Quesito per gli esperti: zona collinare (200 mt circa), incolto con erba alta, a terra. Genitore visto di sfuggita, dimensioni di un passero, colore marrone chiaro, volo lineare e basso. (Calandrella?) Gianni
Ho trovato uova di questo colore solo riferite allo strillozzo (Miliaria calandra calandra) e allo zigolo nero (Emberiza cirlus). Informazioni tratte dal libro "Uova e nidi degli uccelli d'Italia, di A.Pazzuconi, ed. Calderini. Se può essere utile....
le ipotesi di bigsalvatore e rossella mi sembrano ottime ipotesi. anche tra alcune Sylvie (Lui' piccolo, Occhiocotto) ci son uova simili. senza l'osservazione di un ad. non sempre si arriva alla specie. bella foto gianni
I generi che con più probabilità nidificano in quel tipo di ambiente (prato incolto con arbusti e alberi non nelle immediate vicinanze a bassa altitudine) in Italia sono i Motacillidi (Cutrettola, Calandro), gli Alaudidi (Allodola, Calandrella, Cappellaccia), pochi Turdidi (Saltimpalo), Emberizidae (Strillozzo). Senz'altro dimentico qualcosa, ma in generale, altri congeneri, che nidificano a terra, lo fanno però ai margini di zone alberate o cespugliate.
La macchiettatura è però in questo caso abbastanza caratteristica, e mi sbilancio ipotizzando che si tratta di un Emberizidae. Andrei abbastanza dritto verso lo Strillozzo, poiché altri zigoli da noi nidificanti più o meno tutti amano un pò di vegetazione diversificata, mentre l'Emberiza calandra (Strillozzo) è tipico di habitat prativi con cespugli molto radi o assenti.
Come altri hanno ben detto, nessuna identificazione di questo tipo, senza vedere gli adulti, può ritenersi certa.
Vorrei approfittare mettere in guardia sul fatto che nel tentativo di osservare gli adulti, si mette inconsapevolmente a rischio il successo della nidificazione, soprattutto nella fase qui fotografata nella quale l'assenza dal nido prolungata determina il raffreddamento delle uova e dei pulli ancora non in grado di termoregolarsi. Se nell'arco di mezz'ora nessun adulto torna al nido, significa forse che la nostra presenza è ritenuta pericolosa: allontaniamoci ulteriormente, o, meglio, torniamo dopo 5-6 giorni, quando il rischio di abbandono della nidiata è più limitato.
I generi che con più probabilità nidificano in quel tipo di ambiente (prato incolto con arbusti e alberi non nelle immediate vicinanze a bassa altitudine) in Italia sono i Motacillidi (Cutrettola, Calandro), gli Alaudidi (Allodola, Calandrella, Cappellaccia), pochi Turdidi (Saltimpalo), Emberizidae (Strillozzo). Senz'altro dimentico qualcosa, ma in generale, altri congeneri, che nidificano a terra, lo fanno però ai margini di zone alberate o cespugliate.
La macchiettatura è però in questo caso abbastanza caratteristica, e mi sbilancio ipotizzando che si tratta di un Emberizidae. Andrei abbastanza dritto verso lo Strillozzo, poiché altri zigoli da noi nidificanti più o meno tutti amano un pò di vegetazione diversificata, mentre l'Emberiza calandra (Strillozzo) è tipico di habitat prativi con cespugli molto radi o assenti.
per cianciare eh fabrizio.. anche perchè pure per me è un Emberizide e molto probabilmente anche uno Strillozzo (non escludo lo Zigolo nero però, pur apprezzando le considerazioni ecologiche che fai sul "gruppo" degli Zigoli); però se le erbe sono alte, Calandro, Calandrella e Cappelaccia le toglierei dal novero della possibilità. poi le tipologie "erbe alte" e "arbusti bassi" confinano fisionomicamente e strutturalmente, quindi nn escluderei del tutto alcuni Silvidi. cmq per continuare ad operare "per approssimazione" di habitat specifico, se gianni avesse una foto di insieme dell'ambiente, questa sarebbe utilissima per restringere ancora il campo.
Vi ringrazio per le informazioni, intanto qualche altra immagine con tutti e quattro i giovanotti. Per quanto riguarda il disturbo, Fabrizio ha pienamente ragione, tant'è che non ho foto dei genitori proprio per quel motivo. Per fare tre o quattro scatti ai nidiacei ci metto in tutto un minuto, poi lascio il campo. Gianni
Comunque, in presenza di nidi è sempre meglio stare alla larga il più possibile se non strettamente necessario...
ricordo quando giocavo a fare l'ornitologo e andavo sempre nelle colonie a contar nidi,misurar uova, ecc... poi cresciuto mi son chiesto "ma a che diamine serve realmente, è solo una cosa fine a se stessa!!" e ho preferito contare i nidificanti da lontano col cannocchiale, osservando gli adult in cova o stimando le coppie in allarme ecc... molto meglio il protezionismo, che non è fine a se stesso!
Cmq. chiudo piccola parentesi
Era solo la scusa per lanciare sempre la cosa che più mi preme: la natura e la sua salute prima di tutto!
Nel caso di Neto sono certo è stato accortissimo, anche percè sono nati tutti e cresciuti.
ambiente più da Zigolo nero che da Strillozzo. qualche Silvietta resta in ballo. cmq è un gioco eh.. anche se stimolante. brrrr :) tanto l'amico gianni ci darà gli step per risolverlo...
Era solo la scusa per lanciare sempre la cosa che più mi preme: la natura e la sua salute prima di tutto!
Nel caso di Neto sono certo è stato accortissimo, anche percè sono nati tutti e cresciuti.
Dall'assenza di luce, l'oscurità
parole sacrosante. tuttavia dalla nascita dei pulcini qualche controllo al nido (rapido, discreto e non frequente) lo si può fare. ma questo mi sembra fosse implicito nel tuo discorso. i nidi attivi con uova invece meritano la quasi assenza (meglio anche togliere il quasi) del più piccolo disturbo. come al solito imho.
Allora, ieri pomeriggio ultimo sopralluogo, prima da lontano con binocolo, poi, in assenza di "movimenti", mi sono avvicinato. Dei quattro solo uno era ancora al nido, ho fatto una foto al volo (che devo ancora vedere), se è decente la metterò domani. Mi sembra che tutto sia andato bene. Lì attorno si udivano dei richiami che ho interpretato provenire dai fuoriusciti, in ogni caso non ho approfondito e me la sono....data a gambe! Grazie a tutti Gianni
Uno dei maggiori pericoli della nostra "curiosità" non è solo quella di indurre i genitori ad abbandonare, ma quella altrettanto devastante di rivelare ai predatori la presenza del nido. In particolare corvidi e canidi. O, per gli acquatici, Laridi. Non appena ce ne andiamo, arriva il predatore (gazze, ghiandaie e cornacchie in primis) che, senza essere visti da noi, hanno... visto tutto. E approdano al facile boccone.
Visto l'ambiente, anche io viro allo Zigolo nero. Non son tanto per i Silvidi per la particolare macchiettatura "virgolettata" o "a spruzzi di china", piuttosto che finemente punteggiata.
Questo è l'ultimo che era rimasto al nido, non so se riuscite a capire di che specie si tratta. Approfitto per rassicurare tutti coloro che si sono, giustamente, preoccupati e hanno espresso il loro velato dissenso. Non è mia abitudine interferire con gli animali, (qualsiasi animale) indaffarati nella delicata fase riproduttiva, comprendo pertanto i dissensi e le perplessità, ma posso garantire che in questo (unico) caso nel quale mi sono "inserito", la nidiata è arrivata alla naturale conclusione con successo. Gianni
Nei pressi di casa mia i merli nidificano ad altezza d'uomo, dove persone passano continuamente e si fermano sempre a guardare, tutte le nidiate sono sempre state andate a buon termine, salvo laddove è arrivato il 4 zammpe!
Vorrei rassicurare Gianni e Simo che le osservazioni fatte, non vogliono assolutamente mettere in discussione la sensibilità delle persone che intervengono su questo prezioso forum. Ma questo forum è prezioso proprio perché seguito, anche se non partecipano attivamente, da moltissime persone che da poco o di tanto in tanto si affacciano con animo positivo all'osservazione della Natura. I vostri contributi sono un'occasione fenomenale per dare informazioni utili all'approccio corretto poiché l'osservazione, che a noi può sembrare innocua e rispettosa, può facilmente trasformarsi in interferenza, in periodi molto sensibili e dai quali dipende il proseguio del ciclo biologico. Esistono complessità ecologiche ed etologiche che rendono molto diversa la reazione di un Merlo o di una Rondine (che non a caso hanno scelto di avvicinarsi a noi), dalla reazione di un Falco lanario o di una Calandrella, che anche per la loro maggiore sensibilità sono nettamente più rari. Per tutti poi tale sensibilità varia in virtù del momento preciso del ciclo riproduttivo: facile l'abbandono delle uova, difficile l'abbandono dei piccoli, ma quando ci avviciniamo, noi ancora non sappiamo che cosa troveremo). Ecco perché insisto, a vantaggio di ragazzi giovani o persone interessate a conoscere l'impatto che possiamo provocare con il nostro bisogno di avvicinarci alle cose della Natura, nell'invito alla prudenza, fino addirittura alla rinuncia, nel dubbio di provocare eccessivo disturbo. Ma ripeto, nessun riferimento personale. Il successo della coppia in questo post, trovata nel momento delicatissimo della schiusa, (direi proprio Zigolo nero), dimostra il garbo usato da Gianni nella sua osservazione.
per me siamo stati bravi tutti. da gianni (in primis), a rossella, a salvatore, a fabrizio, ad andrea, a simonetta, a roberto e macromicro. step by step e collaborativi. (nn era facile, fides). il resto è fuffa.
;)
angelo
Modificato da - Bigeye in data 16 giugno 2006 22:37:29
I vostri contributi sono un'occasione fenomenale per dare informazioni utili all'approccio corretto poiché l'osservazione, che a noi può sembrare innocua e rispettosa, può facilmente trasformarsi in interferenza, in periodi molto sensibili e dai quali dipende il proseguio del ciclo biologico. Esistono complessità ecologiche ed etologiche che rendono molto diversa la reazione di un Merlo o di una Rondine (che non a caso hanno scelto di avvicinarsi a noi), dalla reazione di un Falco lanario o di una Calandrella, che anche per la loro maggiore sensibilità sono nettamente più rari.
Fabri, condivido pienamente quanto da te detto, non credo che una sporadica visita al nido disturbi....specialmente se fatta da Gianni, lui che camminerebbe in punta di piedi per non disturbare le persone.
Sono nata in campagna, purtroppo e malgrado vengo da una famiglia di cacciatori, mio nonno mi ha insegnato ad allevare i piccoli uccellini... nello stesso tempo a riconoscerli e rispettarli.
Oggi vedo fare danni a scapito di questi per altri motivi, vedi il mio post nella stanza dell'urlo.
Soprattutto c'è un scarsissima educazione ai ragazzi sin dai primi anni di scuola. Simo