ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
ah scusa Manuel, è vero! Ma il pomeriggio poi mi ero staccato al volo io e quindi le foto di Zuffi e tritone allo stagno con le Trachemys non le avevo, me l'ero perso !Bravo che hai recuperato
Ciao!!! Non voglio aggiungere foto-doppione, quindi eccone giusto una carina della nostra prima sera a raganelle, nei pressi della nostra abitazione....
Dopo la solita (e per qualcuno difficile !) sveglia delle 07:30, fatta la colazione, si parte per il 1°lavoro ufficiale del Volontanfibi: la protezione di uno stagno tramite applicazione di reti e tronchi per impedire l'accesso delle specie alloctone e difendere la fauna anfibia autoctona.
Lo stagno è situato lungo un sentiero turistico fruibile al pubblico; lo scopo è quello di sensibilizzare i turisti tramite la futura applicazione di un cartello divulgativo nel quale verrà spiegata la dannosità delle specie alloctone ed il motivo della costruzione di tale protezione.
A fianco dello stagno protetto, si trova un altro piccolo stagno che non è stato protetto, in modo tale da poter confrontare nel tempo l'evoluzione dei due sistemi e valutarne anche l'efficacia. A meno di 10 metri da questi stagni, vi è un ulteriore grande stagno che pullula di carpe, pesci gatto, gamberi killer... la speranza è quella di creare una piccola "oasi" di protezione in mezzo a tale "inferno" ...
Ma iniziamo con il racconto : prima di tutto, occorreva fare una pulizia per lavorare meglio... ecco i ragazzi che spianano la strada ai lavori Immagine: 241,23 KB
Pulita la zona adiacente al laghetto, si decide a quale distanza verrà costruita la barriera...
Siccome il laghetto è circondato da farnie con radici numerose e possenti, valutiamo che non è possibile scavare troppo in profondità per potere sotterrare la rete protettiva, quindi ci limitiamo ad uno scavo di 20 cm ad una distanza di circa 1 metro dal bordo del laghetto...( come vedremo invece in seguito, il secondo laghetto protetto sarà recintato a dovere ...ma non anticipo nulla )...
Qui vediamo Manuel che scava il solco guida, con Julia che annota il procedimento dei lavori...
Mentre si lavora, Luca continua la ricerca di forme di vita dentro al laghetto...
con grande piacere, ecco un Tritone Punteggiato ... A quanto pare, anche grazie al numero immenso di zone umide, pare che qui il gambero killer non abbia ancora fatto troppi danni...il nostro lavoro quindi prende ancora più valore, nella speranza di difendere questo piccolo specchio d'acqua !
Nel frattempo, mentre qualcuno scava, qualcun'altro prende tronchi, il nostro Mastro Lorenzo lavora di fino e crea i paletti che sorreggeranno la rete:
Nel frattempo, il resto del gruppo continua a ricercare il materiale, sfruttando il legno di alberi crollati lungo il sentiero e tagliati appositamente per noi dagli operai forestali...
Durante una pausa dagli sforzi, Bernardo assieme alle ragazze usano un pezzo di rete per creare una nassa da mettere all'interno del laghetto, per vedere se qualche gambero killer solitario non si sia infiltrato di recente...