Ciao a tutti, i resti di questo bivalve li ho travati lungo il Tanaro e non sono convinto che sia un Unio. Qualche esperto sa darmi una mano a classificarlo? Grazie Immagine: 84,87 KB Immagine: 71,42 KB Immagine: 73,18 KB
Modificato da - Subpoto in Data 30 agosto 2013 02:21:41
L'idea di M. compressa in effetti la da,soprattutto per il profilo arcuato del margine superiore, però quello che mi rende perplesso è che a me sembra sempre di vedere due denti sulla valva sinistra, anche se non molto sviluppati e uno sulla destra mentre M. compressa ha la claustra composta da un solo abbozzo per valva. Inoltre le due impronte degli adduttori mi sembrano egualmente profonde mentre in M. compressa la posteriore è solitamente più superficiale. Può dare un'indicazione in più la "consistenza" essendo la conchiglia di Unio solitamente più spessa e pesante. Antonio
ciao antonbalza, non riesco ad individuare i denti che dici, puoi fare un crop dell'immagine? o cerchiarli con paint? Non ero assolutamente a conoscenza di tutte le differenze che riporti, grazie quindi per le preziose informazioni! ciao paolo
Grazie delle risposte sarebbe bello se fosse veramente M. compressa. Le dimensioni sono: lunghezza 78 mm, altezza 40 mm circa. Ma non è pesante, sembra sottile anche se non mi intendo per niente di unionidae.
Ciao Paolo, provo ad evidenziare quello che mi è sembrato essere un doppio dente ma, riguardando con attenzione forse è un effetto dato dalla prospettiva e quindi avresti ragione tu. Antonio Immagine: 72,27 KB
Di seguito, posto un'immagine della valva sinistra di Unio (del Lago di Varese)in cui si vedono chiaramente, cerchiati in rosso i due denti di cui parlo, in cui si incastra il singolo dente della valva destra. Sulla destra della foto si notano le due lamelle parallele che contribuiscono alla chiusura delle valve incernierandosi con la lamella singola della valva destra. Devid che ha fisicamente l'esemplare può dirci con sicurezza se queste strutture ci sono. In caso negativo avremmo la conferma che non si tratta di Unio. Ciao Antonio Immagine: 41,81 KB
perfetto, si, credo che quella che dici sia un' esfoliazione della cerniera. ok allora confermiamo M.compressa?
Barolo, forse il Tanaro è più pulito del Po e più praticabile, sarebbe molto bello trovare esemplari vivi.Vedi di perlustrarlo quando hai tempo:-) Intanto continua a raccogliere i nicchi vuoti:-))
Grazie a tutti. In effetti l'ho trovata insieme a molte unio e l'ho postata proprio per l'assenza dei denti ben visibili negli altri esemplari. Tornerò appena posso sul luogo per cercarne altre e' non essendo capace, vorrei sapere come trovare gli esemplari vivi. Il Tanaro non è molto pulito, ma credo che sia molto più pulito del po. Grazie ancora Vi farò sapere al più presto.
Gli esemplari vivi di questa famiglia solitamente stanno affossati nel sedimento di fondo e lasciano sporgere solo la parte terminale con i due corti sifoni a sezione ovale con l'apertura dell'inalante (più grande) guarnita di villi. Più facile rinvenirli dove la granulometria del fondale è minore. Ciao, Antonio
per avere qualche possibilità , serve acqua trasparente quindi vicino a riva o in qualche pozza e aguzzare l'occhio per individuare gli esemplari vivi che stanno infossati nel fondale, tranne una piccola parte così: Link
mi rendo conto che non è affatto facile....si mimetizzano abbastanza
Ciao... sono tornato sul posto oggi pomeriggio e insieme a moltissimi Unio mancus ho trovato anche altri due gusci di quella che sembrerebbe Microcondylaea compressa. Esemplari vivi nonostante la ricerca non ne ho trovati, nè di Unio nè di Mirocondylaea. Comunque aggiungo le foto delle valve delle presunte M. compressa. Questo è il primo esemplare, che misura 6 cm di lunghezza e 2,8 cm di altezza.
In Alzona è segnalata Microcondylaea cpmpressa pedemontana Pollonera,1889 presso Bra perciò decisamente a monte dell'area in questione. L'areale storico comprende quasi tutto il nord Italia, sarà da capire dove è sopravvissuta dopo il periodo di scarichi selvaggi.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
l'attuale distribuzione credo sia impossibile definirla perchè non mi pare esistano delle investigazioni recenti e mirate sulla specie...bisogenrebbe far passare qualche migliaio di km di fiumi, fiumiciattoli, canali e fossi....impensabile nella situazione attuale.
Mi pare che uno "zoccolo duro" sia sempre stato il mantovano, sarei anch'io interessato ad avere notizie più recenti
il riferimento più recente che conosco è questo:
Manganelli G., Bodon M., Cianfanelli S., Favilli L., Talenti E., Giusti F., 2000. Conoscenza e conservazione dei molluschi non marini italiani: lo stato delle ricerche. Bollettino Malacologico, 36 (1-4): 5-42
il problema che parlare del 2000 è come parlare non d 13 anni fa ma 20 o 30 perchè la degenerazione degli ambienti acquatici degli ultimi anni è stata davvero rapidissima ed è in continuo evolversi... Figurati poi che in raltà le segnalazioni riportate ( Piemonte, Friuli,Lombardia e Veneto) si rifanno ad osservazioni tra gli anni '60 e gli anni '90...come parlare di guerre puniche:-)))
amatoeridano.blogspot.it
Modificato da - PaoloMarenzi in data 30 agosto 2013 13:01:29
Buongiorno a tutti, ritorno su questa discussione perchè la popolazione di Microcondylaea in questione è a serio rischio. Ho letto sul giornale che in quella zona verranno costruite due centrali idroelettriche. Sapete mica gentilmente dirmi se esiste qualche modo per evitare che ciò accada? Grazie
Da quello che ho trovato una centrale idroelettrica sul Tanaro è stata inaugurata il primo dicembre. Link
La centrale idroelettrica è ad acqua fluente e non dovrebbe influire sul flusso del fiume, se si sono verificati danni all'habitat della Microcondylaea compressa dovrebbero essere avvenuti in fase di costruzione, sarebbe molto utile una ricognizione in loco per verificare lo status attuale.
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