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ale56
Utente Senior

Città: Sirolo
Prov.: Ancona

Regione: Marche


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Inserito il - 28 gennaio 2011 : 23:40:47 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Sarei intenzionato a comperare un extender da utilizzare con obbiettivi Canon ef ef-s.
Esistono delle soluzioni più economiche di quelli oiginali Canon ?

Grazie per le risposte.

alessandro

lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 29 gennaio 2011 : 05:53:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Entrambi Sigma e Kenko fanno moltiplicatori (x1,4 e x2,0) e dalle recensioni sfogliate in internet, mi sembra che entrambi funzionano più o meno allo stesso livello del Canon. Personalmente ho sempre usato il Kenko con risultati ottimi, ovviamente nella consapevolezza che aggiungendo un moltiplicatore ha comunque effetti collaterali, iniziando con la perdita di luminosità. Per esempio, se stai usando un obiettivo con un'apertura massima di f5,6, aggiungendo un x1,4 l'apertura diventa f8, se aggiunge un x2, diventa f11. Perderai anche l'autofuoco. Per quanto riguarda la perdita di qualità, con il x1,4 si nota poco, ma anche l'effetto di moltiplicazione è poco; con il x2.0 si nota, ma se lo consideri più o meno importante è molto personale. Per me è accettabile, perché accoppiandolo con uno 400 mm per esempio, mi trovo confrontando i risultati non con una foto dello stesso soggetto senza moltiplicatore (magari!) ma con NULLA perché il soggetto era scappato prima che fosse riuscita ad avvicinarmi entro la portata del 400 .
Comunque, prima di comprare qualsiasi moltiplicatore, assicurati che si può combinare con il tuo obiettivo perché non tutte le combinazioni sono possibili .

Sarah Gregg - Con altri occhi, Flickr, Facebook


"Mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto", (Stephen Jay Gould)
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ale56
Utente Senior

Città: Sirolo
Prov.: Ancona

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Inserito il - 30 gennaio 2011 : 14:18:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anche dietro le indicazioni fornite da Sarah ho acquistato un moltiplicatore Kenko 2x.

Il comportamento "macro" (accoppiato a un normale Canon 50 mm 1.8) mi sembra buono (foto 1).
Sul 300 mm Canon ef-s ( foto 2 e 3) i risultati cambiano: problemi di messa a fuoco o è la riconosciuta perdita di qualità ?


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alessandro
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 30 gennaio 2011 : 15:16:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Prima di commentare, ti faccio qualche domanda...
Non conosco il "300 mm ef-2", è un focale fisso o uno zoom?
Le foto con il 300 mm sono ritagli o piena inquadratura?
Puoi confermare che i parametri dello scatto erano come vedo nell'EXIF sotto?


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Chiedo perché a volte durante la preparazione per il web i valori vengono sballati e questi infatti mi sembrano strani. In particolare, puoi confermare che la velocità di scatto era 1/180 e l'ISO 2000?

Sarah Gregg - Con altri occhi, Flickr, Facebook


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ale56
Utente Senior

Città: Sirolo
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Inserito il - 30 gennaio 2011 : 16:18:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di lynkos:

Prima di commentare, ti faccio qualche domanda...
Non conosco il "300 mm ef-2", è un focale fisso o uno zoom?
.....

Mi hai messo una pulce nell'orecchio.
Innanzi tutto ritorno alle foto già inviate.
Non sono immagini ritagliate e i dati di scatto sono giusti (poca luce e iso 2000 un compromesso per avere velocità di scatto accettabili.
L'obbeittivo in questone è il Canon 70-300 EF f/4-5,6.
La tua richiesta sul tipo di focale, fissa o zoom, mi ha subito fatto venire un dubbio: il moltiplicatore lavora al meglio con le focali fisse (visto anche il buon risultato ottenuto con il minuscolo 50 mm) ?
Montato il moltiplicatore sul macro 100 mm f/2.8 faccio uno scatto di prova e lo confronto con uno scatto fatto con il 70-300 (senza moltiplicatore) impostato a 200 mm.
Ecco i risultati ..
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Conclusione.
Il moltiplicatore di focale trova il suo corretto utilizzo sulle sole focali fisse?

alessandro
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 30 gennaio 2011 : 17:13:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Allora, in ordine . Credo che le tue immagini parlano meglio di parole. A parità degli altri parametri, a prescindere, un fisso tenderà sempre a dare risultati migliori di uno zoom (anzi, dico "quasi sempre" perché generalizzare è sempre pericoloso ). Se poi metti in mezzo un moltiplicatore, allora i difetti saranno ancora più ovvi purtroppo. Questo detto, non credo che esista un uso "corretto" o "scorretto" di un moltiplicatore. Devi sempre avere le idee chiare su cosa vuoi e cosa puoi ottenere, in modo che non ti arrivano le delusioni.
Purtroppo con uno telezoom e un moltiplicatore, non riuscirai mai ad ottenere quei nitidissimi primi piani dove si può contare ogni acaro su ogni piuma (che invidia !), però per delle belle foto documentative (per arrivare ad una determinazione per esempio) di un soggetto ambientato la combinazione va benissimo.
Tornando però ai tuoi dati di scatto, ci sono due altri problemi che non aiutano. Il primo è l'ISO. Capisco perché l'hai usato, ma anche con l'obiettivo migliore del mondo a 2000 ISO un risultato buono diventa problematico. Personalmente trovo 800 ISO di essere il limite assoluto, accettando però già un bell'abbassamento di qualità. Provo a rimanere sotto il 400 ISO, anche se non sempre ci riesco.
Il secondo problema è la velocità di scatto. Con un bel 600 mm attaccato alla macchina, ogni più piccolo movimento viene amplificato e a velocità di scatto relativamente basse come 1/180, difficilmente riesci ad evitare un effetto mosso, sempre se non usi un treppiede veramente tosto. Con 600 mm, proverei a non scendere sotto 1/500 a mano libera, eventualmente appoggiandomi da qualche parte... anche se con allenamento e un fisico bestiale conosco chi fa miracoli anche a velocità più lente .
Insomma, non disperare. Con un po' di pratica vedrai che qualcosa si può fare .

Sarah Gregg - Con altri occhi, Flickr, Facebook


"Mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto", (Stephen Jay Gould)

Modificato da - lynkos in data 30 gennaio 2011 17:14:19
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ale56
Utente Senior

Città: Sirolo
Prov.: Ancona

Regione: Marche


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Inserito il - 30 gennaio 2011 : 18:05:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Sarah per i tuoi preziosi consigli.

alessandro
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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
Prov.: Napoli

Regione: Campania


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Inserito il - 31 gennaio 2011 : 00:31:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ad integrazione di quanto ha scritto Sarah, aggiungo:
- qualsiasi lente (obiettivo o moltiplicatore) è affetto da aberrazioni
- le aberrazioni sono difetti derivanti dal mettere in piano delle superfici curve (aberrazioni da campo) dal fatto che le lenti si comportano come dei prismi rifrattori (aberrazioni cromatiche) dalla differenza di percorso dei raggi luminosi per raggiungere la superficie fotosensibile (aberrazioni da coma), tanto per citarne alcune
- la corresione delle aberrazioni richiede dei calcoli complicatissimi in via teorica e delle verifiche rigide in via pratica (la Zaiss scarta all'incirca un 30% delle ottiche per le Hasselblad) per ottenere degli obiettivi di buona o ottima qualità.
- essendo gli zoom costituiti da gruppi ottici mobili, le aberrazioni corrette su una focale ne generano inevitabilmente altre su differenti focali: per questo motivo le ottiche fisse sono sempre migliori degli zoom ma meno versatili
- aggiungere un moltiplicatore di focale comporta sempre l'aumento dei guasti dovuti alle aberrazioni
- l'effetto delle aberrazioni aumenta con l'aumentare delle aperture del diaframma
- infine gli obiettivi, in fase di scatto, producono delle vibrazioni che aumentano con l'aumentare del peso. quindi, per un tele, più pesante di un normale o di un grandangolo tali vibrazioni sono a discapito della definizione. a ciò si aggiunga che una vibrazione (tanto per fare un esempio) di un grado è insignificante su un obiettivo grandancolo che copre 80° mentre risulta essere un cataclisma su un teleobiettivo che copre 5°. ecco perchè si consiglia l'uso di un cavalletto che non vibri con l'obiettivo

nin
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ale56
Utente Senior

Città: Sirolo
Prov.: Ancona

Regione: Marche


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Inserito il - 05 febbraio 2011 : 17:04:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per approfondire il tema del post, con la speranza che possa essere utili ad altri utenti del forum, allego altre foto fatte nello stesso ambiente ma condizione di luce nettamente migliore che mi ha consentito di utilizzare una velocità Iso decente ( 400 ).
Dalle prove effettuate mi sembra che l'uso del moltiplicatore sfalsi l'impostazione automatica dei parametri di scatto e le foto sono sovraesposte. Una correzione dell'esposizione di -1 migliora il risultato ( e aumenta la velocità di scatto da 1/180 a 1/350 1/500 perchè ? ).
I risultati, rispetto ai primi scatti di prova, mi sembrano veramente migliori.

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alessandro
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lynkos
Con altri occhi


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Inserito il - 07 febbraio 2011 : 05:20:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ecco, vedi che avevo ragione... con un po' di pratica le soddisfazioni iniziano ad arrivare ? Per ottenere una foto più scura (nel tuo caso, non sovraesposta), la macchina fotografica deve far arrivare meno luce al sensore, quindi se la diaframma rimane lo stesso, la velocità di scatto viene aumentata. La ragione perché le foto venivano sovraesposte con il moltiplicatore attaccato però è più difficile di capire perché potrebbe dipendere da molti fattori, come il tipo di misurazione settata sulla macchina fotografica per esempio.
Devi considerare che la macchina fotografica cerca di posizionare il punto (o punti) dove legge l'esposizione più o meno nel centro della scala di scuro-luce. Nel caso della folaga, se la macchina fotografica è settata per calcolare l'esposizione in base ad una misurazione fatta al punto della messa a fuoco (cioè la folaga), metterà la folaga, che è scura, al centro della scala e quindi le canne e l'acqua che sono molto più chiare usciranno sovraesposte.
Lavorando intorno all'acqua è sempre problematico, con i suoi forti contrasti e riflessi, però familiarizzandoti bene con i vari settaggi e con tanta pratica, i risultati sono entusiasmanti. Spero di esserti stata d'aiuto .

Sarah Gregg - Con altri occhi, Flickr, Facebook


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