"Criticate" è una parola grossa... la robinia è una pianta alloctona che riunisce in sè tanto pregi (capacità di consolidare i terreni in pendio, grande velocità di sviluppo e di rigetto in caso di taglio, assenza di fitofagi importanti, resistenza agli inquinanti, elevatissima produttività nettarifera) quanto difetti, legati appunto alla sua tenacità ed invasività, che le consentono di sostituire parte della flora arborea spontanea...
-------------------------------------- Dubito, ergo sum.
ne avevo una nel mio giardino tanti anni fa - anni 90 - avevo preso alcuni semi .... ed è cresciuta una pianta .... così veloce che in pochi anni ho dovuta tagliarla superava la veranda (balcone) del 1° piano creando problemi al vicino. il mio giardino era pieno di api ed altri insetti Link
Effettivamente le robinie non sono malaccio come alberi, hanno delle belle fioriture e sono molto resistenti all'inquinamento, per me in un bel viale cittadino ci stanno benissimo. Nella mia città (Matera) c'era un esemplare alto forse 20 metri che hanno volgarmente capitozzato credo per paura che il vento o la neve potesse spezzare i rami più alti e causare danni ingenti, era molto bello, ora è un moncone. Tuttavia per la sua invasività spesso la robinia (assieme all'ailanto) costituisce un pericolo per le specie endemiche che spesso vengono sopraffatte soprattutto per effetto della rapida crescita che quest'albero appunto possiede. Io quindi consiglierei di non immetterlo in zone in cui manca per evitare fra qualche decennio di trovare solo lui. Oppure di evitare gli incendi che lo favoriscono di gran lunga, ma su questo credo che siamo tutti d'accordo anche per altri motivi. Vilmer
Coincidenza! non so' se e' tardi, proseguendo negli esperimenti, ho messo proprio oggi a dimora un sacchetto di semi d'acacia, parte sul mio terreno di rustico , parte nelle frane della stradina di campagna che porta sul mio piccolo terreno acquistato l'anno scorso. Dove si possono trovare i semi delle robinie con fiori gialli-rossi? attecchiscono bene da noi? ecco riporto la foto di marzo del terreno vergine, oggi dopo un mese dalla mia pulitura, l'erba e' di nuovo alta da domani ricomincio a ritogliere l'erbaccia
Tuttavia per la sua invasività spesso la robinia (assieme all'ailanto) costituisce un pericolo per le specie endemiche che spesso vengono sopraffatte soprattutto per effetto della rapida crescita che quest'albero appunto possiede
parole sante, credo che non faccia mai male ripetere, in specie in un forum che tratta di natura mediterranea e non americana, ed eccettuati forse solo i contesti urbani, che però così finiscono per diventare ulteriori centri di diffusione, che la robinia è una pianta da evitare senza compromessi.
devo sottolineare che il forum non può farsi veicolo di "piantagioni" di piante alloctone... in quel bellissimo campo si poteva piantare di tutto, ma mediterraneo!!!! promuovere la robinia come pianta resistente sostitutiva dell'ambiente mediterraneo, è per il nostro forum diseducativo....
non ho piantato solo robinie, l'ho piantate piu' che altro sul perimetro del campo e sulle parti soggette a frane. in mezzo ho piantato 300 circa tra noci, piante da frutto in particolare ciliege poi una 20ina di querce una 20ina di olmi , qualche alberello di latifoglia varia, e una 30 di pini quasi tutti abeti greci
Ripensando, senza polemica, vorrei approfittare per parlare proprio della natura, in questo caso mediterranea. Premetto di non essere esperto in materia, premo pero' dare un giudizio soggettivo in merito. La zona adriatica che va' dall'Abruzzo fino al Friuli ha una vegetazione da vecchia data, di stampo semi continentale, se non sbaglio, addittura l'ulivo da data piu' recente e' stato inserito dalle zone mediterranee sud-orientali, l'Italia non e' il suo habitat originario, non me ne vogliate ma nelle mie zone non e' che poi l'ulivo sia di una floridezza tipo quelli che ci sono in Grecia, molto molto piu' rigogliosi, anzi si vedono spesso alberi con rami secchi, e ogni tanto in alcuni inverni molti ulivi soccombono. Voglio dire, che l'uomo, gli animali, e anche la vegetazione spesso emigra per vie naturali o artificiali, non vedo perche' criticare questo fenomeno nel caso delle robinie, pianta che nonostante tutto ha della caratteristiche ottime per l'ambiente per il verde in particolare: -In caso d'incendio il bosco si ricostituisce quasi immediatamente. -Rende stabili terreni franosi , e da noi ce ne sono tantissimi -Rende fertilissima la terra, le piante adiacenti in particolare da frutta, sono rigogliose -Esteticamente sono molto belli, (almeno penso oggettivamente)SANI e rigogliosi -L'ape ci fa' un'ottimo miele -Il legno e' ottimo -Sopporta ottimamente le potature se effettuate in determinati periodi, cio' provoca un loro ottimo adattamento in particolari luoghi, tipo citta'. ....vado di fretta spero di riparlarne.
Hai ragione galaxy, la robinia ha tutti quei pregi, ma il problema è un altro: è un problema di biodiversità.
La sua diffusione limita lo spazio a disposizione per decine di altrre specie, potenzialmente fino alla loro scomparsa. E l'impoverimento di specie è il peggiore disastro che può accadere ad un ecosistema, terribilmente peggio degli effetti di incendi, frane e altre calamità che hai riportato.
In fondo, se ci pensi, i pregi da te ricordati sono tutti funzionali all'attività umana: velocità di crescita, stabilizzazione versanti, fertilità del terreno, estetica dei fiori, miele, legno, ma nessuna di queste cose ha la benchè minima importanza per l'ecosistema, la cui ricchezza è garantita invece dalla diversità, non dall'utilità per l'uomo.
Andrea, hai riassunto perfettamente il concetto: e la biodiversità ovviamente comprende (comprendeva... ) anche tutte le specie animali (entomofauna e non solo) che erano in qualche modo associate ad un bosco misto di latifoglie (querce, carpini, aceri, prugnoli, fusaggini ecc. ecc.) e che si ritrovano, da un anno all'altro, robinie e solo robinie. E così sta accadendo sui bordi di tutte le nostre strade, che questa pianta pioniera e robustissima ha già stabilmente colonizzato, e dai quali si sta espandendo un po' ovunque.
Il problema tra passione e studio sta tutta qui!!!
senza voler offendere nessuno, mi pongo sempre il solito quesito: quanto la passione non unita ad una conoscenza possa essere più deleteria dell'ignoranza fine a se stessa!!!!
Theco ha parlato da studioso (o comunque qualcuno che si è informato) mentre Galaxy da appassionato!!!
vedere come fine ultimo di un'area solamente una macchia verde (intesa come bosco)a prescindere da quali specie lo formino è da appassionato.....
Sulla robinia invasore si è scritto molto ... e paradosso è stata introdotta in Europa da botanici inglesi.
E sono d'accordo sul discorso " purista ". Però, a mio avviso, essendo una pianta a crescita rapida, senza costi e senza problemi, nel mio contesto era utile e giustificata.
Prima davanti al mio condominio c'era un parking pratoso, senza protezione in fondo, che finiva con un gran balzo su una strada asfaltata sotto.
Ora la gente non rischia più di cadere, e le robinie fanno " siepe ", con i polloni bassi, ed ombra alle macchine parcheggiate coi fusti alti. Il più sono un'ottima protezione acustica contro le macchine in transito ...
E il paesaggio, già " impuro " non cambia, perché comunque ce n'erano altre intorno.
Tutti son contenti ... e francamente mi turbano di più i vecchi tetti in Eternit, ricchi d'amianto, di un edificio non lontano...
Il problema è che ormai la robinia di fatto fa parte della nostra biodiversità, ed è praticamente impossibile pensare di riuscire a rispedirla "fuori dalla porta"... Si può in compenso cercare di imparare a conviverci, sfruttandone le doti e cercando di limitare i danni...
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Il problema è che ormai la robinia di fatto fa parte della nostra biodiversità, ed è praticamente impossibile pensare di riuscire a rispedirla "fuori dalla porta"... Si può in compenso cercare di imparare a conviverci, sfruttandone le doti e cercando di limitare i danni...
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