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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione  |
Enzo Musumeci
Utente Super
    

Città: Basilea
Regione: Switzerland
8641 Messaggi Micologia |
Inserito il - 17 gennaio 2008 : 19:44:47
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...un rinvenimento piuttosto curioso e particolare, ancorate al substrato da un breve peduncolo su foglie marcescenti, nervature o frustuli legnosi, diverse forme di Sclerozio di Typhula phacorrhiza (Reichardt) Fr. Di colore bianco-cremastro e di aspetto molto variabile, da irregolarmente tuberiforme, lobato fino a spatuliforme. Lo Sclerozio si riproduce nella stagione fredda e si insedia generalmente nel substrato molto umido formato da foglie stratificate. La produzione dei corpi fruttiferi avviene solo in circostanze favorevoli e solamente in particolari microclimi, io personalmente nonostante le intense ricerche non ho ancora avuto modo di osservarli.
Superficie epidermica gelificata
Immagine:
87,46 KB
Ciao a presto
Enzo Musumeci
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Lipo
Utente Senior
   

Città: Desio
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
3330 Messaggi Micologia |
Inserito il - 18 gennaio 2008 : 19:47:59
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Ciao Enzo, l'ultima immagine è uno spettacolare puzzle della natura.
Volevo un tuo parere personale:
"Alcuni autori ritengono di poter differenziare le due entita' in base alla diversa struttura apicale dei Cheilocistidi. Ingrossati-capitulati in T.hiemalis cilindroidi in T.furfuracea, altri autori invece ritengono che si tratti di aspetti occasionali e comunque tassonomicamente irrilevanti."
Nei tuoi anni di osservazione hai avuto modo di comparare le due specie ??
Io l'ho fatto e sinceramente le differenze, microscopicamente parlando, esistono. Poi dire che sono due entità diverse, certamente non spetta ad un dilettante.
E' vero che noi umani cerchiamo sempre razionalmente di dividere le cose in bianco o nero ma esistono anche innumerevoli sfumature non sempe considerate. Ma è anche vero che esistono diverse specie che sono tassonomicamente riconosciute per queste differenze; ti cito come esempio Strobilorus, come tanti sanno, si differenziano oltre ai cheliocistidi soprattutto per l'habitat.Mentre è un po' più dura differenziare l'habitat delle Tubaria.
Sicuramente con la sequenze del DNA si avranno risposte certe ma per lo studio sui funghi "minori" ci vorrà ancora del tempo.
Si vedrà....
Luigi
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Enzo Musumeci
Utente Super
    

Città: Basilea
Regione: Switzerland
8641 Messaggi Micologia |
Inserito il - 19 gennaio 2008 : 10:46:16
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Ciao Luigi
Col passare del tempo e in base alle innumerevoli collezioni esaminate, e tenendo conto anche della letteratura, le mie convinzioni su due entita’separate solamente in base alla diversa tipologia dei cistidi diventano sempre piu’ scemate, tra laltro la combinazione di due diverse strutture apicali o relativa percentuale cambia notevolmente da raccolta a raccolta per non parlare di altre forme intermediarie spesso presenti .
Io personalmente ritengo che siano di fronte ad una specie collettiva con varianti ecologiche poco differenziate. Se tu affermi di essere riuscito a delimitare le due specie ,o quandomeno ritieni che possono essere separate per via delle strutture micro, mi farebbe piacere vedere i risultati delle tue ricerche.
Nello studio del complesso hiemalis-furfuracea sarebbe interessante proporre uno studio dettagliato in questo Forum, si potrebbero analizzare tutte le collezioni future tenendo conto delle seguenti caratteristiche :
1. Substrato di crescita e stagione
2. Struttura e colore del velo
3. Struttura e caratteristica del micelio basale
4. Elementi morfocromatici
5. Elementi micromorfologici
Per chi fosse interessato allo studio potremmo aprire un nuovo Subforum dedicato al Genere Tubarla…….ma dovremmo essere almeno in tre a studiare e contribuire.
Ciao a presto
Enzo Musumeci
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