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   BOLETACEAE
 Schede di Boletaceae
 Xerocomus bubalinus (Oolbekk. & Duin) Redeuilh
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Enzo Musumeci
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Inserito il - 09 marzo 2008 : 09:53:13 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ordine: Boletales Famiglia: Boletaceae Genere: Xerocomus Specie:Xerocomus bubalinus
Xerocomus bubalinus (Oolbekk. & Duin) Redeuilh


Position in classification:
Boletaceae, Boletales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Basidiomycota, Fungi
Basionym:
Boletus bubalinus Oolbekk. & Duin, in Oolbekkink 1991

Current name :
Xerocomus bubalinus (Oolbekk. & Duin) Redeuilh
DATI : INDEX FUNGORUM




ECOLOGIA – HABITAT :


Rixheim ( FRA ) 7 Ottobre 2005

Temperatura : 11°-18° Umidita: 100-54 %

HABITAT : Zona collinare pianeggiante 240 m.s.l.m.

Zona aperta, perennemente soleggiata in areale fabbrica, margine stradale in tratto con solo Betula, su terreno sabbioso-sassoso-alluvionale, substrato finemente sabbioso povero di carbonati senza humus decomposto, superficie erbosa a tratti muscosa ricca di piante praticole, rinvenuti 12 esemplari nelle vicinanze di Betula.

Altre specie rinvenute nelle vicinanze : Boletus radicans-Clitopilus prunulus-Leucoagaricus barsii.

Raccolte studiate :
Rixheim ( FRA ) 7 Ottobre 2005 – 12 esemplari
Rixheim ( FRA ) 22 Ottobre 2005 – 3 esemplari





DESCRIZIONE MACROSCOPICA :


Cappello : 2- 7 cm, inizialmente subgloboso poi emisferico-convesso infine disteso o irregolarmente appianato.margine regolare o debolmente lobato-sinuoso. Strato carnoso compatto poi tenero e malleabile. Cuticola non virante alla manipolazione,finemente felpata-vellutata a maturazione rugosa o finemente asperulosa, infine dissociata formando delle screpolature uniformi , nelle zone erose non si notano cambiamenti di colore nello strato di pellicola. Colore ocra-fulvo, bruno-fulvo ,bruno-ocraceo, gli esemplari maturi scoloriscono gradualmente e assumono tonalita’ bruno-alutacee, crema-alutacee, al margine estremo del cappello è ben evidenziata una caratteristica zonatura rosata.

Tubuli : adnati poi subdecorrenti per un breve tratto, solitamente piu’ lunghi in rapporto allo strato carnoso del cappello, gialli infine giallo-ocraceo con sfumature olivastre, viranti al blu’ alla sezione o manipolazione, si staccano molto facilmente dal cappello.

Pori : irregolarmente angolosi, difformi negli esemplari maturi, concolori ai tubuli, al tocco o manipolazione virano al blu’.

Gambo : 5-10 x 0,8-1,5 cm, compatto-pieno,consistente e fibroso, generalmente subcilindrico-sinuoso attenuato in basso. Caulocute rivestita interamente da fasci fibrillosi di colore bruno-rossastro o rosso-barbabietola evocanti delle fini costolature aderenti in superficie tuttavia poco evidenziate, nel tratto basale le colorazioni e fibrille appaiono meno accentuate.Colore di fondo giallo-ocraceo. Al tocco o manipolazione la superficie vira al blu’-verdastro.


Carne : compatta poi malleabile, biancastra con sfumature giallino-ocracee diffuse con particolare evidenza nel tratto basale, alla sezione si nota un ampia e decisa colorazione rosata (innata) non virante! nella parte superiore del cappello, nel gambo la carne puo' debolmente virare al blu’-verdastro nella parte centrale. Odore poco rilevante ,sapore mite.



DESCRIZIONE MICROSCOPICA :


Spore : 10-14 (15) x 4,7-5,5 (6) my, gialline-ocracee al MS, inamiloidi, non destrinoidi liscie con parete mediamente spessa con depressione sopra apicolare bene evidenziata. Lungamente ellittiche, subcilindriche-subfusiformi con apicolo debolmente accennato.

Basidi : 30-45 x 9-16 my, prevalentemente tetrasporici, raramente bisporici, claviformi-subpiriformi.

Cheilocistidi : 33-52 x 8-14 my, fusiformi, ventricoso-fusiformi raramente subcilindrici con membrana mediamente spessa,

Pleurocistidi : 40-65 x 12-17 my, fusiformi,ventricoso-fusiformi abbastanza rari.

Epicute : Rivestimento pileico a struttura physalo-palissadoderma disposto a palizzata, composto da cellule erette debolmente gelificate , singole cellule a parete spessa 15-50 x 9-20 my, settate-catenulate spesso con pigmento giallo-ocra intracellulare incostante e rivestite a tratti da deposito minutamente incrostante.ife terminali piuttosto variabili nella forma, ovaliformi,a forma di capsula ,proiettiliformi fino a ghiandiformi. Ife di raccordo freguentemente incrostate.
Subcute composta da ife larghe 6-15 my, debolmente pigmentate irregolarmente intrecciate-aggrovigliate con deposito finemente incrostante.

Caulocute : tratto apicale del gambo con presenza di Caulobasidi e Caulocistidi di morfologia prevalentemente claviformi, raramente cilindrici o fusiformi.

Ife Tromboplere presenti in abbondanza

Unioni a fibbia assenti in tutti i tessuti






OSSERVAZIONI :



Le prime indagini condotte nella letteratura specialistica, stando ai dati acquisiti, mi indicavano che la specie rinvenuta ,per via dei caratteri morfocromatici e microscopici era apparentemente riconducibile a Xerocomus erubescens Cadinanos,Band, & Munoz, entita’ di recente classificazione e taxon molto simile per portamento e colorazioni a Xerocomus bubalinus.
Queste due entita’ possono essere facilmente confuse sul campo con l’intrigante e sottile complesso di specie fulcranti attorno a Xerocomus communis e Xerocomus rubellus comprese le molteplici varianti ecologiche. Secondo Simonini ,uno dei piu’ autorevoli studiosi di Boletales a livello mondiale, autore insieme a Ladurner del voluminoso e interessante studio sul genere Xerocomus, Xerocomus bubalinus puo’ essere differenziato da Xerocomus rubellus per via della mancanza del pigmento rosso-fiamma alla base dello stipite e in generale per i colori piu’ pallidi dei basidiomi, mentre vengono piu’ agevolmente separati nelle strutture micromorfologiche, in particolare per il quoziente delle misure sporali piu’ elevate in Xerocomus bubalinus. Anche l’habitat e microclima di crescita appare differente in quando Xerocomus bubalinus si adatta preferibilmente su terreni sabbiosi, sabbiosi-alluvionali con presenza di Populus e betula.
La presente collezione dietro mio invito è stata esaurientemente studiata anche da Simonini, il quale dopo aver analizzato il materiale d’erbario e visualizzato le immagini delle diverse raccolte, ha constatato una certa variabilita’ della specie con corpi fruttiferi ripresi in vari stadi di maturazione ed ha espresso le sue considerazioni in merito.
„ …..l’ambiente di crescita puo’ essere simile a quello di Xerocomus bubalinus, (terreno sabbioso….il Pioppo è affine alla Betulla ), e anche la Pileipellis appare molto poco incrostata, assomiglia molto a quella di Xerocomus bubalinus ;….purtroppo, tra queste raccolte e quelle tipiche di Xerocomus communis sembrano esistere tutti gli intermediari, anche il rosso innato della carne del cappello sotto la cuticola è tipico anche di molti esemplari riconducibili a Xerocomus communis, per cui penso che occorra una risposta dalla biologia molecolare. Molti caratteri sono quelli descritti per Xerocomus bubalinus e anche per Xerocomus erubescens.“
A quel punto, la determinazione effettiva della specie rimaneva quindi ancora aperta e di non facile interpretazione nonostante le nostre intensive analisi di comparazione.
Simonini decise allora di far effettuare delle analisi di Biologia molecolare inviando parte delle mie collezioni a un genetista qualificato, il Prof. Andy Taylor dell’universita’ di Uppsala in Svezia. Andy Taylor è considerato un esperto micologo coinvolto alla applicazione della Biologia molecolare come strumento per stabilire legami genetici e per la determinazione delle specie di Boletales.
Le indagini e la procedura che ne seguirono furono effettuate comparando diverse specie, utilizzando nella quasi totalita’ il materiale tipo originale o esemplari che rispecchiano l’attuale concezione della specie, comprese le mie raccolte non ancora del tutto identificate.
La complessita’ dello studio apparve subito evidente e si protasse per quasi 2 anni, come mi ha riferito Simonini nel procedimento si tratta in pratica di individuare delle porzioni del DNA molto piccole ritenute significative per rappresentare la diversificazione delle varie specie e sequenziandole, ossia stabilire la sequenza di quattro tipi di aminoacidi ( denominati sinteticamente C.G.A.T ) Generalmente le „catene“ sequenziate sono di circa 600 aminoacidi, e la „legge“ con cui queste quattro molecole si susseguono è rappresentativa della evoluzione di una specie.
Le sequenze vengono poi sottoposte a sofisticati processi di elaborazione, dati che forniscono una sorta di albero genetico (detto anche Cluster) che ha lo scopo di rappresentare l’evoluzione di un gruppo di specie esaminate. Specie simili appariranno allora vicine, ossia su rami vicini di questo albero, specie geneticamente lontane appariranno su rami lontane-distanziate.
La soggettivita’ di questo processo sta nel fatto che parte del DNA esaminata e molto piccola ( per determinare la specie si esamina quella che viene chiamata ITS ) ed è in parte arbitrario ritenere che sia quella la parte piu’ significativa. Anche l’algoritmo che porta dalla sequenza al Cluster (=albero) è un processo matematico creato dall’uomo, algoritmi diversi portno a risultati diversi anche se c’è la possibilita’ che talvolta gli studiosi scelgano l’algoritmo che fa’ piu’ comodo per dimostrare la loro tesi.
Alla fine dello studio sono emersi i risultati evidenziati da un complicato e sofisticato processo di analisi e verifiche, e secondo Andy Taylor le mie raccolte sono riconducibili a Xerocomus bubalinus taxon estremamente simile a Xerocomus communis, le due entita’ sembra siano praticamente (quasi) indistinguibili sul piano macro e microscopico, ma secondo il Prof.Taylor sono ben diagnosticabili sulla base della Biologia molecolare, ossia per una sequenza di circa 600 molecole di aminoacidi di 4 tipi che si riscontrano in una particolare regione del DNA , denominata „ITS“.
Altra sentenza emersa dalle analisi di sequenziazione riguarda Xerocomus erubescens, dalla comparazione del materiale typus è stato accertato che si tratta nientaltro che di un comune Xerocomus communis.



Ringrazio per la splendida collaborazione Giampaolo Simonini (Reggio Emilia -Italia ) - Andy Taylor (Uppsala - Svezia)




Enzo Musumeci 2008



Modificato da - Andrea in Data 28 dicembre 2008 14:07:52

Enzo Musumeci
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HABITAT : Zona collinare pianeggiante 240 m.s.l.m.

Zona aperta, perennemente soleggiata in areale fabbrica, margine stradale in tratto con solo Betula, su terreno sabbioso-sassoso-alluvionale, substrato finemente sabbioso povero di carbonati senza humus decomposto, superficie erbosa a tratti muscosa ricca di piante praticole, rinvenuti 12 esemplari nelle vicinanze di Betula.

Altre specie rinvenute nelle vicinanze : Boletus radicans-Clitopilus prunulus-Leucoagaricus barsii.

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Cappello : 2- 7 cm, inizialmente subgloboso poi emisferico-convesso infine disteso o irregolarmente appianato.margine regolare o debolmente lobato-sinuoso. Strato carnoso compatto poi tenero e malleabile. Cuticola non virante alla manipolazione,finemente felpata-vellutata a maturazione rugosa o finemente asperulosa, infine dissociata formando delle screpolature uniformi , nelle zone erose non si notano cambiamenti di colore nello strato di pellicola. Colore ocra-fulvo, bruno-fulvo ,bruno-ocraceo, gli esemplari maturi scoloriscono gradualmente e assumono tonalita’ bruno-alutacee, crema-alutacee, al margine estremo del cappello è ben evidenziata una caratteristica zonatura rosata.

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Cappello : 2- 7 cm, inizialmente subgloboso poi emisferico-convesso infine disteso o irregolarmente appianato.margine regolare o debolmente lobato-sinuoso. Strato carnoso compatto poi tenero e malleabile. Cuticola non virante alla manipolazione,finemente felpata-vellutata a maturazione rugosa o finemente asperulosa, infine dissociata formando delle screpolature uniformi , nelle zone erose non si notano cambiamenti di colore nello strato di pellicola. Colore ocra-fulvo, bruno-fulvo ,bruno-ocraceo, gli esemplari maturi scoloriscono gradualmente e assumono tonalita’ bruno-alutacee, crema-alutacee, al margine estremo del cappello è ben evidenziata una caratteristica zonatura rosata.

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Cappello : 2- 7 cm, inizialmente subgloboso poi emisferico-convesso infine disteso o irregolarmente appianato.margine regolare o debolmente lobato-sinuoso. Strato carnoso compatto poi tenero e malleabile. Cuticola non virante alla manipolazione,finemente felpata-vellutata a maturazione rugosa o finemente asperulosa, infine dissociata formando delle screpolature uniformi , nelle zone erose non si notano cambiamenti di colore nello strato di pellicola. Colore ocra-fulvo, bruno-fulvo ,bruno-ocraceo, gli esemplari maturi scoloriscono gradualmente e assumono tonalita’ bruno-alutacee, crema-alutacee, al margine estremo del cappello è ben evidenziata una caratteristica zonatura rosata.

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Cappello : 2- 7 cm, inizialmente subgloboso poi emisferico-convesso infine disteso o irregolarmente appianato.margine regolare o debolmente lobato-sinuoso. Strato carnoso compatto poi tenero e malleabile. Cuticola non virante alla manipolazione,finemente felpata-vellutata a maturazione rugosa o finemente asperulosa, infine dissociata formando delle screpolature uniformi , nelle zone erose non si notano cambiamenti di colore nello strato di pellicola. Colore ocra-fulvo, bruno-fulvo ,bruno-ocraceo, gli esemplari maturi scoloriscono gradualmente e assumono tonalita’ bruno-alutacee, crema-alutacee, al margine estremo del cappello è ben evidenziata una caratteristica zonatura rosata.

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Tubuli : adnati poi subdecorrenti per un breve tratto, solitamente piu’ lunghi in rapporto allo strato carnoso del cappello, gialli infine giallo-ocraceo con sfumature olivastre, viranti al blu’ alla sezione o manipolazione, si staccano molto facilmente dal cappello.
Pori : irregolarmente angolosi, difformi negli esemplari maturi, concolori ai tubuli, al tocco o manipolazione virano al blu’.

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Tubuli : adnati poi subdecorrenti per un breve tratto, solitamente piu’ lunghi in rapporto allo strato carnoso del cappello, gialli infine giallo-ocraceo con sfumature olivastre, viranti al blu’ alla sezione o manipolazione, si staccano molto facilmente dal cappello.
Pori : irregolarmente angolosi, difformi negli esemplari maturi, concolori ai tubuli, al tocco o manipolazione virano al blu’.

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Pori : irregolarmente angolosi, difformi negli esemplari maturi, concolori ai tubuli, al tocco o manipolazione virano al blu’.

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Tubuli : adnati poi subdecorrenti per un breve tratto, solitamente piu’ lunghi in rapporto allo strato carnoso del cappello, gialli infine giallo-ocraceo con sfumature olivastre, viranti al blu’ alla sezione o manipolazione, si staccano molto facilmente dal cappello.
Pori : irregolarmente angolosi, difformi negli esemplari maturi, concolori ai tubuli, al tocco o manipolazione virano al blu’.

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Gambo : 5-10 x 0,8-1,5 cm, compatto-pieno,consistente e fibroso, generalmente subcilindrico-sinuoso attenuato in basso. Caulocute rivestita interamente da fasci fibrillosi di colore bruno-rossastro o rosso-barbabietola evocanti delle fini costolature aderenti in superficie tuttavia poco evidenziate, nel tratto basale le colorazioni e fibrille appaiono meno accentuate.Colore di fondo giallo-ocraceo. Al tocco o manipolazione la superficie vira al blu’-verdastro.

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Gambo : 5-10 x 0,8-1,5 cm, compatto-pieno,consistente e fibroso, generalmente subcilindrico-sinuoso attenuato in basso. Caulocute rivestita interamente da fasci fibrillosi di colore bruno-rossastro o rosso-barbabietola evocanti delle fini costolature aderenti in superficie tuttavia poco evidenziate, nel tratto basale le colorazioni e fibrille appaiono meno accentuate.Colore di fondo giallo-ocraceo. Al tocco o manipolazione la superficie vira al blu’-verdastro.

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Gambo : 5-10 x 0,8-1,5 cm, compatto-pieno,consistente e fibroso, generalmente subcilindrico-sinuoso attenuato in basso. Caulocute rivestita interamente da fasci fibrillosi di colore bruno-rossastro o rosso-barbabietola evocanti delle fini costolature aderenti in superficie tuttavia poco evidenziate, nel tratto basale le colorazioni e fibrille appaiono meno accentuate.Colore di fondo giallo-ocraceo. Al tocco o manipolazione la superficie vira al blu’-verdastro.

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Gambo : 5-10 x 0,8-1,5 cm, compatto-pieno,consistente e fibroso, generalmente subcilindrico-sinuoso attenuato in basso. Caulocute rivestita interamente da fasci fibrillosi di colore bruno-rossastro o rosso-barbabietola evocanti delle fini costolature aderenti in superficie tuttavia poco evidenziate, nel tratto basale le colorazioni e fibrille appaiono meno accentuate.Colore di fondo giallo-ocraceo. Al tocco o manipolazione la superficie vira al blu’-verdastro.

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Enzo Musumeci
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Inserito il - 09 marzo 2008 : 10:24:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Xerocomus bubalinus (Oolbekk. & Duin) Redeuilh

Carne : compatta poi malleabile, biancastra con sfumature giallino-ocracee diffuse con particolare evidenza nel tratto basale, alla sezione si nota un ampia e decisa colorazione rosata (innata) non virante! nella parte superiore del cappello, nel gambo la carne puo' debolmente virare al blu’-verdastro nella parte centrale. Odore poco rilevante ,sapore mite.

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Inserito il - 09 marzo 2008 : 10:25:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Xerocomus bubalinus (Oolbekk. & Duin) Redeuilh

Carne : compatta poi malleabile, biancastra con sfumature giallino-ocracee diffuse con particolare evidenza nel tratto basale, alla sezione si nota un ampia e decisa colorazione rosata (innata) non virante! nella parte superiore del cappello, nel gambo la carne puo' debolmente virare al blu’-verdastro nella parte centrale. Odore poco rilevante ,sapore mite.

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