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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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ATTENZIONE! Poiché la manipolazione dei rettili è potenzialmente dannosa e sempre causa di stress agli animali, soprattutto se operata da persone inesperte, invitiamo tutti gli utenti di questa sezione a non postare foto di esemplari 'maneggiati'. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
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Autore |
Discussione  |
prz
Utente V.I.P.
  
Città: roma
225 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 aprile 2015 : 01:12:29
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No non ho sbagliato sezione, lo scrivo qui volutamente perchè è un problema che tocca da vicino i rettili striscianti e no, e non solo! Senza nulla avere contro i cinghiali però in alcune zone stà diventando un problema serio. Altri utenti l'hanno già segnalato ( Murge pugliesi, nord italia, in ultimo il post sulla provincia di Perugia) ma continuare a farlo senza aggiungere nulla di risolutorio non credo serva. Frequento da anni un parco a nord di Roma, quello della Marcigliana e posso assicurarvi che negli ultimi anni il problema è diventato enorme. Fino all' anno scorso se si voleva vedere qualche vipera o comunque avere buona fortuna di vedere serpenti bastava costeggiare i terreni e prati a ridosso delle aree boschive,e in mezzo ai cespugli era facile... Quest'anno si potrebbe camminare scalzi! ora non vorrei esagerare, i serpenti ci sono ancora, ma non nelle zone frequentate dagli ungulati, soprattutto le vipere,sembrano scomparse, altri frequentatori hanno confermato il dato, e posso assicurarvi che in altri punti della riserva non ancora battuti..di serpenti ce n'è a flotte. Ho già visto zone in Toscana dove la vegetazione e la fauna minore è stata negli anni letteralmente eradicata, e ora questo questo stà succedendo anche qui ( e come visto non solo!!). Ma allora cosa fare?? Non ho mai sentito o visto qualcuno del cfs parlare seriamente del problema. Ci sono enti di tutela, guardiaparco,etc, qualcuno sà se c'è stata in qualche zona una presa di coscienza e qualche azione risolutoria? Qui a Roma ci sono degli enti, ma non so bene cosa facciano, eppure sono enti "di tutela"!Non ho mai letto da qualche parte anche una parola spesa sul problema. Non hai i mezzi , lo stato ti ha tagliato i fondi, allora denuncia il fatto, e almeno denuncia anche il problema, e che non puoi fare il tuo lavoro perchè non hai i fondi, oppure, cambia lavoro!!! Rimane il fatto.. cosa fare??
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Modificato da - prz in Data 16 aprile 2015 01:18:12
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PaoloMarenzi
Utente Senior
   

Città: Cremona
Prov.: Cremona
Regione: Lombardia
2807 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 16 aprile 2015 : 09:21:07
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Dei gran bei stufati, mi sembra ovvio. |
amatoeridano.blogspot.it |
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cri87
Utente V.I.P.
  
Città: Sondrio
482 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 16 aprile 2015 : 10:50:35
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| Messaggio originario di PaoloMarenzi:
Dei gran bei stufati, mi sembra ovvio.
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Concordo!!!! 
Comunque se si parla di eradicare il cinghiale perchè con la sua presenza massiccia ne risentono altre specie si va nell'ambito della gestione faunistico venatoria, Ma denunciare il problema dicendo che il cinghiale è dannoso per i rettili mi sembra restrittivo. Con la presenza dei cinghiale ne risentono non solo i rettili ma anche altre specie. Ma il vero problema, il più preoccupante è quello dei danni arrecati dal suide alle colture. Questo secondo me potrebbe essere il pretesto della denuncia. Secondo me se un ente non è in grado di fronteggiare il problema con le sue sole forze l'unica soluzione sono le doppiette!!!! Son sicura che di persone interessate alla cosa non ne mancano. |
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milvus1
Utente V.I.P.
  
Città: roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
148 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 aprile 2015 : 14:06:30
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Il problema è complesso e va analizzato nei suoi molteplici aspetti. Il cinghiale è fauna autoctona, quindi parlare di eradicazione è errato. Quello che va considerato è il peso della popolazione in rapporto al territorio, se si tratta di reintroduzioni con porcastri ecc.
Parlando di Roma, a Decima e Castel Porziano il cinghiale c'è sempre stato ed è nella sua forma migliore, ovvero il majori, sempre che esista. Eppure negli ultimi tempi a Decima con la crescita della popolazione qualche problema lo sta dando anche se non eccessivo. Al contrario l'eccessiva presenza di cani padronali sta mettendo fine alla popolazione di mustelidi, lepri, fagiani, alaudidi e tutti quegli animali raggiungibili, mentre il pascolo eccessivo di capre sta devastando parte dei boschi. In questi ultimi due casi (cani e capre) sono ben più devastanti el cinghiale. In ogni caso l'ente gestore sta per partire con un piano di controllo, a mio parere un tantino sovradimensionato. Vedremo gli effetti di tutto ciò. |
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Andrea Boscherini
Moderatore
    
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
5114 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 aprile 2015 : 15:54:49
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Una curiosità: spesso ho sentito parlare dei danni che il cinghiale provocherebbe sulle vipere...ma questo è mai stato ufficialmente documentato con foto o simili? |
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milvus1
Utente V.I.P.
  
Città: roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
148 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 aprile 2015 : 17:33:52
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Personalmente le uniche predazioni dirette che ho osservato sono su nutria e piccoli roditori tipo pitimio del savi, ma non posso escluderle. Credo comunque che siano più gli ofidi ammazzati a bastonate che quelli predati dal cinghiale |
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Big Dave
Utente Senior
   

Città: Genova
Prov.: Genova
Regione: Liguria
1418 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 16 aprile 2015 : 20:38:36
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D'accordo con Milvus, il cinghiale è autoctono...parlare di eradicazione è eccessivo. E' pur vero che una presenza eccessiva danneggia il territorio, ne so qualcosa io che vivo a Genova...dove oggi ne è stata avvistata un'allegra famigliola, due femmine adulte e ben 11 cuccioli sul lungomare fra Nervi e Bogliasco che si faceva una passeggiata in mezzo alle auto sfreccianti. Avendo devastato i suoi predatori naturali, purtroppo bisogna tenerli sotto controllo in qualche modo. Non sapevo dell'impatto sulle popolazioni di vipere e serpenti assortiti, però popolazioni eccessive di ungulati sono sicuramente dannose per la crescita del bosco. Se Madre Natura aveva messo i lupi nei boschi un motivo c'era Ora il lupo pian piano sta tornando, e c'è chi non lo vuole perchè ha paura. Spero che tutte queste situazioni (non ultima i danni alle colture) facciano in modo che la gente capisca l'importanza della presenza di un predatore. Non voglio però andare off topic...
Di sicuro i danni peggiori li fanno le capre, le pecore e i cani |
"La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono." (Charles Darwin) |
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prz
Utente V.I.P.
  
Città: roma
225 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 aprile 2015 : 21:56:16
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| Messaggio originario di cri87:
| Messaggio originario di PaoloMarenzi:
Dei gran bei stufati, mi sembra ovvio.
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Concordo!!!!  denunciare il problema dicendo che il cinghiale è dannoso per i rettili mi sembra restrittivo.
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Non c'è nessun assunto su una dannosità conclamata, è soltanto una constatazione. Bisognerebbe fare indagini su feci o altro per attestare che i cinghiali sono dannosi per le vipere o altro. Sicuramente un eccessivo proliferare di una determinata specie è dannoso per un intero ecosistema, si potrebbe fare egual discorso sull' ailanto per quanto riguarda le piante. Che il cinghiale sia dannoso per le vipere, allora lo è pure per la flora e altro, è solo una constatazione. di fatto in alcune zone della Toscana ricche di erpetofauna il proliferare di detti ungulati ha decretato un problema; in altre zone zone idem. Tanti utenti potranno confermare ciò, muretti in pietra divelti , etc. ma ripeto il problema non è l' impatto sull' erpetofauna, ne tantomeno puntare il dito o criminalizzare la specie, ma l' impatto sull' ecosistema c'è , oppure qualcuno mi convinca del contrario. Il post non è per creare alcuna polemica ma è per confrontarsi anche perchè e lo dico agli "appassionati specifici", non si può guardare solo al proprio interesse senza considerare ciò che lo permette, non si possono osservare i germani o l' avifauna tanto per dire, senza considerare se il canale o ruscello d' osservazione è inquinato o no , bisogna guardare e considerare anche altro ed eventualmente denunciarlo. Detto questo rimango del parere che l' impatto c'è e contiunuo a chiedere pareri, smentite eo soluzioni al riguardo. ciao a tutti |
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aspis
Moderatore
   
Città: Bari
Prov.: Bari
Regione: Puglia
2627 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 aprile 2015 : 05:20:33
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Articolo Citation: D. Buck Jolley, Stephen S. Ditchkoff, Bill D. Sparklin, Laura B. Hanson, Michael S. Mitchell, e James B. Grande ( 2010 ) Stima di depredazione erpetofauna da una popolazione di suini selvatici. Journal of Mammalogy: aprile 2010, Vol. 91, No. 2, pp. 519-524. doi: Link SERVIZI SPECIALI Stima di erpetofauna depredazione da una popolazione di suini selvatici
D. Buck Jolley un, Stephen S. Ditchkoff a, *, Bill D. Sparklin b, Laura B. Hanson un, Michael S. Mitchell b, E James B. Grande c una Scuola di Scienze Forestali e fauna selvatica, Auburn University, Auburn, AL 36849, USA b United States Geological Survey, Montana Cooperative Wildlife Research Unit, University of Montana, Missoula, MT 59812, Stati Uniti d'America c United States Geological Survey, 602 Duncan Drive, Alabama Cooperative Fish and Wildlife Research Unit, Auburn University, Auburn, AL 36849, USA
abstracts
Popolazioni erpetofauna stanno diminuendo in tutto il mondo, e la gamma di cinghiali ( Sus scrofa ) si sta espandendo. Depredazione di rettili minacciati e popolazioni di anfibi da cinghiali potrebbe essere sostanziale. Comprendendo le caratteristiche predazione e tariffe, più risorse possono essere indirizzate verso il controllo delle popolazioni di cinghiali coincidenti con le popolazioni erpetofauna minacciate o in pericolo. Da aprile 2005 a marzo 2006 abbiamo usato armi da fuoco per raccogliere i suini selvatici ( n #8202;= 68) e esaminato il contenuto dello stomaco per rettili e anfibi. Trovate 64 rettili e anfibi individuali, composto da 5 specie diverse, che sono stati consumati dai cinghiali durante una stima di 254 ore di foraggiamento. Principalmente specie arboree (per esempio, Anolis carolinensis ) è diventato più vulnerabile al saccheggio quando le temperature erano basse e hanno cercato riparo termico. Altre specie (ad esempio, Scaphiopus holbrookii ) che presentano le migrazioni terrestri di massa durante la stagione riproduttiva anche affrontato una maggiore vulnerabilità alle depredazioni da cinghiali. I risultati suggeriscono che i cinghiali sono consumatori opportunistiche che possono sfruttare e potenzialmente avere un impatto negativo sulle specie con particolari caratteristiche di vita-storia.
Parole chiave: Anolis carolinensis , consumo , suino selvatico , predazione , Scaphiopus holbrookii , Sus scrofa , cinghiale |
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milvus1
Utente V.I.P.
  
Città: roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
148 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 aprile 2015 : 08:51:22
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non capisco cosa c'entra con la discussione questo articolo. Si parla di maiali inselvatichiti e comunque in un habitat dove, anche se fossero cinghiali, sarebbero una specie aliena.
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aspis
Moderatore
   
Città: Bari
Prov.: Bari
Regione: Puglia
2627 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 aprile 2015 : 09:10:55
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Il cinghiale è attualmente molto diffuso in America settentrionale e meridionale, dove causa grandi danni alle faune originarie. L'alimentazione onnivora e le abitudini predatorie del cinghiale hanno causato enormi danni alla fauna dell'Australia e della Nuova Zelanda ed a quella di molte isole dell'oceania. Anche nel nostro paese la recente proliferazione del cinghiale sta determinando squilibri ecologici, infatti sembra che a questa specie si debba attribuire la progressiva rarefazione delle specie di uccelli nidificanti a terra, di varie specie di rettili e di coleotteri rari. (Link )
Anche il cinghiale che si trova in Puglia è alloctono: si tratta della sottospecie Sus scrofa var. ATTILA, importato scriteriatamente dalla Bulgaria intorno al 2000.
Ora anche l'amministrazione del parco nazionale alta murgia, dopo che non esiste più neanche un biacco nei confini del parco, si è accorta che "può fare danni" e,PARE, meraviglia delle meraviglie, che voglia adottare delle contromisure: CATTURARNE UN DETERMINATO NUMERO E, UDITE UDITE, LIBERARLI A NON MENO DI DUECENTO KILOMETRI; OPPURE DONARLI ALLE AMMINISTRAZIONI CHE NE FACCIANO RICHIESTA
Che dire..... siamo alla frutta! |
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stefanovet1958
Utente Super
    

Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia
Regione: Umbria
8074 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 aprile 2015 : 09:13:32
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Credo che molti zoologi dovrebbero allargare le loro vedute ( e anche il loro dizionario, visto che il termine alieno, richiama ai film di fantascienza, e non ha niente a che vedere con la realtà terrestre )e smetterla di dogmatizzare il concetto della specie alloctona come un pericolo certo per l'ambiente ( basta ricordare che siamo circondati da piante e animale di provenienza estera )... qui si parla di impatto sul territorio, di una specie che ha superato il numero di individui consentito per un corretto equilibrio ( in moltissime zone della penisola, la specie, in tempi storici, non è mai stata presente , tra l'altro). Sono troppi, e nelle zone ad alta concentrazione venatoria, vengono rifocillati artificialmente, e ripopolati (illegalmente). Non è solo un problema di rettili.....molti dovrebbero frequentare meno le stanze accademiche, e farsi una passeggiata nelle nostre campagne ( se passa un branco di 10-15 animali ) è tutto devastato, ed ogni forma animale e vegetale viene mangiata, dal caprioletto, alla vipera, ai topi, alle orchidee, ai tartufi.....sono oggettivamente troppi, ma i piani di contenimento, vanno sempre contro gli interessi di Lobby che contano...

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aspis
Moderatore
   
Città: Bari
Prov.: Bari
Regione: Puglia
2627 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 aprile 2015 : 09:19:42
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Stefano caro, il fatto è che se del maiale non si butta nulla, con il cinghiale mangiano tutti.....
Tra l'altro un vero zoologo sa riconoscere gli squilibri ecologici....
Peraltro il fatto che i cinghiali mangino i serpenti le vipere ed altri "animali viscidi e luridi" sotto sotto piace a molti |
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stefanovet1958
Utente Super
    

Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia
Regione: Umbria
8074 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 aprile 2015 : 09:40:06
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| Messaggio originario di aspis:
Stefano caro, il fatto è che se del maiale non si butta nulla, con il cinghiale mangiano tutti.....
Tra l'altro un vero zoologo sa riconoscere gli squilibri ecologici....
Peraltro il fatto che i cinghiali mangino i serpenti le vipere ed altri "animali viscidi e luridi" sotto sotto piace a molti
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concordo , anzi, forse in certi ambienti ( parlo di amministrazioni pubbliche ) meglio non dirla troppo la storia che mangiano i serpenti, altrimenti ne lanciano ancora di più . Credo che dovremo abituarci a questo tipo di cambiamenti, che forse, fanno parte del normale mutamento delle condizioni ambientali. Non c'è mai stata , a memoria d'uomo, un carico di ungulati selvatici così numeroso e diffuso nella penisola, negli anni 70, il cinghiale ( ma avevamo solo l"ecotipo" mediterraneo ) era una specie localizzatissima, presente sicuramente sulla costa laziale e toscana ( per lo più in riserve), ma assente in quasi tutte le altri regioni. Sono d'accordo con Aspis, nel ritenere i cinghiali del ceppo est europei estranei alla nostra fauna, al pari di Trachemys, nutrie e scoiattoli grigi, ma questo concetto fa storcere il naso agli accademici della zoologia....
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Big Dave
Utente Senior
   

Città: Genova
Prov.: Genova
Regione: Liguria
1418 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 aprile 2015 : 13:32:25
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Personalmente non ho mai chiamato "aliena" una specie, da un punto di vista zoologico mi sembra alquanto poco professionale nonchè un termine per "fare spettacolo". Nemmeno intendo dire che se una specie è alloctona debba per forza danneggiare l'ambiente a priori...per cui mi scuso se ho fatto intendere questo Dopotutto basta vedere quante specie (vegetali e animali) si sono ormai naturalizzate qui da noi, magari anche da secoli o millenni, integrandosi piuttosto bene con l'habitat originario. Sono d'accordissimo con l'eradicazione di specie come lo scoiattolo grigio o il famigerato gambero rosso, ma non a priori...solo perchè studi scientifici hanno messo in luce il loro impatto drastico su specie autoctone e sui nostri ecosistemi. Insomma, non bisogna condannare una specie solo perchè "alloctona" ma bisogna essere più elastici e rendersi anche conto che una certa "globalizzazione" è ormai inevitabile. Però bisogna essere sempre vigili! D'accordo con Stefanovet: la cosa migliore da fare è studiare il reale impatto della specie in esame, e andare anche a farsi dei bei giri per i boschi. Io stesso ho visto parti di boschi devastati dai cinghiali, per cui c'è da fare un discorso a parte: come avete detto voi, la specie storicamente non è mai stata presente su tutto il territorio italiano, ma oggi è ovunque e ce ne sono troppi. Personalmente tendo ormai a considerarla specie "autoctona", perchè penso che, nella giusta quantità, il cinghiale possa vivere tranquillamente nel nostro territorio. Però c'è gente che coi cinghiali campa (e si diverte), quindi queste popolazioni sono troppo abbondanti e sappiamo bene quanti danni possono fare. Quindi si parla di impatto negativo e devastante sul territorio, non di specie autoctone e alloctone. In questo caso bisogna fare qualcosa...ma provvedimenti seri, non la presa in giro del Parco Nazonale Alta Murgia... |
"La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono." (Charles Darwin) |
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cri87
Utente V.I.P.
  
Città: Sondrio
482 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 aprile 2015 : 14:38:38
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| Messaggio originario di Big Dave:
D'accordo con Milvus, il cinghiale è autoctono...parlare di eradicazione è eccessivo. 
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Chiedo scusa, forse ho fatto troppo riferimaneto alla situazione della mia Provincia dove il cinghiale non è autoctono, e quindi qui si parla proprio di eradicazione  |
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prz
Utente V.I.P.
  
Città: roma
225 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 aprile 2015 : 14:38:49
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Se si porta la discussione su alloctoni sì oppure no la stessa meriterebbe uno spazio a parte e sicuramente sarebbe una bella notizia se ci fosse una giusta attenzione da parte di organi preposti e fuori dalle aule. Parere di chi scrive è che a prescindere considerato che grazie anche ai mezzi di informazione su alcune specie si è posto il problema, sarebbe auspicabile che si giungesse anche a iniziative concrete; non penso che se una specie ormai c'è bisogna per forza accettare tutto ciò che comporta facendosene una ragione in virtù di una globalizzazione o dei cambiamenti climatici arrivando così ad accettare magari le anaconde nel po o i macachi nei centri urbani. A me personalmente girerebbero le scatole se arriva qualche specie che ne soppianta qualcuna che c'è già da tanto tempo. Non si parli in questo caso di evoluzione o globalizzazione, perchè è vero che in tempi antichi in Italia c'erano i mammut e gli ippopotami, è vero che alcune specie sono state introdotte perchè hanno viaggiato nelle stive delle navi, ma un conto è la "normale" evoluzione o casi fortuiti o di necessità , e un conto è pagare per lo sfizio e l' imbecillità di deficenti che per trastullo importano animali di cui poi si disfano come se nulla fosse, e sappiamo benissimo come va a finire.. Per quanto riguarda il cinghiale , ricordo benissimo da ragazzino a metà degli anni 80 le passeggiate notturne dei boschi o lo stupore quando "vedevi il cinghiale", non so ora se erano tutti nostrani, ma sicuramente non sono quei bestioni che trovi la sera pure a rovistare nei cassonetti e che puoi vedere praticamente a qualsiasi ora del giorno. Io spero che organi preposti si accorgano seriamente del problema. Sarebbe interessante vista l' utilità di questo forum magari fare una sezione di denuncia dove si possano esporre immagini e trattare argomenti di emergenza o problematiche ambientali, dalle specie alloctone, all' inquinamento, al degrado, etc |
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cri87
Utente V.I.P.
  
Città: Sondrio
482 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 aprile 2015 : 15:12:56
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| Messaggio originario di prz:
A me personalmente girerebbero le scatole se arriva qualche specie che ne soppianta qualcuna che c'è già da tanto tempo. Non si parli in questo caso di evoluzione o globalizzazione, perchè è vero che in tempi antichi in Italia c'erano i mammut e gli ippopotami, è vero che alcune specie sono state introdotte perchè hanno viaggiato nelle stive delle navi, ma un conto è la "normale" evoluzione o casi fortuiti o di necessità , e un conto è pagare per lo sfizio e l' imbecillità di deficenti che per trastullo importano animali di cui poi si disfano come se nulla fosse, e sappiamo benissimo come va a finire..
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E' quello che sta succedendo nella mia provincia, introdotti (e non reintrodotti) illegalmente con l'unico scopo di sparargli addosso. Ciò ha influito negativamente sull' ecosistema. L'impatto è stato considerevole su molti prati destinati alla fienagione, completamente devastati dalle sgruffolate, anche sui meleti e sulle colture di vario genere. Per ora si cerca di non dare soddisfazione a questi imbecilli che lo hanno importato non concedendogli la caccia così come la vorrebbero. però intanto i cinghiali continuano a proliferare.
concordo poi pienamente con prz quandoi parla di normale evoluzione, perchè la normale evoluzione avviene per una causa precisa e naturale. Qualcuno ha parlato precedentemente della scomparsa dei grandi carnivori (orso e lupo, e non solo anche gipeti e aquile considerati "animali nocivi") negli anni passati dovuta all'ignoranza dell'epoca, e si sa bene quele è stato il risultato. Il problema è che questa ignoranza permane tutt' ora, basta guardare la fine che hanno fatto gli orsi Daniza e M13!!!!
Tornando ai cinghiali per linmitarne l'impatto bisogna intervenire con piani di gestione mirati ad eqilibrare e controllare la popolazione.Di sicuro non è facile considerata la loro prolificità, ma secondo me resta l'iunico modo, sia che si parli di una Riserva o di un Parco che non. |
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stefanovet1958
Utente Super
    

Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia
Regione: Umbria
8074 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 aprile 2015 : 15:23:57
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Credo che sia ora di uscire dall'ottica alloctono vs autoctono per entrare nel pragmatismo più spiccio , ovvero : questo territorio, per caratteristiche ambientali proprie, che percentuale di ungulati può sopportare??? non è tanto il discorso di cinghiali maremmani, o ungheresi, ma quanti ce ne sono in un Km quadrato . La concentrazione elevata, farà felici le squadre di cinghialari di quella zona ( gli stessi che si oppongono al contenimento, e lanciano scrofe gravide a caccia chiusa ) ma l'ambiente ne risentirà in maniera pesante. Se nell'area che comprende l'attuale parco delle Murge non si ha notizia storica di cinghiali, questi non vanno contenuti, vanno eradicati. La mia regione, l'Umbria,( che adesso sembra diventata la patria del cinghiale ) fino a cinquanta anni fa, non conosceva praticamente la specie, che ora è diventato il target preferito delle doppiette locali ( ma credo lo sia a livello nazionale )......fossero anche autoctoni, ne basterebbe uno per ettaro a devastare il territorio...... |
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Big Dave
Utente Senior
   

Città: Genova
Prov.: Genova
Regione: Liguria
1418 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 aprile 2015 : 15:55:46
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| Messaggio originario di prz:
Se si porta la discussione su alloctoni sì oppure no la stessa meriterebbe uno spazio a parte e sicuramente sarebbe una bella notizia se ci fosse una giusta attenzione da parte di organi preposti e fuori dalle aule. Parere di chi scrive è che a prescindere considerato che grazie anche ai mezzi di informazione su alcune specie si è posto il problema, sarebbe auspicabile che si giungesse anche a iniziative concrete; non penso che se una specie ormai c'è bisogna per forza accettare tutto ciò che comporta facendosene una ragione in virtù di una globalizzazione o dei cambiamenti climatici arrivando così ad accettare magari le anaconde nel po o i macachi nei centri urbani. A me personalmente girerebbero le scatole se arriva qualche specie che ne soppianta qualcuna che c'è già da tanto tempo. Non si parli in questo caso di evoluzione o globalizzazione, perchè è vero che in tempi antichi in Italia c'erano i mammut e gli ippopotami, è vero che alcune specie sono state introdotte perchè hanno viaggiato nelle stive delle navi, ma un conto è la "normale" evoluzione o casi fortuiti o di necessità , e un conto è pagare per lo sfizio e l' imbecillità di deficenti che per trastullo importano animali di cui poi si disfano come se nulla fosse, e sappiamo benissimo come va a finire..
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Guarda, concordo assolutamente fino a ogni singola parola, è giusto che ogni specie resti nell'ecosistema dove natura l'ha messa. Senza voler essere troppo rigidi (purtroppo i cambiamenti climatici hanno fatto in modo che alcune specie espandessero spontaneamente il loro areale, allora dovremmo metterci a sparare a tutte le tortore dal collare) è evidente che specie alloctone che si diffodono nell'ambiente perchè qualche stupido ama tenere in casa animali esotici e poi se ne disfa, sono quasi sempre dannosissime. E ci metto anche animali fuggiti da allevamenti da pelliccia (visoni, procioni, nutrie) o quelli che vengono introdotti in massa per motivi venatori o che magari sono già presenti ma vengono foraggiati e ne viene favorita una presenza assai più abbondante di quella sostenibile dai nostri boschi. In quest'ultima categoria ci metto i cinghiali, e ti assicuro che a Genova ne sappiamo qualcosa. A pelle, anche io non riesco a digerirmi che specie esotiche che arrivano qui per l'idiozia di alcuni rischino di soppiantare le specie nostrane. Per quanto mi riguarda, le specie originarie di un habitat hanno sempre la precedenza e un habitat è ricco soprattutto quando non è "modificato" dall'uomo e viene preservato così come la natura l'ha fatto, senza dover fare i soliti "minestroni" di specie. Mi limitavo a dire che con alcune specie è necessario essere un po' più elastici (ad esempio, l'istrice in Italia ce l'hanno portata gli antichi romani o c'era già da prima? Ad ogni modo si è "integrata" ormai piuttosto bene e fa parte a tutti gli effetti della fauna autoctona, quindi lasciamola lì dov'è), ma soprattutto in caso di impatti negativi con l'habitat bisogna tenere sotto controllo la situazione e procedere. Che troppi cinghiali siano dannosi è ormai un dato di fatto, nell'attesa che (speriamo) qualche lupo in più torni a popolare i nostri boschi urge fare qualcosa di concreto. Ma in questo caso non si tratta di specie alloctona, bensì di specie troppo abbondante a causa degli interessi delle lobby. Andrebbe ridotto, non eradicato.
Sulle specie alloctone ci sarebbero da scrivere libri...qui mi fermo, che poi vado abbondantemente off topic |
"La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono." (Charles Darwin) |
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Big Dave
Utente Senior
   

Città: Genova
Prov.: Genova
Regione: Liguria
1418 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 aprile 2015 : 16:00:05
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| Messaggio originario di stefanovet1958:
Credo che sia ora di uscire dall'ottica alloctono vs autoctono per entrare nel pragmatismo più spiccio , ovvero : questo territorio, per caratteristiche ambientali proprie, che percentuale di ungulati può sopportare??? non è tanto il discorso di cinghiali maremmani, o ungheresi, ma quanti ce ne sono in un Km quadrato . La concentrazione elevata, farà felici le squadre di cinghialari di quella zona ( gli stessi che si oppongono al contenimento, e lanciano scrofe gravide a caccia chiusa ) ma l'ambiente ne risentirà in maniera pesante. Se nell'area che comprende l'attuale parco delle Murge non si ha notizia storica di cinghiali, questi non vanno contenuti, vanno eradicati. La mia regione, l'Umbria,( che adesso sembra diventata la patria del cinghiale ) fino a cinquanta anni fa, non conosceva praticamente la specie, che ora è diventato il target preferito delle doppiette locali ( ma credo lo sia a livello nazionale )......fossero anche autoctoni, ne basterebbe uno per ettaro a devastare il territorio......
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Purtroppo penso sia obiettivamente impossibile riportare il numero e le popolazioni di cinghiale a com'erano una volta...troppi interessi in ballo. Quando ci sono interessi economici in ballo, si tratta di uno scoglio davvero arduo da superare. Bisognerebbe cominciare col limitarli, col ridurre di un po' il loro numero. Magari ciò basterebbe a dare un po' di "ossigeno" ai boschi. A Genova (e in Liguria) stessa situazione: storicamente il cinghiale non è mai stato presente. Se 20 anni fa ne vedevi uno eri fortunato, adesso li trovi fuori dalla porta di casa che aspettano il bus. |
"La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono." (Charles Darwin) |
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