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ATTENZIONE! Questo forum è un luogo di discussione su tradizioni, nomi, leggende, filastrocche, feste, raffigurazioni, musiche, rituali, calendari, miti, fonti letterarie e simili riguardanti la natura e NON un luogo di scambio di ricette o istruzioni su come "utilizzare" piante, funghi o animali a scopo medico, culinario o altro. Informazioni dettagliate in tal senso potranno essere rimosse dai moderatori. Il prelievo in natura di piante, funghi ed animali può causare gravi danni all'ambiente ed essere legalmente sanzionabile. Il loro utilizzo inappropriato, a maggior ragione se non correttamente identificati, può avere conseguenze anche estremamente gravi, talvolta letali.


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 LA NATURA NELLE TRADIZIONI
 SONDAGGIO ETNOLOGICO: CONOSCI IL "CANTO DELLE LUMACHE"?
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Forest
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Inserito il - 18 agosto 2009 : 17:34:17 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Un saluto a tutti. D'accordo con diversi moderatori, vorrei lanciare con questa discussione, seriamente, un sondaggio etnologico. Mi occupo di etnomusicologia (lo studio scientifico delle tradizioni popolari ed etniche, con particolare riferimento alla musica) anche a livello professionale, e vorrei spiegare in cosa consiste il sondaggio.

Qualche decennio fa l'importante etnomusicologo Marius Schneider scrisse un serissimo articolo (oggi di difficile reperibilità) che dimostrava come una strofetta popolare sulle lumache (che noi chiameremo qui "canto delle lumache", anche se di solito si riferisce in realtà alle chiocciole), tramandata oralmente per secoli e millenni, fosse molto probabilmente di antichissima e remotissima origine preistorica, perché diffusa ampiamente in molte varianti in tutti gli angoli d'Europa, tanto che ogni regione del continente ne conosce una variante nella propria lingua e nel proprio dialetto.

Che ci siano di mezzo chiocciole e lumache non stupisce, dato che, come saprete, per diverse popolazioni questi animali sono stati per molto tempo una riserva alimentare importante (nutrienti, facili da trovare nei luoghi adatti, trasportabili). In diversi siti preistorici del mondo, gli studiosi ritrovano infatti grandi accumuli di conchiglie di chiocciole, scartate dall'uomo dopo essersi nutrito del loro contenuto: sono i cosiddetti "chiocciolai" (fr. escargotiéres; ingl. shell midden).
(vedi QUI)

Oltretutto, le conchiglie di chiocciola hanno sempre affascinato l'uomo, con la loro perfetta forma a spirale: sono stati spesso usati come simboli (in alcune figurazioni tradizionali le chiocciole sono anche simbolo di rinascita) ed anche come strumenti musicali rituali (sonagli).

Secondo Marius Schneider, la strofetta in questione, recitata (e, di solito, cantata, come una filastrocca) soprattutto prima dell'inizio della primavera, sarebbe un tempo stata connessa a riti per propiziare la pioggia (per l'ovvio fatto che lumache e chiocciole escono allo scoperto con il tempo umido) e per propiziare quindi il raccolto, la crescita in genere e, per analogia (il mondo della magia popolare tradizionale funziona spesso così), anche i parti.

Tutte le versioni di questa antichissima filastrocca propiziatoria seguono lo stesso identico schema:
Prima fase: invocazione della lumaca o della chiocciola,
Seconda fase: richiesta di mostrare le sue "corna" o di uscire allo scoperto,
Terza fase: è la più complessa; in genere, comprende sempre almeno una delle seguenti cose:
A) minaccia di fare del male all'animale se non obbedirà alla richiesta espressa nelle seconda fase;
B) un riferimento alla morte o alla sofferenza subita da uno o più esseri umani;
C) un riferimento alla pioggia o all'acqua;
D) un riferimento al cibo.
Si tratta in genere di una strofetta brevissima di pochi versi soltanto, non di rado soltanto due o tre (al termine di questo messaggio seguiranno alcuni esempi).

Ora: con il contributo di tutti, questa discussione potrà trasformarsi in uno studio etnomusicologico piuttosto serio, che permetterà di fare luce su un aspetto antichissimo, anche se piccolo, della cultura europea.


DI COSA SI TRATTA?
Si tratta semplicemente di questo:

1) Chiederei a chi vuole di rispondere a questa discussione (dopo aver letto gli esempi che seguono in coda a questo messaggio ed in quelli immediatamente successivi) scrivendo il testo completo della versione da lui o da lei conosciuta di questa antichissima e brevissima filastrocca, nella parlata della zona d'origine (inclusi i dialetti o le lingue non italiane). Se decidete di contribuire, per favore scrivete il testo completo, anche se vi sembrasse un testo sciocco, senza senso, pieno di errori, incoerente, infantile, ecc…
Se decidete di contrbuire, sarebbe meglio, per favore, mettere una sola versione per ogni messaggio (potete fare più messaggi, se conoscete più versioni). È utilissimo mettere anche un numero progressivo tra parentesi prima dell'inizio della vostra versione della filastrocca (ad esempio: (1), (2), (3)…, come farò io qui di seguito: il numero progressivo va deciso in base a quello presente nell'ultimo messaggio precedente al vostro).

2) Bisognerebbe citare a questo punto la lingua usata nel testo (dialetti inclusi), e la zona di provenienza, con la massima precisione possibile.

3) Chi vuole contribuire dovrebbe poi scrivere anche la traduzione italiana completa del testo, se l'originale è dialettale o in una lingua non italiana.

4) Se poi se ne conosce anche la musica, si possono fare tre cose:
A - Registrarla ed allegare un file audio MP3 al proprio post (in questo caso, vorrei chiedere di usare soltanto la voce, senza alcuno strumento musicale). Ricordate che motivi di copyright non è possibile allegare musiche prese da registrazioni altrui, da altri siti o da dischi (in questo caso potete segnalare dove si trova la registrazione esistente, scrivendo i dati del disco o del sito).
B - Se uno ne è capace, la può scrivere su pentagramma, allegando al post l'immagine di quanto ha scritto;
C - Se tutto ciò vi spaventa (magari perché non ve la sentite di pubblicare la vostra voce mentre cantate… :-) ), o se avete dubbi, una terza alternativa è quella di contattarmi privatamente per provare a far conoscere a me la musica, così come la sapete e riuscite a presentarmela, senza alcun problema: io provvederò a trascriverla oppure ad eseguirla pubblicando la trascrizione e/o il mio file audio fatto su vostra indicazione.

Sarebbe comunque importante non limitarsi soltanto al testo originale ed alla sua traduzione: in etnomusicologia, naturalmente, si considera molto anche la musica.

5) Bisognerebbe, infine, citare la fonte. Questa può essere una cosa del tipo: "me l'ha insegnata mia nonna quando ero piccolo, intorno ai primi anni '70: lei era molisana, della zona di Campobasso, e non mi ha mai detto da chi l'avesse imparata"; oppure "l'ho sentita da un amico, originario della tal zona".
Dato che l'obiettivo è comunque quello di raccogliere quante più versioni possibili, la vostra fonte può anche essere un articolo su una rivista, un libro, e perfino una registrazione musicale. In questi casi (se possibile) bisognerebbe citare il titolo, l'autore, la rivista, l'eventuale interprete, l'editore e tutti gli altri dati necessari affinché un'ipotetica altra persona possa in seguito rintracciare l'articolo, il libro o la registrazione in questione (disco, cassetta, cd).
Al termine, si possono scrivere note o osservazioni.
Chi vuole contribuire a questo sondaggio si può attenere, se crede, ai modelli dei successivi post che presenterò io, con le versioni che finora sono riuscito a rintracciare. Questi modelli dovrebbero cioè essere considerati come una sorta di "scheda" da compilare, sostituendo i miei dati con i vostri. Io consiglio di farlo, se possibile, perché un contributo dato in forma ordinata e schematica è molto più facilmente paragonabile ad altri contributi simili.

Sottolineo poi che anche il contributo di utenti del forum non italiani è bene accetto: il "canto delle lumache" dovrebbe essere noto in molti Paesi d'Europa, quindi più versioni raccogliamo, eventualmente anche in lingue straniere, meglio è.

A questo punto, concludo citando un passo di un testo di Schneider su questo argomento. Nei post immediatamente successivi a questo seguiranno un paio di contributi miei alla discussione, presentati come una sorta di "scheda di raccolta", ovvero come modello.

Scrive Schneider:
"I gusci di chiocciola appartengono all'attrezzatura tipica dell'"uomo con i sonagli" nei riti della preprimavera. Il noto ritornello:

( Notare il numero progressivo di questa versione: (1) )

(1) Lumacone in casa, striscia fuori,
ficca fuori i tuoi cornetti,
e se non li vuoi ficcare
ti butto nella tomba,
ti mangiano i corvi,

pare che nasca da un rito di preprimavera che dovrebbe alleviare i parti.

in Alsazia si canta:

(2) Lumaca, lumaca, vieni fuori
o ti faccio un foro nel guscio.


In Spagna si canta:

(3) Lumaca, lumaca,
metti in terra i corni
o t'ammazzo
con la spada del Signore,

dove ritorna l'idea del sacrificio."
(da M. Schneider, "Il significato della musica")


BIBLIOGRAFIA MINIMA
Marius Schneider, "Il significato della musica", edizione italiana: ed. Rusconi, 1987, pagg. 45-46.
Marius Schneider, "Los cantos de lluvia en España". Estudio etnológico comparativo sobre la ideología de los ritos de pluviomagia, "Anuario Musical", vol. IV, rivista edita dall' "Instituto Español de Musicología", CSIC, Barcelona, 1949.
Emmanuel Anati, "Il museo immaginario della Preistoria" - L'arte rupestre nel mondo, ed. Jaca Book, prima ristampa: 2002, pag. 254.
Arthur E. Ellis, "Cochlea Liberum: The Snail in Old Nursery Rhymes", in "The Conchologist’s Newsletter no. 47, pp. 346–348", 1973, online all'indirizzo:
Link


PER FINIRE
Grazie di cuore a tutti coloro che vorranno contribuire!!!
Io, oltre alle versioni già citate dallo Schneider, (purtroppo presenti sul suo testo solo in traduzione italiana, senza musica e senza fonti citate né dati precisi), conosco la versione di questa strofetta come me la cantava mia mamma, nella bassa Lombardia, e poi ho rintracciato alcune versioni ladine, alcune versioni dell'area britannica, un paio di versioni romene, una triestina ed una della Svizzera francese. Saranno oggetto dei miei prossimi post.

Link

Modificato da - Forest in Data 14 novembre 2014 13:21:47

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Inserito il - 18 agosto 2009 : 17:34:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
(4) Una versione della Svizzera francese.

1) TESTO ORIGINALE
Escargot bigorne,
montre-moi tes cornes!
Si tu m'les mont' pas,
je te tue dans ta maison,
tout cru!

2) LINGUA E LUOGO
Francese, dialetto della zona di Ginevra, Svizzera.

3) TRADUZIONE ITALIANA
Chiocciola bicorne,
mostrami le tue corna!
Se tu non me le mostri,
io ti ammazzo dentro la tua casetta,
senza alcun cruccio!

4) MUSICA
Ascoltabile online (alla data odierna, 14 agosto 2009) sul sito del Musée d'Ethnographie de Genève:
Link

Trascrizione:

SONDAGGIO ETNOLOGICO: CONOSCI IL
296,56 KB

5) FONTE
Doppio disco in vinile (2 LP 33 giri)
Musique populaire suisse, traccia D19
Collection Constantin Brailoiu - AIMP
VDE - Gallo, 30-477/78, 1986
ordinabile presso:
Musée d'Ethnographie de Genève, Ginevra, Svizzera
Registrazione della Radio suisse romande a cura di Constantin Brailoiu e Fréderic Mathil, molto probabilmente negli anni 1945-1946.

NOTE:
Commento allegato al disco, a firma L.A. (Laurent Aubert): "Già nel 1875, H. Blavignac menzionava il fatto che questa rima sulle chiocciole era di antica tradizione e rappresentava una delle tante strofette recitate dai bambini e dedicate agli animali (H. Blavignac: L'Emprô genevois, Geneva, 1875, p. 115-116)."
"Tout cru" sta per "(sans) tout cru" ("senza alcun cruccio", ovvero "senza pensarci due volte").
La melodia, invece, presenta dei caratteri denotanti un'origine abbastanza recente.


Modificato da - Forest in data 18 agosto 2009 17:39:40
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Inserito il - 18 agosto 2009 : 17:35:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
(5) Una versione ladina.

1) TESTO ORIGINALE
Bua buagnel
buta fora i quatro corni
un a mi un a ti
un a chela velgia da Caorì

2) LINGUA E LUOGO
Ladino dolomitico, Fassano, varietà Brach (parlata della media Val di Fassa).
Paese di Soraga, Val di Fassa, Dolomiti, regione Trentino-Alto Adige, provincia di Trento, Italia.

3) TRADUZIONE ITALIANA
Chiocciola, chiocciola,
butta fuori i quattro corni,
uno a me, uno a te,
uno a quella vecchia di Caoria (località).

4) MUSICA
Trascrizione semplificata:

SONDAGGIO ETNOLOGICO: CONOSCI IL
298,34 KB

5) FONTE
"Musica e canto popolare in Val di Fassa", vol. II, Mondo Ladino XX, 1996, pag. 426.
A cura dell'Istitut Cultural Ladin, Vich/Vigo di Fassa.
Ringrazio il dott. Fabio Chiocchetti, direttore dell'istituto, per la segnalazione e la disponibilità.
Raccolto a Soraga il 2-9-1993.

NOTE:
In questa versione sembra mancare la terza fase della filastrocca, ma, analizzandola bene, si nota che c'è un riferimento alla distribuzione di qualcosa (cibo?), e c'è anche un riferimento al fatto che una persona è vecchia (sofferenza di una persona).
Questo tipo di melodia è usato molto comunemente in tutta Italia per intonare filastrocche infantili (tranne che in Sardegna).

Modificato da - Forest in data 18 agosto 2009 17:44:43
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Inserito il - 18 agosto 2009 : 17:35:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
(6) Una seconda versione ladina.

1) TESTO ORIGINALE
Bu bu bavagnöl
buta fora i cater corgn
un a mi un a ti
un a la vecia che l'è morì

l'à lascià cater fantolign
che jiava a le buje bele
bona sera ciacerele

2) LINGUA E LUOGO
Ladino dolomitico, Fassano, varietà Moenat (parlata della bassa Val di Fassa).
Paese di Moena, Val di Fassa, Dolomiti, regione Trentino-Alto Adige, provincia di Trento, Italia.

3) TRADUZIONE ITALIANA
Bu, bu, chiocciola,
butta fuori i quattro corni,
uno a me, uno a te,
uno alla vecchia che è morta.

Ha lasciato quattro bambini
che giocavano alle "buche belle" (gioco di biglie)
buona sera, chiacchierine!

4) MUSICA
Trascrizione semplificata:

SONDAGGIO ETNOLOGICO: CONOSCI IL
298,95 KB

5) FONTE
"Musica e canto popolare in Val di Fassa", vol. II, Mondo Ladino XX, 1996, pag. 426.
A cura dell'Istitut Cultural Ladin, Vich/Vigo di Fassa.
Ringrazio il dott. Fabio Chiocchetti, direttore dell'istituto, per la segnalazione e la disponibilità.
Raccolto a Moena il 27-6-1987.

NOTE:
In questa versione la terza fase della filastrocca è costituita da un chiaro riferimento ad una "vecchia che è morta".
Questa filastrocca, nella sua prima parte, viene cantata nel contesto dello stesso gioco infantile con una chiocciola o una lumaca che è descritto nel post seguente per la versione lombarda (7).
La seconda parte della filastrocca (gli ultimi tre versi) sembrerebbe essere formata, a mio parere, da materiale estraneo ad una versione più antica e aggiunto in seguito.
Questo tipo di melodia è usato molto comunemente in tutta Italia per intonare filastrocche infantili (tranne che in Sardegna).

Modificato da - Forest in data 18 agosto 2009 17:46:53
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Inserito il - 18 agosto 2009 : 17:35:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
(7) Una versione della bassa Lombardia

1) TESTO ORIGINALE
Lümaga, lümaghin,
tira foeura i to' curnin,
se no te 'massi!

2) LINGUA E LUOGO
Dialetto della Bassa lombarda.
Zona di Casorate Primo, tra Pavia e Milano, Lombardia, Italia.

3) TRADUZIONE ITALIANA
Lumaca, lumachina,
tira fuori i tuoi cornetti,
se no ti ammazzo!

4) MUSICA
Audio:
269,15 KB

Trascrizione:

SONDAGGIO ETNOLOGICO: CONOSCI IL
296,88 KB

5) FONTE
Questa me la cantava mia mamma quando ero piccolo! A lei l'aveva insegnata mia nonna. L'ambiente è quello contadino della campagna della Bassa lombarda, con molte risaie, rogge e vasti campi, dove un tempo si raccoglievano anche le rane da mangiare (tipico di noi "barbari" del nord ).

NOTE:
La filastrocca si canta sottovoce, ripetutamente, più e più volte di seguito, dopo aver toccato le "corna" di una chiocciola o di una lumaca, finché questa non decide di estrofletterle nuovamente (dopo averle ritirate in seguito al contatto). A quel punto, il bambino (per gioco) si convince che l'animale lo ha fatto a causa del potere magico del proprio canto.
Posso anche confemare che, cantandolo e sentendolo cantare, non avevo assolutamente alcuna impressione di violenza (malgrado quanto si possa pensare leggendo il testo); piuttosto, l'impressione era di incanto, come un fascino ipnotico. Nessuno si sarebbe mai sognato di far male all'animale: era chiaro che, semplicemente, "era la canzone che era così".
La melodia è in modo minore, cosa insolita per la zona in questione (nella Pianura Padana sono comunissime le melodie nel modo maggiore). Inoltre, è anche basata su sole quattro note (di cui una compare una sola volta). Questi fatti potrebbero anche indicare un'origine non particolarmente recente della melodia.



Modificato da - Forest in data 18 agosto 2009 18:09:03
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Inserito il - 18 agosto 2009 : 17:35:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
(8) Una versione inglese

1) TESTO ORIGINALE
Snail, snail, come out of your hole,
Or else I’ll beat you as black as coal.

2) LINGUA E LUOGO
Inglese, Inghilterra, località non meglio precisata (da un testo del 1744).

3) TRADUZIONE ITALIANA
Lumaca, lumaca, vieni fuori dal tuo buco,
altrimenti ti picchio fino a farti nera come il carbone.

4) MUSICA
Al momento non è nota la musica.

5) FONTE
“Tommy Thumb’s Pretty Song Book” (1744), ristampato in Opie, 1975, No. 16. Originale conservato presso il British Museum di Londra.

Modificato da - Forest in data 18 agosto 2009 17:58:52
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Inserito il - 18 agosto 2009 : 17:35:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
(9) Una versione inglese

1) TESTO ORIGINALE
Snail, snail, put out your horns,
I’ll give you bread and barley corns.

2) LINGUA E LUOGO
Inglese, Inghilterra, località non meglio precisata (da un testo del 1744).

3) TRADUZIONE ITALIANA
Lumaca, lumaca, tira fuori le tue corna,
ti darò pane e chicchi d'orzo.

4) MUSICA
Al momento non è nota la musica.

5) FONTE
“Tommy Thumb’s Pretty Song Book” (1744), ristampato in Opie, 1975, No. 16. Originale conservato presso il British Museum di Londra.

Modificato da - Forest in data 18 agosto 2009 17:59:05
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Inserito il - 18 agosto 2009 : 17:36:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
(10) Una versione inglese

1) TESTO ORIGINALE
Sneel, snaul, robbers are coming to pull down your wall.
Sneel, snaul, put out your horn,
Robbers are coming to steal your corn,
Coming at four o’clock in the morn.

2) LINGUA E LUOGO
Inglese, Inghilterra, località non meglio precisata (da un testo del 1849).

3) TRADUZIONE ITALIANA
Lumaca, lumaca, i ladri stanno arrivano a buttare giù il tuo muro.
Lumaca, lumaca, tira fuori il tuo corno,
i ladri stanno arrivando per rubare il tuo raccolto di cereali,
arrivando alle quattro di mattina.

4) MUSICA
Al momento non è nota la musica.

5) FONTE
Halliwell, J.O., 1849. Popular Rhymes and Nursery Tales of England (ripubblicato da The Bodley Head, 1970)

NOTE:
Nel primo verso si anticipa già la terza fase, poi ripresa più regolarmente a partire dal terzo verso.

Modificato da - Forest in data 18 agosto 2009 17:58:33
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(11) Una versione scozzese

1) TESTO ORIGINALE
Snailie, snailie, shoot out your horn,
And tell us if it will be a bonnie day the morn.

2) LINGUA E LUOGO
Scots; lo Scots è la variante locale scozzese della lingua inglese, derivata dall'inglese antico: è considerata una delle quattro lingue parlate in Scozia (le altre sono l'inglese standard, il gaelico scozzese, e lo Zetlander o dialetto delle Shetland, da molti oggi erroneamente chiamato "Norn" - mentre il vero Norn, lingua oggi estinta che ha influenzato lo Zetlander, era una parlata nata dalla lingua degli scandinavi che avevano abitato la Scozia nell'alto Medioevo).
Scozia, località non precisata (comunque non nel Nord del Paese).

3) TRADUZIONE ITALIANA
Lumachina, lumachina, butta fuori il tuo corno,
e dicci se sarà una buona giornata domattina.

4) MUSICA
Al momento non è nota la musica.

5) FONTE
Arthur E. Ellis, "Cochlea Liberum: The Snail in Old Nursery Rhymes", in "The Conchologist’s Newsletter no. 47, pp. 346–348", 1973.

NOTE:
L'espressione "bonnie day" sta per "buona giornata" o "giornata buona", ma non sappiamo se si intenda "giornata soleggiata", oppure, com'è più probabile nel contesto interpretativo che io ipotizzo su una possibile origine di queste filastrocche, "giornata in cui finalmente pioverà", il che sarebbe bene per il raccolto e quindi per procurarsi acqua e cibo. Se la si intende in questo modo, ha un riferimento all'acqua ed al cibo, come accade sempre con la terza fase di questo tipo di filastrocche.

Modificato da - Forest in data 18 agosto 2009 17:58:01
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(12) Una versione inglese del Somerset

1) TESTO ORIGINALE
Snail, snail, put out your horn,
We want some rain to grow our corn.
Out, horn, out.

2) LINGUA E LUOGO
Inglese. Inghilterra, zona del Somerset

3) TRADUZIONE ITALIANA
Lumaca, lumaca, tira fuori il tuo corno,
vogliamo un po' di pioggia per crescere il nostro raccolto di cereali.
Fuori, corno, fuori.

4) MUSICA
Al momento non è nota la musica.

5) FONTE
Arthur E. Ellis, "Cochlea Liberum: The Snail in Old Nursery Rhymes", in "The Conchologist’s Newsletter no. 47, pp. 346–348", 1973.

Modificato da - Forest in data 18 agosto 2009 17:59:57
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Inserito il - 18 agosto 2009 : 17:36:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
(13) Una versione della Cornovaglia

1) TESTO ORIGINALE
Bulorn, Bulorn, put out your long horn, your father and mother is dead;
Your sister and brother is to the back-door, a-begging of barley bread!

2) LINGUA E LUOGO
Inglese. Cornovaglia (la penisola nell'estremità sud-occidentale della Gran Bretagna).

3) TRADUZIONE ITALIANA
Lumaca, lumaca, tira fuori il tuo lungo corno, tuo padre e tua madre sono morti;
tua sorella e tuo fratello sono sulla porta del retro, mendicando un po' di pane d'orzo!

4) MUSICA
Al momento non è nota la musica.

5) FONTE
Arthur E. Ellis, "Cochlea Liberum: The Snail in Old Nursery Rhymes", in "The Conchologist’s Newsletter no. 47, pp. 346–348", 1973.

NOTE:
"Bulorn" è uno dei nomi locali della lumaca in Cornovaglia.

Modificato da - Forest in data 18 agosto 2009 18:00:58
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Inserito il - 18 agosto 2009 : 17:36:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
(14) Una versione della East Anglia, Inghilterra

1) TESTO ORIGINALE
Hod-ma-dod, Hod-ma-Dod, stick out your horns,
Here comes an old beggar to cut off your corns.

2) LINGUA E LUOGO
Inglese. Regione dell'East Anglia.

3) TRADUZIONE ITALIANA
Lumaca, lumaca, tieni ben fuori le tue corna,
ecco che arriva un vecchio mendicante a tagliarti via i tuoi raccolti di cereali.

4) MUSICA
Al momento non è nota la musica.

5) FONTE
Arthur E. Ellis, "Cochlea Liberum: The Snail in Old Nursery Rhymes", in "The Conchologist’s Newsletter no. 47, pp. 346–348", 1973.

NOTE:
"Hod-ma-dod" è uno dei nomi locali della lumaca in East Anglia.

Modificato da - Forest in data 18 agosto 2009 18:01:34
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Inserito il - 18 agosto 2009 : 17:36:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
(15) Una filastrocca inglese di tipo apparentemente diverso, ma in realtà molto correlata al tipo da noi preso in considerazione

1) TESTO ORIGINALE
Four-and-twenty tailors went to kill a snail,
The best man amongst them durst not touch her tail;
She put out her horns like a little Kyloe cow;
Run, tailors, run, or she’ll kill you all e’en now.

2) LINGUA E LUOGO
Inghilterra. Filastrocca piuttosto ben conosciuta in tutto il Paese.

3) TRADUZIONE ITALIANA
Ventiquattro rintocchi funebri vennero ad uccidere una lumaca,
il migliore di loro non osò neppure sfiorarle la coda;
Ella tirò fuori le sue corna, come una piccola mucca di Kyloe (razza bovina);
correte, rintocchi, correte, altrimenti lei vi ammazzerà all'istante.

4) MUSICA
Al momento non è nota la musica.

5) FONTE
“Gammer Gurton’s Garland or the Nursery Parnassus” (1784)

NOTE:
Il termine "tailor" viene comunemente tradotto con "sarto", e questo è il suo significato più corrente e comune. Da ciò, si è originata e radicata la falsa interpretazione di questa rima che la considera una filastrocca satirica diretta contro la categoria dei sarti (in questo caso dovremmo tradurre il primo verso così: "Ventiquattro sarti vennero ad uccidere una lumaca", e l'ultimo verso sarebbe da tradurre "correte, sarti, correte…").
In realtà, come spiega molto bene Ellis (Arthur E. Ellis, "Cochlea Liberum: The Snail in Old Nursery Rhymes", in "The Conchologist’s Newsletter no. 47, pp. 346–348", 1973), il termine "tailor" ha anche un'altra traduzione, derivando da "teller", rintocco funebre, a sua volta derivante da "tailer" ("rintocchi posti in coda", da "tail", coda), perché tali rintocchi venivano suonati al termine dei normali rintocchi di campane. Alcuni secoli fa, in molti paesi dell'Inghilterra si usava indicare chi era morto con una serie di rintocchi speciali posti in coda ai normali rintocchi funebri generici: nove rintocchi indicavano che era morto un uomo, sei rintocchi indicavano una donna, tre un bambino. Ventiquattro rintocchi, secondo questa logica, avrebbero simboleggiato una tragedia tremenda, una strage, la vittoria suprema della morte. Secondo la logica della filastrocca, così considerata, la "magia della lumaca" è comunque più potente anche di tutto ciò.
L'importanza data al suono delle campane, anche personificato, è ben nota agli etnomusicologi come un segno di probabile grande antichità di un testo (la si ritrova nei testi di antichissimi canti lituani, ad esempio). La logica intrinseca in questa filastrocca ne colloca la probabile origine in tempi molto remoti.

Modificato da - Forest in data 18 agosto 2009 18:02:46
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Forest
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Inserito il - 18 agosto 2009 : 17:37:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
(16) Una versione romena.

1) TESTO ORIGINALE
Melc, melc, cotobelc,
Scoate coarne boieresti,
Si te du la balta
Si bea apa calda,
Si te du la Dunare
Si bea apa tulbure.

2) LINGUA E LUOGO
Romeno, Romania. Zona imprecisata.

3) TRADUZIONE ITALIANA
Lumaca, lumaca, lumachina,
tira fuori le corna,
e se sei al lago,
si berrà acqua calda,
e se sei al Danubio,
si berrà acqua torbida.

4) MUSICA
Al momento non è nota la musica.

5) FONTE
Link (sito visitato il 16 agosto 2009)

NOTE:
Questo tipo di filastrocche, molto note in Romania, vengono eseguite nel contesto dello stesso gioco infantile con una chiocciola o una lumaca che è descritto in uno dei post precedenti in questa discussione, per la versione lombarda (7).
Tale gioco è filmato nel seguente video, che presenta proprio una versione romena (parlata, non cantata):
Link
(sito visitato il 16 agosto 2009)

Modificato da - Forest in data 18 agosto 2009 18:04:45
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Forest
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Inserito il - 18 agosto 2009 : 17:37:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
(17) Un'altra versione romena.

1) TESTO ORIGINALE
Melc, melc codobelc
Scoate coarne bouresti
Ca te duc la balta,
Si-ti dau apa calda,
Si te duc la Dunare,
Si-ti dau apa tulbure,
Si te sui pe-un bustean,
Sa mananci leustean.

2) LINGUA E LUOGO
Romeno, Romania (dialetto differente da quello della versione presentata nel post precedente). Zona imprecisata.

3) TRADUZIONE ITALIANA
Lumaca, lumaca, lumachina,
tira fuori le corna,
ché se sei al lago,
si darà acqua calda,
e se porti al Danubio,
si darà acqua torbida,
e se sei sopra un tronco,
si mangerà sedano selvatico.

4) MUSICA
Al momento non è nota la musica.

5) FONTE
Link (sito visitato il 16 agosto 2009)


NOTE:
Questo tipo di filastrocche, molto note in Romania, vengono eseguite nel contesto dello stesso gioco infantile con una chiocciola o una lumaca che è descritto in uno dei post precedenti in questa discussione, per la versione lombarda (7).
Tale gioco è filmato nel seguente video, che presenta proprio una versione romena (parlata, non cantata):
Link
(sito visitato il 16 agosto 2009)

Modificato da - Forest in data 18 agosto 2009 18:05:18
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Forest
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Inserito il - 18 agosto 2009 : 17:37:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ed ora… se conoscete una filastrocca di questo tipo sulle chiocciole o le lumache, in cui si riconoscano almeno in parte queste tre fasi (prima fase: invocazione della lumaca o della chiocciola; seconda fase: richiesta di mostrare le sue "corna" o di uscire allo scoperto; terza fase: minaccia di farle del male se non lo farà, oppure un riferimento alla morte o alla sofferenza subita da uno o più esseri umani, o un riferimento alla pioggia o all'acqua o al cibo) e volete contribuire sul modello di quanto ho scritto sopra, grazie!!!
Per qualsiasi cosa, chiedete pure.

Conoscete anche voi il "canto delle lumache"? Scrivete qui le vostre versioni! GRAZIE fin d'ora a tutti coloro che parteciperanno!

Modificato da - Forest in data 18 agosto 2009 18:06:27
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garagolo
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Inserito il - 18 agosto 2009 : 19:56:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ti invio due versioni "fiorentine"
le cantilenava mia mamma e ad essa, mia nonna :
La prima versione è :
CHIOCCIOLA CHIOCCIOLA MARINELLA
( Marinella è la chiocciola edule Eobania vermiculata)
TIRA FUORI LE TUE CORNELLA
SE TU NON LE TIRERAI
TESTA D'ASINO SARAI
Quest'ultima frase poteva variare con minacce varie tipo:
PRESTO PRESTO MORIRAI

oppure:

BRUTTA FINE TU FARAI

La seconda è la seguente:

CHIOCCIOLA CHIOCCIOLA VIEN DA ME
TI DARO' IL PAN DEL RE
PAN DEL RE E DELLA REGINA
CHIOCCIOLA CHIOCCIOLA VIEN VICINA !

Questa ultima però la ricordo più legata alla lucciola ( e mi sembra anche più logico)anche se veniva usata anche per la chiocciola.
Essendo per lo più cantilene rivolte ai bambini piccoli, il senso più o meno logico era comunque di secondaria necessità.

Sperando di aver contribuito

ti saluto

Alessandro

Modificato da - garagolo in data 18 agosto 2009 20:04:24
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Forest
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Inserito il - 18 agosto 2009 : 20:55:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Alessandro (garagolo)!
Sì, hai certamente contribuito, e molto validamente.

La prima versione che citi appartiene certamente al tipo di filastrocca a cui si riferisce questo sondaggio.
Si notano infatti le tre fasi: invocazione, richiesta di tirare fuori le "corna" o di uscire allo scoperto, minaccia di nuocerle se non lo farà (che è una delle alternative previste dal mio modello, per il contenuto della terza fase: vedi il primo post di questa discussione).

La seconda filastrocca che citi ("chiocciola chiocciola vien da me") è molto nota con riferimento alle lucciole, e si canta anche nella mia area (la provincia di Milano). Non appartiene al tipo di filastrocca studiata in questo sondaggio (ma comunque non ne conoscevo una versione riferita alla chiocciola).

Allora, io farei la scheda riferita alla tua filastrocca così:

(18) Una versione fiorentina

1) TESTO ORIGINALE
Chiocciola chiocciola marinella
tira fuori le tue cornella
se tu non le tirerai
presto presto morirai
(oppure: brutta fine tu farai)
(oppure: testa d'asino sarai)

2) LINGUA E LUOGO
Italiano, zona di Firenze.

3) TRADUZIONE ITALIANA
(Inutile)

4) MUSICA
Esiste una melodia? Veniva cantata?

5) FONTE
Nota nel tuo ambiente familare per trasmissione diretta (madre e nonna).

NOTE:
Vedi sopra:
Personalmente, sono dell'avviso che "presto presto morirai" o "brutta fine tu farai" siano versioni meno recenti dell'ultimo verso, mentre "testa d'asino sarai" potrebbe essere una versione successiva, meno dura, più scherzosa, quando la filastrocca aveva perso ogni carattere rituale e si era ormai "infantilizzata", cioè ridotta ad un gioco per bambini senza più alcun senso profondo (di un possibile senso profondo originario, e della successiva possibile "infantilizzazione" vi parlerò tra qualche tempo).
"Marinella" è la chiocciola edule Eobania vermiculata.
Personalmente, credo che il fatto che la filastrocca si riferisca specificamente ad una chiocciola edule sia importante, ma anche di questo vi parlerò tra un po' di tempo.
Di nuovo, grazie!

Modificato da - Forest in data 18 agosto 2009 20:59:30
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oxon
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Inserito il - 18 agosto 2009 : 21:32:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Rispondo per quanto attiene alla versione dialettale genovese, scusandomi per la non troppo corretta ortografia, si tratta di una lingua molto difficile da trascrivere e la tastiera del PC non contiene i caratteri particolari dell'idioma.

Lumassa, lumassin,
tia foea i toe curnin,
dunca t'ammassu.

Traduzione (anche se ovvia):

Lumaca, lumachino,
tira fuori le tue corna,
se no ti ammazzo.

Spero di avere portato un minimo contributo, e con l'occasione porgo i miei complimenti per questa iniziativa che "salva" parte del nostro patrimonio etnologico, oramai destinato a ridimensionarsi, se non a scomparire.
Ciao e grazie.


Oxon

Give me the fruitful error any time, full of seeds, bursting with its own corrections. You can keep your sterile truth for yourself.
Vilfredo Pareto
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ninocasola43
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Inserito il - 18 agosto 2009 : 22:03:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ne propongo due versioni di Sorrento che cantavamo da piccoli
Jesce, jesce corna
ca mammeta te ncorna
e te ncorna ncopp''a l'asteco
e faje figli masculi

oppure

jesce, jesce corna
ca mammeta te ncorna
e te ncorna aret''a porta
e 'o diiavule te ne porta

traduzione:

esci, esci corna
che tua madre ti incorna
e ti incorna sull'astico (terrazzo dell'ultimo piano)
e fai figli maschi

e l'altra

esci, esci corna
che tua madre ti incorna
e ti incorna dietro la porta
e il diavolo ti potta via

altre varianti ascoltate nei comuni della provincia di Napoli, hanno im comune le prime due strofe e variano solo le altre due

il motivo è cantilena sul tipo: girogiro tondo, gira intorno al mondo
nin
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theco
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Inserito il - 18 agosto 2009 : 22:25:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Purtroppo non conosco il 'canto delle lumache' e quindi mi perderò il piacere di contribuire in prima persona.
Ho trovato alcuni riferimenti in rete che immagino conoscerai già, ma in caso contrario forse potranno esserti utili, là dove si dimostri possibile contattare la persona che li ha pubblicati.

Forum di linguistica, con una discussione che parla del tuo oggetto
Link

Raccolta di filastrocche con tre/quattro versioni diverse del tuo oggetto
Link

Stesso sito con due versioni milanesi
Link
Link

... e una versione veneta
Link

... e una piemontese
Link

questa invece è in tedesco
Link

altra raccolta di filastrocche, controlla alla voce 'Lumachine', ma mi sembra che abbia una struttura diversa...
Link

Ciao, Andrea
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