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marz
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Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 17 aprile 2018 : 23:47:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questo "adattamento" del castello è assurdo (io all' interno non lo ho mai visitato), tuttavia non mi stupisce.
Chi conosce Dante non può rimanere insensibile alla storia di Paolo e Francesca. Nei miei ricordi scolastici, furono i versi che più mi rimasero impressi di tutta la Divina Commedia e con ogni probabilità non sarò stato l' unico. Secondo me, lì la poesia di Dante raggiunge una delle sue massime espressioni.
Ma stasera non riesco a raccontare la storia...


Giuseppe
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theco
Utente Super




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Inserito il - 18 aprile 2018 : 18:11:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:

...
Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.
Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.
Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense
...



Ti sei fermato troppo presto...

Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.

Per più fïate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.

Quando leggemmo il disïato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,

la bocca mi basciò tutto tremante.
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marz
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Città: Bergamo

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Inserito il - 18 aprile 2018 : 19:53:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:

Direi che, a questo punto, ci sta benissimo questa foto, che può consentirci di parlare di....


Immagine:
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277,38 KB



Riprenderei da Verucchio, di cui vediamo un' immagine. Oggi è un piacevole borgo, situato su un colle panoramico, ad una quindicina di chilometri ad ovest di Rimini.

La cittadina è anche conosciuta come "culla dei Malatesti" perché qui ebbe inizio la potenza dei Malatesta, che furono una nobile famiglia italiana, tra le più importanti ed influenti del Medioevo, che dominò sulla Signoria di Rimini e su vari territori della Romagna (ed anche al di fuori della Romagna).

In particolare, a Verucchio c'è la cosiddetta Rocca Malatestiana situata sullo sperone roccioso che domina il paese, che era il castello dei Malatesta, dove nacque il "Mastin Vecchio" di dantesca memoria e soprattutto, ai fini della nostra storia, uno dei suoi figli, Paolo Malatesta.

Un altro dei protagonisti di questa storia è il fratello di Paolo, Giovanni Malatesta (detto Gianciotto).

Non rimane che parlare di Francesca. Oggi vedo che la chiamano prevalentemente Francesca da Polenta, in quanto era figlia di Guido da Polenta, signore di Ravenna. Ai tempi dei miei studi era più conosciuta come Francesca da Rimini. Come dice lei stessa a Dante:

« Siede la terra dove nata fui
su la marina dove 'l Po discende
per aver pace co' seguaci sui. »



Giuseppe
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theco
Utente Super




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Inserito il - 18 aprile 2018 : 21:54:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
I Da Polenta erano la signoria ravennate che accolse Dante in vita e ne protesse le spoglie dopo la morte.

Il riferimento al Po potrebbe sembrare strano, ma ai tempi di Dante il ramo più meridionale del delta sfociava davvero in mare a Ravenna.
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 18 aprile 2018 : 23:20:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sì, hai fatto bene a precisarlo.

Come abbiamo detto in precedenza, all' epoca i matrimoni di "vip" avevano poco a che fare con l' amore ed erano soprattutto alleanze fra famiglie. Sia i Malatesta che i Da Polenta erano due importanti dinastie che spesso erano state in contrasto, ma che negli ultimi anni si erano ravvicinate.

Per farla breve, Francesca fu data in sposa a Giovanni (Gianciotto) Malatesta. Quest' ultimo aveva combattuto assieme al fratello Paolo per i Da Polenta nella guerra contro la famiglia rivale dei Traversari per il dominio su Ravenna.

Le nozze erano state combinate dalle famiglie almeno dal 1266, non è chiaro se per sancire una pace duratura tra le due signorie, che avevano avuto spesso battibecchi e scontri, o invece come riconoscimento ai Malatesta che aiutarono Guido Da Polenta a imporre il proprio dominio su Ravenna (o per tutte e due le cose).

Adesso dobbiamo spostarci da Verucchio al castello di Gradara, a circa 30 Km di distanza, dove gli sposi si trasferirono dopo le nozze.

L' episodio di cui andremo a parlare, ai nostri giorni sarebbe considerato un clamoroso caso di cronaca che riempirebbe per mesi giornali e tv, ma all' epoca i Malatesta cercarono di tenerlo il più possibile segreto, tanto che Dante (che probabilmente aveva conosciuto personalmente Paolo Malatesta a Firenze), è stato il primo a parlarcene ed è possibile che, se non lo avesse fatto, nessuno oggi conoscerebbe la storia di Paolo e Francesca.



Giuseppe

Modificato da - marz in data 18 aprile 2018 23:24:08
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lucyb
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Città: Schio
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Regione: Veneto


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Inserito il - 19 aprile 2018 : 09:28:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di theco:

Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.

Per più fïate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.

Quando leggemmo il disïato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,

la bocca mi basciò tutto tremante.



Anche Paolo e Francesca, almeno nel racconto di Dante, sono “animali complicati”: non solo istinto, ma anche letture , pensieri e sogni condivisi. Sono all'Inferno, tra i lussuriosi, ma oggi chi li condannerebbe?

Lucy

"Se ti sedessi su una nuvola non vedresti la linea di confine tra una nazione e l’altra, né la linea di divisione tra una fattoria e l’altra. Peccato che tu non possa sedere su una nuvola". (Khalil Gibran)
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marz
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Città: Bergamo

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Inserito il - 19 aprile 2018 : 20:23:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Brevemente, finisco di raccontare la storia, anche se oramai tutti i nostri lettori avranno fatto ricerche in internet e la conoscono .

Il matrimonio fra Francesca e Gianciotto Malatesta non fu un matrimonio felice. Fra i due sposi c'era molta differenza di età e mentre Francesca era una giovane, bella e colta ragazza, lo sposo era più anziano, claudicante e abbastanza rozzo (su quest' ultimo punto però i pareri sono discordi).

Paolo, che era il fratello di Gianciotto, poteva naturalmente frequentare liberamente il castello, finchè si innamorò, decisamente ricambiato, della cognata e successe quello che è stato citato più volte nei versi di Dante.

Gianciotto, che probabilmente era stato avvertito da qualcuno, un giorno fece finta di partire dal castello e sorprese il fratello e la moglie in flagrante adulterio (come direbbero le cronache giudiziarie ), uccidendoli entrambi.

Secondo me, a questo punto, la domanda più interessante che potremmo porci è perchè sono bastati una trentina di versi di Dante per rendere immortali i personaggi di Paolo e Francesca (direi soprattutto quest' ultima, perchè, come è noto, Paolo nella Divina Commedia non proferisce parola).


Giuseppe
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

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Inserito il - 19 aprile 2018 : 21:58:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io penso che su quest' ultimo punto ognuna possa dare la propria interpretazione. La mia è che Dante è riuscito a rendere Paolo e Francesca il simbolo dell' amore assoluto, dell' amore che travolge tutto: la ragione, la morale, le convenzioni.

Francesca, nel suo racconto, non cerca scuse, è fiera di quello che ha fatto e non rimpiange niente. Ci dice che l' amore li ha travolti e che non hanno potuto farci nulla. E ci fa capire che, pur con tutto quello che è successo poi, lo rifarebbe altre mille volte.

Altri personaggi letterari, penso ad esempio a Giulietta e Romeo, possono simboleggiare altrettanto bene l' amore totalizzante, ma, non hanno, secondo me, la stessa carica anticonvenzionale e sensuale.

O, almeno, questa è la mia interpretazione...


Giuseppe
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theco
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Inserito il - 20 aprile 2018 : 19:24:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:
Dante (che probabilmente aveva conosciuto personalmente Paolo Malatesta a Firenze), è stato il primo a parlarcene ed è possibile che, se non lo avesse fatto, nessuno oggi conoscerebbe la storia di Paolo e Francesca.


Chissà qual'era davvero la storia di Paolo e Francesca.
Dante è un poeta e non uno storico, i suoi sono personaggi studiati per rappresentare in modo emblematico vizi e virtù, benché siano ispirati a pesrone reali, ma non per fornirci cronache.

Visto che hai nominato Giulietta potremmo usarla per sottolineare che esiste anche il procedimento inverso: un personaggio interamente di fantasia che assume nel tempo verosimiglianza storica. A Verona mostrano ai turisti non solo la casa di Giulietta, ma anche la sua tomba.
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marz
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Inserito il - 20 aprile 2018 : 20:44:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io credo che i fatti siano realmente avvenuti e proprio per un accenno che hai fatto tu in precedenza. Sappiamo con certezza che Francesca, Paolo e Gianciotto sono personaggi realmente esistiti, ma soprattutto sappiamo che Dante fu ospitato, come hai detto, dai Da Polenta, che erano la famiglia di Francesca.

Dante aveva molti difetti, ma non quello di essere un ingrato. Non si sarebbe mai permesso di inventare una storia che riguardava così direttamente uno dei suoi benefattori.

Certo, i particolari non poteva saperli, ma i particolari li avrebbe potuto raccontare solo Gianciotto, che suppongo si sarà ben guardato dal farlo. In ogni caso, sicuramente non li avrebbe raccontato a Dante .

Dante è un poeta e non uno storico e quindi a lui i dettagli interessavano molto poco.
Ritengo che potremmo anche ipotizzare che i fatti si siano svolti un pò diversamente, ma non ho molti dubbi dubbi che essi siano realmente avvenuti.



Giuseppe

Modificato da - marz in data 20 aprile 2018 21:39:27
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marz
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Inserito il - 20 aprile 2018 : 22:49:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Colgo volentieri il tuo spunto e mi avvio verso la strada che porta a Giulietta e Romeo, anche se, come si sarà capito, io sono innamorato (dal punto di vista strettamente letterario ovviamente ) di Francesca.

Ho bisogno però di prepararmi e se qualcuno avesse voglia di precedermi, faccia pure, appena posso lo raggiungo...



Giuseppe
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theco
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Inserito il - 20 aprile 2018 : 23:04:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:
se qualcuno avesse voglia di precedermi, faccia pure, appena posso lo raggiungo...


What's in a name? That which we call a rose by any other name would smell as sweet.

... è bellissimo ...
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theco
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Inserito il - 20 aprile 2018 : 23:06:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non mi ricordo se abbiamo già parlato delle traversie delle ossa di Dante, prima di lasciare il Poeta potrebbe valerne la pena...
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marz
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Inserito il - 20 aprile 2018 : 23:12:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ne abbiamo parlato non in questa sede, ma qui
Link
Ma tanto Dante prima o poi lo reincontreremo .


Giuseppe
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lucyb
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Inserito il - 21 aprile 2018 : 10:34:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di theco:


What's in a name? That which we call a rose by any other name would smell as sweet.

... è bellissimo ...



Immagine:
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128,43 KB

Qui non è nata la storia, ma, per quello che contano , i nomi che Shakespeare rese immortali. (Giuseppe,per comodità , mi sono permessa di usare una foto tua).

Lucy

"Se ti sedessi su una nuvola non vedresti la linea di confine tra una nazione e l’altra, né la linea di divisione tra una fattoria e l’altra. Peccato che tu non possa sedere su una nuvola". (Khalil Gibran)
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marz
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Inserito il - 21 aprile 2018 : 10:46:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Pensa che stavo cercando proprio quella foto e non la trovavo .


Giuseppe
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marz
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Inserito il - 21 aprile 2018 : 15:07:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Lucy, come faccio a raccontare certe cose senza deludere i tanti visitatori di quei luoghi?

Quelli fotografati sono (sarebbero) i resti dei Castelli di Giulietta e Romeo.
I resti dei Castelli di Giulietta e Romeo ? Mah...

A voler essere precisi, sono i tentativi di uno scippo , in cui i vicentini hanno cercato di togliere ai veronesi il monopolio dei luoghi scespiriani della famosissima tragedia.

Siamo nel vicentino, su una collina che sovrasta il paese di Montecchio Maggiore. Sono tanti a visitare i resti dei due castelli convinti che siano stati i luoghi di nascita o di residenza di Romeo e Giulietta.

Mi spiace deluderli, ma i documenti storici ci dicono tutt' altro.

Come nasce la leggenda lo apprendiamo da un testo del 1939 dell’Ente Provinciale per il Turismo di Vicenza, redatto nel più puro stile del ventennio fascista:

"…L’Ente confida che l’opera felicemente intrapresa nel 1937 dall’Ing. Giuseppe De Luca, sarà l’aiuto delle superiori Autorità condotta alla fine, perché le celebri rocche ritornino ad essere la meta dei turisti di tutto il mondo, alla ricerca di Giulietta e Romeo, i soavi amanti, creati dalla fantasia del conte, guerriero e letterato Luigi da Porto, vicentino, che fu l’ispiratore di Guglielmo Shakespeare. Genio italiano per il più bell’amore di tutti i secoli."

Cioè, in pratica, a voler essere generosi e nella migliore delle ipotesi, potremmo supporre Luigi da Porto, nello scrivere la sua Historia novellamente ritrovata (che probabilmente ispirò poi "Romeo e Giulietta" di Shakespeare), avrebbe tratto ispirazione dalla vista dei due castelli vicini e opposti, da cui il nome conferito loro in epoca recente.

Personalmente, ritengo poco (o per niente) credibile persino quest' ultima pietosa ipotesi .

Detto questo, i castelli sono interessanti, molto panoramici ed io consiglio di visitarli ugualmente.



Giuseppe

Modificato da - marz in data 21 aprile 2018 15:12:01
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marz
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Inserito il - 21 aprile 2018 : 15:51:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A favore di Vicenza possiamo però dire che:

a) Romeo di cognome faceva Montecchi e, se fosse un personaggio storico realmente esistito oltre che letterario (cosa che suppongo approfondiremo poi), potrebbe in effetti essere nato a Montecchio o che la sua famiglia fosse originaria di quella cittadina del vicentino.

b) che il vicentino Luigi da Porto scrisse intorno al 1520 "L'Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti", che probabilmente ispirò Shakespeare nella stesura della tragedia (ma anche di questo forse riparleremo).

Probabilmente Lucy avrà altro da dire sul rapporto tra Vicenza e Giulietta e Romeo, ma a me non viene in mente altro.



Giuseppe

Modificato da - marz in data 21 aprile 2018 15:56:52
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theco
Utente Super




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Inserito il - 22 aprile 2018 : 00:26:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
C'era anche per serva nell'osteria una ragazza asturiana con la faccia larga, la nuca piatta, il naso schiacciato, guercia da un occhio e un po' cieca dall'altro. Ma la robusta perfezione del rimanente personale compensava gli altri difetti: infatti dai piedi alla testa non era sette palmi, e le spalle, caricate da una discreta gobba, la costringevano a tenere gli occhi bassi più di quello che avrebbe voluto.

Visto che di quiz si tratta a voi scovare quale curiosa coincidenza lega la graziosa ragazza di questa citazione alle affascinanti e fatali donne di cui stiamo discorrendo...

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lucyb
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Inserito il - 22 aprile 2018 : 11:32:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:

Lucy, come faccio a raccontare certe cose senza deludere i tanti visitatori di quei luoghi?





Non credo che ne sarebbero delusi: questi luoghi sono solo evocativi, possono essere serviti al massimo come spunti per raccontare una storia sostanzialmente di fantasia , ma dai contenuti universali. Fatta eccezione per qualche ente locale di promozione turistica, quasi nessuno cerca qui la verità storica, ma piuttosto la magia dell'amore totalizzante e assoluto.

Come nel caso della citazione di Andrea (theco), siamo in ambito di grande letteratura e il sogno ha maggior sostanza della realtà ( e per quanto riguarda l'asturiana Maritorna , direi che è meglio così...).

Lucy

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