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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Orthoptera
 Due ortotteri... adesso diventati tanti!
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lynkos
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Inserito il - 24 agosto 2006 : 08:42:10 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Hexapoda Ordine: Orthoptera Famiglia: Acrididae Genere: Specie:
Ho provato a determinarli dagli archivi, ma mi vengono più dubbi che certezze . Il primo era molto piccolo, intorno ai 7 mm direi, fotografato sul terreno sabbioso ad Ostia ieri.


Due ortotteri... adesso diventati tanti!
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Modificato da - lynkos in Data 01 settembre 2006 13:05:45

lynkos
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Inserito il - 24 agosto 2006 : 08:44:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il secondo mi sembrava di assomigliare al Calliptamus che ho fotografato un paio di giorni fa nello stesso posto, ma quando lo visto sullo schermo l'assomiglianza non mi convinceva più, Sarah.


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"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo (ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto) ... dobbiamo fare spazio alla natura nel nostro cuore." (S. J. Gould)
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lynkos
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Inserito il - 24 agosto 2006 : 16:52:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Aggiungo un altro due di oggi, entrambi fotografati su terreno sabbioso. Il primo pensavo ad un Oedipoda sp.


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lynkos
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Inserito il - 24 agosto 2006 : 16:53:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mentre per il secondo con il caratteristico "collare", non saprei proprio, Sarah.


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"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo (ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto) ... dobbiamo fare spazio alla natura nel nostro cuore." (S. J. Gould)
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Inserito il - 29 agosto 2006 : 13:24:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ormai della mia cartella "da determinare", sono rimasti solo gli ortotteri . Uso la scusa di questa foto di oggi di riproporli, sperando che qualcuno riesce ad avvicinarsi. Ogni tanto ci provo, ma con le fonti che ho a disposizione, faccio solo casini, Sarah.


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Inserito il - 01 settembre 2006 : 13:03:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Continuo a provarci . Ecco altri due fotografati a Manziano ieri.

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lynkos
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Inserito il - 01 settembre 2006 : 13:04:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
2)
Due ortotteri... adesso diventati tanti!
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"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo (ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto) ... dobbiamo fare spazio alla natura nel nostro cuore." (S. J. Gould)
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Mantis
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Flora e Fauna

Inserito il - 02 settembre 2006 : 12:11:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Allora Sarah, per adesso saltiamo le prime due specie (foto 1,2,3) e passiamo alle Oedipoda sp (foto 4,5,6).

Pur non essendo possibile valutare il colore delle ali che, come sappiamo è discriminante per le specie, si può comunque effettuare una distinzione con i soli caratteri esterni, osservando attentamente il pronoto e i femori delle zampe posteriori. Se si osserva bene, si nota una netta smarginatura ('dislivello') a metà del bordo superiore dei femori posteriori e una netta cresta mediana sulla parte posteriore del pronoto. Questi caratteri permettono di "azzardare" che le specie in questione (tutte e tre) appartengono alla specie O. caerulescens, a differenza della O. germanica in cui il bordo superiore dei femori posteriori, scende gradatamente verso le ghinocchia e la carenatura sul metanoto non è così marcata come nella specie precedente.

Riguardo l'ultima specie (foto 7,8), le foto ritraggono un Dirshius petraeus, nelle colorazioni bruno-giallastra e nella più rara verdastra.
Le carene laterali del pronoto nettamente angolose, le tegmine che non raggiungono le ginocchia, ed ancora il pronoto lungo quanto il capo, permettono di distinguerla con certezza dall'affine genere Omocestus.

Carmine

Modificato da - Mantis in data 02 settembre 2006 12:25:02
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lynkos
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Inserito il - 02 settembre 2006 : 12:13:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie mille Carmine , Sarah.


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