vi segnalo un imponente lavoro su base genetica di nekola et al. condotto su circa 90 specie di Vertigo distribuite specialmente in eurasia e nordamerica; il lavoro è scaricabile dalla pagina web dell'autore (v. qui) le specie si distribuiscono su 6 cladi che vengono riconosciuti come sottogeneri; però, se da un lato viene confermato che i caratteri morfologici della conchiglia sono sufficienti per il riconoscimento a livello specifico, dall'altro non è possibile individuare i sottogeneri su base morfologica; questo è in accordo con altri studi recenti effettuati su altri gruppi (es. quello degli olandesi sulle albinarie o quello più recente sulle clausilie giapponesi); infatti anche in questo caso siamo in presenza di caratteri che si ripetono anche in specie non strettamente imparentate
ho trovato sorprendente che tutti i sottogeneri abbiano distribuzione transcontinentale e che le singole specie abbiano spesso distribuzioni molto ampie
per quanto riguarda le specie italiane, sono rappresentati i sottogeneri Vertigo (che include alpestris, genesii, geyeri, pusilla e substriata), Boreovertigo (che include la arctica), Vertilla (che include la angustior), Alaea (che include la antivertigo) e Isthmia (che include moulinsiana e pygmaea)
ciao
ang
Anche se nessuno di noi sa esattamente dove sta andando o dove andrà a finire.....comunque lascerà la sua indelebile striscia di bava (Beppe/papuina)
Ti ringrazio: avevo adocchiato il titolo ma non ho accesso alla rivista.
Forse servirebbe un post separato ma ne approfitto per segnalare un altro articolo, che riguarda il genere Zospeum (Inäbnit et al, Diversity & Evolution, 2019). Purtroppo l'analisi genetica sfiora soltanto (è la parola giusta) le popolazioni italiane.