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Cjargnel
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Inserito il - 12 marzo 2022 : 14:22:13
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Considerazioni sul declino di alcune specie di orchidee: ardito paragone tra la montagna friulana e un’isola del Mar Egeo con opportuni suggerimenti per chi volesse andarci.
Negli ultimi trent’anni la Carnia ha subito una drastica modifica ambientale e, con essa, una diminuzione del numero di molte popolazioni di orchidee “prative” (principalmente Anacamptis morio, Coeloglossum viride, Dactylorhiza sambucina, D. majalis, D. traunsteineri, Limodorum abortivum, Neotinea ustulata, N. tridentata, Orchis mascula, O. militaris, Traunsteinera globosa) e, mi pare, un relativo aumento delle specie nemorali. Il cambiamento dell’habitat, dettato a bassa quota (300-400 m) da urbanizzazione del territorio e trasformazione dell’agricoltura di sussistenza a intensiva, alle quote superiori è dovuto all’espansione delle aree boschive, causata dallo spopolamento della montagna, dalla perdita di attività produttive non più sostenibili con l’abbandono di zone prative da sfalcio e di malghe (territori rapidamente invasi da Rumex alpinus e ricolonizzati da Alnus viridis). Dove le praterie resistono, le Orchidaceae sono inesorabilmente soffocate da Deschampsia cespitosa o altre Poaceae di grossa taglia, i loro rizotuberi divorati dai cinghiali. Si parla pure di cambiamento climatico (innalzamento della temperatura media) come fattore influenzante la disposizione e la sopravvivenza delle popolazioni di orchidee condizionandone lo spostamento verso quote più elevate, dell’azione nociva di insetticidi e fungicidi su impollinatori e micorrize: sinceramente credo che questi siano fenomeni evidenziabili solo nel lungo periodo, considerata anche la lentezza di sviluppo di molte specie di Orchidaceae. Non bastano certo 20 anni, cioè il tempo da cui osservo le orchidee della montagna friulana. Quindi in Carnia, a mio avviso, il declino delle specie sopraindicate deriva principalmente da una pressione antropica in progressivo, ineluttabile esaurimento. Al contrario, si dovrebbe agire con rapidità sulla nefasta esplosione demografica dei cinghiali, capaci in una notte di dissodare le residuali isole prative ancora non inghiottite dal bosco.
Beh, di cinghiali se n’è parlato, ma le Barlie? Ovviamente in Carnia non ce ne sono ma sull’isola di Chios (Egeo orientale) sì, ed in gran numero.
19/02/2022 - Isola di Chios, Mar Egeo orientale
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Cjargnel
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Inserito il - 12 marzo 2022 : 14:23:24
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Dopo 2 anni di rinvii causa il COVID-19 sono riuscito a tornarci già a metà febbraio: contavo di osservare le orchidee appartenenti al Gruppo di Ophrys fusca (e di capirne qualcosa di più), qui chiamato Gruppo di O. attaviria (Antonopoulos 2009), insomma quelle Pseudophrys precoci con labello marrone bordato di giallo! Ma, ahimè, a gennaio è piovuto poco, febbraio è stato insolitamente freddo: solo ora cominciano a spuntare le prime Ophrys, per il momento orchidee in fiore solo Himantoglossum robertianum (di cui allego alcune foto).
19/02/2022 - Isola di Chios
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Cjargnel
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Inserito il - 12 marzo 2022 : 14:24:47
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19/02/2022 - Isola di Chios
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Inserito il - 12 marzo 2022 : 14:25:39
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Inserito il - 12 marzo 2022 : 14:26:18
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Inserito il - 12 marzo 2022 : 14:26:56
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Inserito il - 12 marzo 2022 : 14:27:39
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Inserito il - 12 marzo 2022 : 14:28:16
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19/02/2022 - Isola di Chios
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19/02/2022 - Isola di Chios
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Inserito il - 12 marzo 2022 : 14:29:36
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19/02/2022 - Isola di Chios
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Inserito il - 12 marzo 2022 : 14:30:45
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Molte piante di H. robertianum, in molti siti ma, volendo tornare all’argomento del titolo, non diffuso come potrebbe essere, dato che è pianta robusta, con molti fiori ad impollinazione entomofila e alto tasso di allegagione; è frequente il riscontro di moltissimi individui in pochi metri quadri.
22/02/2022 - H. robertianum su terreno incolto
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Inserito il - 12 marzo 2022 : 14:31:38
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22/02/2022 – Coltivazioni prevalenti a Chios: uliveti e Pistacia lentiscus per il mastice
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Cjargnel
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Inserito il - 12 marzo 2022 : 14:32:41
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La sua presenza è però confinata ai margini delle coltivazioni di mastice (Pistacia lentiscus) e, negli uliveti, solo in prossimità dei muretti a secco divisori degli appezzamenti o in quelli terrazzati, non raggiungibili (rari) da motozappe.
22/02/2022 - H. robertianum ai margini di coltura di Pistacia lentiscus
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Inserito il - 12 marzo 2022 : 14:33:29
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25/02/2022 - H. robertianum su terrazzamento incolto
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Cjargnel
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Inserito il - 12 marzo 2022 : 14:34:20
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26/02/2022 - H. robertianum ai margini di uliveto
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Inserito il - 12 marzo 2022 : 14:54:07
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26/02/2022 – Uliveto con “monocoltura” di Oxalis pes-caprae
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Cjargnel
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Inserito il - 12 marzo 2022 : 14:55:27
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Al di fuori delle zone coltivate si estendono pinete (solo in quota, inutile cercare orchidee prima di maggio) e una vasta Phrygana, gariga bassa ricca di arbusti spinosi, piante aromatiche, euforbie, lavande, ginestre: sono zone impervie, raggiungibili camminando per sentieri o strade agricole dissestate e fruibili solo in prossimità delle strade principali.
26/02/2022 - Isola di Chios: pineta di Pinus Brutia (quota 250-750 m)
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Cjargnel
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Inserito il - 12 marzo 2022 : 14:57:02
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Ospitano molti siti descritti come ricchi di Oprys e Orchis salvo trovarci greggi di capre o i loro escrementi e tante rosette basali di Orchidaceae brucate. E dire che sarebbero ghiotte di Oxalis pes-caprae (da cui il nome) ma che attivamente viene impedito di brucare: pare che provochi loro la calcolosi renale come agli umani.
Mandi (saluto friulano)! Γιασας (saluto greco)!
01/03/2022 - Isola di Chios: uliveti e phrygana
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Cjargnel
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Inserito il - 12 marzo 2022 : 15:06:11
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Scusatemi, ma avevo dimenticato la didascalia che accompagna questa foto.
Nel giro di 30 anni dalla superficiale e scarsa zappatura a mano, anche le aree coltivabili più remote sono passate alla fresatura meccanica, profonda e letale per tuberi e rizotuberi (e probabilmente per le specie fungine simbionti). Il terreno annualmente smosso ora è invaso da Oxalis pes-caprae, pioniera infestante alloctona che impedisce la germinazione di qualsiasi altra pianta. In pratica H. robertianum (o i suoi fusti già rinsecchiti a fine aprile) è diventata pianta “sentinella” dove cercare altre orchidee! 26/02/2022 – Uliveto con “monocoltura” di Oxalis pes-caprae
26/02/2022 – Uliveto con “monocoltura” di Oxalis pes-caprae
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bgiordy
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3648 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 marzo 2022 : 16:10:59
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Che posti suggestivi!
Vale la pena visitarli anche se non ci sono ancora le Ophrys.
... e poi le Barlie 
ciao |
bgiordy Link |
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bosconero71
Utente Super
    
Città: Argenta
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
5256 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 marzo 2022 : 17:45:47
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Bellissima ed interessante documentazione, grazie... e complimenti!
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