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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Cjargnel
Utente Senior
   
Città: Ampezzo
Prov.: Udine
Regione: Friuli-Venezia Giulia
823 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 aprile 2021 : 20:44:27
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Gruppo di Ophrys omegaifera
I taxa compresi in questo gruppo sono ben diffusi nell’Egeo orientale; hanno in comune alcune caratteristiche (labello a “guantone da boxe” con un grande ω chiaro) ma differiscono per dimensioni di pianta e fiori e, soprattutto per periodo di antesi, ovviamente influenzato da latitudine ed altitudine. A Chios ne sono descritti cinque: O. sitiaca, O. basilissa, O. apollonae, O. omegaifera e O. polycratis, riportati in ordine di fioritura. Condividono tutti lo stesso habitat: macchia mediterranea, garighe, pinete aperte, uliveti terrazzati.
Ophrys sitiaca: argomento già trattato in una precedente discussione.
Ophrys basilissa: orchidea molto rara ha un pronubo specifico, Anthophora subterranea. Pianta alta 15-30 cm, con 2-4 grandissimi fiori. Sepali (13-20 mm) giallo-verdastri con venature verdi, il dorsale piegato sul ginostemio; petali giallo-verdastri più scuri e talora color ocra, con margine ondulato; labello lungo 17-28 mm, largo 18-27, profondamente trilobato, ± piegato alla base, terzo centrale piatto, punta molto convessa (ricurvo a forma di guantone da boxe), vellutato, di colore marrone scuro, talvolta con sottile bordo giallastro; la base è piatta, senza (o quasi) solco longitudinale; la macula con pelosità più corta è marrone o bruno-viola ed è delimitata da un grande ω glabro che può essere grigio-bluastro, blu o biancastro. Pieno sole ma anche pinete aperte. Fiorisce da fine febbraio a marzo (fino ai primi di aprile per certi autori, sovrapponendosi a O. omegaifera).
Ophrys omegaifera: ha dimensioni (sub-)simili a O. basilissa ma differente pronubo (Anthophora dalmatica), fiori più piccoli con un labello lungo 15-21 mm e largo 14-23 mm: gli intervalli di variazione morfometrica si sovrappongono parzialmente con O. basilissa creando, in taluni casi, difficoltà di differenziazione. Caratteristiche frequenti ma non distintive sono: un colore più chiaro, castano, del labello, una macula da marrone chiaro ad arancione, a volte marmorizzata di blu o bianco, il grande ω più spesso biancastro. Pare inoltre che a Chios questo taxon non abbia mai il labello bordato di giallo. Fiorisce da metà marzo ai primi di aprile.
Ophrys apollonae: orchidea descritta dal 2010 a Rodi, presente ma piuttosto rara a Samos e Chios, ha uno specifico pronubo (Anthophora nigriceps). La pianta, molto piccola (6-9 cm), porta 1-3 (ma più spesso solo uno) fiori che sono i più piccoli del suo gruppo con un labello di 11,5-13,7 mm. Oltre a quelle esposte, la caratteristica distintiva di O. apollonae riguarda la posizione del fiore che dalla base punta verso l’alto per poi piegarsi un poco al terzo iniziale ma non abbastanza da riportare il labello al piano orizzontale. L’aspetto complessivo è di un fiore fluttuante in aria, senza uno stelo. Fiorisce da metà marzo ai primi di aprile.
Ophrys polycratis: orchidea molto rara, condivide con O. omegaifera il pronubo Anthophora dalmatica; è stata descritta per la prima volta nel 2008 da Delforge a Samos, isola a 65 Km a Sud-Est di Chios. Pianta alta circa 20 cm porta 2-4 piccoli fiori con un labello (18,5 cm di lunghezza media) densamente ricoperto di sottili peli bianchi, caratteristica che serve a distinguerlo dai suoi parenti stretti. Ma l’elemento differenziale cruciale è il suo periodo di fioritura piuttosto tardivo, un mese dopo O. omegaifera a seconda dell'altitudine. A Chios, un taxon del gruppo di O. Omegaifera trovato in piena fioritura a metà aprile può essere solo O. polycratis.
Le foto che propongo si riferiscono all’unico esemplare rinvenuto il 22 marzo sull’isola. Sono abbastanza sicuro si tratti di Ophrys basilissa per il sito (compatibile con la scheda corologica di Delforge) e le dimensioni: la sola lunghezza apparente (non mi andava di rovinare il fiore appiattendone il labbro) del labello era di 22 mm, oltre l’intervallo morfometrico di O. omegaifera.
Ophrys basilissa:
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127,05 KB Tante chiacchere per così poche foto! Sarete delusi, ma io più di tutti: conto di tornare a Chios già a febbraio 2022 e di fermarmi abbastanza a lungo per ritrovamenti più cospicui.
Per finire una “omegaifera “ non classificabile: potrebbe trattarsi di O. Omegaifera in avanzato stato di antesi (assomiglia pure a O. mesaritica, ma questo taxon è considerato univocamente assente dall’isola). Immagine:
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