ATTENZIONE! Con tutti gli opilionidi è estremamente importante vedere l'oculario e la zona di fronte ad esso. Questo è vero in particolare per gli opilionidi a zampe corte nei quali il tridente è una caratteristica distintiva. Si dovrebbe misurare la lunghezza del corpo. Se è possibile scattare fotografie prese dall'alto e di lato. Naturalmente non dovrebbe mancare una semplice foto dorsale. Anche se sono la caratteristica più notevole degli opilionidi, le zampe possono essere ignorate senza problemi perché non hanno virtualmente alcun ruolo nella determinazione. Per la maggior parte degli Opiliones si arriva ad una determinazione già con le foto. Le eccezioni sono Nemastomatidae ('i piccoli neri') e soprattutto Trogulidae, per i quali è meglio l'analisi del DNA.
Ho fotografato questo opilione nel Bosco di Patrignone nei pressi di Verrico (AQ). Era di dimensioni abbastanza ridotte: il corpo era lungo all'incirca 3-5mm. Sul sito iNaturalist mi è stato suggerito che potrebbe trattarsi di un membro del genere Rilaena. Il genere suggerito è giusto? E se sì, sarebbe possibile arrivare alla specie?
Grazie
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Purtroppo ho solo questa foto. Spero sia sufficiente.
Modificato da - torecanu in Data 09 aprile 2019 22:21:22
Il genere è giusto. L'esemplare della foto sembrerebbe un giovane per quanto riguarda le dimensioni oppure un esemplare fresco di muta. Per quanto riguarda il genere Rilaena in Italia sono presenti: Rilaena augusti (Chemini, 1986) rinvenuto nel Parco Nazionale d'Abruzzo e Rilaena triangularis (Herbst, 1799) diffuso nel nord Italia per quanto riguarda la checklist di Faunitalia. Voglio aggiungere che nel lavoro "UNA NUOVA SPECIE DI RILAENA DELL'ITALIA CENTRALE" Chemini scrive che R. augusti potrebbe essere confuso per un giovane di specie congengere e aggiunge: "Del tutto peculiari risultano le dimensioni molto ridotte, che fanno di questa specie uno dei più piccoli Phalangioidea in assoluto". Detto questo e nell'impossibilità di determinare da foto ritengo doverlo determinare come Rilaena sp. (Phalangiidae).
Grazie mille comunque per la conferma . Per future identificazioni, cosa avrei dovuto fotografare per riuscire ad arrivare all'identificazione della specie?
Per poter essere più precisi in una determinazione (per molti soggetti si può determinare il genere e/o la specie solo con un esame al microscopio) è consigliato fotografare il soggetto dall'alto per evidenziare il pattern addominale, di lato per l'habitus e la zona dell'oculario e infine una foto frontale per i pedipalpi e i cheliceri, vedi questo Link.