Ho finito per il momento, ti saluto e sono a tua disposizione per eventuali dettagli e per ripetere le foto di esemplari che ti interessino particolarmente (scusa la qualità di queste, ma ci si arrangia come si può!!!), ciao
Ciao Carlo, mi fa piacere leggerti. Complimenti per il bel materiale che hai postato; direi che in linee generali gli esemplari rientrano nel range morfologico delle specie che hai identificato. L'unico dubbio mi sorge sulle retuse di Capraia, 100 m, che le vedo con una scultura molto particolare. Osservo i cordoni spirali di maggiore spessore posizionati in modo non conforme al tipo di morfologia che si dovrebbe riscontrare su questa specie, ti suggerisco di confrontarli con le altre retuse che hai postato. Inoltre, quando passi a Roma, se sei d'accordo, potresti portarle con te, in modo di poterle analizzare direttamente per confermare o meno l'identificazione. Per il momento ti ringrazio di aver aderito alla mia richiesta. Ciao. a presto.
Forza ragazzi, dateci sotto! Fateci conoscere i vostri esemplari; si sta evidenziando una discussione interessante e proficua per questo genere non ben conosciuto. Anche individui che possono sembrare modesti, alla fine si rivelano interessanti. Ad esempio ho potuto constatare che M. retusa, che ho sempre personalmente considerato specie di circalitorale profondo/batiale, si è rivelata presente anche nel coralligeno, grazie ai dati forniti dai malacolleghi che stanno partecipando alla discussione.Inoltre possiamo istituire un range dimensionale per ciascuna specie, per la quale ancora non è conosciuta la taglia massima raggiungibile. Ciao.
Forza ragazzi, dateci sotto! Fateci conoscere i vostri esemplari; si sta evidenziando una discussione interessante e proficua per questo genere non ben conosciuto. Anche individui che possono sembrare modesti, alla fine si rivelano interessanti. Ad esempio ho potuto constatare che M. retusa, che ho sempre personalmente considerato specie di circalitorale profondo/batiale, si è rivelata presente anche nel coralligeno, grazie ai dati forniti dai malacolleghi che stanno partecipando alla discussione.Inoltre possiamo istituire un range dimensionale per ciascuna specie, per la quale ancora non è conosciuta la taglia massima raggiungibile. Ciao.
Carlo
Dammi qualche giorno e vedo di scattare qualche immagine delle mie poche Mathilda.
Peter, molti complimenti per la bella carrellata di esemplari postati. Direi che per la maggior parte sono stati identificati bene con solo due personali notazioni, almeno per quello che riesco a decifrare dalle foto: M. coronata, l'esemplare di taglia maggiore per il tipo di scultura e il profilo generale si orienta fortemente verso M. bieleri, tra l'altro la disposizione dei cordoni, specialmente del mediano principale, allontanano l'attribuzione da coronata, anche perchè in questo caso sarebbe un individuo veramente poco coronato. Infatti se si osservano bene gli altri quattro individui postati si potrà notare come il cordone mediano sia posizionato più in basso e sia composto da noduli molto prominenti, che ornano il nicchio con la caratteristica "coronatura". Mentre in bieleri presunta, i cordoni spirali sono disposti in modo diverso, e sono di spessore maggiore rispetto a coronata. M. retusa, arc. toscano: il secondo esemplare,per capirci quello con i cordoni spirali mixati dimensionalmente, sembra non appartenere a questa specie in quanto la retusa, solitamente presenta tre cordoni spirali di spessore simile, con interspazi piuttosto regolari; inoltre osservando con attenzione si nota che la scultura è dissimile dagli altri individui postati della specie nominale. In questo caso non mi sento di esprimere una posizione identificativa, anche se così, a colpo d'occhio, potrei mirare ulteriormente a bieleri. Suggerirei di confrontare i due esemplari in questione fra di essi per vedere se presentano comune scultura. Complimenti ancora per gli esemplari. Grazie. Ciao.
Ciao Carlo, grazie mille per le delucidazioni. Sul secondo esemplare di Mathilda retusa, nutrivo già qualche dubbio, ma francamente non sapevo che pesci pigliare. Vedrò di fare qualche foto dove si vede bene il dettaglio della scultura, così forse si potrà dissipare ancora qualche dubbio. Ciao, Peter
Grazie Carlo, se ti riferisci all'articolo nel quale hai descritto la M. bieleri e la M. letei, me lo ha già dato il gentilissimo Mario, se invece parli di altro sono sempre interessato.