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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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ATTENZIONE! Poiché la manipolazione dei rettili è potenzialmente dannosa e sempre causa di stress agli animali, soprattutto se operata da persone inesperte, invitiamo tutti gli utenti di questa sezione a non postare foto di esemplari 'maneggiati'. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
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Autore |
Discussione  |
aspis
Moderatore
   
Città: Bari
Prov.: Bari
Regione: Puglia
2627 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 aprile 2015 : 23:18:57
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| Messaggio originario di stefanovet1958:
Credo che sia ora di uscire dall'ottica alloctono vs autoctono per entrare nel pragmatismo più spiccio , ovvero : questo territorio, per caratteristiche ambientali proprie, che percentuale di ungulati può sopportare??? non è tanto il discorso di cinghiali maremmani, o ungheresi, ma quanti ce ne sono in un Km quadrato . La concentrazione elevata, farà felici le squadre di cinghialari di quella zona ( gli stessi che si oppongono al contenimento, e lanciano scrofe gravide a caccia chiusa ) ma l'ambiente ne risentirà in maniera pesante. Se nell'area che comprende l'attuale parco delle Murge non si ha notizia storica di cinghiali, questi non vanno contenuti, vanno eradicati. La mia regione, l'Umbria,( che adesso sembra diventata la patria del cinghiale ) fino a cinquanta anni fa, non conosceva praticamente la specie, che ora è diventato il target preferito delle doppiette locali ( ma credo lo sia a livello nazionale )......fossero anche autoctoni, ne basterebbe uno per ettaro a devastare il territorio......
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Parole sante, Stefano! |
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stefanovet1958
Utente Super
    

Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia
Regione: Umbria
8074 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 aprile 2015 : 23:44:21
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..tanto il problema qui da noi sembrano solo scoiattoli grigi, Trachemys e nutrie....per i quali si ipotizzano catastrofi inimmaginabili per l'ambiente e si stanziano fondi europei milionari per un eradicazione inutile.....
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Big Dave
Utente Senior
   

Città: Genova
Prov.: Genova
Regione: Liguria
1418 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 aprile 2015 : 00:35:05
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Mah, certo, il problema in Italia non sono solo loro (sarebbe assurdo renderli capri espiatori per tutte le "disgrazie ecologiche" del nostro paese), ma è pur vero che loro sono un problema. La nutria è devastante, e se vuoi sapere che effetto potrebbe avere potenzialmente lo scoiattolo grigio basta vedere quel che sta "provocando" in Gran Bretagna, Irlanda e anche in alcune zone italiane... Tralasciamo la Trachemys, su cui non mi pronuncio, ma qualcuno dovrebbe andare a pescare uno per uno i gamberi rossi che stanno devastando l'ecosistema delle acque dolci italiane. Gli alloctoni per me sono una grossa gatta da pelare, io la vedo così. Però è inutile (anche perchè non è questo il topic) per fare la sfida Autoctoni VS Alloctoni  I cinghiali sono un altro bel problema, ma nemmeno loro sono il problema più grave. Possono causare grossi problemi sia specie alloctone che specie "nostrane" che vengono fatte proliferare vertiginosamente per fare la gioia di qualche lobby o di qualche "amico della doppietta". Entrambe le grane causano problemi al territorio, ed entrambe vanno affrontate. Secondo me il vero problema è chi si diverte a manipolare e modificare il territorio, dal cinghialaro che libera scrofe gravide al coglionazzo (passatemi il termine) che si disfa del suo pitone liberandolo nell'area protetta... |
"La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono." (Charles Darwin) |
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cri87
Utente V.I.P.
  
Città: Sondrio
482 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 20 aprile 2015 : 20:31:46
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Io invece penso che la questione alloctoni vs autoctoni sia importante. Una specie alloctona (che sia pianta o animale)secondo me spesso può creare problemi all'ecosistema, questo perchè a differenza del luogo di origine si trova spesso in assenza dei suoi competitori naturali (vedi coniglio in Australia, vedi il tarlo asiatico, il punteruolo rosso e tanti altri...). Io la penso così, però se qualcuno riesce a farmi un esempio in cui una specie alloctona non ha comportato alcun problema oppure ha portato benefici sono pronta a ricredermi.
Questo pero non toglie il fatto che anche una specie autoctona possa creare problemi. Questo avviene quando essa si trova in sovrannumero in un deteminato territorio, a causa della scomparsa naturale o meno dei loro competitori. Faccio l'esempio del cervo. Quando una popolazione di cervi è in sovrannumero, oltre a risentirne la popolazione stessa che diventa debole e mal strutturata, causa problemi all'ambiente, alle colture, e ne risentono anche altre specie, quale il capriolo che in certi casi ne subisce la sovrapposizione, o i galliformi, i quali faticano a nidificare nei sottoboschi troppo frequentati dai cervi.
Quindi non solo il cinghiale può creare problemi, certo èche però rimane un grosso problema |
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aspis
Moderatore
   
Città: Bari
Prov.: Bari
Regione: Puglia
2627 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 aprile 2015 : 21:53:12
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Immagine:
234,37 KB
questo due anni fa..... |
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stefanovet1958
Utente Super
    

Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia
Regione: Umbria
8074 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 20 aprile 2015 : 22:33:17
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è solo un problema di numeri e non di provenienza...cinghiali cervi caprioli ...se sono troppi, per un territorio che non riesce a mantenerli, creeranno più problemi all'ambiente che li deve sostenere, che non eventuali alloctoni in numeri irrilevanti.... allo stato attuale scoiattolo grigio, Trachemys, nutria e quant'altro, in quanto extraeropei, portano fondi milionari comunitari che gli "autoctoni" dannosi non riescono a fare... |
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Big Dave
Utente Senior
   

Città: Genova
Prov.: Genova
Regione: Liguria
1418 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 aprile 2015 : 12:57:54
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| Messaggio originario di cri87:
Io invece penso che la questione alloctoni vs autoctoni sia importante. Una specie alloctona (che sia pianta o animale)secondo me spesso può creare problemi all'ecosistema, questo perchè a differenza del luogo di origine si trova spesso in assenza dei suoi competitori naturali (vedi coniglio in Australia, vedi il tarlo asiatico, il punteruolo rosso e tanti altri...). Io la penso così, però se qualcuno riesce a farmi un esempio in cui una specie alloctona non ha comportato alcun problema oppure ha portato benefici sono pronta a ricredermi.
Questo pero non toglie il fatto che anche una specie autoctona possa creare problemi. Questo avviene quando essa si trova in sovrannumero in un deteminato territorio, a causa della scomparsa naturale o meno dei loro competitori. Faccio l'esempio del cervo. Quando una popolazione di cervi è in sovrannumero, oltre a risentirne la popolazione stessa che diventa debole e mal strutturata, causa problemi all'ambiente, alle colture, e ne risentono anche altre specie, quale il capriolo che in certi casi ne subisce la sovrapposizione, o i galliformi, i quali faticano a nidificare nei sottoboschi troppo frequentati dai cervi.
Quindi non solo il cinghiale può creare problemi, certo èche però rimane un grosso problema
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D'accordissimo con te, io intendevo solo non andare troppo off topic visto che stavamo parlando solo di cinghiali
Il fatto è che non bisognerebbe modificare ciò che la natura "mette" in un territorio. In attesa di un auspicato ritorno significativo di alcuni predatori (lupo), purtroppo la soluzione può essere soltanto il prelievo di capi. Ciò che mi dà più fastidio, a questo punto, è vedere gli stessi che foraggiano i cinghiali ergersi a difensori dell'ambiente a suon di piombo. Vanno, sparano e si divertono, ok, e a questo punto un prelievo può essere l'unica soluzione, ma mi dà sui nervi vedere come si "preparano" il parco giochi e come poi recitano la parte degli eroi a difesa degli agricoltori e del territorio. Ovviamente non tutti loro, ma una buona parte. Il mio ex docente di zoologia applicata era un incallito cacciatore, ma da gran conoscitore dell'ambiente e degli animali certe porcate non le faceva.
Detto questo, lo ammetto: il cinghiale nel piatto lo adoro ...ma rinuncerei volentieri in nome di un habitat sano. |
"La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono." (Charles Darwin) |
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cri87
Utente V.I.P.
  
Città: Sondrio
482 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 aprile 2015 : 14:24:23
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| Messaggio originario di Big Dave:
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Detto questo, lo ammetto: il cinghiale nel piatto lo adoro ...ma rinuncerei volentieri in nome di un habitat sano. [/quote]
Dai proprio ragione!!!!!
Per ora in Provincia di Sondrio si tien duro a non concedere la caccia al cinghiale ai fini di non darla vinta a questi imbecilli. Per ora ci si limita a concedere qualche capo agli ungulatisti esperti abilitati inseguito ad apposito corso al prelievo del cinghiale. Ma la caccia viene fatta senza segugi. Speriamo si continui così. Certo è che però non si riesce a controllarne ancora la popolazione. |
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prz
Utente V.I.P.
  
Città: roma
225 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 aprile 2015 : 16:14:52
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| Messaggio originario di stefanovet1958:
è solo un problema di numeri e non di provenienza...cinghiali cervi caprioli ...se sono troppi, per un territorio che non riesce a mantenerli, creeranno più problemi all'ambiente che li deve sostenere, che non eventuali alloctoni in numeri irrilevanti.... allo stato attuale scoiattolo grigio, Trachemys, nutria e quant'altro, in quanto extraeropei, portano fondi milionari comunitari che gli "autoctoni" dannosi non riescono a fare...
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Sono d' accordo che per quanto riguarda il cinghiale sia un problema di sostanza e non di forma, anche perchè considerata la capacità di adattamento e proliferazione dell' ungulato sia inutile ora stare a parlare di maremmano o no. Il cinghiale attualmente questo è, un bestione di 100kg che si è adattato anche a vivere in città; cercare ora di separare o preservare il nostrano non è l' urgenza, ma cercare di cinconscrivere e far cessare i danni,e semmai limitare il problema delle ibridazioni con il maiale. Credo che se non si può far altro anche la sola informazione è importante, per questo come per altri casi, quantomeno per portarli alla luce, sempre però in funzione di far qualcosa per risolverli; anche per non prestare il fianco a chi ha titolo per farlo e magari ha la scusa che nessuno l' aveva informato. Detto ciò dubito la soluzione siano i lupi o altri predatori(??) perchè non so se avete presente i lupi e i cinghiali attuali. Non so di quali lupi parliamo ma personalmente ho visto come si arrampicano i bestioni da 100 kg e non credo che un lupo ci rischi la pelle, e quanti lupi dovrebbero esserci per riequilibrare i cinghiali? forse sarebbe meglio un bel programma di sterilizzazione, ma in questo caso qualcuno del forum sarà più esaustivo o dire se ho detto una baggianata. Questo lo scrivo per quanto riguarda la sostanza o i numeri del problema. ma post a parte lo meriterebbe la provenienza,anche se già qui si è accennato da più parti alle introduzioni, ma in questo caso andrei anch'io off-topic. |
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prz
Utente V.I.P.
  
Città: roma
225 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 aprile 2015 : 16:39:59
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Poi ritornando all' incipit della discussione, il seguito di questa avvalora il fatto che in certi casi non si può restare sulla marginalità di un problema, ma farne luce può essere utile anche ad appassionati di generi diversi, o ad ampliare determinate vedute. io non sapevo che i cinghiali mangiassero le orchidee per intenderci. Mi rimane il fatto come già detto aldilà di cercare di capire possibili soluzioni, per quanto riguarda i rettili, c'è una forte incidenza sui serpenti piuttosto che su lucertole o ramarri, ma lo ribadisco e chiedo pareri solo perchè siamo sulla sezione rettili, e senza nulla togliere ad altro, e a tutto quell' equilibrio che sappiamo, quando c'è una forte incidenza, spesso scriteriatamente introdotta, viene a guastarsi. |
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