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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 GEOLOGIA DEL MEDITERRANEO
 rocce da determinare
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Kaiman
Utente Senior

Città: Cosenza


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Inserito il - 25 luglio 2014 : 18:28:09 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Maurizio,
c'è un'altra possibiltà o almeno credo: ogni tanto, per effetto di crolli nelle valli scoscese si formano dei laghetti. In presenta di calcare, magari anche cristallino, negli strati rocciosi appartenenti al bacino idrografico si possono creare delle pietre sedimentarie nei laghetti durante il periodo del loro riempimento.

Riprendo questo argomento in quanto nella mia ultima escursione ho trovato qualcosa che sembra avallare quanto ho appena scritto. Lasciamo i sassi di prima e cambiamo zona. Questa volta siamo molto in alto, almeno 1000 metri sul livello del mare. Il posto geologicamente presenta solo rocce magmatiche. Ma prima del punto del ritrovamento, lungo un fiume, è segnata una zona alluvionale fissata dalla vegetazione, residuo di un antico laghetto di 30 mila anni fa.

Le pietre sono due. La prima è ritratta nelle foto 1 e 2. La seconda nelle restanti tre foto. Ovviamente non posso escludere la natura antropica dei 2 sassi.

La prima pietra è un calcare non cristallino. Leggera, friabile, piatta e biancastra, frigge con l'acido. La pietra è fratturata e divisa in due. Nella sezione messa in luce dalla frattura si notano, con la lente 30X, 2/3 palline rotonde immerse nel calcare (la più grande di circa 1 mm è all'interno del quadratino blu). Le palline sono più bianche del calcare di fondo e sono di diverso diametro. Sembrano sfere abbastanza regolari e se ne notano altre 2 nell'altro pezzo di calcare, quello più grande.
queste sono le foto:


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Modificato da - mauriziocaprarigeologo in Data 28 luglio 2014 15:49:41

Kaiman
Utente Senior

Città: Cosenza


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Inserito il - 25 luglio 2014 : 18:31:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'altra pietra è pure piatta e fliabile, la parte scura un po meno. Non frigge con l'acido e potrebbe essere di piccole parti di silicio. Si presenta stratificata. Un pezzettino di questa pietra sembra mostrare un filamento vegetale inglobato all'interno ma non si può escludere che sia stata penetrata da una piccola radice in tempi recenti.La relativa foto purtroppo non è chiara. Il fenomeno non è presente negli altri pezzi esaminati. Le foto:


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74,76 KB

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Modificato da - Kaiman in data 25 luglio 2014 18:33:45
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k3kk091
Utente V.I.P.

Città: cosenza
Prov.: Cosenza

Regione: Italy


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Inserito il - 26 luglio 2014 : 22:58:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Buona sera Kaiman e Maurizio.. oggi Kaiman ho costeggiato Timpa del Salto che tu sicuramente conosci molto bene.. soffermandomi anche sulla sinclinale di Belvedere Spinello.. ho fatto diverse foto.. ve le allego appena ho tempo..

Francesco L.
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 28 luglio 2014 : 16:06:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao kaiman,

come vedi ho scisso la discussione da quella precedente; se vuoi dare qualche indicazione geografica magari la inserisco nel titolo; rimane l'incipit, adesso poco chiaro, che puoi modificare tu stesso

per venire ai campioni:
che cosa dice esattamente la carta geologica a proposito dei depositi alluvionali più a monte?; certo sarebbe importante vedere se le sferule biancastre siano effettivamente fossili…dovresti isolarle ed osservarle a maggior ingrandimento…

comunque alcune domande sul campione 1:
le macchioline scure che si vedono nella superficie levigata del pezzo più grande, cosa sono: granuli più scuri o vuoti legati alla porosità della roccia (dal momento che hai detto che ti sembra piuttosto leggera)?

in sezione, sembra che ci sia un guscio più chiaro e più compatto rispetto ad un nucleo più grigiastro, possibile?

sulla seconda: la parte superiore sembra un’arenaria grossolana/microconglomerato;
la parte inferiore è strana, perché nella sezione che mostri sembra che sia ricoperta anche lateralmente, oltre che sul fondo, da uno spessore di materiale bianco;

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in sostanza sembra quasi un nodulo più che parte di un corpo stratificato, benché poi appaia laminata internamente; tu che puoi verificarne la tridimensionalità, che dici? Mi rendo conto di essere stato poco chiaro; allora, diversamente: nel campione “integro” della prima foto, è visibile su qualche lato la parte scura evidenziata in sezione? neppure la parte basale biancastra è calcarea? Comunque per questo secondo reperto escluderei sicuramente l’origine antropica

maurizio
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“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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Kaiman
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Città: Cosenza


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Inserito il - 30 luglio 2014 : 23:16:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Maurizio,
anticipo qualcosa, poi, appena possibile guardo di esaminare e fotografare meglio i reperti raccolti.

L'area in questione è quelle a monte di Difesella del Trionto nella tavoletta di Monte Paleparto. Tutta la zona è formata da rocce acide intrusive di vario tipo con vene di dolerite alterata.

Però esiste, lungo il Trionto una zona a stella segnata sulla carta geologica testualmente come "Sabbie ghiaiose, sabbie, silts e argille di origine lacustre o alluvionale"

In effetti è stato dimostrato con uno studio condotto su alcuni campioni prelevati dai sedimenti dell'antico laghetto che essi contengono materiale organico e che questo, con la datazione al carbonio, risale a 30 mila anni fa.

A presto


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Kaiman
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Città: Cosenza


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Inserito il - 05 agosto 2014 : 16:11:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Maurizio,

eccoti le nuove informazioni sulle pietre di cui sopra. Cominciamo con la prima, quella calcarea. Confermo che si tratta di un calcare leggero e che si rompe con le mani. Ho rotto altre parti della pietra e in tutte si notano le sferette. Le sfere sono molto regolari e di diametro variabile ma difficilmente superano 1,5 mm. Le parti scure che tu hai notato sono in parte sedimenti catturati nel greto del fiume ma è anche presente qualche foro perfettamente tondo nei punti in cui la pietra per erosione nel fiume ha perso le sferette.

Ho effettuato delle foto con un microspopio amatoriale e questi sono i risultati. La prima foto mostra una sferetta parzialmente immersa nel calcare.

Poi sono riuscito ad isolare una delle sfere più grandi (intorno a 1,5 mm di diametro che si è rotta a metà mostrandomi la sezione). Nella foto 2 c'è la sezione della sfera. Nella foto 3 è mostrato un ulteriore ingrandimento della sezione e all'interno della sfera si notano delle fibbre/filamenti quasi rettilinei. La foto è confusa in quanto non si riesce a metterli a fuoco tutti contemporaneamente. Le foto 4 mostra la parte esterna della sfera in parte danneggiata. Alla lente 30x le sfere appaiono regolari e lisce.


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Kaiman
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Inserito il - 05 agosto 2014 : 16:43:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ora, veniamo alla seconda pietra. Ricordo che non frigge sotto acido e anche la parte bianca non è calcare. Questa volta, a differenza della prima pietra, quella calcarea, non si tratta di un "figlio unico". Nel senso che, ne ho trovato un'altra vicino, molto simile. Vedi la prima foto di questo intervento.

Hai ragione quando parli di arenaria. In effetti sotto la lente e il microspopio, il sasso, almeno la parte bianca, appare formata da piccole parti di quarzo. La sensazione che ho avuto e che il "conglomerato" va ad affinarsi procedenza verso la zona scura. La cosa strana, come tu hai notato e che tutto il sasso è ricoperto da uno strato che è formato, probabilmente da quarzo finissimo. Appunto come se fosse un nodulo. In parole povere la zona scura è tutta inglobata da qualla bianca. La struttura è illustrata anche nella seconda foto che inserisco.

La terza foto mostra invece la presunta radice inglobata in questa pietra al microspopio. Se è cosi, appare come silicizzata.

La quarta foto mostra la parte scura della pietra al microspopio. Potrebbe essere formata da quarzo e da biotite. Non è chiara.


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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 06 agosto 2014 : 22:04:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao kaiman;

mi dispiace non poter toccare e vedere i campioni…
ho ancora parecchi dubbi, mi soffermo per il momento sulla seconda roccia, quella non calcarea;

dicevamo potersi trattare di un nodulo, sottintendendo che si tratti di una roccia sedimentaria (è solo un’ipotesi), ma ci sono alcune cose che non mi tornano;

ti chiedo: queste quattro immagini (che riallego così non ci confondiamo) rappresentano tutte la stessa cosa? lo stesso fenomeno?

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mi spiego: nella prima il colore scuro sembra corrispondere più ad una impregnazione (del nucleo) o a una decolorazione (dell’involucro), piuttosto che ad una marcata differenza composizionale; è un frammento che hai staccato dalla massa più grande (seconda immagine)? Perché in quella il materiale all’interno sembra molto più scuro e il passaggio di colore più netto; lo stesso dicasi per il confronto con la terza immagine

la quarta immagine assomiglia, a me che la vedo su un monitor, più alla prima che alle altre due; ma magari, come appunto ti chiedo, sono tutte la stessa cosa;

un nodulo (in una roccia sedimentaria) con un adunamneto di biotite sarebbe ben strano, dovremmo pertanto pensare a qualcos’altro (o diversa natura della roccia, o diversa natura del materiale scuro)

ciao, buona serata…

maurizio
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Kaiman
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Inserito il - 08 agosto 2014 : 22:43:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Maurizio,

le prime tre foto che hai postato appartengono alla stessa pietra da me spezzettata, a questa:

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La quarta immagine invece è di una seconda pietra molto simile alla prima come struttura e probabilmente come composizione, in particolare non frigge con l'acido. Quindi di questo tipo di pietre ne abbiamo già due ed è probabile che si siamo formate sul posto, probabilmente per sedimentazione. Non ho raccolto pezzi di questa seconda pietra per cui non posso dirti altro.

Sulla prima, ho delle parti in casa, posso confermarti che è formata da una parte più grezza che mostra una struttura baincastra a conglomerato di quarzo visibile ad occhio nudo e poi un'altra parte pure biancastra che racchiude una zona più scura con strisce (superfici) biancastre. Questa parte credo sia pure un'arenaria ma molto fine.

Capisco che è qualcosa di anomalo e non riesco ad essere più preciso. Se vuoi ti invio altre foto.

Buona notte

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Modificato da - Kaiman in data 08 agosto 2014 22:44:53
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 09 agosto 2014 : 08:02:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
sì,
altre foto sarebbero sicuramente utili, che mostrino il "nodulo" (per il momento lo chiameremo così) in tutta la sua sezione, e alcuni particolari del riempimento; sia per la roccia più grande, sia per quella simile che hai trovato in seguito;
su quella calcarea vedremo...
ciao

maurizio
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 09 agosto 2014 : 08:15:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ah, mi sono dimenticato di dire che sarebbe interessante mostrassi anche alcuni particolari della piccola tasca lenticolare di materiale bianco all'interno del nodulo che si vedono in questa foto,

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ma che si vedevano già nella prima in una sezione poco esposta, interdigitarsi con il riempimento scuro (frecce gialle), se non sono semplicemente (probabile) le superfici inferiori delle lamine millimetriche biancastre...non so se già quella che sembrava una scalpellatura (freccia arancione)è la stessa cosa

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Inserito il - 13 agosto 2014 : 18:09:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ok Maurizio,
concentriamoci sulla pietra presunta sedimentaria o nodulo se preferisci.
Premetto che io penso che sia qualcosa di simile ad una selce anche se molto friabile soprattutto nella parte bianca.

Inserisco, per prima, 3 foto fatte sul posto. La prima nella posizione originale (solo in parte fuori dal greto) in cui l'ho trovata. Come vedi ho spezzato un margine per guardarla in sezione. Le altre 2 si riferiscono alle parti piatte del sasso.


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Kaiman
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Inserito il - 13 agosto 2014 : 18:19:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Poi, vado ad inserire altre 3 nuove foto appena fatte che ritraggono i pezzi portati a casa. Le foto sono più chiare e dovrebbero aiutarti a capire meglio. La parte nel rettangolo rosso è molto friabile (notare le pietruzze sparse sul tavolo. La parte scura e la parte chiara intorno e dentro la parte scura sono più dure ma si spezzano senza problemi e non con frattura concoide. La parte friabile e visivamente un conglomerato di quarzo. La parte scura potrebbe esserlo ma a cristalli molot fini.

No posso inserire altre foto della seconda pietra simile a questa in quanto l'unica foto fatta (sul posto) è quella già inserita. Non ho raccolto reperti di quest'ultima.

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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 14 agosto 2014 : 00:00:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao kaiman,

l’aspetto sembra quello di una laminazione da corrente trattiva;
la diversa colorazione potrebbe essere legata alla granulometria più fine, cui corrisponderebbe anche una composizione diversa del sedimento (contenuto carbonioso? particelle lamellari micacee?);
rimane però la singolarità della terminazione laterale di queste lamine, almeno su alcuni dei bordi: troppo nette e corrispondenti a superfici piane; per queste, l’unica cosa che mi viene in mente è che corrispondano a fratture perpendicolari ai piani di laminazione/stratificazione (vedi immagine), successivamente riempite (e che hanno contribuito a svincolare quei blocci dall’affiormanto originario).

buona serata;

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maurizio
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Inserito il - 18 agosto 2014 : 23:38:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Comunque è quasi sicuro che si tratti di una sedimentaria. Probabilmente si è creata nel lago scomparso arcaico. L'alternanza di strati scuri e chiari potrebbe essere dovuta alla variazione (forse stagionale) della corrente trattiva che a seconda della velocità ha determinato la sedimentazione di particelle di granulometria diversa e diversa natura e peso specifico nonché colore.

Buona notte

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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 19 agosto 2014 : 16:30:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sì,
senza dubbio sedimentaria;
il problema a cui ti accennavo a proposito della stranezza della terminazione laterale delle strutture sedimentarie (la laminazione), mi ha fatto avere un flash su quest’altra discussione di qualche tempo fa
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qui, in effetti, se si osservano bene i noduli pseudosferici contenuti nella formazione incassante, si nota che le strutture sedimentarie interne si sono conservate; vi è una “crosta” centimetrica biancastra che avvolge i noduli stessi e contro cui le strutture terminano bruscamente; la crosta biancastra è presente anche nei noduli molto più appiattiti ancora contenuti nella formazione (seconda immagine);


ciao, buona giornata


maurizio
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