Vedo che sapete già tutto... Però, se volete la mia opinione, Istrice nottetempo è andato a Palo ed ha sparpagliato conchiglie per farcele ritrovare durante l'escursione... E' la prima volta infatti, in tanti anni di escursione, che vedo in quella località Cymatium partenopeum e cutaceum, Luria lurida e, soprattutto, Bursa scrobilator... Schersi a parte, è stato un bel pomeriggio. Lo spiaggiamento non era molto vasto e nemmeno recente, quindi le conchiglie non erano fresche, ma, come avete visto, i ritrovamenti sono stati interessanti. Io, in particolare, ho trovato una Neverita josephina teratologica che ora vi posto:
Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare
Come vedete si tratta di un esemplare con l'ultimo giro "sceso" verso il basso, l'ombelico particolarmente ampio e il callo classico di josephina quasi assente. Presenta poi alcune escrescenze calcaree molto vistose ben all'interno della bocca che si possono vedere, in parte, dalla seguente fotografia.
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Non so come faceva questa povera bestia a muoversi, deve aver avuto una vita molto travagliata.
A Palo abbiamo poi trovato 3 esemplari di un Ensis sp., probabilmente identificabili come E. arcuatus. Dopo un primo momento di stupore e di entusiasmo, credo di poter affermare che erano stati lasciati lì da pescatori che utilizzavano questi molluschi come esca.
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E. arcuatus infatti si vende comunemente nelle pescherie della zona e probabilmente costerà anche meno dei nostri (E. minor e S marginatus). I pescatori quindi potrebbero essere un ulteriore mezzo di "diffusione" di specie esotiche in Mediterraneo. Qualcosa del genere scrissero, molti anni or sono, se ben ricordo Mietto e Quaggiotto... confermi Ermanno? Ciao, Italo
Non limitare i tuoi sogni, ma non limitarti a sognare
Posso aggiungere che c'erano anche molte specie viventi che, da ecologi rispettosi, non abbiamo raccolto: Patella caerulaea, P. ulyssiponensis, Fissurella nubecula, Chiton olivaceus, Stramonita haemastoma, Hexaplex trunculus; gli scoglie emersi, era bassa marea, erano letteralmente ricoperti di Mytilaster minimus. C'erano poi delle Gibbula richardi (ora hanno cambiato genere... Monodonta?) giganti e con il periostraco parzialmente eroso che faceva vedere lo strato madreperlaceo sottostante.
Tornando sulla Neverita josephina, vorrei precisare che, nella quarta foto, quel segno a "semicuore" che si vede subito dopo l'escrescienza della columella è una ulteriore escrescenza, peraltro tagliente, e non una macchia sulla parete della bocca come può sembrare. Continuo a chiedermi come faceva l'animale a sopravvivere. Ciao, Italo
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Anche sulla spiaggia di Terracina ho trovato lo stesso Ensis sp. a riva che sembrava spiaggiato la scorsa estate. Poi il mese scorso ne ho trovati 3 con il mollusco morto...ma dentro una busta di plastica. Sono i pescatori che li usano come esca per la pesca da riva. Ho scoperto che li vendono surgelati in una grossa pescheria a Badino,con la scritta <non adatti a scopi alimentari>.
Grazie Squalo, mi confermi quello che già sospettavo. Credo proprio che E. arcuatus, ammesso che sia lui, vada escluso dalla malacofauna mediterranea. A proposito: studiando questa specie sul Poppe, che fa un confronto fra le varie specie e forme europee, ho trovato che pone Ensis siculus, di cui già discutemmo, come forma di Ensis ensis sulla base di una comunicazione personale di Van Urk del 1992. Essendo Van Urk l'autore di E. siculus, e ben sapendo che per ogni autore è molto difficile tornare sui propri passi, non ho alcun dubbio che tale nome sia solo un sinonimo, o appunto forma, di E. ensis. Un'altra specie quindi da depennare dal Mediterraneo. Propongo di nuovo, a questo punto, di costituire un elenco delle specie "da eliminare" dal nostro mare, cui subito inserirò E. siculus e E. arcuatus. Se volete, me ne posso occupare io: ognuno mi può inviare i nomi di specie dubbie eventualmente con due righe di giustificazione. Periodicamente presenterò sul forum tale elenco per discuterne insieme e, se possibile, decidere. Vi ricordo il mio indirizzo e-mail: italo@naturamediterraneo.com Ciao, Italo
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