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albill
Utente Senior

Città: Poncarale
Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


640 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 marzo 2011 : 19:15:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Luciano54:

Per le prime due .. penso gatto al 99% ... i mustelidi imprimono le unghie ... e la forma è meno arrotondata.
Potrebbe essere anche selvatico ... ma considera che ho visto gatti domestici vicino a Sasso Fratino .... ad oltre 17 km dall'abitato più vicino.

Ciaoo

Link


la cosa è alquanto allarmante, il rischio di ibridazione con il selvatico è molto reale, i gatti son tosti si sono adattati alla vita in natura molto bene, cosa che non trovo affatto positiva (stessa cosa per il cane per es.)competendo meglio della forma selvatica, potendo contare su un numero enorme di individui, e di estri più numerosi, nel caso del gatto poi la custodia umana è mera utopia....
ps: scusate OT ma è una considerazione che mi è venuta spontanea.....
Alberto

Modificato da - albill in data 09 marzo 2011 19:17:16
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massimobabboni
Utente Senior

Città: FOLLONICA


1156 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 09 marzo 2011 : 21:13:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che c'era passato un cinghiale l'avevo capito, ma non avevo afferrato il fatto di dover decifrare tutte le foto, credevo fosse una sequenza di ritrovamento.

I polpastrelli sembrano davvero di gatto , (selvatico)ci sta che sia lui.(sono troppo belli grossi piu' del normale con quel testone dalle orecchie ritte).
I km di distanza , secondo me non contano, io ne ho incontrato uno solo da quando vado per la macchia, due anni fa , visto per 5 secondi era su una roccia vicina ad uno stradone , ci siamo guardati ed è scappato dentro.

Non capisco le ultime due , credevo fosse una fatta con resti di istricino mangiato da qualche carnivoro.

Ciao
Un saluto
Massimo
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larthia
Utente V.I.P.

Città: montevarchi
Prov.: Arezzo


197 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 marzo 2011 : 21:46:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non credo si possa distinguere gatto selvatico e domestico dalle orme; leggendo il testo di un convegno che si è tenuto qualche anno fa nel PNFC sui felidi in Italia in cui si parla anche delle differenze tra i due, appare chiaro che sia a livello genetico che morfologico queste differenze sono lievi. Il gatto è probabilmente il "meno domestico" tra tutti i domestici, quello più vicino al suo antenato selvatico e proprio per questo il rischio di ibridazione è reale.
i gatti son tosti si sono adattati alla vita in natura molto bene

Questa affermazione andrebbe ribaltata in:" i gatti si sono adattati alla vita domestica piuttosto bene".
nel caso del gatto poi la custodia umana è mera utopia

e non sarebbe neanche giusta.
Ciao



lucia
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 marzo 2011 : 22:48:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Condivido le considerazioni di Alberto, ...

Messaggio originario di larthia:
i gatti son tosti si sono adattati alla vita in natura molto bene

Questa affermazione andrebbe ribaltata in:" i gatti si sono adattati alla vita domestica piuttosto bene".


Credo che Alberto intendesse dire che sono in grado di riadattarsi alla vita in natura ... ecc. .. e credo sia condivisibile.

Messaggio originario di larthia:

Non credo si possa distinguere gatto selvatico e domestico dalle orme; leggendo il testo di un convegno che si è tenuto qualche anno fa nel PNFC sui felidi in Italia in cui si parla anche delle differenze tra i due, appare chiaro che sia a livello genetico che morfologico queste differenze sono lievi. Il gatto è probabilmente il "meno domestico" tra tutti i domestici, quello più vicino al suo antenato selvatico e proprio per questo il rischio di ibridazione è reale.


Perfettamente in sintonia!


Messaggio originario di larthia:
nel caso del gatto poi la custodia umana è mera utopia

e non sarebbe neanche giusta.


Su questo invece non sono d'accordo, .... l'impatto dei gatti domestici sulla fauna selvatica in generale ... è decisamente devastante ... ed inoltre enormemente facilitata proprio dal fatto che sono comunque accuditi dall'uomo ..... credo quindi sarebbe giusta (non per i gatti ... ma per tutta la fauna selvatica ... soprattutto avifauna e rettili) una più attenta e consapevole custodia.

Ciaoo


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larthia
Utente V.I.P.

Città: montevarchi
Prov.: Arezzo


197 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 marzo 2011 : 23:24:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
l'impatto dei gatti domestici sulla fauna selvatica in generale ... è decisamente devastante

Può darsi, ma i gatti sono stati domesticati da migliaia di anni, e in Europa pare siano stati importati dagli antichi romani (o forse anche prima, vedi fenici ecc.). L'"evoluzione" in animali da appartamento, poi, è recentissima. Possibile che il loro impatto sulla fauna selvatica sia diventato devastante soltanto adesso? E nei secoli precedenti perchè non hanno compiuto stragi, visto che non venivano certo "usati" come animali da compagnia, ma erano molto più liberi e meno nutriti?
Poi, se per
una più attenta e consapevole custodia

si intende che debbano essere tenunti chiusi nelle case, continuo a non essere d'accordo perchè significa negare forzatamente una parte della loro natura (altra cosa è il randagismo, ovviamente). Ci vedo, poi, una contraddizione tutta umana: prima si domestica un animale perchè svolga una certa funzione, poi questo non ci va più bene e allora l'animale deve cambiare...
Ciao

lucia

Modificato da - larthia in data 09 marzo 2011 23:26:26
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 marzo 2011 : 07:05:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
D'accordissimo con te Lucia, il "problema" non è certo di facile approccio (e tantomeno di facile soluzione), ... tuttavia

Messaggio originario di larthia:
... Possibile che il loro impatto sulla fauna selvatica sia diventato devastante soltanto adesso? E nei secoli precedenti perchè non hanno compiuto stragi, visto che non venivano certo "usati" come animali da compagnia, ma erano molto più liberi e meno nutriti? ....


.. è ovvio che allo stato attuale delle conoscenze ... e di una aumentata (forse) coscienza ambientalista, si cerca di minimizzare l'impatto che gli animali domestici hanno sempre avuto (ancor più in passato) nei confronti della fauna selvatica, ... d'altronde anche per i cani sono aumentati i controlli e le "regole di detenzione"; ... qualche regola anche per chi possiede gatti .. secondo me non sarebbe male. Si parla sempre ovviamente di casi limite (ce ne sono più di quanti si pensi) ... di detenzione di un consistente numero di gatti ... assolutamente liberi (difficile e probabilmente scorretto fare diversamente) spesso solo accuditi occasionalmente. Penso insomma che un qualche limite alla quantità e alle modalità di detenzione ... in alcune situazioni sarebbe una manna per fauna e avifauna selvatica.
Da considerare inoltre che la finalità di queste situazioni ... sono una pur comprensibile ma egoistica soddisfazione personale.

Ciaoo



P.s. chiedo scusa per il prolungato OT ... magari si può pensare di aprire un'apposita discussione in "varie"

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albill
Utente Senior

Città: Poncarale
Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


640 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 marzo 2011 : 18:28:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
"Credo che Alberto intendesse dire che sono in grado di riadattarsi alla vita in natura ... ecc. .. e credo sia condivisibile"

si intendevo proprio questo...

"l'impatto dei gatti domestici sulla fauna selvatica in generale ... è decisamente devastante

Può darsi, ma i gatti sono stati domesticati da migliaia di anni, e in Europa pare siano stati importati dagli antichi romani (o forse anche prima, vedi fenici ecc.). L'"evoluzione" in animali da appartamento, poi, è recentissima. Possibile che il loro impatto sulla fauna selvatica sia diventato devastante soltanto adesso? E nei secoli precedenti perchè non hanno compiuto stragi, visto che non venivano certo "usati" come animali da compagnia, ma erano molto più liberi e meno nutriti?

lucia"

Sulla questione dell'impatto del gatto domestico, mi limito a dire che con l'aumento continuo della popolazione umana,anche quella felina che lo accompagna è cresciuta di conseguenza....quindi anche l'impatto che questa ha sulla piccola fauna, è molto aumentato rispetto al passato....


Alberto
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larthia
Utente V.I.P.

Città: montevarchi
Prov.: Arezzo


197 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 marzo 2011 : 20:14:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Credo che Alberto intendesse dire che sono in grado di riadattarsi alla vita in natura ... ecc. .. e credo sia condivisibile"

si intendevo proprio questo...

Sarò testarda, ma continuo a non condividere, per il semplice motivo che la stragrande maggioranza dei gatti domestici la vita selvatica non l'ha mai persa del tutto: è un animale domesticato con lo scopo che rimanesse in gran parte quello che era, cioè un predatore che divora le sue prede, solo... al "servizio" delle comunità umane. la visione del gatto come animale da compagnia è moderna, e molto più recente di quanto si possa pensare.Come è possibile "riadattarsi" a qualcosa che non si è mai lasciato?
Mi scuso per la prosecuzione dell'OT, ma quando mi toccano i gatti... parto in quarta
Sulla questione dell'impatto del gatto domestico, mi limito a dire che con l'aumento continuo della popolazione umana,anche quella felina che lo accompagna è cresciuta di conseguenza....quindi anche l'impatto che questa ha sulla piccola fauna, è molto aumentato rispetto al passato....

Questo però fa parte dell'impatto umano sull'ambiente in generale, in cui rientra la pratica dell'abbandono degli animali domestici. Sono convinta che regole di detenzione (e già il termine la dice lunga) che possono essere accettabili per il cane non lo siano per i gatti, che hanno un'etologia completamente diversa. Penso anche che l'applicazione nella pratica dell'ottima legge italiana sul randagismo, non solo felino, porterebbe a una
buona riduzione non solo dei danni da predazione sulla fauna selvatica, ma ridurrebbe anche le possibilità di ibridazione tra domestici e i loro corrispettivi selvatici.
Ciao

lucia
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 marzo 2011 : 22:34:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di larthia:
Sarò testarda .....


Yesss, ... quasi quanto me!

Io però mi fermo, ... credo di aver capito che le cose che dici .... (in molta parte condivisibili) ... sono però un po' "forzate" dall'occhio di riguardo che hai nei confronti della specie. Assolutamente comprensibile ... ma di difficile modificazione!
Ciaoo


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albill
Utente Senior

Città: Poncarale
Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


640 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 marzo 2011 : 22:50:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Luciano54:

Messaggio originario di larthia:
Sarò testarda .....


Yesss, ... quasi quanto me!

Io però mi fermo, ... credo di aver capito che le cose che dici .... (in molta parte condivisibili) ... sono però un po' "forzate" dall'occhio di riguardo che hai nei confronti della specie. Assolutamente comprensibile ... ma di difficile modificazione!
Ciaoo





concordo con luciano
l'impatto dell'uomo è argomento immenso, troppo per me....

sul gatto....

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Alberto
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larthia
Utente V.I.P.

Città: montevarchi
Prov.: Arezzo


197 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 marzo 2011 : 18:09:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Se Luciano dice che almeno in parte condivide...
già questo è un bel risultato!
Per Alberto: ho letto l'articolo. Mi sa che:
a) i gatti che conosco, compreso i miei, sono tonti, oppure
b) i gatti inglesi sono più assatanati dei nostri, oppure
c) quei dati sono almeno un po' esagerati.
Ciao

lucia

Modificato da - larthia in data 11 marzo 2011 18:11:40
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