ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
Arrivata in europa dall’america nel secolo scorso, in italia e stata introdotta nel 1935 in alcune aree della pianura padana, a diversità della rana comune è molto grande, supera abbondantemente i 20 cm. Di lunghezza e 1500/2000 gr. Di peso, vive abitualmente in laghi, stagni, paludi e canali a lento corso comunque in zone ricche di vegetazione dove si nascondo con maestria, difatti è molto difficile da vedere ed ancor di più da fotografare. Molto attiva di notte si nutre principalmente di grossi artropodi e di piccoli vertebrati, riproduzione un po’ difficile, depone circa 2000 uova a formare un ampia massa galleggiante, lo sviluppo larvale è assai lungo e la metamorfosi si compie non prima di 1-2 anni, i maschi sono provvisti di sacchi vocali interni medianti i quali emettono un suono simile a un muggito da qui il nome “rana toro”
la sequenza delle foto inizia con i girini per arrivare a soggetti adulti del peso circa di 800 grammi, tutti gli animali fotografati sono stati trattati con cura e dopo pochi scatti reimmessi nel loro ambiente naturale senza nessun danno fisico.
Modificato da - Barbaxx in Data 10 maggio 2014 20:11:30
Anfibi in mano... da regolamento le foto sarebbero da togliere. Comunque hai fatto bene a specificare nel primo messaggio la cura nel trattarle. Posso chiedere dove sono state fatte le foto, e quando?
Anfibi in mano... da regolamento le foto sarebbero da togliere. Comunque hai fatto bene a specificare nel primo messaggio la cura nel trattarle. Posso chiedere dove sono state fatte le foto, e quando?
La foto 3 e 4 scattate nell'oasi di cronovilla (parma)giugno 2013, tutte le altre in un piccolo canale della pianura reggiana anno 2010,quest'ultime trovate casualmente durante un recupero di pesce in evidente difficoltà per la completa mancanza d'acqua causa il prosiugamento dello stesso per lavori di manutenzione.
interessante la sequenza dello sviluppo, grazie , per fortuna la metamorfosi è lunga, e questo in parte può limitarne il proliferare, anche se questo da solo non basta... Io non so se ce l'avrei fatta a liberarla di nuovo, tuttavia c'è da dire che non avrei saputo cosa farne .
Andrea
Modificato da - AnDrO in data 17 settembre 2013 22:09:53
qualche mod di sezione potrebbe contrassegnarla come "specie aliena" ?
p.s. mi spiace ma io non l'avrei liberata , a prescindere dalla valutazione su "che farne"
p.p.s. a dario-D21: il regolamento ("conoscenza, valorizzazione, salvaguardia della natura...") è motivato da ragioni di protezione degli anfibi da eventuali fattori di minaccia, in questo caso manipolazioni da parte di incauti per quanto benintenzionati... e non credo debba necessariamente valere per le specie aliene invasive, soprattutto quelle rivelatesi, come in questo caso, una minaccia diretta e grave per le specie autoctone, dato che qui di protezione non è proprio il caso di parlare
maurizio
quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, allora ci accorgeremo che il denaro non si può mangiare
l'avrei portata, ancora viva e incolume , al museo di milano (dove lavoro ), al nostro erpetologo (cioè stefano scali), che avrebbe valutato che farne
maurizio
quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, allora ci accorgeremo che il denaro non si può mangiare