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Mary from Italy
Utente Senior

Città: Sostegno
Prov.: Biella

Regione: Piemonte


3482 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 aprile 2016 : 21:49:45 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ho messo qui la domanda invece che nel forum di fotografia visto che fotografo praticamente solo lepidotteri. Spero di aver fatto bene; se no, si può sempre spostare la discussione.

E’ da tanto che penso di comprare una reflex, ma continuo a rimandare perché non so quale prendere.

Attualmente ho una compatta Canon Powershot SX120 IS con zoom ottico 10x. Non va male per fotografare le farfalle di giorno, e anche per le macrofalene di notte se sono abbastanza vicine, ma i risultati sono pessimi quando cerco di fotografare di notte le microfalene, e anche le macrofalene se non sono molto vicine.

Mi trovo bene con la Canon, quindi sono orientata verso la stessa marca. Stavo pensando vagamente alla Canon Eos, ma non saprei quale modello.

Quello che vorrei sapere:

- quale modello di reflex sarebbe più adatto alle mie esigenze?

- quale obiettivo mi serve? Presumo uno macro oltre a quello fornito con la macchina? E’ meglio prenderne uno di marca, o va bene, almeno inizialmente, uno compatibile?

- è proprio essenziale un treppiede? Non l’ho mai usato, e quando sono in giro di giorno vorrei evitarlo, perché è un peso in più e raramente ci sarebbe il tempo di usarlo. Di notte potrebbe forse tornare più utile per fotografare le falene sul muro di casa.

- conviene di più acquistare la macchina in un negozio di zona, o va bene anche comprare su Amazon o simile? Online sicuramente costerebbe meno, ma in caso di guasto è più problematico?

Scusate la lunghezza del messaggio

Mary

mazzeip
Moderatore


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Prov.: Roma

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Flora e Fauna

Inserito il - 10 aprile 2016 : 23:32:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Non ti consiglio un modello in particolare, dato che uso Nikon e comprerei Nikon anche adesso, per alcuni motivi di cui possiamo discutere. Vorrei però darti qualche idea (e ulteriore dubbi ) un po' più generale.

- prima di tutto: full frame o aps-c (dx in casa Nikon), cioè il sensore grande quando il vecchio fotogramma a pellicola (24 x 36 mm) o più piccolo di circa 1.5 - 1.6 volte (15 x 23 mm più o meno)? Il full frame costa di più ed ha un po' meno profondità di campo a parità di ingrandimento, ma è meno rumoroso e ha mirini più grandi e luminosi che facilitano la messa a fuoco (quella vecchio stile, guardando dentro il mirino); se non hai le idee chiare, approfondiamo

- poi: per le farfalle notturne ti serve un obiettivo macro, con focale fissa, che arrivi all'ingrandimento 1:1 senza accessori o prolunghe, e ti consiglio caldamente una focale tra i 90 e 105 mm, anche "compatibile" ma comunque buono, tipo Tamron o Sigma; focali più corte (40 - 60 mm) ti costringono ad avvicinarti troppo, e hai più difficoltà di illuminazione, e di giorno le farfalle le fai scappare; focali più lunghe (150 - 180 mm) sono grosse e pesanti, e a mano libera rischi il mosso a diaframmi chiusi e ci vorrebbe il cavalletto, oggetto che detesto cordialmente

- cavalletto: si potrebbe scrivere un libro sull'argomento, sintetizzo molto: a me interessa la specifica farfalla più che la foto ad un soggetto qualsiasi, e se la specifica farfalla, che magari c'ho messo mesi a trovarla, se ne va mentre io armeggio col cavalletto, non sono contento , quindi devo essere rapido. Però a mano libera e con la luce diurna troppo spesso devo aprire il diaframma per evitare il mosso e addio profondità di campo, e la notte che faccio? C'è una soluzione sola, e si chiama flash, meglio se declinata al plurale, cioè più di un flash, per evitare una luce troppo dura. Io ne uso addirittura tre o quattro , montati sull'obiettivo, e così non ho problemi di luce, il diaframma è sempre a f/16, il tempo al sincro flash (1/250 s), gli ISO ai valori più bassi, o magari più alti se voglio far venir fuori di giorno lo sfondo lontano che altrimenti sarebbe tutto nero. Peccato che questa soluzione costi parecchio: Canon ha un solo twin flash, abbastanza datato, si chiama MT24-EX e lo trovi a quasi 900 euro . Gli universali fanno schifo, Nikon ne ha invece un modello wireless, decisamente più comodo anche se i risultati del Canon sono comunque ottimi, puoi usare non solo due unità ma quante ne vuoi, e costa (kit R1 con due unità e anelli per l'obiettivo) sui 550 euro: questo è uno dei motivi per cui io uso Nikon

- io acquisto ormai solo su internet, e da tantissimi anni: mai avuto guasti, ma anche chi li ha avuti, se ha comprato da rivenditori seri (non lo sconosciuto su ebay), non ha avuto problemi particolari di assistenza

- per le diurne si può usare un tele su un anello di prolunga, e a volte riesci ad ottenere risultati ottimi; io uso un 300 mm f/4 stabilizzato, ma sono ottiche che costano oltre i 1000, se vuoi ne parliamo.

A tua disposizione per approfondimenti, se vuoi anche a voce




Paolo Mazzei
presidente della Associazione Lepidotterologica Italiana - ALI
leps.it: Moths and Butterflies of Europe and North Africa
serifoswildlife.net: Serifos wildlife
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mazzeip
Moderatore


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Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 10 aprile 2016 : 23:43:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per la cronaca, il mio corredo base:

- Nikon D810, full-frame, 36 Megapixel
- Nikkor 105 mm macro f/2.8 stabilizzato
- Nikkor 300 mm f/4 stabilizzato
- Nikkor 24 - 85 mm per foto di ambiente
- set anelli prolunga auto
- 4 unità flash Nikon SB-R200 su anello, con commander SU-800
- flash Nikon SB-910




Paolo Mazzei
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Mary from Italy
Utente Senior

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Prov.: Biella

Regione: Piemonte


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 aprile 2016 : 00:11:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Paolo,

Ti ringrazio tanto per la tua risposta così dettagliata.

Devo ammettere che so poco o niente della parte tecnica; finora ho quasi sempre usato la classica modalità "punta e clicca" Ogni tanto provo ad usare le funzioni manuali della compatta, ma con scarsi risultati.

Un motivo perché mi piace la Canon che ho attualmente è la funzionalità IS (stabilizzazione d'immagine) che la mia macchina precedente, una piccola Nikon Coolpix, non aveva. La Coolpix non era male per un principiante, ma ho fatto un salto di qualità (beh, tutto è relativo...) quando ho preso la Canon, perché prima, molte immagini erano mosse.

Per questi motivi penso che mi servirebbe una reflex abbastanza facile di usare, almeno inizialmente, da un utente poco esperto. Ho usato solo un paio di volte una macchina fotografica col mirino (però nella preistoria, prima dell'invenzione delle macchine digitali), e non mi trovavo bene; mi trovo meglio con lo schermo delle macchine digitali. Non so se c'entra il fatto che sono miope; porto gli occhiali per vedere da lontano, ma per fotografare li tolgo, e guardo lo schermo invece della farfalla.

Per quanto riguarda il cavalletto farei volontieri a meno per i motivi che dici tu. Per quanto riguarda l'uso dei flash non ho capito molto, ma cercherò di farmi una cultura di queste cose.

C'è un'altra cosa che vorrei chiedere. Quando voglio fotografare una farfalla, in genere faccio un paio di scatti da una certa distanza, poi mi avvicino pian piano, e se riesco ad avvicinarmi abbastanza, cambio in modalità macro per fare un primo piano. Invece col reflex presumo che non funzioni così, visto che ci vorrà più tempo a montare un obiettivo macro che a premere un paio di tasti per cambiare modalità?

Mary
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Mary from Italy
Utente Senior

Città: Sostegno
Prov.: Biella

Regione: Piemonte


3482 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 aprile 2016 : 00:19:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Altra domanda: quale software consigliate per modificare le immagini?

Un paio d'anni fa ho scaricato la versione prova di Photoshop, ma l'ho trovato talmente complicato che ho lasciato perdere. Per ora uso solo Microsoft Paint se devo fare un crop, che ovviamente non è il massimo.

Sarebbero più semplici Photoshop Elements o Lightroom, per esempio?

Mary
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 aprile 2016 : 10:20:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ok, scusa l'eccesso di tecnicismi e cominciamo dalle cose semplici:

- se monti un'obiettivo macro, NON sei vincolata a fotografare solo da vicino, non è come il "modo macro" delle compatte: un macro per reflex è un'obiettivo a focale fissa (cioè non è uno zoom, non puoi aumentare o diminuire l'angolo di campo e quindi il campo inquadrato) che mette a fuoco, girando una ghiera, dall'infinito fino al suo massimo ingrandimento, cioè vai, senza soluzione di continuità, dai paesaggi lontani fino ad un insettino grande quanto il fotogramma al rapporto 1:1 (al rapporto 1:1, cioè, la tua foto copre un'area pari a 15 x 23 mm, che sono appunto le dimensioni del sensore per la maggior parte delle reflex più economiche, cioè le aps-c per Canon). La ghiera te la gira automaticamente la messa a fuoco automatica, ma il vantaggio rispetto alle compatte è che l'ultima parola ce l'hai tu: passi in messa a fuoco manuale e metti a fuoco quello che ti pare, senza scervellarti per far capire alla macchina che deve mettere a fuoco la farfalla e non lo sfondo . Io giro sempre con il macro montato e non lo cambio praticamente mai.

- le reflex Canon e Nikon (altre sì, ma te le sconsiglio perchè, come accessori per macro, non hanno le stesse possibilità) NON hanno la funzionalità IS, perché tale funzionalità è stata spostata sugli obiettivi (il motivo: perché così è più efficiente, e perché così la paghi tante volte quanti obiettivi stabilizzati ti compri ). Quindi, se ami gli scatti stabilizzati, devi scegliere ottiche stabilizzate, per Canon devono avere nel nome IS, per Nikon VR

- discorso flash, e motivo per cui è così utile anche di giorno, oltre che ovviamente indispensabile di notte: l'esposizione corretta di un soggetto, cioè far arrivare sul sensore della tua fotocamera la "giusta" quantità di luce, per non far venire la tua foto troppo scura o troppo chiara, la ottieni modificando, o lasciando che la macchina modifichi, tre parametri: il diaframma, il tempo di esposizione e la sensibilità ISO. Il diaframma è un dispositivo, montato nell'obiettivo, che si apre e si chiude lasciando passare più o meno luce, il tempo di esposizione corrisponde al tempo durante il quale la luce viene fatta passare e raggiunge il fotogramma, la sensibilità modifica l'efficienza con cui il sensore registra la luce. Tutti e tre questi parametri ottengono alla fine lo stesso effetto, cioè variare quanto risulterà chiara o scura la foto, ma ognuno ha i suoi vantaggi e le sue fregature , e devono essere usati con coscienza di causa.

Il diaframma: più lo chiudi, cioè vai verso numeri maggiori: 8, 11, 16, 22..., meno luce entra, però aumenta una cosa straordinariamente importante in macro che è la Profondità di Campo (PdC), cioè quanto del tuo soggetto risulta a fuoco nonostante sia un po' più vicino o più lontano del piano veramente a fuoco: se consideri un soggetto abbastanza "bombato", tipo una coccinella, a diaframmi aperti se metti a fuoco gli occhi ti si sfocano elitre e zampe, se metti a fuoco le zampe avrai sfocati gli occhi e così via, ma se chiudi il diaframma, e tanto più quanto più lo chiudi, anche le parti più "lontane" del tuo soggetto pian piano diventano sempre più a fuoco. Quindi il diaframma va chiuso, però così entra poca luce, e quindi devo variare gli altri due parametri per compensare la chiusura del diaframma.

Quindi devo allungare il tempo: anziché 1/250 s faccio passare la luce per tempi sempre più lunghi, 1/60, oppure 1/30, 1/15, 1/8... peccato però che così l'esposizione mi si aggiusta, ma l'immagine mi viene mossa: la fregatura dei tempi lunghi, infatti, consiste nel mosso, e per evitarlo il tempo deve essere brevissimo, e ancora una volta questo vuol dire far passare poca luce.

Ho ancora la sensibilità con cui rimediare al bisogno di PdC che mi fa chiudere il diaframma e al bisogno di un soggetto non mosso che mi fa accorciare il tempo: ma anche la sensibilità ha il suo lato oscuro, aumentandola mi si schiarisce sì la foto, ma mi aumenta il rumore e la foto perde parecchio dettaglio .

Se mi hai seguito fin qui, avrai capito che il problema si può formulare così: come faccio a tenere chiuso il diaframma (per avere molta Profondità di Campo) ma allo stesso tempo evitare una foto mossa (tempi lunghi) e rumorosa (sensibilità elevata)?

Una soluzione è il cavalletto: blocchi la macchina su un supporto che non si muove, quindi puoi aumentare il tempo quanto vuoi, pur mantenendo il diaframma chiuso e la sensibilità bassa. Questo però va bene quando anche il soggetto è immobile, altrimenti, nonostante la macchina sia ferma, la foto ti viene mossa lo stesso. Da qui prendono le mosse i cosiddetti "fotografi all'alba": escono con i loro granitici cavallettoni quando il sole non è ancora sorto, vanno nei prati coperti di brina e cercano soggetti addormentati e immobili, qualunque cosa va bene, ma non ci deve essere né un movimento né un alito di vento. Capisci che la cosa è un po' limitativa, e non fa per me....

Per me l'unica vera soluzione per la macro naturalistica è il flash: il lampo del flash è molto intenso e estremamente rapido, cioè blocca qualsiasi movimento, e ti consente di tenere il diaframma chiuso e la sensibilità bassa evitando il mosso ed il rumore, con una PdC notevole, e in più la "tonalità" della luce del flash è neutra e ti compensa le dominanti di colore dei cieli nuvolosi o col sole, delle albe e dei tramonti, dei prati ceh riflettono il verde e così via. Purtroppo il piccolo flash della fotocamera, quello che "viene su" premendo un pulsante (per questo si chiama flash pop-up) è troppo vicino all'asse dell'obiettivo ed è una sorgente di luce troppo puntiforme, che dà una luce piatta e innaturale e ombre troppo nette: per questo sarebbe meglio usare più di un flash, e montarli sull'obiettivo, e questa è la funzione dei flash doppi (twin) per macro. Ci sono anche gli anulari, ma sono l'apoteosi della illuminazione piatta, vanno bene per soggetti piccolissimi ma di solito non danni risultati eccelsi con le farfalle.

Questa trattazione è ovviamente troppo concisa e alquanto limitativa: andrebbero citate altre tecniche, tra cui l'uso di grandangolari a mano libera, che per le farfalle diurne danno ottimi risultati, ma altri lo possono fare meglio di me.

Per il momento mi fermo qui...




Paolo Mazzei
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mazzeip
Moderatore


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 aprile 2016 : 10:32:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Due parole solo sul software: con le reflex varrebbe decisamente la pena avere il tuo archivio fotografico in formato RAW e non JPG, per decine di motivi importanti di cui possiamo parlare, quindi ti servono degli applicativi che:

- ti consentano di manipolare i RAW, aggiustando l'esposizione e i livelli, da cui ottenere i JPG

- ti consentano di lavorare sul JPG, ritagliandolo, diminuendo le dimensioni ed effettuando tutte le attività di ritocco che portano alla foto finita, sia essa da stampare su un manifesto o da postare dul forum o sulla propria pagina FB.

Personalmente io utilizzo Nikon Capture NX-D, gratuito, per la lavorazione dei RAW (Canon credo abbia Digital Photo Professional) e PaintShop Pro X8 della Corel per i JPG: non costa una fortuna, non è troppo "pesante" e di derivazione MAC come i prodotti Adobe e, pur essendo abbastanza semplice, ha tutte le funzioni che mi servono.




Paolo Mazzei
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Giancarlo Medici
Moderatore

Città: Sassuolo


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Inserito il - 11 aprile 2016 : 11:10:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tutto giusto, ma Mary, per quanto sia forte e pur sempre una donna...e portarsi dietro un peso simile e soprattutto tenerlo fermo durante lo scatto non è cosa semplice ne so qualcosa io, che sono si un uomo, ma purtroppo non più giovane


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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 aprile 2016 : 11:38:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questa è la mia macchina con i flash montati (era, la D300 la uso per foto di ambiente, per macro uso la D810, ma cambia poco).

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Però: il flash montato sulla macchina (che è il commander che pilota le unità messe sull'obiettivo) si può eliminare scegliendo un corpo macchina in cui il flash pop-up fa anche da commander (ormai parecchie, tra cui anche le mie); dei 4 flashetti se ne possono tenere solo 2, e se si sceglie un corpo macchina abbastanza piccolo ecco che tutto questo peso diventa molto più gestibile: rimane corpo + obiettivo + anello + 2 unità molto leggere...

In casa Canon, con l'MT24-EX che non è wireless, questo è l'ingombro:

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Mary from Italy
Utente Senior

Città: Sostegno
Prov.: Biella

Regione: Piemonte


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 aprile 2016 : 14:11:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vi ringrazio per tutte le informazioni

Adesso devo uscire, me leggerò le risposte con calma stasera.

Comunque è sicuramente da tenere in considerazione quello che dice Giancarlo del peso. In genere faccio le passeggiate nella zona dove abito, andando a piedi da casa; quando il tempo è bello sto fuori spesso un paio d'ore. Sono piccolina (157 cm e 53 kg), e non più giovane neanch'io, quindi un peso notevole sarebbe un problema..

Mary

Modificato da - Mary from Italy in data 11 aprile 2016 14:13:24
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Mizar
Utente Super

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Prov.: Napoli

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Inserito il - 11 aprile 2016 : 18:48:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anch'io come Mary sono poco pratico di tecnicismi (diciamo che sto un gradino sotto i dilettanti), e la spiegazione "semplificata" (anche se per me non lo sarà mai abbastanza) di Paolo l'ho letta attentamente. Solo che io ho meno coraggio di Mary e non oso nemmeno cimentarmi con una reflex.
Da qualche tempo anch'io stavo pensando di cambiare, e leggere il post di Mary con i suoi dubbi e le sue tecniche di avvicinamento ai soggetti molto simili alle mie, sono un'ulteriore spinta. La mia paleomacchina attualmente è una Nikon coolpix

Verrà il giorno in cui uccidere un animale sarà considerato un delitto al pari di uccidere un uomo. (Leonardo da Vinci)
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 aprile 2016 : 21:53:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Attenzione a non riporre troppe aspettative di rapidi successi sulla reflex come sostituta della compatta: purtroppo, a fronte di una spesa che non è mai piccola e può diventare quasi proibitiva se affrontata in un colpo solo, e di un ingombro e un peso decisamente maggiori, la reflex, almeno nei primi esperimenti, può deludere, e non poco .

Chi è abituato alle buone compatte (bridge e simili) in macro, soprattutto le più recenti, ha avuto a che fare con un oggettino che ti consente di avvicinarti al soggetto a qualche cm, di avere un'ottima profondità di campo (figlia del sensore molto piccolo), di gestire l'esposizione in totale autonomia assicurandoti (quasi) sempre dei risultati eccellenti, di essere poco sensibili al mosso date le focali molto corte e la sensibilità elevata, e il tutto senza dover laurearsi in fotografia . In poche parole, di avere ottime foto con sforzi modesti.

Certo, confrontando le foto ottenute con la compatta con quelle realizzate da chi la reflex in macro la usa ormai da anni, ci si accorge che varrebbe la pena di fare il grande passo: vi consiglio però di farlo solo se siete disposti ad applicarvi, a capire il minimo di tecnicismi necessari, a fare tante prove passando per risultati che, all'inizio, definire scarsini è spesso un eufemismo. Definita pari a 10 la qualità delle macro con la vostra compatta, come passate alla reflex la qualità diventerà magari 5, forse qualcosa in più, spesso qualcosa in meno : e per farla aumentare serve costanza, esperimenti, tanta pazienza e, perché no, una quantità consistente di buoni consigli .

Ma non vi scoraggiate e alla fine vedrete che ne è valsa la pena : io ho cominciato a fare macro con la reflex nel 1978, quando il digitale era ben lontano, si usavano le diapositive, che costavano un occhio, non ammettevano errori di esposizione nemmeno di mezzo stop e non ti permettevano ovviamente di vedere il risultato in tempo reale, dovevi mandarle in laboratorio e aspettare che venissero sviluppate e intelaiate per poterle proiettare, per scoprire magari che tutti e 36 gli scatti erano emerite porcherie . Infatti, all'epoca, foto belle di insetti in giro ce n'erano veramente poche; oggi, al confronto, è tutto più semplice e più immediato, e la vostra reflex è lì, da qualche parte, che vi aspetta...





Paolo Mazzei
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Mary from Italy
Utente Senior

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Prov.: Biella

Regione: Piemonte


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 aprile 2016 : 22:47:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Paolo,

Ti ringrazio tanto per le spiegazioni semplificate

Messaggio originario di mazzeip:

- se monti un'obiettivo macro, NON sei vincolata a fotografare solo da vicino, non è come il "modo macro" delle compatte ... La ghiera te la gira automaticamente la messa a fuoco automatica, ma il vantaggio rispetto alle compatte è che l'ultima parola ce l'hai tu: passi in messa a fuoco manuale e metti a fuoco quello che ti pare, senza scervellarti per far capire alla macchina che deve mettere a fuoco la farfalla e non lo sfondo . Io giro sempre con il macro montato e non lo cambio praticamente mai.


Benissimo, quello non l'avevo capito, anche se ho letto qualcosa online sulle reflex.

- le reflex Canon e Nikon (altre sì, ma te le sconsiglio perchè, come accessori per macro, non hanno le stesse possibilità) NON hanno la funzionalità IS, perché tale funzionalità è stata spostata sugli obiettivi (il motivo: perché così è più efficiente, e perché così la paghi tante volte quanti obiettivi stabilizzati ti compri ). Quindi, se ami gli scatti stabilizzati, devi scegliere ottiche stabilizzate, per Canon devono avere nel nome IS, per Nikon VR


OK, penso che per me sarà necessario un macro stabilizzato, perché non ho la mano molto ferma quando scatto le foto. Andrebbero bene anche quelli Tamron VC o Sigma OS, che costano meno?

Per quanto riguarda l'uso del flash, ho capito quello che dici, ma se decido di prendere una reflex penso di iniziare ad usare le sue funzioni base per vedere come va prima di aggiungere quello che per me sarebbe un altro livello di complessità oltre che di peso.

Attenzione a non riporre troppe aspettative di rapidi successi sulla reflex come sostituta della compatta: purtroppo, a fronte di una spesa che non è mai piccola e può diventare quasi proibitiva se affrontata in un colpo solo, e di un ingombro e un peso decisamente maggiori, la reflex, almeno nei primi esperimenti, può deludere, e non poco


E' quello che temevo; sarà sicuramente frustrante all'inizio, ma devo sicuramente trovare un modo per migliorare le mie foto.

Avevo anche pensato ad una bridge, anche per ridurre il peso, ma non so se basterebbe per le microfalene, che ultimamente trovo sempre più spesso.

Spero che anche Mizar deciderà di fare il grande passo, così potremmo scambiare esperienze

Mary
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picollo
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Regione: Emilia Romagna


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Flora e Fauna

Inserito il - 12 aprile 2016 : 15:19:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non si può non esser d'accordo con quanto detto da Paolo, naturalmente per quanto riguarda la ripresa di lepidotteri. Io posso solo cercare di darti una mano a decidere basandomi sulla mia esperienza. Premetto che il mio soggetto principale sono i fiori che notoriamente non scappano e quindi sono uno di quei "pazzi" che si portano dietro qualche chilo di cavalletto che però subito abbandono se trovo qualche farfalla interessante: lì ci vuole rapidità, ha ragione Paolo.
Su reflex o non reflex ha già detto tutto Paolo: inquadrare attraverso un mirino, scegliere l'ottica più adatta, avere un sensore poco rumoroso e con buona definizione sono i punti di forza di un sistema reflex, per me irrinunciabili.
Io sono partito con Canon e mi trovo bene, anche se dal punto di vista dei sistemi flash è molto meglio Nikon (conosco fior di fotografi naturalisti che hanno proprio cambiato sistema "stressati" dai vari cavetti dei flash MT di Canon...)tuttavia ho trovato e acquistato un flash Metz Mecablitz 15 MS-1 che può tornare molto utile proprio per le foto alle falene. Ha una forma anulare, ma in effetti è dotato di 2 parabole posizionate ai lati opposti (evidenziate in foto dalle frecce) regolabili rapidamente in potenza per fornire un'illuminazione meno piatta e in inclinazione (3 posizioni) a seconda della distanza dal soggetto. Si monta su un anello che si vita davanti all'obiettivo e non ha bisogno di cavi, essendo comandato dal flash pop-up della camera o da un trasmitter (come si vede in foto, perchè la mia EOS 5D II non ha il flash pop-up). Col 100mm macro Canon (che arriva al rapporto 1:1 senza allungarsi durante la messa a fuoco) si ha un'ottima configurazione per le riprese ravvicinate. Il costo del Metz non supera i 250 euro e il vecchio 100 mm macro Canon si aggira sui 350 (il nuovo stabilizzato costa di più, ma la stabilizzazione non è di grande aiuto a distanza ravvicinata e io non investirei in quello). Tra i corpi macchina c'è l'imbarazzo della scelta e restando su un APS-c si riesce tranquillamente ad acquistare il tutto "nuovo" (reflex+macro+flash) restando dentro i 1000 euro.
Per le diurne la distanza di lavoro è fondamentale e il 100 rischia di far perdere qualche occasione: in questo caso anch'io preferisco un'ottica più lunga (180 macro o 300) ma lì i costi aumentano...
Spero di esserti stato utile. Se vuoi sul mio sito puoi vedere qualche esempio, anche se le gallerie dedicate delle falene, in particolare quelle dei microlepidotteri, le sto ancora rifacendo.
Immagine:
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Sergio
Natura del Parmense: Link
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Mizar
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Prov.: Napoli

Regione: Campania


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Inserito il - 12 aprile 2016 : 23:46:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Mary from Italy:


Spero che anche Mizar deciderà di fare il grande passo, così potremmo scambiare esperienze



Mary io credo resterò sulle compatte però. Sarebbe troppo rapido il passaggio alla reflex per me e non mi sento pronto. Non ho mai nemmeno maneggiato una compatta di buona qualità finora.

Verrà il giorno in cui uccidere un animale sarà considerato un delitto al pari di uccidere un uomo. (Leonardo da Vinci)
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Mary from Italy
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Flora e Fauna

Inserito il - 13 aprile 2016 : 00:21:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie mille, Sergio, per il tuo contributo. Mi hai dato molto a cui pensare.

Il sistema flash di cui parli tu potrebbe andare bene anche per le microfalene (sia di giorno che di notte) e per le foto scattate di notte da una certa distanza? Da quello che dici, mi sembra di no. C'è un lampione sul muro tra casa mia e quella accanto che attira un bel po' di falene, ma spesso sono troppo lontane per scattare foto decenti con la mia macchina attuale. Le distanze non sono enormi, ma anche 3-4 metri possono essere troppi.

Complimenti per il tuo sito

Mary

Modificato da - Mary from Italy in data 13 aprile 2016 00:22:45
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picollo
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Inserito il - 13 aprile 2016 : 12:04:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie per i complimenti.
Venendo al tuo quesito chiaramente i 3-4 metri diventano proibitivi per i micro, mentre per i macro ci vuole un buon tele (tipo 300 mm), magari con un moltiplicatore di focale (1.4 o 2X)e sicuramente interventi di ritaglio in postproduzione. Poi non aspettarti meraviglie visto che mi sembra di capire che si tratterà di riprese dal basso verso l'alto di soggetti posati su un muro. A quelle distanze il flash che ti ho indicato perde i suoi vantaggi essendo studiato per riprese ravvicinate e a dire il vero non ho mai provato se ha una potenza adeguata, anche se penso che dovrebbe arrivarci.

Per darti un'idea del campo inquadrato ho provato a fotografare la copertina di un libro che riproduce le falene a dimensione reale con il 300mm + moltiplicatore di focale 1.4x a 3 metri di distanza: il campo inquadrato è circa 16x24 cm.

Sotto ti ho messo un ritaglio della foto precedente (la zona incorniciata in rosso) e come puoi vedere si nota la retinatura di stampa, il che vuol dire che i particolari sono stati ben ripresi. E questo grazie al sensore della reflex...

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Sergio
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Modificato da - picollo in data 13 aprile 2016 12:11:45
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Inserito il - 14 aprile 2016 : 23:22:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie di nuovo per le precisioni, Sergio

Mary
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Inserito il - 26 agosto 2016 : 23:28:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Resuscito questa discussione perché non ho ancora comprato la reflex , ma adesso vorrei decidermi, e ho ancora un paio di domande.

Mi avete persuaso che conviene prendere una Nikon perché offre una scelta di flash più ampia.

Stavo pensando alla Nikon D3200 o D3300, che non sono i modelli più recenti, ma i prezzi sono abbastanza abbordabili, e penso che potrebbero andare bene per un principiante.

Sono disponibili da vari fornitori in kit con obiettivo 18-55 VR o 18-105 VR (c'è anche non-VR, che costa meno, ma non ho la mano molto ferma quando scatto).

La stragrande maggioranza delle mie foto sono di lepidotteri, compreso i micro, ma a volte mi piacerebbe usare la macchina anche per fotografare panorami o uccelli ad una certa distanza.

Tenendo presente che dovrò anche prendere un obiettivo macro, mi servirà l'obiettivo 18-105, che costa di più?

Poi per quanto riguarda l'obiettivo macro, pensavo di prendere il Sigma 105mm-F/2.8 o simile.

Potrebbe andare bene?

Poi quando mi sono un po' abituata alla nuova macchina, prenderò un flash anulare e un cavalletto, forse tipo monopiede.

Mary

Modificato da - Mary from Italy in data 26 agosto 2016 23:30:30
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picollo
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Inserito il - 27 agosto 2016 : 16:29:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Mary from Italy:
...La stragrande maggioranza delle mie foto sono di lepidotteri, compreso i micro, ma a volte mi piacerebbe usare la macchina anche per fotografare panorami o uccelli ad una certa distanza...

A parte i panorami, sia il 18-55 sia il 18-105 non ti consentiranno di fare farfalline o uccelli. Se poi ti stai orientando verso un macro 105 perchè spendere di più per un 18-105 visto che lo zoom massimo sarà uguale al macro che hai scelto?
A proposito poi di macro, oltre al Sigma 105 c'è anche il classico Tamron 90 che è sempre un ottimo macro e forse costa un pochino meno...

Sergio
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Inserito il - 27 agosto 2016 : 19:00:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
OK, grazie.

Nella mia totale ignoranza di queste cose, non sapevo che differenza c'era fra un obiettivo 18-105 mm e un obiettivo macro 105 mm.

Quindi se prendo un macro 105 mm, basterebbe il 18-55 mm.

Adesso ho un'altra domanda.

Come dicevo, pensavo alla Nikon D3200 o D3300, però stavo leggendo le recensioni online della D3300 non-VR, che presumo valgano anche per la VR, e dicono che quel modello non ha l'auto FP (sincronizzazione ad alta velocità) che, se ho capito bene, può servire quando si usa il flash di giorno.

Tenendo presente che io fotografo spesso i microlep di giorno, questo sarebbe un problema?


Mary
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