Grazie per aver postato questo articolo... Recentemente me lo avevano dato cartaceo e non trovavo il link per poterlo condividere. E' davvero tristissimo ancora oggi ci siano realtà così troglodite... L'articolo ci aiuta a vedere, conoscere, urlare.. In Sardegna purtroppo questa attività di bracconaggio e' molto diffusa perché ahimè esiste ancora un mercato fiorente della tipica ricetta 'griva'. Infatti vittime principali sono soprattutto tordi e merli catturati tramite reti e lacci e venduti a rinomati ristoranti cagliaritani e dintorni e non solo... Esistono fortunatamente diverse realtà ambientaliste e singoli cittadini che ogni anno si distribuiscono nelle aree nevralgiche a distruggere lacci, reti e liberare uccelli ancora vivi.. Ma io credo sia altrettanto utile cercare di gridare basta anche attraverso mezzi di comunicazione e con la nostra stessa rete di conoscenza e divulgazione, quale indispensabile strumento.
mah.. io rimango pessimista , dopo aver partecipato a tutti i campi antibracconaggio mediterranei e distrutto reti ,lacci.trappole di ogni tipo poi magari consegnate a forestale o guardie locali ho costatato come la realtà sia molto diversa da quella espressa dai media. Non ci sono metodi pro natura solo parole : nelle zone a rischio il bracconaggio è aumentato e i bracconieri sono divenuti violenti ( leggi ultimo bollettino LIPU a Cagliari ). poi ci sono i giornali compacenti prendiamo il corriere della sera per esempio . non publica nulla contro la caccia e bracconieri . perchè ? molto semplice il caporedattore certo M.Donelli è un noto cacciatore antiverde antinatuaralista bracconiere e frequenta casa beretta. Lo dice lui stesso e lo conclama addirittura nelle occasioni antagoniste che gli sono capitate. Bisogna sempre sperare nell'informazione ? l'ISPRA è da qualche settimana occupata nei vertici decisinionali dai cacciatori e politici pro-Beretta. Rossi ( presidente federcaccia) beccalossi ( pdl prodistruction birds )e un altro di cui non ricordo il nome . si pensa forse che da oggi in poi l'ISPRA emetterà valutazioni scientifiche contro la caccia come ha fatto finora ? No di certo . siamo tornati agli anni 50 tanto cari al nostro boss governativo dove ognuno si comporta e vede la natura solo attraverso la sua oppressione tanto per usare un eufemismo. Tutto questo perchè a tutti piace fare foto e andar per boschi ma non certo fare il protezionista attivo . Intanto non si riesce più neppure a formare un nucleo italico per i campi anti bracchi nelle isole : però qualcuno ne parla per farsi un alibi e si ricorre a qualche australiano o americano che ci scrive qualche articolo e non certo per il corsera.
Negli anni '82-'84 vennero censite nelle valli bresciane un migliaio di tese di archetti (lo strumento preferito dai bracconieri).Nel 2007 la situazione non era cambiata,nonostante campi di controllo della forestale e Lipu. Finchè ci saranno persone che chiedono e vogliono lo spiedo,ci saranno ristoratori compiacenti che lo proporranno...
Ciao Maurizio
Il dolore è forse ciò che fa più fortemente esprimere gli artisti -J.F.Millet-