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ATTENZIONE! Le indicazioni o considerazioni sulla commestibilità o tossicità dei funghi contenute nelle Sezioni del Forum non devono in alcun modo incoraggiare Frequentatori e Utenti al consumo indiscriminato di funghi selvatici. Per tali esigenze la Legge nazionale ha istituito gli Ispettorati Micologici presso le ASL. Allo stato attuale, gli Ispettorati Micologici sono le uniche strutture in Italia in grado di procedere al riconoscimento dei funghi selvatici ed alla relativa attestazione di commestibilità, previa esame gratuito (cernita ispettiva) delle raccolte richiesto dal cittadino. Le finalità del Forum di Micologia, in sintonia con gli scopi di NaturaMediterraneo, riguardano lo studio, l’approfondimento, la valorizzazione e la divulgazione, anche per finalità di tutela, del Regno Funghi. Si declina pertanto qualunque responsabilità, sia penale che civile, derivante dall’inosservanza di questa avvertenza.


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Aguyar
Utente Junior

Città: Reggio Calabria
Prov.: Reggio Calabria

Regione: Calabria


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Inserito il - 23 settembre 2010 : 18:41:05 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Aspromonte, 1300-1400 m slm. Bosco di faggi, abeti e conifere. Inizio autunno.
Commestibilità ottima. Localmente viene chiamata, in dialetto, Nazza.
Qual è il nome scientifico?
Chiedo scusa per la bassissima qualità delle immagini.
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Ernesto Marra
Moderatore


Città: Lamezia Terme
Prov.: Catanzaro


2909 Messaggi
Micologia

Inserito il - 23 settembre 2010 : 19:36:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Potrebbe essere una ramaria.. (ferma la macchina quando scatti )

Sulla commestibilità attento!!
Alcune ramarie sono tossiche anche se so, purtroppo, che nella nostra regione vengono consumate spesso in modo indiscriminato, intasando il prontosoccorso.

Ernesto
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Ulderico
Utente Senior

Città: Viano
Prov.: Reggio Emilia

Regione: Emilia Romagna


2815 Messaggi
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Inserito il - 23 settembre 2010 : 19:36:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per me si tratta di una Ramaria sfuocata
Ma ti fornisco ugualmente questi dati
Nazza = nome dialettale di alcune frazioni della zona sud dell’Umbria per indicare la Grifola frondosa (Dicks: Fr.) S.F. Gray (Polyporus frondosus) e similari e a Schifanoia di Narni (Terni) per indicare il Pleurotus ostreatus (Jacq.: Fr.) Kumm., a Narni indica l’Inonotus hispidus (Bull.: Fr.) Karst.

Ulderico Bonazzi
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Ernesto Marra
Moderatore


Città: Lamezia Terme
Prov.: Catanzaro


2909 Messaggi
Micologia

Inserito il - 23 settembre 2010 : 19:39:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Ulderico,

in alcune zone della Calabria viene usato il termine nazza, o nassa, o nasca sia per indicare Grifola frondosa sia per indicare le ramarie. Forse è per questo che sono spinti a consumarle tutte con le conseguenze di cui sopra..

Nelle foto poi mi sembra di vedere due ramarie diverse..

Ernesto

Modificato da - Ernesto Marra in data 23 settembre 2010 19:48:36
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Aguyar
Utente Junior

Città: Reggio Calabria
Prov.: Reggio Calabria

Regione: Calabria


91 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 23 settembre 2010 : 21:24:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Giget, da queste parti la Nazza non è la Grifola frondosa. Forse a Lamezia e Catanzaro.. non so. E non ha mai mandato nessuno al pronto soccorso...
Cmq grazie per le tue info, ne farò tesoro! So benissimo che con queste cose non si scherza.
Ciao e grazie.

P.S.: Non è un problema di "macchina ferma". Se guardi bene, ti accorgi che, purtroppo, è una questione di messa a fuoco. Vecchio cellulare, pochi megapixel ;)

Modificato da - Aguyar in data 23 settembre 2010 21:30:32
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Aguyar
Utente Junior

Città: Reggio Calabria
Prov.: Reggio Calabria

Regione: Calabria


91 Messaggi
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Inserito il - 24 settembre 2010 : 10:38:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Giget, grazie a te mi sono documentato meglio sulle ramarie.
Praticamente, per fortuna, non ho mai incontrato le varianti tossiche. E ora... saprei meglio come evitarle.
Qui la si raccoglie da generazioni, sempre la stessa, sempre uguale. Ripeto, mai incontrate le varianti tossiche.
Ma, quando avrò dubbi, oltre a fare affidamento alle esperienze secolari dei "vecchi", tramandate di generazione in generazione, mi rivolgerò DI CORSA alle strutture sanitarie preposte all'identificazione dei funghi. Con i funghi non si scherza!!!
Ciao e ancora grazie!!
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angeloriva
Utente Junior

Città: varese


23 Messaggi
Micologia

Inserito il - 25 settembre 2010 : 16:05:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao , potrebbe essere la ramaria botrytis , pare che dalle fotografie abbia la forma di un cavolfiore e pare anche che la carne sia di colore bianco o biancastro e generalmente si scrive in parecchi testi divulgativi e non che il genere ramaria può dare effetti lassativi e quindi si raccomanda attenzione prudenza e sinceramente il sottoscritto li trova belli e interessanti dove crescono.
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Nebularis
Utente V.I.P.


Città: Rieti
Prov.: Rieti

Regione: Lazio


252 Messaggi
Micologia

Inserito il - 25 settembre 2010 : 17:56:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Premesso che la foto ha qualche problema di esposizione/risoluzione (probabile telefonino), e che la Ramaria botrytis ha senz'altro una morfologia "a cavolfiore" (un po' più "aperta"), le sommità hanno una colorazione senz'altro fulvo-violetta. Attenzione a quelle gialle e da scartare quelle bianche o rosa.

Stefano

Nebularis
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Ernesto Marra
Moderatore


Città: Lamezia Terme
Prov.: Catanzaro


2909 Messaggi
Micologia

Inserito il - 25 settembre 2010 : 22:49:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi fa piacere che il mio intervento ti abbia spinto ad approfondire... però…

consumare dei funghi facendo affidamento sulla esperienza tramandata da generazioni, è quanto di più sbagliato si possa fare.
Ho esperienza diretta di un caso di un raccoglitore anziano, con esperienza pratica ventennale, che in buona fede dispensava consigli sul consumo di numerose specie e che si è auto-avvelenato per il consumo di una Lepiota.

Occorre considerare, infatti, che, molte specie fungine, attualmente classificate come tossiche per aver dato anche casi di mortalità (una per tutte il Tricholoma equestre) molti anziani o presunti "esperti di vecchia data", continuano a consumarle e a consigliarne il consumo mettendo a repentaglio la propria e l’altrui incolumità.

Nella nostra regione e non solo, purtroppo, un errato convincimento basato esclusivamente sugli usi e consuetudini locali considera ancora come commestibili funghi ormai ritenuti tossici quali ad esempio: oltre alle citate svariate specie di Ramarie ed a T. equestre, anche Paxillus involutus, Clitocybe nebularis, Gyromitra esculenta, Gyromitra gigas, nonchè svariati Boletus a pori rossi, alcuni Lactarius a latice bianco ecc. considerati ormai alcuni di questi sicuramente tossici, altri quantomeno non commestibili.

Pertanto, è sempre il caso di ricordare che l’ispettorato Micologico della ASL, a cui tu fai riferimento nel tuo intervento, è l’unico organismo preposto a dare giudizi sulla commestibilità dei funghi.

Giocare alla “roulette russa” consumando funghi di cui non si è assolutamente certi circa la loro commestibilità, in alcuni casi, può avere esito letale o devastare organi vitali dell’organismo creando in essi danni irreversibili .

Ernesto
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