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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
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 curiose scodelline
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 04 agosto 2013 : 08:53:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao Paolo;
indubbiamente i tre oggetti hanno, a mio parere, lo stesso significato...

venendo al tuo ultimo che hai postato direi due cose;

con un valore misurato dello spessore medio della crosta esterna (4 mm?) e l'entità della superficie ricoperta dalla crosta rispetto al totale del campione (50?), si può tentare una stima di massima della densità del solo materiale roccioso, e verificare se questa è compatibile con i dati in letteratura;

sull'aspetto della superficie io direi: hai una parte della crosta staccata, dalla quale sia possibile vederne la superficie "interna" concava che aderiva al masso?
a me sembra che nella parte a contatto con la roccia, interposta tra questa e la crosta metallica, ci sia un velo millimetrico forse di altro materiale;
dovrebbe potersi vedere il calco, eventualmente, di quelle depressioni;

a proposito delle quali ti chiederei anche se, a tuo giudizio, invece che semplici fori circolari, abbiano avuto un aspetto e una geometria caratteristici

buona giornata

maurizio
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“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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PaoloMarenzi
Utente Senior


Città: Cremona
Prov.: Cremona

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 05 agosto 2013 : 19:43:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciAO Maurizio la crosta è spessa 3 mm, ci sei andato vicinissimo!
si direi che ricopre grossomodo il 50%

domanda obbligata: il nucleo marnoso è nato liscio e si è crivellato a causa della crosta di ossidi che presente tutte quelle borchiette o è la crosta che si è modellata sulle depressioni preesistenti??

per le altre domande spero possano bastre queste img
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curiose scodelline
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Modificato da - PaoloMarenzi in data 05 agosto 2013 19:44:47
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mauriziocaprarigeologo
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3471 Messaggi
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Inserito il - 06 agosto 2013 : 15:56:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao paolo,
dai dati che hai fornito si desume una densità del solo nucleo “roccioso” superiore a 4 g/cm3; è evidente che all’interno sia presente un’altra concrezione…
la densità media del nodulo (circa 4 g/cm3) era d’altronde già sospetta…

per quanto riguarda l’aspetto della superficie, si nota in primo luogo che quando la crosta di manganese si stacca, si porta dietro uno spessore millimetrico della roccia sottostante (quello che a me sembrava uno strato interposto): è una lamina fortemente cementata alla crosta, un po’ come vedevi, in sezione, nel primo campione da cui è partirta le discussione, a proposito di durezza;

io penso che la superficie rocciosa fosse all’origine con quella morfologia, prodotta forse da una qualche attività biologica (bisognerebbe chiedere agli amici esperti del sub forum); la precipitazione successiva di sottilissimi veli di ossido l’ha resa liscia ed omogenea;

infatti, se immaginiamo una singola conchetta che viene progressivamente ricoperta da veli di un qualche materiale che vi si deposita sopra (in questo caso precipitando dal mezzo acquoso), il risultato finale è quello di un livellamento della concavità, in quanto la forma non viene indefinitamente riprodotta verso l’alto (è un po’ il problema delle pieghe concentriche in geologia);

ciao, buona serata

maurizio
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



3471 Messaggi
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Inserito il - 29 gennaio 2014 : 22:44:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
mi è rivenuto in mente questo post di Paolo Marenzi di qualche tempo imbattendomi, per tutt’altri motivi, in un sito del Dipartimento di Scienze della Terra di S. Louis, in cui si riportano immagini di concrezioni naturali comunemente confuse con meteoriti (METEORITE OR METEORWRONG?);

una di queste concrezioni sembra davvero la copia di quella rinvenuta da Paolo

Link

si fa inoltre riferimento ad una particolarità che Paolo diceva di aver letto da qualche parte: l’uso di queste scodelle (la cui origine è comunque naturale) da parte dei nativi americani (“Indian paint Pots”)

…beh, ecco qui

Link
Link

non mancano inoltre, tra le concrezioni esposte, quelle che esibiscono la stessa superficie butterata del campione (relativo ad un altro post) che Paolo richiamava sempre in questo post; la genesi di questa superficie butterata non è tuttavia descritta

Link

buona serata

maurizio
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PaoloMarenzi
Utente Senior


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Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 31 gennaio 2014 : 18:37:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ottimo Maurizio credo proprio che hai ritrovato lo stesso sito che avevo visitato io. Grazie ancora di tutto
paolo

amatoeridano.blogspot.it
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