Come genere direi Amphiroa...Le tre che conosco sono A. cryptarthrodia Zanardini, A. rigida J.V. Lamouroux e A. beauvoisii J.V. Lamouroux... A. beauvoisii la escluderei perchè mi pare abbia un habitus diverso, tra le altre due non saprei...aspetto il commento del Prof Bressan...
...si tratta molto probabilmente di Amphiroa rigida, ma per poterlo dire, almeno orientativamente, manca in primo luogo una scala metrica di riferimento. Chissà se un giorno si potrà avere un aiuto di questo tipo anche in assenza del campione originale, partendo già dalla macrofoto come si è cominciato a fare con i microscopi ottici. Propendo per questa specie visto che sembra vivere in un ambiente con sicuro ricambio d'acqua (cosiderando le specie presnti attorno nella foto: Dictyota, ecc.). A. crtptarthrodia è piccolina, con ramificazioni non solo dicotomiche, ma soprattutto molto regolari e su più piani, tanto da generare spesso una sorta di racemo; poi ci sono altri caratteri diacritici importanti che non sono rilevabili dalla foto. Si nota invece un abbondante epifitismo di microalghe calcaree.
I talli dell'alga in oggetto, raggiungevano un'altezza di 3-4 cm.
L'idrodinamismo al quale è soggetta l'alga è abbastanza consistente, data la bassa profondità, l'apertura ad ovest del sito in oggetto e la presenza di una scogliera artificiale, lato est, a circa 3 metri di distanza.
Considerando la difficoltà di determinazione di certe specie attraverso la sola immagine fotografica, cercherò nel futuro di relazionare il maggior numero di informazioni possibile e magari di portarmi dietro uno piccolo metro di riferimento da inserire in alcune immagini, anche se soprattutto di notte non è semplice, ma con le alghe è possibile.