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La scorsa settimana ho osservato per molte ore gli ululoni appenninici (Bombina pachypus). A prima vista potrebbero sembrare degli animali statici, così immobili per lungo tempo, ma non è affatto vero, basta attendere un po' e si notano tante cose. Purtroppo non ho le competenze scientifiche per comprendere a pieno tutte le dinamiche, ma alcuni comportamento mi sono sembrati chiari. Questa volta eravamo in due e ci siamo divisi i punti di osservazione, in modo che mentre facevo le foto non perdessi di vista l'insieme della scena. Il periodo riproduttivo era ai massimi livelli e tra i maschi c'era una certa aggressività. Credo che le femmine adulte fossero in numero inferiore ai maschi perché mentre diverse coppie erano in copula, c'erano altri maschi che disturbavano. Uno era molto aggressivo, saltava su tutte le coppie, ad un certo punto ha aggredito una femmina molto piccola che si dibatteva, tanto che, una volta che è riuscita a liberarsi è uscita dall'acqua e si è nascosta sotto una pietra per ore. L'ho vista sempre lì nascosta. Vi mostro una scena che sono riuscita a documentare. C'era una coppia in copula, è arrivato un altro maschio a disturbare. Il maschio "titolare" l'ha inseguito e fatto scappare, per ben due volte, ma lui tornava. Al terzo tentativo da me osservato anziché fuggire si è girato e ha ingaggiato una lotta feroce. Le foto sono in sequenza non manca nessuno scatto. Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
A questo punto si sono sganciati e ognuno è andato a rifugiarsi nel lato opposto. Non ho capito l'esito della lotta perché era tutto molto veloce, né ero più in grado di distinguere i soggetti. Durante la giornata ho avuto modo di vedere altre scene interessanti, di altro genere, se vi fa piacere posso preparare qualche altra serie. Immagine: 115,63 KB
Notevolissima documentazione! Mai visto nulla del genere con Bombina, complici anche le basse densità solite nella maggioranza delle popolazioni di ululoni. Ho assistito qualche volta a vicende simili con le rane verdi...
e bellissima osservazione. Molto interessante. Sul fatto che in genere invece si posando vedere due maschi avvinghiati a "lottare" invece sarei più cauto nell'interpretazione. Premesso che capita di vedere (in realtà più spesso sulla variegata)più maschi attorno addosso ad una femmina, è anche vero che in preda alla fregola (avete presente i rospi che si attaccano alla mano se sono eccitati?) uno dei due maschi (o entrambi?) abbia scambiato uno dello stesso sesso per un potenziale partner. Per questo motivo tutte le specie di anuri (o quasi) hanno una repertorio di "canti di rilascio" che il maschio emette per dire all'altro "bello... ti stai sbagliando". Se l'altro non comprende ne può venire una colluttazione.
Se la densità nella pozza è alta (con elevato tasso di feromoni, a memoria ricordo di avere letto che sono emessi da Bombina), la sex ratio sbilanciata, la la presenza di sono maschi inesperti è un fenomeno che può avvenire con una certa "facilità"
la cosa interessante qui è che il maschio in accoppiamento ha poi inseguito il "molestatore"
complimenti anto
Messaggio originario di AngelaI:
La scorsa settimana ho osservato per molte ore gli ululoni appenninici (Bombina pachypus). A prima vista potrebbero sembrare degli animali statici, così immobili per lungo tempo, ma non è affatto vero, basta attendere un po' e si notano tante cose. Purtroppo non ho le competenze scientifiche per comprendere a pieno tutte le dinamiche, ma alcuni comportamento mi sono sembrati chiari. Questa volta eravamo in due e ci siamo divisi i punti di osservazione, in modo che mentre facevo le foto non perdessi di vista l'insieme della scena. Il periodo riproduttivo era ai massimi livelli e tra i maschi c'era una certa aggressività. Credo che le femmine adulte fossero in numero inferiore ai maschi perché mentre diverse coppie erano in copula, c'erano altri maschi che disturbavano. Uno era molto aggressivo, saltava su tutte le coppie, ad un certo punto ha aggredito una femmina molto piccola che si dibatteva, tanto che, una volta che è riuscita a liberarsi è uscita dall'acqua e si è nascosta sotto una pietra per ore. L'ho vista sempre lì nascosta. Vi mostro una scena che sono riuscita a documentare. C'era una coppia in copula, è arrivato un altro maschio a disturbare. Il maschio "titolare" l'ha inseguito e fatto scappare, per ben due volte, ma lui tornava. Al terzo tentativo da me osservato anziché fuggire si è girato e ha ingaggiato una lotta feroce. Le foto sono in sequenza non manca nessuno scatto. Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
Grande Angela!! le tuo osservazioni in natura ,valgono più di un infinità di pseudo articoli scientifici, e le tue immagini sono uniche, proprio perché si sente la passione e l'amore per che ciò che osservi !! sei un mito!!