceae del nord Europa" ti porta direttamente a S. gausapatum. Solo Julich, mi sembra, introduce una differenza sul sollevamento più o meno accentuato del pileo dei basidiomi sul substrato (resupinato, effuso-reflesso o pileato); gli altri autori non tengono conto di questo fattore. Tra questi includo Breitenbach, Ryvarden, l'ottimo studio pubblicato sul bollettino ANVL (volume 83) fornitoci da Gérard e in questa chiave sul web: Link
Sentiamo altri pareri e intanto provo a ricercare le pseudoacantoifidia: se la loro presenza è confermata tagliamo la testa al toro!
Oggi ho cercato ancora pseudoacantoifidia senza trovarne;a questo punto valutando anche le pubblicazioni che citi (posseggo solo Julich e Le corticiaciae del nord Europa) e il tipo di ife subimeniali (alcune con andamento anche a zig-zag ) mi sono convinto che la raccolta sia ascrivibile a S.gausapatum. Per me questo carpoforo si può archiviare con questo epiteto.