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Primi passi per riconoscere i bruchi

Stampato da: Natura Mediterraneo
URL Discussione: https://www.naturamediterraneo.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=10965
Stampato il: 28 aprile 2024

Discussione:


Autore Discussione: mazzeip
Oggetto: Primi passi per riconoscere i bruchi
Inserito il: 04 aprile 2006 12:03:17
Messaggio:

Visto che siamo entrati nella stagione in cui abbondano i bruchi, qualche precisazione sulla morfologia per riconoscerli (primi passi...). Innanzitutto, le zampe: la larve dei lepidotteri hanno tre paia di zampe "vere" e un numero variabile di false o pseudo zampe, tanto che le principali conformazioni sono le seguenti:

3 4 1 (3 coppie di vere zampe, 4 coppie di false zampe addominali e 1 coppia di false zampe anali)

la maggior parte dei bruchi: tutte le diurne, e la maggior parte delle "notturne" (gli Arctiidae, Lasiocampidae, Saturniidae, Sphingidae, Zygaenidae, Lymantriidae, quasi tutti i Noctuidae, molti Notodontidae...)

Sphinx ligustri (Sphingidae)


Argynnis paphia (Nymphalidae)


Drymonia ruficornis (Notodontidae)


Cucullia verbasci (Noctuidae)


Notodonta dromedarius (Notodontidae)


quest'ultima ha un paio di false zampe anali funzionali, che però di solito vengono tenute sollevate

3 1 1 (3 coppie di vere zampe, 1 coppia di false zampe addominali e 1 coppia di false zampe anali)

tutti i geometridi (Geometridae)

Angerona prunaria (Geometridae)


Erannis defoliaria (Geometridae)


con la sola eccezione della sottofamiglia delle Archiearinae (3 specie in Europa), che rientra invece nella conformazione tipo 3 4 1

Archiearis notha (Geometridae), foto di Philippe Mothiron


3 2 1 (3 coppie di vere zampe, 2 coppie di false zampe addominali e 1 coppia di false zampe anali)

Quasi tutti i rappresentanti della sottofamiglia delle Plusiinae dei Noctuidae

Chrysodeixis chalcytes (Noctuidae)


Autographa gamma (Noctuidae)


3 4 0 (3 coppie di vere zampe, 4 coppie di false zampe addominali e nessuna coppia di false zampe anali)

Due gruppi distinti: la sottofamiglia delle Stauropinae della famiglia Notodontidae e i Drepanidae (Drepaninae); in entrambi i taxa le false zampe anali si sono trasformate in appendici non più atte alla deambulazione

Cerura vinula (Notodontidae)


Stauropus fagi (Notodontidae)


Dicranura ulmi (Notodontidae)


Harpyia milhauseri (Notodontidae)


Watsonalla binaria (Drepanidae)


Se poi le false zampe addominali sono più di 4, allora quello che avete davanti non è un lepidottero, ma probabilmente un imenottero...




 Paolo Mazzei

Risposte:


Autore Risposta: lynkos
Inserita il: 04 aprile 2006 12:08:46
Messaggio:

Bellissimo Paolo. Un post da mettere fra i segnalibri o addirittura stampare per aver sempre sotto mano. Grazie .


Sarah


 Lynkos - attraverso altri occhi


Autore Risposta: Gioquita
Inserita il: 04 aprile 2006 12:13:01
Messaggio:

stupende immagini di bruchi: a me fanno un pò ....
comunque interessante la tua "lezione" - cerco di sapere e conoscere tutto il mondo della Natura.
Link

giovanni


Autore Risposta: Seraph
Inserita il: 04 aprile 2006 16:52:56
Messaggio:

Grazie, le foto splendide, le lezioni utilissime!

Ale


Autore Risposta: volpenera
Inserita il: 04 aprile 2006 21:08:23
Messaggio:

Messaggio originario di Seraph:

Grazie, le foto splendide, le lezioni utilissime!

Ale


che bello Paolo, grazie, lo stampo di sicuro!
salutoni Daniela

"...invano tentiamo di ricondurre al conosciuto la variegata difformità naturale..."


Autore Risposta: Salvatore Caiazzo
Inserita il: 04 aprile 2006 21:44:43
Messaggio:

Ecco, questo proprio ci mancava, ottimo Paolo! Domanda: se trovo un bruco sotto un sasso, o sul marciapiede di casa, come faccio a capire di cosa si nutre?

Siamo parte della natura - Salvatore


Autore Risposta: pierlu
Inserita il: 01 giugno 2006 11:08:19
Messaggio:

Bel lavoro Paulo e stupende foto.
tornero presto anche qui ,ma in questo periodo le conchiglie mi assorbono tutto il tempo e con la connessione lenta ci vuole troppo a spaziare per i forum.

Un saluto a tutti e buona giornata
PIerlu


Autore Risposta: Alberto Gozzi
Inserita il: 01 giugno 2006 19:14:29
Messaggio:

...mamma mia...

...cosa mi sono perso in aprile !!!!!! ....


grande,Paolo e grazie..............................alberto

albertotn 1



Autore Risposta: Penelope
Inserita il: 02 giugno 2006 22:05:38
Messaggio:

...mamma mia...

...cosa mi sono perso in aprile !!!!!! ....


grande,Paolo e grazie..............................alberto

albertotn 1


Vale anche per me! Dov'ero? Molto interessante. Grazie Paolo




Giorgia


Autore Risposta: Giuseppe Mazza
Inserita il: 06 giugno 2006 19:09:20
Messaggio:

Veramente interessante. Bellissime foto !

Giuseppe Mazza

Link


Autore Risposta: frenck
Inserita il: 10 giugno 2006 22:00:48
Messaggio:

in tanti possono fare danno


i bruchi della Lymantria dispar, defogliatori delle querce, hanno attaccato la lecceta di Torre Guaceto, mangiando tutte le foglie! mi chiedo quali saranno le conseguenze per gli alberi


franco


Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 10 giugno 2006 22:20:44
Messaggio:

La Lymantria dispar defoglia non solo le querce, ma anche la maggior parte delle altre latifoglie; di solito, in equilibrio con i suoi numerosi predatori, non fa danni importanti, ma in certi anni ci sono vere e proprie esplosioni di questa specie, con conseguenze a volte gravi per le piante attaccate



 Paolo Mazzei


Autore Risposta: frenck
Inserita il: 12 giugno 2006 13:16:45
Messaggio:

[h1]la Lymantria dispar a Torre Guaceto


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franco


Autore Risposta: Pulce
Inserita il: 04 luglio 2006 14:23:59
Messaggio:



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é una L3 di Acherontia atropos vero?!


Autore Risposta: Pulce
Inserita il: 04 luglio 2006 14:28:09
Messaggio:

Ps l'ho salvato ieri da una anziana signora che non lo voleva proprio sul suo ulivo...ora è in un mio terrarietto e mangia beato il suo ramoscello...che dite lo lascio subito o gli dò il substrato per farlo impupare e quando è pronto per lo sfarfallamento lo libero?! Magari gli dò più chances di sopravvivenza se lo tengo alla larga da insetticidi e predatori, poi ovviamente lo libererò nel suo territorio dove è giusto che stia. che ne dite voi del forum?!


Autore Risposta: Pulce
Inserita il: 04 luglio 2006 14:32:20
Messaggio:

Vi prego consigliatemi...sono indecisa, magari dovrei lasciarlo subito su un altro albero e lasciare che la natura e la selezione naturale facciano il loro corso...però un contadino che lo schiaccia con la scopa non ha molto a che vedere con la selezione naturale. Non so...certo è che mi sono informata su come allevarlo fino allo sfarfallamento in caso fosse opportuno farlo...poi lo lascerò volare libero non appena sarà in grado di farlcela


Autore Risposta: Fitz
Inserita il: 04 luglio 2006 14:58:17
Messaggio:

Come al solito mi ero perso anche questo post

Nozioni che ovviamente saranno di grande aiuto per dare un nome ai bruchi che, spero, di incontrare numerosi nelle mie escursioni.

Da qualche anno la Limantria sta proliferando nel Sulcis-Iglesiente in maniera esagerata, attaccando soprattutto le quercie da sughero e quindi creando notevoli danni sia per l'ecosistema naturale che per chi vive col prezioso materiale sugheriero.

Asibiri da Fitz

Gli alberi sono le colonne del mondo, quando tutti gli alberi saranno tagliati il cielo cadrà sopra di noi (proverbio indio)


Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 04 luglio 2006 14:59:13
Messaggio:

Io continuerei ad allevarlo: è un bel bruco di sfinge testa di morto (Acherontia atropos), puoi continuare a dargli l'ulivo, ma anche ligustro, gelsomino, stramonio, patata e moltissime altre piante; tra poco cambierà colore, diventando leggermente violetto, e comincerà a passeggiare velocemente nel contenitore. Prepara una scatola da scarpe con, sul fondo, almeno dieci centimetri di terra/sabbia ben asciutta (falla asciugare prima al sole), mettici sopra uno strato di scottex e, quando il bruco smette di mangiare e comincia a passeggiare, mettilo nella scatola, spruzza qualche goccia d'acqua sullo scottex, mettici anche un ramoscello fresco della pianta che usavi (non si sa mai, ti fossi sbagliata e stesse ancora mangiando...), e chiudi il coperchio.

Non preoccuparti, respirerà benissimo: dopo un paio di giorni solleva il coperchio, il bruco dovrebbe essersi interrato. Non smuovere la terra assolutamente, lascia tutto così com'è, tieni la scatola dentro casa e non al sole diretto, tra una settimana potrai prendere la pupa per poi assistere allo sfarfallamento e liberare l'adulto, ma ne riparliamo...



 Paolo Mazzei


Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 04 luglio 2006 15:01:17
Messaggio:


Precisazione : non è una Lymantria dispar, ma una Catocala nymphagoga (Noctuidae)



 Paolo Mazzei


Autore Risposta: Pulce
Inserita il: 04 luglio 2006 15:07:53
Messaggio:

Scusa la domanda, ma perché il coperchio di cartone e non una retina? per tenere L'umidità? Ps c'è una proporzione precisa per miscelare terra e sabbia?! Devo creare un terreno scioltoe soffice o abbastanza compatto?!


Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 04 luglio 2006 15:48:28
Messaggio:

Il terreno è meglio che sia sciolto e soffice, il bruco deve costruirsi una "camera" pupale e così fa meno fatica...

Il coperchio puoi anche sostituirlo con una retina, l'umidità deve comunque essere bassa, come preferisci, ma anche il coperchio chiuso (una scatola da scarpe non è certo a tenuta d'aria) va benissimo.



 Paolo Mazzei


Autore Risposta: Pulce
Inserita il: 05 luglio 2006 15:20:08
Messaggio:

Grazie dei consigli...per ora Atropos alias "il brucaliffo" è nel terrario con i suoi rametti...il gelsomino non gli piace molto...poi provo col ligustro...l'originario rametto d'ulivo ormai è quasi senza foglie PS ma una volta che sisarà impupato non è meglio lasciarlo nella terra?! In natura resta sotterrato no? Altro dubbio...scusa se rompo: quanto tempo passa tra la formazione della pupa e lo sfarfallamento?


Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 05 luglio 2006 23:55:33
Messaggio:

Prova a mettergli un altro rametto d'ulivo... A volte i bruchi sono restii a cambiare dieta, una volta abituati ad una pianta (ma il ligustro dovrebbe comunque andare). In natura resta sotterrato, ma si impupa anche a venti cm sotto terra, o anche più se sfrutta gallerie di arvicole o simili, in modo da essere ben protetto da sbalzi termici, sole a picco, calpestio eccetera. Nella tua scatola in casa, invece, se non è al sole e non la fai cadere, non è soggetto a sbalzi termici né di umidità, e non ci sarà pericolo che venga predato, e starà quindi benissimo

Quanto a quanto ci mette, le pupe che si formano all'inizio dell'estate schiudono in genere tra la fine d'agosto e i primi di settembre; ti consiglio di togliere delicatamente la pupa (aiutati con un cucchiaio, molto delicatamente, senza afferrarla per non schiacciarla, comunque è abbastanza robusta) appoggiandola su un panno, e preparale un contenitore (va bene la stessa scatola da scarpe, però va messa con il lato lungo in verticale, senza coperchio, sostituendo l'apertura con una rete o del tulle, foderando l'interno di scottex fissato con nastro adesivo per consentirle, appena sfarfallata, di sospendersi ai lati o in alto per far stendere le ali. Occhio che se non riesce ad aggrapparsi facendo pendere le ali ancora grinzose nel vuoto per farle stendere e indurire, poi non riuscirà a volare...

Io uso una gabbietta per lo sfarfallamento fatta di rete di plastica, ma va bene qualsiasi superficie sulla quale le sue unghiette possano fare presa.



 Paolo Mazzei


Autore Risposta: Pulce
Inserita il: 06 luglio 2006 07:33:09
Messaggio:

Ok grazie ancora...ho una bella notizia: ieri sera l'amico bruco è diventato pian piano più giallino e con le strisce più violette e ha iniziato a "sbavarsi" tutto, quindi alle 23.30 l'ho messo nella scatola con il ramo, questa mattina non l'ho più visto quindi si è impupato
scusa, ma quando posso togliere la pupa dalla scatola? Per ora sul fondo della scatola c'è un telo in nylon per poter eventualmente tirare su tutta la terra senza dover scavare rischiando di danneggiare la pupa. Quando potrò tirarla fuori avevo pensato di metterla in un contenitore per pesci rossi 30x18x16 con le pareti rivestite in rete plastica per dargli appiglio e coperchio in rete plastica pure lui, se va bene fammi sapere, in caso faccio la foto del progetto e la mando in allegato...avevo pensato ad un qualche cosa di trasportabile per lasciare l'adulto in un bel posticino con tante belle arnie e tanti ulivi attorno per nutrirsi e riprodursi se madre natura lo vorrà.


Quando sei davanti ad un ostacolo pensa all'alba del domani


Autore Risposta: Pulce
Inserita il: 06 luglio 2006 09:34:08
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il progetto è questo, manca solo il panno...potrebbe andar bene?

Quando sei davanti ad un ostacolo pensa all'alba del domani


Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 06 luglio 2006 23:51:20
Messaggio:

Allora... la gabbietta va bene, io aggiungerei solo qualcosa di più adatto ad aggrapparsi sul coperchio (sarebbe meglio stoffa, cucita magari al coperchio). Per diventare pupe ci mettono almeno una settimana dal momento in cui si sono interrate, e non vanno ASSOLUTAMENTE toccate, non spostare neanche la scatola! Ma dopo una settimana (anche dieci giorni se non sono tenute in un posto molto caldo) ti consiglierei, anziché tirar su tutta la terra, di inclinare il contenitore piano piano e con un dito, delicatamente, far cadere la terra di fuori finché non individui la pupa, che è molto robusta e non ne soffrirà di sicuro.

Dopodiché, con delicatezza, la sposti nella gabbietta della foto (il fondo deve essere morbido, puoi metterci un panno, un po' di terra, dello scottex...



 Paolo Mazzei


Autore Risposta: Pulce
Inserita il: 17 luglio 2006 10:28:21
Messaggio:

Cucù...chi c'è qui sotto?

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Quando sei davanti ad un ostacolo pensa all'alba del domani


Autore Risposta: Pulce
Inserita il: 17 luglio 2006 10:29:26
Messaggio:

wow che Pupa

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Quando sei davanti ad un ostacolo pensa all'alba del domani


Autore Risposta: Pulce
Inserita il: 17 luglio 2006 11:03:15
Messaggio:

Sul coperchio ho arrotolato un pò di Elastomull...una specie di vetrap (una fascia autoaderente) che però tiene meno e lascia passare abbastanza aria, in più è morbido e darà appiglio alla falena. Può andar bene?!

Quando sei davanti ad un ostacolo pensa all'alba del domani


Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 17 luglio 2006 11:07:58
Messaggio:

Direi che va benissimo, non ci resta che aspettare... Dovrebbe sfarfallare presto, se a metà luglio è già pupa, con il caldo che ancora farà ritengo che in un paio di settimane o poco più potrai appendere il fiocco alla porta...



 Paolo Mazzei   Link   Link


Autore Risposta: Lepurisposu
Inserita il: 22 luglio 2006 21:12:17
Messaggio:

A proposito di Lymantria dispar in Sardegna, un'interessante articolo dell'Università di SS "Analogo di sintesi del feromone sessuale come strumento per il controllo della popolazione di Lymantria sipar" lo si può trovare quà Link

anche se ulteriori studi promossi in Catalogna stanno appurando che i ciclici attacchi della dispar sono da un certo punto di vista benefici per la rigenerazione completa e più vigorosa dei boschi mediterranei a Fagaceae (appena rirovo l'articolo ve lo posto)..
saluti a tutti,
Lèpurisposu

àiri a pinta de caddaxu. pinnicadì linna crabaxu


Autore Risposta: Pulce
Inserita il: 31 luglio 2006 10:30:11
Messaggio:

Ed eccoci arrivati al gran giorno: ieri, 30 luglio 2006 ho liberato Acherontia atropos vicino a delle arnie e a degli ulivi...non proprio nel posto esatto in cui avevo trovato il bruco, ma in questo sito di liberazione mi pare ci siano più risorse in quanto a cibo e piante nutrici per la sua eventuale prole, e più tranquillità, visto che è un luogo sperduto praticamente disabitato...poi spero trovi anche un bel maschio per accoppiarsi visto che dall'addome mi è sembrata una signorina...


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Quando sei davanti ad un ostacolo pensa all'alba del domani


Autore Risposta: Pulce
Inserita il: 31 luglio 2006 10:37:51
Messaggio:

PS grazie di cuore a mazzeip e a questo forum...senza questo aiuto non avrei saputo come fare con il bruco e probabilmente ora ci sarebbe una sfinge testa di morto in meno a svolazzare per le nostre campagne in cerca di miele. Sono davvero felice di averla liberata e quando l'ho vista volare via con le sue forti ali ho provato un'emozione indescrivibile...lo so, forse è solo un insetto, ma è meraviglioso liberare nel suo habitat un animale selvatico...ora so che qualunque cosa mi porterà il domani avrò sempre con me il ricordo di quel volo verso la libertà e quell'ultimo saluto urlato al cielo "buona Vita" mi farà sempre solletico alla gola riportandomi in viso un sorriso ed una lacrima.

Quando sei davanti ad un ostacolo pensa all'alba del domani


Autore Risposta: Pulce
Inserita il: 31 luglio 2006 10:46:49
Messaggio:

PPS non so proprio se la creaturina resterà dove l'ho lasciata o migrerà in un altro luogo lontano o vicino, spero solo di aver scelto il luogo migliore per lasciarla andare e spero che se la possa cavare e che possa anche riprodursi. Auguro a tutti quanti di poter vivere un'esperienza così bella: salvare un bruco da chi lo vorrebbe magari schiacciare, trovare amici che vi consiglino cosa fare per lui e seguirne le metamorfosi...per poi vedere un giorno volar via una splendida creatura, che farà volare con sé un pizzico della vostra anima, portandovi con lei verso il blu meraviglioso delle notti stellate di un'estate che non potrete mai più scordare.

Quando sei davanti ad un ostacolo pensa all'alba del domani


Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 31 luglio 2006 12:17:34
Messaggio:





 Paolo Mazzei   Link   Link


Autore Risposta: Bigeye
Inserita il: 31 luglio 2006 12:47:08
Messaggio:

Messaggio originario di Pulce:

PS grazie di cuore a mazzeip e a questo forum...senza questo aiuto non avrei saputo come fare con il bruco e probabilmente ora ci sarebbe una sfinge testa di morto in meno a svolazzare per le nostre campagne in cerca di miele. Sono davvero felice di averla liberata e quando l'ho vista volare via con le sue forti ali ho provato un'emozione indescrivibile...lo so, forse è solo un insetto, ma è meraviglioso liberare nel suo habitat un animale selvatico...ora so che qualunque cosa mi porterà il domani avrò sempre con me il ricordo di quel volo verso la libertà e quell'ultimo saluto urlato al cielo "buona Vita" mi farà sempre solletico alla gola riportandomi in viso un sorriso ed una lacrima.

Quando sei davanti ad un ostacolo pensa all'alba del domani



bellissime parole... commoventi
il mondo naturale oltre a darci magari lo stipendio, oltre a farci passare momenti indimenticabili insieme agli amici, oltre all'interesse scientifico immenso di tutto il variegatissimo panorama biodiverso, oltre a permetterci piccole o grandi scoperte da condividere e tramandare, oltre a proteggere un acquitrino e un bosco di betulle...
è soprattutto la palestra migliore di educazione civica che io conosca.
il take care del mondo naturale ci rende indiscutibilmente uomini e donne più degni.
una bellissima storia...

:)

angelo


Autore Risposta: Andrea57
Inserita il: 25 settembre 2006 11:00:23
Messaggio:

Non so se è il posto giusto per sottoporre questo quesito entomologico, comunque ci provo. Di che larva di lepidottero si tratta? Confesso che quando l'ho visto sono rimasto colpito dalla sua bellezza e dal suo candore che ha reso difficile fotografarlo. Quando si sentiva minacciato, si ingobbiva ed esponeva quelle macchie intersegmentale nerissime che contrastavano con il candore del corpo.
Grazie.

Andrea

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Autore Risposta: StagBeetle
Inserita il: 25 settembre 2006 11:10:54
Messaggio:

Davvero fantastico! Sembra un'esca per la pesca sportiva!
Se non sbaglio dovrebbe trattarsi di Euproctis Similis

Giacomo


Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 25 settembre 2006 11:13:06
Messaggio:

Calliteara pudibunda (Lymantriidae), inconfondibile e bellissimo bruco, polifago su molte latifoglie (quercia, salice, betulla, tiglio, la maggior parte delle rosacee...)



 Paolo Mazzei   Link   Link


Autore Risposta: StagBeetle
Inserita il: 25 settembre 2006 11:21:30
Messaggio:

Paolo avresti una foto della Calliteara pudibunda da mostrarmi?
Non mi è mai caitato di vederne una(neanche in immagine)
Grazie


Giacomo


Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 25 settembre 2006 11:33:32
Messaggio:

Guarda qui Link (il maschio)
e qui Link (la femmina)



 Paolo Mazzei   Link   Link


Autore Risposta: Andrea57
Inserita il: 25 settembre 2006 21:59:01
Messaggio:

Ringrazio per la risposta. Anche se risulta alquanto comune, non mi era mai capitato di vederne. Ho trovato scritto che è una specie molto variabile e che il colore dei bruchi varia dal bianco candido al giallo-verdino: questo può dipendere da quello di cui si ciba? Io l'ho trovato sotto un leccio.

Andrea


Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 25 settembre 2006 22:02:09
Messaggio:

No, non credo ci sia una correlazione tra piante alimentari e colore, bruchi "fratelli" (nati dalla stessa deposizione di uova) e allevati sulla stessa pianta possono sviluppare colorazioni diverse...



 Paolo Mazzei   Link   Link


Autore Risposta: pbonelli
Inserita il: 01 ottobre 2006 14:56:55
Messaggio:

Ho trovato un bruco di sfinge del ligustro.
Le ho costruito un terrario mettendogli ogni tipo di foglia che sono riuscito a trovare (non conoscevo il tipo di farfalla), pur non avendogli dato il giusto sottofondo è diventata pupa nascondendosi sotto delle foglie.
Vorrei sapere alcune cose, se qualcuno può aiutarmi:

Quanto tempo passa tra l'impupamento e lo sfarfallamento?
In che condizioni devo far stare il bozzolo? (temperatura umidità esposizione alla luce e al vento)
Sfarfallerà in autunno o svernerà come pupa per sfarfallare in primavera?
Come fargli passare l'inverno ? (al chiuso - all'aperto - all'aperto ma protetto dal troppo freddo - interrato)


AIUTOOOOO


Autore Risposta: hyles
Inserita il: 01 ottobre 2006 19:12:40
Messaggio:

Messaggio originario di pbonelli:

Ho trovato un bruco di sfinge del ligustro.
Le ho costruito un terrario mettendogli ogni tipo di foglia che sono riuscito a trovare (non conoscevo il tipo di farfalla), pur non avendogli dato il giusto sottofondo è diventata pupa nascondendosi sotto delle foglie.
Vorrei sapere alcune cose, se qualcuno può aiutarmi:

Quanto tempo passa tra l'impupamento e lo sfarfallamento?
In che condizioni devo far stare il bozzolo? (temperatura umidità esposizione alla luce e al vento)
Sfarfallerà in autunno o svernerà come pupa per sfarfallare in primavera?
Come fargli passare l'inverno ? (al chiuso - all'aperto - all'aperto ma protetto dal troppo freddo - interrato)


AIUTOOOOO



Sicuro si tratti di una sfinge del ligustro e non di una Sfinge del convolvolo, o una testa di morto? Se non ricordo male la Sphinx ligustri ha una sola generazione e dovrebbe essere tardi per le larve questo periodo (anche se nell'europa meridionale potrebbe avere 2 generazioni).
Comunque le pupe sono facilmente riconoscibili.
Se è una convolvuli o una ligustri puoi tenerle fuori (comunque riparate in modo che non siano esposte a temperature troppo rigide) e sfarfalleranno in primavera. Per la testa di morto se la lasci fuori probabilmente muore per il freddo, se la tieni in casa sfarfalla a dicembre.
Ciao Diego




A me mi piace vivere alla grande già
girare tra le favole in mutande ma
il principe dormiva, la strega si è arrabbiata
e nei tuoi occhi verdi quella lacrima è spuntata
(A me mi piace vivere alla grande - Franco Fanigliulo)


Autore Risposta: pbonelli
Inserita il: 07 ottobre 2006 23:59:45
Messaggio:


Grazie per la risposta.
Vorrei cercare di fargli passare l'inverno.
Pensavo di lasciare l'insetto nel terrario dopo averlo messo all'aperto, sotto una tettoia accanto ad un muro della mia casa.
Mi è venuto un dubbio: è meglio lasciare la pupa sotto alcune foglie oppure interrarla sotto alcuni centimetri di sabbia asciutta per proteggerla meglio dagli sbalzi termici invernali.
In caso sia meglio interrarla come ci si può accorgere del momento in cui l'insetto sfarfallerà in modo d poterlo fotografare?
Scusatemi per la mia incompetenza.
Paolo


Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 08 ottobre 2006 22:39:13
Messaggio:

Hai una foto del bruco, o anche della pupa? Se siamo realmente sicuri della specie è meglio (se tu lo sei comunque, va benissimo, non voglio mettere in dubbio la tua capacità di determinarlo... ).

Devi proteggerlo sia dal gelo che dal sole, e in recipiente chiuso anche dal ristagno d'aria e dalla troppa umidità: l'ideale sarebbe un garage o una cantina non riscaldati, ma anche all'esterno va bene, se rispetti le condizioni di cui prima. Puoi interrarla o coprirla di sabbia, ma io ho sempre usato un consistente strato di carta tipo scottex o igienica, spezzettata in grossi frammenti e posta sia al di sotto che al di sopra della pupa (le foglie favoriscono invece muffe e funghi). Ogni tanto una leggerissima nebulizzatina d'acqua se l'ambiente è secco, ma facendo asciugare bene tra una e la successiva.

Verso aprile, puoi portare il contenitore in casa (cercando di rendere graduale l'incremento di temperatura, ad esempio facendolo stare un giorno in un luogo meno riscaldato), e puoi anche togliere tutto lo strato superiore di scottex, e spruzzare un po' di più, così la vedrai sfarfallare più agevolmente.



 Paolo Mazzei   Link   Link


Autore Risposta: pbonelli
Inserita il: 11 ottobre 2006 13:32:43
Messaggio:

Per ora gli ho fatto solo dia, a breve metterò on-line foto digitali così potrai confermarmi o correggermi.
Grazie



Autore Risposta: pbonelli
Inserita il: 11 ottobre 2006 14:56:08
Messaggio:

Ecco le foto della pupa.

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Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 11 ottobre 2006 15:01:24
Messaggio:

è una sfinge del convolvolo, Agrius convolvuli, e non una sfinge del ligustro, Sphinx ligustri, confronta queste due foto, le dimensioni della spritromba non lasciano dubbi (la prima convolvolo, la seconda ligustro)





Piuttosto mi sa che c'è una piccola malformazione su uno dei due astucci alari, ma si vede male...



 Paolo Mazzei   Link   Link


Autore Risposta: pbonelli
Inserita il: 11 ottobre 2006 22:47:29
Messaggio:

Ho notato anchio la malformazione nella tasca alare sembra una piegatura verso l'esterno nella parte terminale (domani cercherò di fargli una foto), volevo farti alcune domande, i forellini che si notano ai lati del corpo sono parte dell'apparato respiratorio?
Accanto alla pupa (nella tua foto si vede) ho notato una piccola parte di materiale nel quale mi è sembrato di vedere i resti del corno posteriore e dell'apparato boccale del bruco, è solo una mia impressione?
La sfinge del convolvolo può passare l'inverno nei nostri climi (con le dovute attenzioni) così da sfarfallare a primavera?
Ho notato sul dorso della pupa una specie di "ferita" (vedi foto allegata), è un'altra malformazione una ferita o l'invito per la rottura del bozzolo?

Scusa per la grande curiosità, ma ho cercato libri esaustivi su entomologia e studio delle farfalle senza trovare altro che manuali tascabili per il riconoscimwnto.


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Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 11 ottobre 2006 23:23:50
Messaggio:

Quando il bruco si trasforma in pupa, la pelle si apre e si sfila come un guanto, lasciando intatta la capsula cefalica ed eventuali processi come tubercoli, cornetti ecc., che rimangono accanto alla pupa nella camera pupale.

Quei "fori" sono appunto gli stigmi respiratori.

Non capisco se la "ferita" sia fisiologica o patolgica, ci vorrebbe un'altra foto; comunque la specie sopravvive ai nostri climi ma non sopporta il gelo, dovrsti tenerla in un luogo riparato dal gelo fino alla prossima primavera, quando sfarfallerà.



 Paolo Mazzei   Link   Link


Autore Risposta: pbonelli
Inserita il: 12 ottobre 2006 20:24:46
Messaggio:

Ho fatto le foto della ferita sul dorso e della tasca per le ali.
Scusa per la bassa profondità di campo, ma per raggiungere quel rapporto di ingrandimento ho dovuto usare l'obiettivo 28mm invertito.

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Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 12 ottobre 2006 21:08:00
Messaggio:

Direi che è un difetto che si è prodotto al momento dell'indurimento del rivestimento chitinoso della pupa, ma non è una ferita, è solo una mancata aderenza di due parti adiacenti, non credo sia nulla di grave...



 Paolo Mazzei   Link   Link


Autore Risposta: pbonelli
Inserita il: 12 ottobre 2006 21:37:17
Messaggio:

Potete consigliarmi qualche titolo di libro che mi consenta di avvicinarmi all'entomologia un po' più scientificamente che con un semplice manuale per il riconoscimento.
Sono appassionato di macrofotografia naturalistica, ma non voglio fare riprese in condizione di cattività, dunque l'unica possibilità per riprendere insetti in natura è conoscerli e sapere dove e quando cercarli.

Questo e un insetto stecco ripreso in grecia a Giugno.
Credo soffrisse di manie di protagonismo , era sopra un muro bianco, altrimenti non lo avrei mai visto.

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Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 12 ottobre 2006 22:00:55
Messaggio:

Purtroppo con "qualche titolo" ci fai ben poco, forse faresti meglio a chiederti da quale ordine vuoi cominciare... dai un'occhiata a questa sezione:

Link

nelle due pagine di discussioni trovi già molte segnalazioni utili, per qualsiasi altra informazioni non hai che da chiedere...



 Paolo Mazzei   Link   Link


Autore Risposta: Giacomo
Inserita il: 10 novembre 2006 20:02:25
Messaggio:

Ho trovato questo bel bruchetto lo scorso fine settimana.
Appena ho provato a spostarlo per fotografarlo meglio ha assunto una postura difensiva tipo unkenreflex!
chi è?


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Una persona non dovrebbe mai lasciare tracce così profonde che il vento non le possa cancellare.

Insegnamento dei nativi americani


Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 10 novembre 2006 23:05:46
Messaggio:

Direi che è questo:



cioè una Phalera bucephala (Notodontidae), o (molto probabilmente) la congenere Phalera bucephaloides






 Paolo Mazzei   Link   Link


Autore Risposta: Giacomo
Inserita il: 11 novembre 2006 23:42:43
Messaggio:

metto un'altra foto

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Una persona non dovrebbe mai lasciare tracce così profonde che il vento non le possa cancellare.

Insegnamento dei nativi americani


Autore Risposta: donato
Inserita il: 12 novembre 2006 21:07:47
Messaggio:

Salve a tutti e complimenti per la vostra professionalità. Mi sono appena iscritto a questo forum e spero di poterlo utiizzare spesso per ogni mio dubbio sulle specie che ignoro (praticamente tutte). Vi spiego: martedì scorso ho trovato su una foglia di bietola da costa il bruco che vedete in foto. A dire il vero ne ho trovati due (probabilmente arrivati entrambi dal Salento in un pacco postale); uno dei due l'ho trovato su una foglia d'insalata e dopo averlo sfamato per circa quattro giorni si è creato un bozzolo nell'angolo del terrario che avevo approntato alla meno peggio coprendosi con un po' di terra e con la stessa foglia di insalata e adesso è lì che "dorme". Spero di riuscire a vederlo sfarfallare. Quello in foto, invece, l'ho preso dal lavandino della cucina che sembrava morto perchè era stato inavvertitamente lavato ma dopo avergli comprato delle foglie di bietola da costa fresche ha iniziato a mangiare moltiplicando la sua massa di tre-quattro volte. Ho creato una specie di terrario mettendo della terra sul fondo e piantando, al centro, un bonsai ormai morto da anni, per fare in modo che, se dovese aver bisogno, possa usarlo per sfarfallare. arrivo al dunque: che specie di bruco è? Che farfalla uscirà? Cosa dovrò fare dopo che si sarà creato il bozzolo affinchè, poi, lo possa liberare e, magari, vederlo anche sfarfallare?

Grazie a tutti e scusate per le mie domande.

Donato

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Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 12 novembre 2006 22:07:55
Messaggio:

Per il bruco di Giacomo direi senz'altro Phalera bucephaloides, vista la seconda foto. Per quello di Donato (benvenuto! ) l'unica certezza è che sia un nottuide, con tutta probabilità appartenente alla sottofamiglia della Noctuinae, ma più in là è difficile: quelle due macchie posteriori fanno pensare alla Xestia ditrapezium (quella anteriore, essendo asimmetrica, direi che è sporcizia...), ma ce ne sono parecchie abbastanza simili, direi che la cosa più saggia tu la stia già facendo, cioè allevarla.

Quanto a consigli sull'allevamento, leggiti tutta la discussione: i concetti generali sono applicabili, tutte le farfalle hanno bisogno di appendersi per stendere le ali, e devono poterlo fare "scalando" le pareti del contenitore (se il tuo ex-bonsai è al centro, non è detto che lo trovino, io userei un contenitore dalle pareti ruvide, o di rete, o foderate di scottex, una volta che si sono impupati). Se li stai tenendo in casa, ormai è un rischio metterli fuori; se però hai un locale non riscaldato, tasferisciceli, altrimenti, se sfarfallano in inverno, poi fanno una brutta fine, più al freddo le pupe di solito svernano. Molti nottuidi in realtà passano l'inverno come bruchi, ma allevandoli in casa a volte li si induce a impuparsi in tardo autunno invece che nella primavera successiva.

Per qualsiasi informazione sono qui, magari se hai altre foto aggiungile



 Paolo Mazzei   Link   Link


Autore Risposta: donato
Inserita il: 12 novembre 2006 22:34:20
Messaggio:

Grazie per il benvenuto Paolo. Forse ho commesso l'errore di mettere insieme i due bruchi. Pensavo di fare cosa buona ed invece, forse, l'ho sbagliata in pieno. Così come sono adesso rischio che uno dei due muoia. Ho letto tutto sull'allevamento. Starò attento per vedere ogni suo movimento. Se non dovesse decidere di fare il bruco per tutto l'inverno, come e dove si impupa? In terra o si appende?

Grazie davvero per la disponibilità


Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 12 novembre 2006 22:38:31
Messaggio:

No, non credo che uno muoia, se uno si è già "imbozzolato" e l'altro mangia allegramente direi che non ci sono problemi; quello che hai fotografato si impupa di sicuro a terra e non si sospende, in natura sotto il primo strato di foglie, sotto sassi o a pochi cm sotto terra.



 Paolo Mazzei   Link   Link


Autore Risposta: donato
Inserita il: 13 novembre 2006 09:32:19
Messaggio:

Proprio come avevi previsto si è interrato. Questa mattina sono andato a controllarlo e non l'ho più trovato. Ieri sera, quando sono andato per dargli da mangiare, l'ho trovato sotto la foglia di cui si cibava precedentemente proprio come se stesse per sotterrarsi. Stamattina non l'ho più visto e, dove ieri 'era il bruco, ho trovato la terra smossa. Sicuramente si saà impupato prorpio lì. Adesso cosa mi consigli di fare? Lo metto in un luogo più fresco come di hai detto ieri? Tieni conto che, in ogni caso, il posto più fresco, in casa mia, è sempre a circa 20°C.


Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 13 novembre 2006 10:04:17
Messaggio:

Lascialo in pace per una settimana abbondante (se lo disturbi mentre si impupa, il rischio di malformazioni pupali è elevato), eventualmente sposta il terrario in un posto il più possibile fresco e mai esposto al sole diretto; fai in modo che non secchi mai completamente, senza esagerare (le muffe sono molto più pericolose della carenza di umidità per periodi brevi, dai ogni tanto una nebulizzata di acqua ma evita il ristagno o la condensa), e aspetta...



 Paolo Mazzei   Link   Link


Autore Risposta: donato
Inserita il: 13 novembre 2006 18:15:27
Messaggio:

Ho capito. Passata la settimana posso cercare di tirarlo fuori delicatamente, e metterlo in una scatola di cartone come avevi suggerito qui sul forum, o lo devo lasciare stare lì dov'è?


Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 13 novembre 2006 21:33:01
Messaggio:

Moooolto delicatamente: le pupe delle grosse sfingi sono robuste e si possono muovere anche prendendole con le mani, ma i nottuidi di taglia media sono molto più delicati. Se il contenitore attuale va bene, ti direi di non spostarle.



 Paolo Mazzei   Link   Link


Autore Risposta: donato
Inserita il: 14 novembre 2006 12:02:13
Messaggio:

Ti allego due foto per farti vedere il "terrario" che ho preparato. Il bruco nel cerchiolino rosso è quello verde di cui parlavo nel primo post. Si è impupato venerdi scorso in mattinata. Prima era salito sul bonsai che si vede al centro del boccione, che prima era in un portafiori di vetro, e per scalare sul vetro si creava un sentiero di seta sul quale poi si arrampicava. La matina di venerdì ho visto che si era creato il suo bozzoletto ma non si era ancora "addoamentato" e così l'ho cambiato di posta perchè il punto in cui aveva fatto il bozzo mi impediva di aprire il contenitore per cibare il bruco di Xestia. Così gli ho cambiato il contenitore ed ha iniziato a crearsi il bozzolo in questo nuovo terrarietto (una scatolina di cotton fioc con della tera sul fondo). Come l'ho messo dentro si è subito imbozzolato e in serata l'ho nuovamente spostato di posto mettendolo nel nuovo terrario che mi sembrava più adatto. Forse s'è capito che l'ho mosso troppe volte, vero? Il problema è che non avevo la minima idea di cosa fosse giusto fare e per non farlo soffrire troppo ho cercato di metterlo nel posto che ritenevo più adatto alla sua crescita. Forse, però, ho fatto più danni che benefici.

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Le foto del contenitore

Ciao

Donato




Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 14 novembre 2006 12:51:18
Messaggio:

Aspettiamo una settimana, più o meno, per essere sicuri che le pupe siano ben formate, poi però bisogna risolvere il problema delle pareti lisce: la farfalla neoschiusa, con tutta probabilità, proverà a salire sulla parete liscia, non "accorgendosi" neanche del bonsai e non riuscendo a sospendersi (sale un po', poi scivola e cade, poi risale e così via, e le ali non si stendono ); ed è normale, in natura non ci sono pareti lisce...



 Paolo Mazzei   Link   Link


Autore Risposta: donato
Inserita il: 14 novembre 2006 15:09:12
Messaggio:

Vedrai che farò in tutti i modi, e farò ogni sforzo, affinchè le farfalline, quando si schiuderanno, si trovino a loro agio. L'unica mia paura, al momento, è tutto il travaglio al quale ho sottoposto il bruchino verde. Spero davvero che non si sia traumatizzato con tutti quegli spostamenti.


Autore Risposta: donato
Inserita il: 23 novembre 2006 19:26:07
Messaggio:

E' NATO/A!!! Ma adesso la domanda è: cosa sarà? E soprattutto: COSA FARE?

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Autore Risposta: Seraph
Inserita il: 23 novembre 2006 21:16:43
Messaggio:

Ciao, può essere Autographa gamma ?
io, dopo qualche ore dallo sfarfallamento, le liberavo, quando ormai avevano le ali asciutte

Ale

Quando si è determinati, l'impossibile non esiste: allora si possono muovere cielo e terra---Yamamoto Tsunetomo


Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 23 novembre 2006 21:33:39
Messaggio:

Esatto: è una Autographa gamma, e puoi tranquillamente liberarla, sono farfalle molto robuste e adattabili, si cercherà un luogo riparato aspettando un momento migliore...



 Paolo Mazzei   Link   Link


Autore Risposta: donato
Inserita il: 23 novembre 2006 22:08:59
Messaggio:

Il colore del bruco è verde brillante? Purtroppo è nata proprio quando non c'ero. Non so se è nata stanotte o in giornata. Per fortuna è riuscita ad arrampicarsi sul contenitore per asciugare le ali.


Autore Risposta: Seraph
Inserita il: 23 novembre 2006 22:10:44
Messaggio:

sì, puoi vederlo qui: Link
o cercarlo nell'archivio del forum stesso

Ale

Quando si è determinati, l'impossibile non esiste: allora si possono muovere cielo e terra---Yamamoto Tsunetomo


Autore Risposta: donato
Inserita il: 23 novembre 2006 22:12:40
Messaggio:

Già proprio lui. Lo riconosco. Che faccio? La libero adesso o aspetto domani?


Autore Risposta: Seraph
Inserita il: 23 novembre 2006 22:14:10
Messaggio:

aspettiamo Paolo

Ale

Quando si è determinati, l'impossibile non esiste: allora si possono muovere cielo e terra---Yamamoto Tsunetomo


Autore Risposta: donato
Inserita il: 23 novembre 2006 22:27:29
Messaggio:

Allora aspettiamo cosa ci dice Paolo. Intanto passerà la notte a casa mia.


Autore Risposta: mazzeip
Inserita il: 23 novembre 2006 22:43:19
Messaggio:

Libera solo se sei ragionevolmente sicuro che fuori non geli durante la notte, altrimenti domani quando si scalda un po', è una specie che è anche attiva di giorno e si troverà un posto dove svernare...



 Paolo Mazzei   Link   Link


Autore Risposta: donato
Inserita il: 24 novembre 2006 19:34:13
Messaggio:

Ho preso il bozzolo dal quale "credevo" che fosse uscita la falena ma a me sembra ancora pie. Sono sicura di aver messo a dimora due bruchi. Uno è quello di Xestia ditrapezium del quale ho inserito la foto, e l'altro è quello verde brillante di Autographa gamma. Come me lo spiegate? E' possibile che nel bozzolo ci sia solo l'esoscheletro della Autographa?


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