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 Monte Amiata mt. 1700 - Parmelina pastillifera
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vespa90ss
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Inserito il - 12 giugno 2008 : 20:22:52 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia


Monte Amiata 1700 mt. - Lichene da det.



Questo è il primo di una serie di post in cui illustrerò alcuni licheni rinvenuti all'interno di una faggeta a 1700 mt. d'altezza sul Monte Amiata, in prossimità della vetta. Le foto sono state eseguite il 28/5/08 durante un mio breve periodo di ferie in cui ho dedicato un giorno intero all'esplorazione ed alla ricerca dei licheni.
Comincio con questo esemplare rinvenuto sulla corteccia di un faggio.
Ho un grosso dubbio persino sul genere, infatti ritengo possa trattarsi di una Parmelina o di una Lobaria. Questo dubbio mi è nato quando sono andato a leggere sulla dicitura della Parmelina quercina "faccia inferiore nera, non pelosa" e poi invece la foto lascia intravedere qualcosa che peli esattamente non sono ma si assomigliano molto alle escrescenze a bastoncelli del mio caso. Il mio dubbio è questo: sono da considerarsi peli questi della mia foto?
Grazie per l'attenzione
Beppe



Immagine 0
Monte Amiata mt. 1700 - Parmelina pastillifera


vespa90ss
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Inserito il - 12 giugno 2008 : 20:23:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


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Monte Amiata mt. 1700 - Parmelina pastillifera


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vespa90ss
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Monte Amiata mt. 1700 - Parmelina pastillifera

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vespa90ss
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Monte Amiata mt. 1700 - Parmelina pastillifera
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vespa90ss
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Monte Amiata mt. 1700 - Parmelina pastillifera
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vespa90ss
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Monte Amiata mt. 1700 - Parmelina pastillifera


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vespa90ss
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Inserito il - 12 giugno 2008 : 20:25:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Immagine 6
Monte Amiata mt. 1700 - Parmelina pastillifera





La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.

Beppe Miceli
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Pikko
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Inserito il - 12 giugno 2008 : 21:43:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
a me sembra proprio lei... sotto ha un sacco di rizine
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vespa90ss
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Inserito il - 13 giugno 2008 : 06:40:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ecco Pikko, queste rizine, possono essere considerati quei famosi peli cui le tabelle di determinazione fanno riferimento? Anche se l'ingrandimento è piuttosto spinto non mi sembrano di dimensioni tali però da poter essere considerati peli come viene riportato sulle tabelle: faccia inferiore nera, non pelosa .
La faccia inferiore è sicuramente nera ma questi non mi sembrano propriamente peli.
Vedi qui


Infatti seguendo l'altra indicazione alternativa suggerita dalla chiave si va a: faccia inferiore bruno-chiara, finemente pelosa che non mi sembrerebbe il mio caso, perchè non c'è colore bruno chiaro.

In definitiva il senso del mio discorso è questo: i peli sono da considerarsi in aggiunta alle rizine o sono queste rizine i famosi peli cui si fa riferimento?

Chi può aiutarmi a comprendere la lettura delle tabelle mi farebbe felice.
Grazie, Beppe
Grazie, Beppe



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Beppe Miceli
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Pikko
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Inserito il - 13 giugno 2008 : 22:23:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
no beh direi che i peli non sono le rizine!
guarda, sto cominciando a identifiacare pure io... il fatto è che quando mi capita di fare qualche uscita, spesso mi dicono già il nome delle specie e poi ho poco tempo di mettermi a determinare!
i peli penso siano da considerarsi quelli che puoi trovare anche in Parmotrema perlatum (c'è una foto carina in ITALIC)
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vespa90ss
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Inserito il - 13 giugno 2008 : 22:59:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Pikko:

.........sto cominciando a identifiacare pure io... il fatto è che quando mi capita di fare qualche uscita, spesso mi dicono già il nome delle specie.........


io invece quando rientro dalle escursioni, sono stato talmente a lungo in silenzio che non ho più voce.
Fare tutto da soli non è il massimo.
Considerati quindi fortunato.
Grazie per il tuo parere.
Beppe



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Beppe Miceli
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Pikko
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Inserito il - 19 giugno 2008 : 17:13:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...ma guardiamoli anche da un altro punto di vista questa Parmelina quercina:
la foto è stata fatta al microscopio a epifluorescenza - con copyright Jardin botanic di Valencia :) - illuminando la sezione con luce blu-violetta. Si nota la zona algale (in rosso: questa è la fluorescenza della clorofilla!) sopra la quale c'è il cortex superiore giallognolo, mentre la medulla ha un colore verdastro. Questi colori sono propri della fluorescenza di alcune sostanze lichenche!
Immagine:
Monte Amiata mt. 1700 - Parmelina pastillifera
279,56 KB

Modificato da - Pikko in data 19 giugno 2008 17:15:23
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nimispl
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Inserito il - 22 giugno 2008 : 18:28:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cari Lichenofili,
...oggi termina il mio sciopero dal Forum di 2 settimane. Me lo sono imposto pensando che “il silenzio è d’oro” (=i messaggi privati non si usano per raccontare fatti privati degli iscritti al Forum). Spero che sia servito a qualcosa.
E adesso passiamo a cose più serie:
Peli o rizine? Questo è il problema...
I peli, singole ife, sono sottilissimi e non ancorano il lichene al substrato, le rizine, tante ife messe assieme, sono molto più grosse, e servono ad attaccare il lichene al substrato.
Per spiegarti l’errore – piccolissimo - dovrei sapere che chiave di KeyToNature-Dryades hai usato (Link altrimenti è difficile capire dove hai sbagliato). Io ho provato con la chiave più grande: “Materiali per una guida ai licheni epifiti d’Italia”, ma non ho trovato nulla che si riferisca a “peli”: arrivo tranquillo a Parmelina. Ma non è Parmelina tiliacea.
A parte i misteriosi peli, l’errore è piccolo: sia P.tiliacea che P. pastillifera hanno isidi: la prima ha isidi grigi, ovali o cilindrici, la seconda ha isidi neri, piatti e simili ad una caramella “Golia” (...gli ultra-cinquantenni sanno cos’è...).
Dalle tue foto gli isidi non si vedono da vicino, ma si vede che sono neri e piatti. Quindi: Parmelina pastillifera al 100%.
Rispetto a P. tiliacea è più rara e con ecologia più particolare: è comune sono in aree in cui piove molto (tipo il M. Amiata).
Pikko: bella la foto “dall’altro punto di vista”! Ma: Primo: non è Parmelina quercina, Secondo: l’epifluorescenza si vede in quasi tutti i licheni e quindi non c’entra un fico secco con il problema che stiamo discutendo: è P. quercina o è P. pastillifera? (...peccato veniale: i soliti fisiologi che non sanno cosa stanno studiando, ma perchè non cambiate il “punto di vista”?).
ciao!
PL
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vespa90ss
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Inserito il - 03 luglio 2008 : 22:44:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Pier Luigi.
Mi sono fermato esattamente a questo punto qui:

Link

penso che era l'unica via d'indagine che potevo seguire su Dryades ( Materiali per una guida ai licheni epifiti d'Italia) oppure hai un'altra da suggerirmi?

Ho ancora molto materiale da postare sull'Amiata. Appena posso lo farò. Domani sera parto per altri nove giorni di ferie e quindi sarà un problema postare i licheni rimasti perchè in questo momento gli insetti hanno la precedenza su tutto (perdonami ma loro sono il mio primo amore). Ho circa una cinquantina di giga di foto di insetti et similia da esaminare e mi ci vorrà del tempo.
Purtroppo tu sei entrato in sciopero (una cosa che mi incuriosisce ) ed il sacro fuoco s'è un po' smorzato. Speriamo che presto si riaccenda.
Un caro saluto,
Beppe





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Beppe Miceli
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vespa90ss
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Inserito il - 04 luglio 2008 : 06:42:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di vespa90ss:

Ciao Pier Luigi.
Mi sono fermato esattamente a questo punto qui:

Link

penso che era l'unica via d'indagine che potevo seguire su Dryades ( Materiali per una guida ai licheni epifiti d'Italia) oppure hai un'altra da suggerirmi?

.....................


stamattina, provando a rileggere il mio post, mi accorgo che la stringa che fa riferimento alla pagina esatta del bivio tassonomico non si aggiorna via via che si procede nei vari passaggi della determinazione, ma rimane sempre la stessa (addirittura stamane non mi faceva nemmeno accedere). E' un particolare che dovresti far correggere a chi segue la parte del software perchè in un caso come il nostro bastava inserire la stringa come avevo fatto io in prima battuta e tu arrivavi subito al punto: invece abbiamo perso un bel po' di tempo.
Ma a parte questo mio piccolo appunto, ti dico ora esattamente dove ho commesso l'errore: praticamente al bivio fra: 121 specie rimanenti - senza soredi od isidi, di solito con apoteci / con soredi od isidi, raramente con apoteci.Io ho seguito il percorso "senza isidi" (non ho fatto molta attenzione a cosa esattamente fossero, tanto che avrai notato non ho nemmeno una foto con l'ingrandimento di esso ritenendo che fosse una semplice rugosità della pelle e nient'altro di particolare) attribuendo maggior peso alla presenza degli apoteci.
Seguendo questo bivio sbagliato, poi mi sono arenato sulla Parmelina quercina.
Gli ISIDI.....(dovrò andare a studiarmi bene cosa sono e a cosa servono)
Sono caduto proprio qui. Che fai, mi rimandi a settembre o mi bocci del tutto adesso?
Un caro saluto
Beppe



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Beppe Miceli
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nimispl
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Inserito il - 04 luglio 2008 : 11:01:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Beppe,
...diciamo che ti rimando al 15 Luglio....(così intanto durante le vacanze riesci a studiare cosa sono gli isidi). Le chiavi di Dryades cercano di facilitare il più possibile le identificazioni, ma non è possibile usarle senza aver prima digerito alcuni concetti base sulla morfologia dei licheni. Saper distinguere isidi e soredi è una conditio sine qua non per usare le chiavi.
Non riesco a capire cosa intendi quando dici:
"la stringa che fa riferimento alla pagina esatta del bivio tassonomico non si aggiorna via via che si procede nei vari passaggi della determinazione, ma rimane sempre la stessa (addirittura stamane non mi faceva nemmeno accedere). E' un particolare che dovresti far correggere a chi segue la parte del software perchè in un caso come il nostro bastava inserire la stringa come avevo fatto io in prima battuta e tu arrivavi subito al punto: invece abbiamo perso un bel po' di tempo.".
Suppongo - ma non sono sicuro - che ti riferisci a questo:
Link
Quello non è l'indirizzo della singola pagina, ma l'indirizzo del programma che genera automaticamente le singole pagine che costituiscono una chiave. Tale programma è uguale per tutte le chiavi, l'indirizzo al programma rimane quindi costante, e non può essere invocato per trovare una dato passaggio. Nel caso della chiave da te usata l'indirizzo di entrata era questo:
Link
Se vuoi una visione più completa della chiave dovresti fare così: 1) vai ai licheni fogliosi, 2) usa la funzione: "Clicca qui per generare la chiave di queste 129 specie". Ti viene fuori tutto lo scheletro dicotomico della chiave ai licheni fogliosi, con i numeri di ogni singola coppia di opzioni. Lo puoi usare come fosse una chiave stampata.
ciao
PL
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vespa90ss
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Inserito il - 04 luglio 2008 : 11:48:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di nimispl:

Caro Beppe,
...diciamo che ti rimando al 15 Luglio....(così intanto durante le vacanze riesci a studiare cosa sono gli isidi). Le chiavi di Dryades cercano di facilitare il più possibile le identificazioni, ma non è possibile usarle senza aver prima digerito alcuni concetti base sulla morfologia dei licheni. Saper distinguere isidi e soredi è una conditio sine qua non per usare le chiavi.



Mea culpa. Riconosco la mia ignoranza. Provvederò quanto prima.


Per il resto hai perfettamente capito a cosa alludevo. Il programma non genera una stringa (indirizzo da cliccare) di volta in volta che si avanza sfogliando le pagine della determinazione. Non so quanto possa essere complicato risolvere questo problema ma non mi sembra poi di così difficile risoluzione. Per questa lacuna ti rimando semplicemente a settembre, dato che mi sembra fondamentale attribuire un riferimento ad ogni pagina .
Un caro saluto,
Beppe




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Beppe Miceli
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nimispl
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Inserito il - 04 luglio 2008 : 11:51:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...spiacente Beppe, ma nel nostro caso ciò non è possibile.
ciao
PL
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vespa90ss
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Inserito il - 04 luglio 2008 : 12:03:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
lo supponevo: programmi già belli e impacchettati, vero? Tipico.
Tieni comunque presente questa possibilità. Inoltre, nell'ambito della singola pagina interessata, sarebbe bello poter avere a portata d'occhio (schematizzato) la sintesi del "bivio" precedente e quella dei due successivi.
Penso che con un lavoro così sarebbe davvero un piacere navigare all'interno delle tabelle.
Scusami se mi sono permesso di sfotterti e di offrirti suggerimenti, ma ti sto tracciando l'iter delle difficoltà che un neofita incontra. Le macchie di "sporco" sui muri di casa propria le vede solo l'ospite, mai il padrone.
Saluti
Beppe




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Beppe Miceli
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Christiano
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Flora e Fauna

Inserito il - 04 luglio 2008 : 12:11:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...Per ritornare al primo argomento di questa conversazione, vorrei semplicemente aggiugere que è molto raro di trovare Parmelina pastillifera con apoteci ! Bella scoperta Beppe !
Ciao.

Christiano
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nimispl
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Inserito il - 04 luglio 2008 : 12:12:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
....Beppe...
il programma non è affatto "già bello e impacchettato". Tipco un fico secco: il programma è stato costruito da Stefano Martellos in anni ed anni di lavoro, e permette di fare un mucchio di cose di cui non credo tu abbia un'idea chiara.
Semplicemente ti dico che dare un'indirizzo a ciascuna pagina sarebbe teoricamente possibile, ma renderebbe tutto il resto molto più pesante, per cui la cosa non verrà fatta, anche perchè tu sei il primo dei 5.700 utenti che hanno risposto ad un nostro questionario che esprime questa necessità.
ciao
PL
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