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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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FOX
Moderatore
    
 Città: BAGNO A RIPOLI
Regione: Toscana
21536 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 giugno 2009 : 10:57:12
Ordine: Russulales Famiglia: Russulaceae Genere: Lactarius Specie:Lactarius volemus
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Lactarius volemus
Current Name: Lactarius volemus (Fr.) Fr., Epicr. syst. mycol. (Upsaliae): 344 (1838)
Synonymy: Agaricus ichoratus Batsch, Elench. fung., cont. prim. (Halle): fig. 60 (1786) Agaricus lactifluus L., Sp. pl. 2: pl. 1641 (1753) Agaricus oedematopus Scop., Fl. carniol., Edn 2 (Wien) 2: 453 (1772) Agaricus volemus Fr., Syst. mycol. (Lundae) 1: 69 (1821) Agaricus volemus Fr., Syst. mycol. (Lundae) 1: 69 (1821) var. volemus Galorrheus camphoratus (Bull.) P. Kumm., Führ. Pilzk. (Zwickau): 127 (1871) Galorrheus ichoratus (Batsch) P. Kumm., Führ. Pilzk. (Zwickau): 128 (1871) Galorrheus volemus (Fr.) P. Kumm., Führ. Pilzk. (Zwickau): 127 (1871) Lactarius ichoratus (Batsch) Fr., Epicr. syst. mycol. (Upsaliae): 345 (1838) Lactarius lactifluus (L.) Quél., Enchir. fung. (Paris): 131 (1886) Lactarius lactifluus (L.) Burl., Mem. Torrey bot. Club 14: 90 (1908) Lactarius oedematopus (Scop.) Fr., (1838) Lactarius volemus subsp. oedematopus (Fr.) Sacc., (1897) Lactarius volemus var. oedematopus (Fr.) Fr., Epicr. syst. mycol. (Upsaliae): 345 (1838) Lactarius volemus var. subrugatus Neuhoff, Pilze Mitteleuropas (Stuttgart): 188 (1956) Lactifluus ichoratus (Batsch) Kuntze, Revis. gen. pl. (Leipzig) 2: 857 (1891) Lactifluus oedematopus (Scop.) Kuntze, Revis. gen. pl. (Leipzig) 2: 857 (1891) Lactifluus volemus (Fr.) Kuntze, Revis. gen. pl. (Leipzig) 2: 857 (1891)
Ritrovamento sulle colline a sud di Firenze, in microclima particolare dove correnti che provengono dal mare percorrendo la valle dell'Arno arrivano fino a qui depositando l'aria umida agevolando la crescita di varie specie, sia fungine che botaniche. Un habitat di Castanea sativa e Quercus sp. e altra macchia mediterranea, in terreno friabile di alberese.
Cappello opaco da arancio-giallo-rossastro, al margine leggermente più chiaro, con varie evidenti screpolature concentriche, lamelle piùttosto fitte da crema-giallo-arancio, gambo subcolore e più chiaro. Carne ferma, latte abbondante con tendenza al brunastro. A questo ho effettuato il test del Fe da secco e la reazione è stata brunastra, mentre un'altro ritrovato alcuni giorni dopo, (sempre nello stesso luogo dove per diversi anni ho sempre trovato di questa specie esemplari di straordinaria bellezza), questo ha avuto subito la reazione verde al Fe. La copiosità di questo carpoforo mi farebbe pensare anche alla L. volemus var. oedematopus, questo non inverdisce al Fe.
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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FOX
Moderatore
    

Città: BAGNO A RIPOLI
Regione: Toscana
21536 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 giugno 2009 : 11:04:58
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Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan |
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FOX
Moderatore
    

Città: BAGNO A RIPOLI
Regione: Toscana
21536 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 giugno 2009 : 11:09:26
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simonetta peruzzi
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan |
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paoli
Moderatore
   

Città: Castelnuovo Garfagnana
Prov.: Lucca
Regione: Toscana
2784 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 giugno 2009 : 11:13:43
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ciao Simonetta, aggiungo un contributo fotografico.
Immagine:
287,36 KB
"i dilettanti hanno costruito l'arca, i professionisti il Titanic"...anonimo... |
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giancarlo
Moderatore
   
Città: Perugia
Prov.: Perugia
Regione: Umbria
3025 Messaggi Micologia |
Inserito il - 30 giugno 2009 : 14:27:25
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ciao
belle foto anch'io ho trovato nelle'ultima uscita questo fungo che sicuramente è particolare nelle sue caratteristiche organolettiche
un saluto
giancarlo |
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FOX
Moderatore
    

Città: BAGNO A RIPOLI
Regione: Toscana
21536 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 giugno 2009 : 14:38:02
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Grazie a Maurizio e Giancarlo,
purtroppo su questi esemplari non ho rilevato particolari odori, solo un pò rilevanti, ma non di tapinambour e ne di crostacei...
simo
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan |
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Batman
Moderatore
   

Città: Arezzo
Prov.: Arezzo
Regione: Toscana
3594 Messaggi Micologia |
Inserito il - 01 luglio 2009 : 09:03:41
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Lactarius rugatus??? Batman |
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FOX
Moderatore
    

Città: BAGNO A RIPOLI
Regione: Toscana
21536 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 luglio 2009 : 10:01:32
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Ciao Antonio,
anche io all'inizio ho avuto gli stessi dubbi.. ma non aveva odore di carciofo come dice la bibliografia... la prova con il Fe l'ho fatta ormai da secco ed è risultata verdastra, mentre L. rugatus non ha.. Non resta che fare della microscopia, sempre se c'è qualcuno disponiile a darmi ulteriori informazione su cosa differenzia le due specie.
Mentre in quello di Maurizio vedo le lamelle quasi decorrenti sul gambo, o sbaglio?
simo
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan |
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giancarlo
Moderatore
   
Città: Perugia
Prov.: Perugia
Regione: Umbria
3025 Messaggi Micologia |
Inserito il - 01 luglio 2009 : 12:11:56
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ciao a parte l'odore che nel L.volemus è caratteristico e ti assicuro marcato, il latice del L. volemus anche se isolato diventa bruno e a contatto con la pelle indelebile. Nel L. rugatus questo non avviene e il latice rimane bianco.
saluti
giancarlo |
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paoli
Moderatore
   

Città: Castelnuovo Garfagnana
Prov.: Lucca
Regione: Toscana
2784 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 luglio 2009 : 15:08:40
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In esemplari molto asciutti, quasi essiccati come quelli di Simonetta, è probabile che non si riesca a percepire il tipico odore, questa potrebbe essere la più semplica delle spiegazioni.
"i dilettanti hanno costruito l'arca, i professionisti il Titanic"...anonimo... |
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Sa26282
Utente Senior
   

Città: Messina
Prov.: Messina
Regione: Sicilia
632 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 luglio 2009 : 15:50:00
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| Messaggio originario di FOX:
Ciao Antonio,
anche io all'inizio ho avuto gli stessi dubbi.. ma non aveva odore di carciofo come dice la bibliografia... la prova con il Fe l'ho fatta ormai da secco ed è risultata verdastra, mentre L. rugatus non ha.. Non resta che fare della microscopia, sempre se c'è qualcuno disponiile a darmi ulteriori informazione su cosa differenzia le due specie.
Mentre in quello di Maurizio vedo le lamelle quasi decorrenti sul gambo, o sbaglio?
simo
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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Cialo, il rugatus non possiede macrocistidi e ha spore più allungate e con ornamentazioni meno marcate 
______________________ Salvatore Saitta
Link |
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emmetibi
Utente nuovo
Città: Alassio
Prov.: Savona
Regione: Liguria
6 Messaggi Micologia |
Inserito il - 28 luglio 2009 : 12:26:59
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le reazioni chimiche vanno valutate anche in considerazione dello stato di conservazione degli esemplari testati. questo vale pure per il latice, viraggio e modalità. anche altri caratteri organolettici possono subire modificazione in esemplari sottoposti a stress ambientali o vecchi. Vedo dalle foto che gli esemplari non sono poi in così buone condizioni... nella varietà oedematopus si dovrebbero comprendere esemplari più piccoli di colore bruno cannella. Non mi risulta che questa varietà, (ricombinata da Fries in Epicrisis, 1838, sulla base di Agaricus oedematopus Scopoli), abbia reazione bruna al solfato di ferro.. Comunque sintetizzando: fe verde= volemus, fe rosa=rugatus, odore differente, lamelle più chiare e spaziate in rugatus, al microscopio L. volemus ha macrocistidi numerosi e molto evidenti, rugatus ne è privo. Spore differenti per forma e ornamentazione. direi che le foto ritraggono esemplari di Lactarius volemus ciao a tutti mt
mtb |
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FOX
Moderatore
    

Città: BAGNO A RIPOLI
Regione: Toscana
21536 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 luglio 2009 : 13:15:17
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Ciao Maria Teresa,
sono molto lieta di averti fra noi, grazie per il tuo preziosissimo contributo. Ho conservato l'essicata, quando avrò un attimo di tempo, ovviamente dopo le vacanze estive, cercherò di fare un pò di microscopia, o eventualmente posso inviarti l'essicata.
Comunque questa è una stazione che io controllo constantemente perchè desta molta curiosità e mai trovato esemplari cosi copiosi come qui.
Un abbraccio
simo
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan |
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mauretto
Moderatore
   

Città: pergine valsugana
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
4540 Messaggi Micologia |
Inserito il - 28 luglio 2009 : 13:25:48
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Benvenuta anche da parte mia!  |
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Fomes
Moderatore
    
Città: Prov. Milano
5273 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 luglio 2009 : 13:59:58
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Benvenuta nel forum NM
 Fomes |
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Andrea
Utente Senior
   

Città: ROMA
Prov.: Roma
Regione: Lazio
2764 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 luglio 2009 : 14:31:50
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Salute a tutti,
approfitto anche io per dare il benvenuto a M.T.B. Onorato della sua presenza nel forum micologico di Natura Mediterraneo.
Ottimo pretesto per un "rilancio" delle discussioni sui Lactarius...
A presto, Andrea
Omnia mutantur
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marcocl
Utente V.I.P.
  
Città: Alessandria
Prov.: Alessandria
Regione: Piemonte
174 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 luglio 2009 : 19:05:10
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Se posso aggiungere due parole all'autorevole intervento di Maria Teresa, vorrei fare delle considerazioni di tipo ecologico.
L. volemus / L. rugatus sono una coppia di specie che in botanica vengono definite "vicarianti", cioè strettamente correlate filogeneticamente, ma che si sono evolute in habitat differenti, e che pertanto difficilmente si trovano a crescere insieme nello stesso habitat, ma piuttosto occupano nicchie ecologiche differenti.
E così L. rugatus è una tipica specie "stenomediterranea", cioè a distribuzione strettamente mediterranea, che soprattutto al centro-nord Italia è reperibile limitatamente agli ambienti costieri e subcostieri, in particolare associata al leccio. Non è particolarmente diffuso dalla Toscana in su, se non lungo le coste, per l'appunto. Credo che già in paesi come la Germania, sia totalmente assente, ed in Europa centrale in genere limitato a pochissime stazioni. Viceversa man mano che si va verso sud, L. rugatus lo si viene a trovare con maggiore frequenza, e già nel Lazio lo si trova frequentemente associato anche a querce caducifoglie come il cerro.
L. volemus è una classica specie temperato-centroeuropea, comune ed abbondante fino alla Toscana, ed ancora in Maremma è presente e comune nelle cerrete. Dal Lazio in giù L. volemus è assai meno frequente, e si rifugia in habitat decisamente più freschi, soprattutto boschi di castagno e carpino.
Queste distribuzioni differenziate anche solo tra centro-nord e centro-sud dell'Italia sono assai più comuni di quanto non si creda, e riguardano molti funghi, anche cosiddette "specie comuni".
P.es., se vi può interessare, provate a cercare Entoloma (Nolanea) conferendum (o staurosporum che dir si voglia) a sud della "linea gotica": sarebbe inutile. Questa specie, comunissima in Europa centro-settentrionale, ed ancora rinvenibile in area alpina-padana, è completamente assente nell'Italia appenninico-mediterranea, a meno forse di qualche habitat relittuale di torbiera in alta montagna appenninica. Ma in realtà l'ho cercato anche all'Abetone, senza trovarlo: in questa montagna dell'Appennino settentrionale si trovano una serie di specie alpine ad habitat fortemente disgiunto e per lo più non rinvenibili più a sud, come Russula integra, Russula aquosa, Cortinarius evernius e varie altre, dovuto alla presenza relittuale di Picea excelsa.
E così avviene per varie altre specie, anche senza contare il solo fattore della pianta simbionte, e quindi non considerando le specie legate alle conifere alpine o viceversa alla macchia mediterranea.
Essendo andato in giro a cercar funghi lungo tutta l'Italia in più di 30 anni, ho potuto constatare questo fatto per molte specie.
Un'altra coppia di vicarianti, ben nota ai ... porcinari è Boletus edulis / Boletus aereus, la prima a distribuzione nettamente più settentrionale (al centro-sud solo in habitat montani freschi e terreni acidificati), e la seconda al nord solo in habitat molto termofili, ed ancora Cantharellus cibarius / C. ferruginascens, e così via.
Per esempio ancora: Mycena polygramma, Tricholoma columbetta, Entoloma serrulatum, Lyophyllum connatum, Russula medullata, R.ionochlora, Clitocybe clavipes etc. sono molto comuni al nord o al centro-nord e molto più rari o assenti al sud o al centro sud.
Viceversa Boletus queletii, Leccinum crocipodium, Amanita aspera, Russula laeta, R. rutila, R. globispora, L. zonarius, L. azonites, Cortinarius aleuriosmus, C. rigens, C. coerulescentium, Agaricus xanthoderma e praeclaerosquamosus, Lepiota castanea, Mycena renati, Inocybe maculata, Marasmiellus vaillanti, Armillaria tabescens e molte altre, sono assai più comuni al centro-sud. E questo senza scomodare specie ad habitat specializzato come p.es. Russula galochroides (cisto) o Lactarius ilicis (leccio).
La scienza che studia la distribuzione degli organismi viventi e i loro areali a livello mondiale si chiama corologia; è incredibile come nella botanica delle piante superiori i dati di corologia siano ormai ben consolidati da decine di anni, mentre invece per i funghi non è possibile reperirne praticamente da nessuna parte!! Da questo punto di vista si conferma che la micologia è scienza decisamente più giovane e meno evoluta che non la botanica delle piante superiori.
Spero di non avervi annoiato troppo e vi saluto Marco
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Andrea
Utente Senior
   

Città: ROMA
Prov.: Roma
Regione: Lazio
2764 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 luglio 2009 : 14:45:57
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Salute Marco,
spero continuerai ad annoiarci con queste futili osservazioni molto spesso...
| ...è incredibile come nella botanica delle piante superiori i dati di corologia siano ormai ben consolidati da decine di anni, mentre invece per i funghi non è possibile reperirne praticamente da nessuna parte!! |
E' anche vero che le piante si vedono, mentre i funghi vanno cercati. Inoltre, credo che nei progetti di censimento delle specie fungine esista un elemento di oggettiva aleatorietà legato alla biologia di questi organismi, estremamente sensibili alle variazioni climatiche.
Andrea
Omnia mutantur
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mauretto
Moderatore
   

Città: pergine valsugana
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
4540 Messaggi Micologia |
Inserito il - 29 luglio 2009 : 15:00:00
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Gli amici del gruppo micologico del mio paese hanno la bella abitudine di uscire con un libretto per il censimento delle specie, dove ad ogni specie per l'appunto è associato un numero, al quale ulteriormente si associano data, luogo e altitudine di rinvenimento. In questo modo si creano delle mappe. Se pensiamo che lì la cosa si fa con sforzo volontario (encomiabile), ma nei limiti imposti da questa condizione; mi pare invece che ogni volta che mi capita di cercare in rete funghi e capito su siti scandinavi, ci sono SEMPRE fantastiche mappe zeppe di dati, con centinaia di rilevamenti segnalati. Anche i colleghi transalpini mi sembra siano più attivi in questo senso, ma potrebbe essere un'impressione... Che ne pensate voi? Nei vostri gruppi micologici si lavora in questo senso? |
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marcocl
Utente V.I.P.
  
Città: Alessandria
Prov.: Alessandria
Regione: Piemonte
174 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 luglio 2009 : 16:23:02
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| Messaggio originario di mauretto:
Gli amici del gruppo micologico del mio paese hanno la bella abitudine di uscire con un libretto per il censimento delle specie, dove ad ogni specie per l'appunto è associato un numero, al quale ulteriormente si associano data, luogo e altitudine di rinvenimento. In questo modo si creano delle mappe. Se pensiamo che lì la cosa si fa con sforzo volontario (encomiabile), ma nei limiti imposti da questa condizione; mi pare invece che ogni volta che mi capita di cercare in rete funghi e capito su siti scandinavi, ci sono SEMPRE fantastiche mappe zeppe di dati, con centinaia di rilevamenti segnalati. Anche i colleghi transalpini mi sembra siano più attivi in questo senso, ma potrebbe essere un'impressione... Che ne pensate voi? Nei vostri gruppi micologici si lavora in questo senso?
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Ottimo metodo. Così si fa piano piano a colmare questa lacuna conoscitiva.
In Italia, ma non solo, questo tipo di mappatura è fatto molto di più da dilettanti volenterosi dei gruppi micologici, che non da blasonati universitari.
Ma forse è meglio così. |
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Ennio Carassai
Moderatore
   
Città: Macerata
Prov.: Macerata
Regione: Marche
1851 Messaggi Micologia |
Inserito il - 31 luglio 2009 : 00:55:24
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Ciao a tutti, dopo alcuni giorni che non apro il forum, vedo con piacere questa nuova entrata, alla quale porgo il mio caloroso benvenuto, Ennio. Immagine:
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