Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
Stamattina ho trovato un grande quantità di questi Aeshnidae alla Diaccia Botrona (GR). Potete aiutarmi nella determinazione? Sono al campeggio qui in zona per una decina di giorni e se ci fosse necessità di eseguire altre foto fatemelo sapere che ci torno domattina. Grazie, Beppe
Modificato da - gomphus in Data 24 maggio 2009 14:38:04
Non so Beppe ma c'è qualcosa che non mi torna potrebbe somigliare a Aeshna isoceles, ma se debbo dirla da perfetto incompetente dico che non mi sembra un rappresentante di questa famiglia Ciao
Ciao. Secondo me, non è un Aeshnidae, anche se le proporzioni sono quelle. Mi ricorda una specie che ho fotografato anch'io (con minor successo di te ) in Sardegna, e che è lunga solo 4-5-cm. Quanto era lunga la tua? luigi
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Modificato da - elleelle in data 24 maggio 2009 11:52:24
Ok....allora ricominciamo daccapo: il titolo del post deve essere inteso come
Una libellula da det.
Di libellule non so quasi niente. Pensavo fosse un Aeshnidae ma evidentemente non è così. Come lunghezza non è fra quelle enormi ma direi ad occhio e croce che è lunga un po'meno di una sigaretta.
Pensavo che dalle foto si sarebbe potuti risalire alla specie addirittura. Se avete bisogno di qualche altro scatto con dei dettagli particolari ditemi cosa devo fotografare che lo farò, essendo sul posto. Non penso che saranno presenti per molto ancora. Grazie, Beppe
Arriviamo alla verità, non solo con la ragione, ma anche con il cuore. Blaise Pascal - Pensées 1670.
beh, qui trattandosi di immaturi (evidentemente è in corso una schiusa in massa) andiamo sul difficile... sono chiaramente Sympetrum, ma l'impressione è che ci sia un mix di striolatum e meridionale
in particolare, se guardi la 3a e 4a foto, vedrai che quello della 4 ha disegni neri del torace più marcati e soprattutto zampe in gran parte nere, con una linea gialla, mentre nel 3 il colore giallastro sulle zampe domina largamente sul nero
così a occhio, dato che non tutti si vedono chiaramente, direi:
anche l'esemplare di luigi mi sembra un meridionale, ma questo è proprio appena schiuso (p.s. le proporzioni non sono quelle, nessun Aeshnidae ha l'addome così corto rispetto alle ali)
gigi, a parte i caratteri "seri" , l'Aeshna isosceles si riconosce subito per il corpo rosso mattone (con fasce gialle sui lati del torace) e gli occhi verde chiaro brillante
p.s. per tutti gli esemplari delle foto, gli occhi inferiormente verdastri anziché azzurro pallido escludono immediatamente Sympetrum fonscolombei
aspettiamo anche clido per sentire cosa ne pensa ?
... bene, mentre scrivevo vedo che qualche progresso si è fatto
maurizio
quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare
dunque, riepilogando Maurizio, mi parrebbe di capire che la colorazione nera delle zampe della foto n.4 sarebbe una discriminante per distinguere lo striolatum dal meridionale. Le zampe sono indubbiamente senza tracce di giallo, a meno che negli altri esemplari poi non cambino di colore nel corso dei giorni virando in nero. Cio che è strano consiste nel fatto che queste due specie di libellule convivono in uno stesso tratto di palude lungo non più di cento metri. Ti sembra una cosa possibile?
Grazie Maurizio per la tua attenta consulenza. Grazie anche a Gigi, Luigi Carlo e Juventino che stanno contribuendo alla risoluzione del problema. Domani devo rientrare a Firenze ma dopodomani proseguo nuovamente qui le mie ferie e vedrò di fare altri scatti. Semmai dovrei farli a quegli esemplari con le zampe nere, giusto? Beppe
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anzitutto le due specie possono tranquillamente convivere, e se poi nelle vicinanze della palude ci fosse qualche piccolo corso d'acqua, fosso, canale, rivolo e così via, starebbe in piedi ancora meglio; il meridionale dalla palude e lo striolatum dall'acqua debolmente corrente... però non è indispensabile, anche nella palude possono esserci tutti e due
non ho detto "zampe totalmente nere" (se ne vedi da quelle parti con zampe totalmente nere, senza linea gialla, sono sicuramente sanguineum), lo striolatum ha zampe prevalentemente nere con una sottile linea gialla longitudinale, e il meridionale il contrario, zampe estesamente giallognole con una linea nera (soprttutto negli esemplari maturi, la parte chiara nel meridionale è più brunastra, mentre nello striolatum rimane giallo citrino)
la difficoltà è soprattutto nei maschi, le femmine sono abbastanza diverse, quella dello striolatum ha la lamina vulvare in visione laterale evidentemente sporgente verso il basso, con un angolo di circa 30° rispetto all'asse dell'addome, come in questa foto, per quella del meridionale vedi l'esemplare centrale della prima foto
e... sapessi come mi piacerebbe essere lì (non certo per sterminare qualcosa , ti sembro il tipo ?)
maurizio
quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare
ehehe...mai viste nemmeno io tante così insieme. Veramente a centinaia. Ma la cosa che è sconvolgente è che al Padule della Diaccia Botrona l'acqua non è mai dolce nemmeno quando è piovuto tantissimo come questo inverno perche quelle vasche dell ex-itticoltura ai bordi delle quali ho scattato le foto, non sono collegate da canali al resto del padule e quando d'estate seccano lasciano delle croste di sale di almeno due centimetri di spessore. Per cui ne deduco che nonostante l'enorme quantità d'acqua piovana accumalatasi la densità salina dell'acqua deve essere tale da poterla definire quasi salmastra. Nel corso dell'estate ho misurato livelli di salinità spaventosi. Le larve si dovrebbero quindi essere sviluppate in questa acqua che non poteva essere dolce. Ciao Beppe
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Intervengo da assoluto incompetente, ma curioso e desideroso di imparare...
Quanto tempo ci vuole perchè gli immaturi assumano caratteristiche da adulti? Basta qualche giorno per vedere dei cambiamenti?
Se sì, suggerirei a Beppe (Vespa90ss), che si gode beatamente il campeggio in zona e magari rischia di annoiarsi , di fotografare le medesime nel tempo per qualche giorno e mettere le foto qui.
Puo essere interessante? lo chiedo agli espertoni del forum.
Io direi che almeno ci sentiremo tutti idealmente in campeggio con Beppe.
Ciao Alberto
P.S. alune foto (la terza e la quarta) mi sembrano stupende. Usi reflex, macro, altro? In ogni caso complimenti! Apro un altro ragionamento: se le foto meglio riuscite fossero corredate di qualche dato tecnico, potremmo capire tutti come si fa. Poi ciascuno farà le propri scelte. Come sapete io preferisco le compatte alle reflex, ma sono sempre interessato a capire come fanno gli altri.
Riciao e grazie Alberto
Modificato da - Albisn in data 25 maggio 2009 15:14:05
Ciao Alberto, stai tranquillo che al campeggio non mi annoio . Anche se uno dei luoghi dove andavo di frequente me lo hanno completamente devastato (qui) con una ruspa spianando tutto, ho sempre molti altri posti dove andare a cercare. L'importante nel nostro "mestiere" è non perdersi mai d'animo.
Le ultime due foto? Beh Alberto l'attrezzatura se vuoi te la dico: una Pentax K20D con Sigma 105mm macro. Il tutto accompagnato da un buon cavalletto professionale, da tanta pazienza e dalla praticaccia che ti fai nel corso degli anni. Di foto simili nella sezione macrofotografia ne sono state pubblicate a centinaia: basta avere la forza ed il coraggio di mettersi a spulciare le pagine di quella sezione che in verità sono tantissime. Non finirò mai di ripeterlo: le stanze dedicate ad argomenti tecnici sono scrigni pieni di gioielli d'oro. Puoi trovarci dentro tutte le informazioni possibili sugli scatti che più ti incuriosiscono. Vanno consultate spesso (cosa che faccio anche io nonostante non me la cavi poi tanto male, perchè c'è sempre qualcosa da imparare). In questo momento sono a Firenze e non ho con me il portatile dove sono le foto delle libellule con i dati exif. Mi riprometto di inserirli quanto prima. Grazie per i tuoi suggerimenti che senz'altro terrò presenti. A presto, Beppe
Arriviamo alla verità, non solo con la ragione, ma anche con il cuore. Blaise Pascal - Pensées 1670.
I dati di questa foto sono 1125 sec - f22 - ISO 400 - flash pop up - sovraesposiz. + 0,3 - bilanciamento bianco automatico (ma è venuta fuori una dominante rossastra che non ho corretto). Il crop rappresenta circa 18 della superficie inquadrata. L'avvicinamento con macchina montata su cavalletto Manfrotto XPRO55 è stata la parte più difficoltosa dell'operazione, come potete ben immaginare.
Beppe
Arriviamo alla verità, non solo con la ragione, ma anche con il cuore. Blaise Pascal - Pensées 1670.
........Il crop rappresenta circa 18 della superficie inquadrata.....
fuori tempo massimo correggo in 1/8 della superficie totale inquadrata. Aggiungo un'ulteriore foto che mostra dettagliatamente il particolare delle ali:
Beppe
Modificato da - vespa90ss in data 27 maggio 2009 22:13:47