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Grazie, Theco! È un problema di codifica dei caratteri; e io metto qui il testo traslitterato in caratteri occidentali, con questo traslitteratore russo gratuito online:
Ho provato con l'olandese, ma qua è stata più faticosa...
a pagina 456 del testo "Woordenboek van de Drentse dialecten" (Dizionario del dialetto del Drenthe), alla voce "Hoorn" (corno) ho trovato la nostra storiella:
Slak, slak, stick oe hoorns uut de zak/ Aanders zal ik oe vermoorden/ Op het tippien van de toren.
Però è un problema tradurla, visto che appunto è nel dialetto della zona di Assen, però almeno sai che esiste in quella zona. La traduzione migliore che ho ottenuto è questa, ma non ci farei troppo affidamento:
"Lumaca, lumaca, metti le tue corna fuori dal guscio/ altrimenti io ti ucciderò sul(col) 'tippen' della torre(?)"
Prima di tutto devo ringraziare come sempre theco per i suoi links, che sono uno più utile ed interessante dell'altro.
Ho aggiornato il database! L'aggiornamento è piuttosto importante. Scaricatelo da QUI. - Sono state corrette ed aggiunte molte traduzioni e molte note, talvolta con cambiamenti molto significativi ed interessanti. - Le versioni sono ora 251, ora anche da Portogallo, Slovenia, Croazia, Olanda, Russia, Belgio, Svezia, Norvegia, Finlandia, Ungheria, Polonia, Ucraina. - È stata corretta qualche svista (se ne trovano sempre!).
Situazione per l'Italia: sarebbe importante sapere se la nostra filastrocca è conosciuta anche nel sud-est del nostro Paese. Si cercano soprattutto versioni da Puglia, Molise ed Abruzzo. (In subordine, anche da Marche, Basilicata, Calabria).
Situazione per l'Europa: per capire meglio la distribuzione delle varianti della nostra filastrocca in Europa, si cercano soprattutto esempi da: Bulgaria, Grecia, Albania. (In subordine: Repubblica Ceca, Slovacchia, Irlanda, Galles).
Situazione al di fuori dell'Europa: si cerca un'ulteriore conferma della presenza reale della filastrocca in Cina, come segnalato per la versione 142.
Alcune traduzioni sono incomplete o molto incerte: ciò è segnalato ogni volta nelle note. Se qualcuno riuscisse a tradurre meglio le corrispondenti versioni potrebbe essere importante e molto utile. Qualcuno vuole provare?
Ed ora… leggiamo, e parliamone!
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LINKS:
DATABASE vers. 0003, 21 settembre 2009, 251 documenti
Ho letto il database (versione 3) con estremo interesse (purtroppo non tutte le filastrocche per questioni di tempo). Il database di presta a tantissime considerazioni e collegamenti ad amplissimo raggio. Per ora mi sono venuti in mente questi: spesso – nelle oltre 200 filastrocche – compare la figura della ‘vecchia’, estremamente interessante dal punto di vista folklorico. Di tale figura tratta:
Alinei, Mario (1988b), "Slavic baba and other 'old women' in European dialects. A semantic comparison", in Wokol jezyka. Rozprawy i studia poswiecone pamieci profesora M. Szymczaka, Wroclaw, pp. 41-51.
Sarebbe un filone da indagare!
Si nota che spesso la lumaca è legata al sole; spesso infatti ai piccoli invertebrati si chiedeva il futuro, e per la precisione il tempo meteorologico. Infatti, ad es. nelle filastrocche infantili legate alla coccinella “the rhymes are considered as the remains of prehistoric magical practices and propitiation rites, specially of weather prediction and manipulation practices” (vedi ad es. Jabi Zabala, Josune Iturralde & Marta Saloña, Entoentomologia de la vaquita de san anton o Mariquita (Coccinella septem-punctata) en el pais vasco in:Bol. S.E.A., nº 33 (2003) : 253 – 269. Ce ne sono tantissime testimonianze: per l’italiano cito solo (Monferrato):
1) Galinel-a del Signor, prega Dio ch’al vena al sol
Circa la presenza del pane ( vedi 9, 37, 107, 108, 109, 138, 139, 140, 166, 181, 232, 239) e quella di pepe e sale (240 e 251), propenderei per offerta rituale (che forse in seguito e in alcune versioni è stata reinterpretata in senso culinario) Per la coccinella ad es. abbiamo filastrocche tipo questa:
1) Catherine, fly away. Bread and cheese I will give you.
2) Granma, tus, tus,Count up my fingers, And go with God (If it does not fly, the song goes on), Catherine, fly away, Bread and cheese I will give you.
Sono convinto che analizzare le filastrocche della lumaca all’interno del quadro generale delle filastrocche infantili legate ai piccoli animali offra molte risposte e permetta di apprezzare meglio i motivi ricorrenti. Ma immagino sarà un lavoro da fare in seguito….
Nella versione 126, bobò probabilmente ha il senso di ‘spauracchio’. La diffusione della radice bab-, bub- et sim. per designare lo spauracchio ha enorme diffusione. Appena li trovo dò anche i riferimenti bibliografici.
In molte versioni si nota che alla lumaca si chiede di prevedere il futuro (ad es. dove sono in genitori, ecc). Anche questa prerogativa è attribuita anche ad altri invertebrati terrestri, in primis la coccinella.
Nella versione 206 tradurrei proprio con ‘sposare’ e ‘accoppiare’, mettendo entrambe le traduzioni sullo stesso piano. Ricordo infatti che dal punto di vista folklorico, è estremamente diffusa la credenza secondo cui quando piove e c’è sole, il diavolo si sposa o fa l’amore. Tale credenza è diffusa in:
Italia Spagna Catalogna Germania Paesi Bassi Serbia Macedonia Turchia Bulgaria Romania Finlandia
E’ quindi interessante notare che anche la chiocciola si sposa o si accoppia nella medesima situazione in cui lo fa il diavolo e altri esseri magici!! Infatti quando piove e fa il sole è ugualmente molto diffusa la credenza che il diavolo, le streghe, gli angeli, i morti facciano il bucato, si lavino, ecc. ecc.!!
I riferimenti sono in Beccaria, G. L., I nomi del mondo. Santi, demoni, folletti e le parole perdute, Einaudi, pag. 160
Su tale fenomeno c’è una eccellente monografia di Kuusi M. (1957) Regen bei Sonnenschein. Zur Weltgeschischte einer Redensart, in: Folklore Fellows Communications, n. 181, Helsinky [trad. it. in Quaderni di Semantica, parte I, XIII (1992); parti II e III, XIV (1993)].
Ho appena parlato (tramite chat) con un francese, il quale mi ha fornito la seguente versione:
(252) Una versione francese
1) TESTO ORIGINALE Escargot d’Bourgogne Montre-moi tes cornes Si tu n’les montres pas Je n’te lâcherai pas.
2) LINGUA E LUOGO Francia.
3) TRADUZIONE ITALIANA Non so il francese, e i traduttori automatici danno una pessima versione. Potete tradurla?
4) MUSICA La persona che mi ha fornito la versione riferisce che la musica è alquanto diversa da quella della (4). Purtroppo non ha saputo fornirmi le note e non ho potuto ascoltare la melodia.
5) FONTE Una persona francese di cui ignoro il nome.
NOTE: Possiamo considerare "d’Bourgogne" come un'evoluzione di "bigorne"? Se così fosse questa sarebbe una versione più recente della (4).
Tautò tèni zon kài tethnekós kai egregoròs kai kathèudon kai nèon kai gheraiòn tade gàr metapésonta ekéina ésti kakèina pàlin táuta.
Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
Con Link si puo transformare tante lingue in altre lingue....
"La distinction des espèces de limaces est extrêmement difficile, et aucun zoologiste n’est encore parvenu à quelque chose d’un peu satisfaisant sous ce rapport." H. M. DUCROTAY DE BLAINVILLE 1823
Lumaca di Borgogna, mostrami le tue corna; se tu non me le mostri, io non ti lascerò andare.
La persona che mi ha fornito la versione riferisce che la musica è alquanto diversa da quella della (4). Purtroppo non ha saputo fornirmi le note e non ho potuto ascoltare la melodia.
Peccato… sarebbe bello recuperarla.
Possiamo considerare "d’Bourgogne" come un'evoluzione di "bigorne"? Se così fosse questa sarebbe una versione più recente della (4).
Secondo me, sì. Questo perché il riferimento alle "corna" ed al loro numero compare in molte versioni in tutta Europa, mentre quello alla Borgogna compare solo in questa versione. Credo quindi che si possa pensare ad una reinterpretazione locale di un termine di cui non si comprendeva più la funzione originaria, o comunque di una variante locale.
Intanto, io ho recuperato delle interessanti ed originali versioni celtiche da Irlanda e Galles (mi sono tradotto il Gallese, acc… ) e un'altra versione basca. Ho poi dei seri contatti con etnologi all'estero per avere altre versioni basche e lituane.
Non ho ancora ringraziato ospitone per le sue graditissime considerazioni, lo faccio ora:
- la questione della figura della "vecchia"; è vero, in alcune versioni compare. Le mie esperienze passate mi insegnano che è spesso legata alla figura dell'anno vecchio che è passato, e quindi all'idea di morte e di successiva speranza di rigenerazione (ad esempio, nei riti di carnevale e di primavera). Giusto approfondirla. Osservo però che non è una costante presente nella maggior parte delle versioni, ma solo in alcune; credo che il lavoro da fare sia proprio rilevare la frequenza e la funzione dei vari motivi presenti nelle diverse versioni (si chiama "motivo" una tematica trattata, un'azione, un oggetto o un personaggio: ad esempio: genitori, mangiare, vecchia, campane, acqua, sole, ecc…).
- il legame con il sole: osservo che è molto forte nelle versioni spagnole (e portoghesi), ma è più indiretto o assente nelle altre. Un altro lavoro da fare è rilevare su una mappa la distribuzione dei motivi, in modo da distinguere se sono motivi molto localizzati, oppure caratteristici di un'area mediamente ampia ma circoscritta, oppure ampiamente distribuiti, oppure frammentati (cioè presenti localmente in posti molto distanti tra loro). Questo perché può accadere che i motivi locali si sviluppino dopo quelli più "universali", con un processo di diversificazione delle varianti. In altre parole, i motivi più ampiamente distribuiti (e quelli frammentati) potrebbero essere meno recenti di quelli locali (come… nella speciazione, più o meno ).
- chiedere il futuro o di prevedere il tempo viene fatto anche rivolgendosi ad altri piccoli animali… interessante! Allora un altro lavoro da fare sarà confrontare con le filastrocche riferite ad altri piccoli animali, per trovare eventualmente qualcosa che sia caratteristico solo di quelle rivolte alla lumaca (o chiocciola), se c'è. Allora, si potranno "incrociare" i dati di questo lavoro con i dati dei lavori da fare che indicavo nei due punti precedenti, e a quel punto forse il risultato sarà interessante.
- grazie di aver fornito i dati bibliografici di quegli studi sulle tradizioni riguardanti ciò che accade quando piove e simultaneamente splende il sole (v. versione 206); ne conoscevo il contenuto, raccontatomi quest'estate da un amico etnomusicologo, ma non avevo i riferimenti.
- la questione del personaggio "spauracchio" è da approfondire: talvolta ho l'impressione che non sia innanzitutto soltanto uno spauracchio immaginario. Secondo molte versioni, è barbiere, macellaio, sacerdote, maestro: un'autorità riconosciuta. Rifletteremo…
Ah, dimenticavo: persiste ed insiste… la strana assenza di versioni da Basilicata, Puglia, Molise, Abruzzo e - subito ad est di queste nostre regioni - da Albania, Grecia, Bulgaria, Turchia. Le ho cercate esattamente come ho fatto con le altre, ma proprio non ne trovo. Non so se ne troverò nemmeno da Calabria e Marche. Che succede a Sud-Est? Non ci sono…?
La versione fornitami in chat mi ha consentito di trovare, tramite una breve ricerca su Google, altre interessanti versioni:
(253) Una versione francese
1) TESTO ORIGINALE Escargot de Bourgogne montre-moi tes cornes Si tu ne me les montres pas je te mets la tête en bas! Colimaçon borgne, montre-moi tes cornes Si tu ne me les montres pas je te fais cuire à la casserole!
Escargot de Bourgogne montre-moi tes cornes Si tu ne me les montres pas je le dirai au Maître qui te coupera la tête Je le dirai au loup qui te coupera le cou!
2) LINGUA E LUOGO Francia.
3) TRADUZIONE ITALIANA In attesa di traduzioni migliori, fornisco ciò che ho dedotto sistemando una brutta versione generata da un traduttore automatico:
Chiocciola di Borgogna mostrami le tue corna Se tu non me le mostri ti metto a testa in giù! Occhi spiraliformi mostrami le tue corna Se non mi guardi io ti cuocio in pentola!
Chiocciola di Borgogna mostrami le tue corna Se non mi guardi io dico al Maestro che ti tagli la testa Dico al lupo che ti tagli il collo!
NOTE: In questa versione, complessa e quindi recente (forse un'unione di due diverse versioni?) appare la sopraccitata figura del maestro. Nel link si trovano altre filastrocche che devo ancora esaminare.
Tautò tèni zon kài tethnekós kai egregoròs kai kathèudon kai nèon kai gheraiòn tade gàr metapésonta ekéina ésti kakèina pàlin táuta.
Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
Messaggio originario di Forest: si cercano soprattutto esempi da: Bulgaria, Grecia, Albania. (In subordine: Repubblica Ceca, Slovacchia, Irlanda, Galles).
Traduzione: Lumaca, lumaca, metti fuori i cornetti, ti darò farina … salsiccette Se non li caccerai fuori, ti darò fuoco e tu brucerai dentro la tua casa.
Non so come siano collegate tra loro la farina e i salsicciotti... misteri gastronomici.
Acipenser, belle queste versioni francesi. Secondo me, però, non è affatto detto che però una versione complessa sia più tarda. In questo istante ho un impegno, ma stasera tardi le metto nel database e dico qualcosa su queste versioni francesi e su quella slovacca di theco, con cui abbiamo riempito un buco sulla mappa . Ora dico solo brevemente che "colimaçon borgne" andrebbe tradotto "chiocciola orba", e che i problemi con le salsicce slovacche secondo me non sono gastronomici, ma linguistici… nel senso che secondo me gli slovacchi usano un termine linguisticamente vicino a quello di altre versioni slave, indipendentemente dal senso. Stasera controllo meglio e scrivo ancora!
Per theco: io non so lo slovacco, ma ho notato che mucnik, un termine molto simile a mú#269;ky significa anche "dolcetto", e che parôžky è molto simile al vatrushki della versione russa 209 e al pierogi della versione polacca 213. Siamo sicuri che mú#269;ky na parôžky, magari in un dialetto slovacco, non voglia dire "dolcetti al formaggio", come nella versione russa e polacca? Avrebbe molto più senso… tra l'altro, sul mio dizionario "salsiccia" in slovacco si dovrebbe dire klobasa. Il resto della traduzione torna uguale anche a me.
Se fosse così, la versione slovacca sarebbe:
(258)
Lumaca, lumaca, metti fuori i cornetti, ti darò dolcetti al formaggio. Se non li caccerai fuori, ti darò fuoco e tu brucerai dentro la tua casa.
Sono contento di vedere che anche qui c'è l'offerta di cibo, come mi aspettavo, dato che le versioni trovate nei Paesi circostanti la Slovacchia (Ungheria, Russia, Polonia) ce l'avevano.
____________ Per Acipenser: Il fatto che appaia complessa può semplicemente essere dovuto alla concatenazione di tre diverse varianti, recitate l'una di seguito all'altra. Secondo me è molto, molto probabile che sia così. Sarei pertanto favorevole alla catalogazione separata di tre diverse varianti, che elenco, con la nuova numerazione che metto nel database (perché nel frattempo i posti 252 e 253 erano stati occupati da altre versioni pervenutemi), e con la traduzione come la farei io:
(259) 1) TESTO ORIGINALE Escargot de Bourgogne montre-moi tes cornes Si tu ne me les montres pas je te mets la tête en bas!
2) LINGUA E LUOGO Francese. Francia.
3) TRADUZIONE ITALIANA Chiocciola di Borgogna, mostrami le tue corna; se tu non me le mostri, io ti metto a testa in giù!
(261) 1) TESTO ORIGINALE Escargot de Bourgogne montre-moi tes cornes Si tu ne me les montres pas je le dirai au Maître qui te coupera la tête Je le dirai au loup qui te coupera le cou!
2) LINGUA E LUOGO Francese. Francia.
3) TRADUZIONE ITALIANA Chiocciola di Borgogna, mostrami le tue corna; Se tu non me le mostri io lo dirò al Maestro, che ti taglierà la testa; io lo dirò al lupo che ti taglierà il collo!
Sì, il personaggio del Barbiere-macellaio-maestro chiamato a tagliuzzare la chiocciola torna anche qui. Notare che non viene ad ucciderla in molti modi diversi: di solito la tagliuzza. E anche qui la chiocciola viene cucinata, come molte altre volte.
Modificato da - Forest in data 24 settembre 2009 01:00:27
Per Acipenser: Il fatto che appaia complessa può semplicemente essere dovuto alla concatenazione di tre diverse varianti, recitate l'una di seguito all'altra. Secondo me è molto, molto probabile che sia così.
Sì, intendevo dire proprio questo: l'unione delle parti genera un insieme che, essendo per forza di cose originato dalle parti stesse, è posteriore. Insomma un discorso contorto .
Io ci avevo identificato due varianti, tu ne indichi, molto più sensatamente, tre.
Che ne dite? A me verrebbe da fare così.
Secondo me hai fatto benissimo a scorporare; io però aggiungerei un'ulteriore versione, quella complessa. In qualche modo essa possiede un'identità propria, il fatto che queste e non altre varianti siano state unite reca informazioni.
Tautò tèni zon kài tethnekós kai egregoròs kai kathèudon kai nèon kai gheraiòn tade gàr metapésonta ekéina ésti kakèina pàlin táuta.
Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
Le altre versioni nel link delle (259), (260), (261) non sembrano essere varianti della nostra filastrocca; può comunque sussistere, a parer vostro, un legame anche indiretto?
Tautò tèni zon kài tethnekós kai egregoròs kai kathèudon kai nèon kai gheraiòn tade gàr metapésonta ekéina ésti kakèina pàlin táuta.
Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
Per poter meglio apprezzare affinità e differenze tra la canzone della lumaca e quella della coccinella, inserisco un 'piccolo' () corpus di filastrocche infantili legate al piccolo coleottero; le ho tratte da: ETNOENTOMOLOGÍA DE LA VAQUITA DE SAN ANTÓN O MARIQUITA (COCCINELLA SEPTEM-PUNCTATA) EN EL PAÍS VASCO (COLEOPTERA: COCCINELLIDAE) di Jabi Zabala, Josune Iturralde e Marta Saloña. Il primo gruppo appartiene al basco, il secondo allo spagnolo.
A17, Andoain. (Azkue 1989) Maria gona-gorri, Biar eguzki ala euri? Euria baldin bada, Kutxatilan gorde; Eguzkia baldin bada, Infernuan erre.
Mary in red skirt, Tomorrow sun or rain? If it rains, (I will) keep you in the box; if it's sunny (you) will burn in hell.
A18, Ligi. (Azkue 1989) Anddere kota-gorri, Biar eki ala ebri? Eki balin bada, Hegalta adi; Ebri balin bada, Zaparta adi.
Lady in red skirt, Tomorrow sun or rain? If it's sunny, Fly; If it rains, Burst.
A19, Liginaga. (Barandiarán 1972-1981) Anderekotagorri bihar eki ala ebi? Ebi baldin bada, eor adi; eki baldin bada, hegalt adi.
Lady in red skirt, Tomorrow sun or rain? If it rains, fall down; If it's sunny, fly.
A20, Bizkaia. (Azkue 1989) Mari gorringo, gorringo, Gaur ala biar euria egingo? Gaur edo biar euria ezpada, Mariak eperdian emongo.
Mary the reddish, reddish, Will it be rainy today or tomorrow? If it doesn´t rain today or tomorrow, Mary will splash you in your hind
A21, Oikina. (Bähr 1936) Andre Mari gorringo, Biar eguzki ala ebi egingo? Biar eguzki egiten bada: Kutxatilan gorde, Ta ebi egiten bada: Sutan erre!
Lady reddish Mary, Tomorrow sun will make or rainy will be? If tomorrow makes sun: I will keep you in a little box, And if it rains: (You) will burn in fire!
A23, Oñate. (Barandiarán 1972-1981) Malo gorringo, Bixar euzkixa edo eurixa egingo? Euzkixa egiten badozu, Sopatxu goxo-goxoak emango; Eurixa egiten badozu, Kanpandorretik bera botako.
Malo gorringo, (?) Tomorrow sunny or rainy will it be? If you make sun, I will give delicious soups; If you make rain, I will throw you down from the bell tower.
A24, Bidania. (Barandiarán 1972-1981) Mariñela gorri, Eguzki ala ebi. Euzkiya eiten badu, Kutxatillan gorde; Ebiya eiten badu, Sutan erre.
Red sailor (?) Sun or rain. If it is sunny, (I will) keep (you) in the little box If it rains (You will) burn in fire.
A25, Berriz. (Barandiarán 1972-1981) Mari gorri, gorringo, Eurije ala eguzkije egingo? Eguzkie egiten ezpadao Marijek, Eperedijan emongo.
Red Mary, reddish, Sunny or rainy will it be? If Mary does not make sun (I will) hit (you) in the hind.
A26, Arrona. (Azkue 1989) Mari gorringo, Zuri gorringo: Eguraldi txarra egiten badezu, Labe gorian sartuko; Eguraldi ederra egiten Badezu, kutxa ederrean gordeko.
Reddish Mary, Yolk for you, If you make bad weather, (I will) introduce (you) in the glowing oven; If you make good weather, (I will) keep (you) in the beautiful box.
A27, Baraibar (Larraun). (Azkue 1989) Mamanton gona gorri, Biar gure atarian Iguzkia txuri txuri, Biar edo etzi Ekarriko diguzu Zerbait berri berri: Ona baldin bada, Ekarri goizean goizik goiz; Txarra baldin bada, Zuretzako beti beti.
Mamanton in red skirt, Tomorrow in our doorway A bright sun, Tomorrow or the day after tomorrow You will bring us Something very new: If it's good, Bring it early in the morning If it's bad, For you forever.
A28, Lekarotz.(Azkue 1989) Kattalin gorri, In zazu bihar Gure atean iduzki xuri.
Red little Catherine, (You) make tomorrow In our gate bright sun.
A29, Ezcurra. (Azkue 1989) Katalin gorri: Biar gure atarian Iduzki iduzki.
Red Catherine, Tomorrow in our doorway, Sun sun.
A30, Uizi. (Azkue 1989) Kattalin gorri, Bi bearri ezkin xuri, Erran zazu yaungoikoari Biar egiteko egualdi.
Red little Catherine, two ear's with white little tips, Tell God To make (nice) weather tomorrow.
A31, Zeberio. (Abrisketa, M. T. pers. com.) Maña, Maña gorri, Esaiozu Jaungoikoari Eguzki bero bero bat Egin deila.
Maña, Maña gorri, Tell to God Very hot sun To make.
Roof´s little Mary, In red skirt, Take the old tooth, And bring a new one.
A39, Kortezubi. (Barandiarán 1972-1981) Marije talletuganeko Gona gorri dune, Artizu agin zarra Ta ekatzu barrije
Marije from the roof In red skirt, Take the old tooth, And bring a new one.
SPAGNOLO
B1, Abecia. (López de Guereñu 1957) Palomita, Palomita, Cuentame los cinco deditos Y echa a volar.
Little pigeon, little pigeon, Count up my five little fingers And start flying.
B2, Aguillo. (López de Guereñu 1957) Mariquita, mariquita, Cuéntame los dedos Y échate a volar.
Mariquita, mariquita Count up my fingers And start flying.
B3, Alcedo. (López de Guereñu 1957) Pastorcita, pastorcita, Cuéntame los cinco dedos Y échate a volar.
Little (she) sheeper, little (she) sheeper, Count up my five fingers And start flying.
B4, Angostina. (López de Guereñu 1957) Angelito, Cuéntame los dedos Y échate a volar.
Little angel, Count up my fingers And start flying.
B5, Antoñana. (López de Guereñu 1957) Angelito, Cuéntame los dedos Y vete al cielito.
Little angel, Count up my fingers And go to small heaven.
B6, Anucita. (López de Guereñu 1957) Pastorita, Pastorita, Cuéntame los dedos, Y échate a volar.
Little (she) sheeper, little (she) sheeper, Count up my fingers, And start flying.
B7, Anastro. (López de Guereñu 1957) Pastorcita, Pastorcita, Cuéntame los dedos, Si no me los cuentas Te doy un voleo.
Little (she) sheeper, little (she) sheeper, Count up my fingers If you do not count them up I give you a volley
B8, Aperregui. (López de Guereñu 1957) Mariposita de Dios, Cuéntame los dedos Y vete con Dios.
God´s little butterfly, Count up my fingers And go with God.
B9, Apricano. (López de Guereñu 1957) Pastorcita de Dios, Cuéntame los dedos Y vete con Dios.
God´s little (she) sheeper, Count up my fingers And go with God.
B10, Aperregui. (López de Guereñu 1957) Pastorcita, pastorcita real, Cuéntame los dedos Y échate a volar.
Sheeper (she), royal sheeper, Count up my fingers And start flying.
B11, Aperregui. (López de Guereñu 1957) Pasieguilla, guilla, guilla, Cuéntame los dedos Y échate a volar.
Pasieguilla, guilla, guilla, Count up my fingers And start flying.
B12, Arroyabe. (López de Guereñu 1957) Gatita de Dios, Cuéntame los dedos Y vete con Dios.
God´s kitten, Count up my fingers And go with God.
B13, Ascarza (treviño). (López de Guereñu 1957) Mariquita, mariquita, Cuéntame los cinco dedos Y échate a volar.
Mariquita, mariquita, Count up my five fingers And start flying.
B14, Atauri. (López de Guereñu 1957) Angelito de Dios, “Cóntame” los dedos Y échate a volar .
God´s little angel, Count up my fingers and start flying.
B15, Azaceta. (López de Guereñu 1957) Catalina, lina, lina Cuenta los dedos Y vete a la silla.
Catherine, line, line, Count up the fingers And go to the chair.
B16, Bachicabo. (López de Guereñu 1957) Mariposita, mariposita, Cuéntame los dedos, Si no me los cuentas, Te echo a volar.
Little butterfly, little butterfly, Count up my fingers If you don´t count them I throw you to fly.
B17, Baños de Ebro. (López de Guereñu 1957) Sapito de Dios, Cuéntame los dedos Y vuela para Dios.
God´s little toad, Count up my fingers And fly to God.
B18, Basquiñuelas. (López de Guereñu 1957) Pastorilla, silla, silla, Súbete a la punta de mis cinco dedos, Cuéntame los cinco dedos Y échate a volar.
Little (she) sheeper, silla, silla, Rise to my five fingers tips, Count up my five fingers And start flying.
B19, Betolaza. (López de Guereñu 1957) Angelito, Cuéntame los cinco de dedos Y vete al cielo.
Little angel, Count up my five fingers And go to heaven.
B20, Boveda. (López de Guereñu 1957) Mariquita de Dios, Cuéntame los dedos Y vete con Dios.
God´s Ladybird, Count up my fingers and go with God.
B21, Castillo. (López de Guereñu 1957) Margarita, Cuéntame los dedos Y échate a volar.
Margarita, Count up my fingers And start flying.
B22, Castillo (Sopeña). (López de Guereñu 1957) Margarita, margarita, Cuéntame los cinco dedos Y échate a volar.
Margarita, margarita, Count up my five fingers And start flying.
B23, Cerio. (López de Guereñu 1957) Gallinita, Galinita, Cuéntame los dedos Y échate a volar.
Little hen, little hen, Count up my fingers And start flying.
B24, Dordoniz. (López de Guereñu 1957) Mariposilla, mariposilla, Cuéntame los cinco dedos Y échate a volar.
Little butterfly, little butterfly, Count up my five fingers And start flying.
B25, Erbi. (López de Guereñu 1957) Mariquita de San Antón, Cuéntame los dedos Y vete con Dios.
Saint Anton´s ladybird, Count up my fingers And go with God.
B26, Escota. (López de Guereñu 1957) Pastorica, rica, rica, Cuéntame los cinco dedos Y échate a volar.
Little (she) shepherd, rica, rica, Count up my five fingers And start flying.
B27, Ezquerecocha. (López de Guereñu 1957) Pastorita, Cuéntame los cinco dedos Y vuélate.
Little (she) shepherd, Count up my five fingers and fly away.
B28, Gauna. (López de Guereñu 1957) Vaquica, Cuéntame los dedos Y cuando los cuentes Échate a volar.
Little cow, Count up my fingers And ones you have counted them up start flying.
B29, Gobeo. (López de Guereñu 1957) Sapito de Dios, Cuéntame los dedos Y márchate con Dios.
God´s little toad, Count up my fingers And go with God. 265
B30, Gordoa. (López de Guereñu 1957) Polilla, Cuéntame los dedos, Sube al cielo y dile a Dios Que mañana que haga bueno.
Moth, Count up my fingers Go up to heaven and tell God To make tomorrow good weather.
B31, Gujuli. (López de Guereñu 1957) Mariposita, ita, ita, Cuéntame los cinco deditos Y échate a volar.
Little butterfly, ita, ita, Count up my five small fingers And start flying.
B32, Lapuebla de Arganzón. (López de Guereñu 1957) Curica, curica, Cuéntame los dedos Y échate a volar.
Little priest, little priest, Count up my fingers And start flying.
B33, Lasarte. (López de Guereñu 1957) Cura, Cuéntame los cinco dedos Y echa a volar.
Priest, Count up my five fingers And start flying.
B34, Loza. (López de Guereñu 1957) María, Cuéntame los dedos Y echa a volar.
Mary, Count up my fingers And start flying.
B35, Manurga. (López de Guereñu 1957) Marigorricho, Cuenta los dedos Y echa a volar.
Marigorricho, Count up the fingers And start flying.
B36, Marquinez. (López de Guereñu 1957) Magdalena, Magdalena, Cuéntame los deditos Y échate a volar.
Magdalena, Magdalena, Count up my little fingers And start flying.
B37, Mendiola. (López de Guereñu 1957) Arriero, Cuéntame los cinco dedos Y vete con Dios.
Muleteer, Count up my five fingers and go with God.
B38, Menoyo. (López de Guereñu 1957) Pispirinito, Cuéntame los cinco deditos, Y échate a volar.
Pispirinito, Count up my five little fingers And start flying.
B39, Miñano mayor. (López de Guereñu 1957) Cuenta, cuentadedos, Cuéntame los dedos.
Count up, fingercounter, Count up my fingers.
B40, Moraza. (López de Guereñu 1957) Curita, Cuéntame los cinco dedos de la mano Y échate a volar.
Little priest, Count up my hand´s five fingers And start flying.
B41, Ocariz. (López de Guereñu 1957) Catalina, “medecina”, Cuéntame los dedos Y vuélate.
Catherine, medicine, Count up my fingers and fly away.
B42, Opacua. (López de Guereñu 1957) Abuelita, tus, tus, Cuéntame los dedos Y vete con Dios (si ni vuela siguen) Catalina, “vólate”, Pan y queso te daré.
Granma, tus, tus, Count up my fingers And go with God (If it does not fly, the song goes on) Catherine, fly away Bread and cheese I will give you.
B43, Orbiso. (López de Guereñu 1957) Catalina, mi vecina, Cuenta los dedos Que hay en la cocina.
Catherine, my neighbour, Count up the fingers that in the kitchen are.
B44, Paganos. (López de Guereñu 1957). Ampollita de Dios, Cuéntame los dedos Que cinco son.
God´s little blister, Count up my fingers that five are.
B45, Pangua. (López de Guereñu 1957) Pastorcilla, Cuéntame los cinco dedos Y vete a buscar tus ovejillas.
Little (she) sheeper, Count up my five fingers And go to search for your little sheeps.
B46, Paul. (López de Guereñu 1957) Pastorcito volador, Cuéntame los cinco dedos Y échate a volar.
Flyer little (he) sheeper, Count up my five fingers and start flying.
B47, Respaldiza. (López de Guereñu 1957) Mariquita de Dios, Que vas a buscar pan
God´s ladybird,, That you go for bread
Y pescadito para merendar. Si lo quieres buscar, Cuéntame los dedos Y márchate a volar Y los buscarás.
And little fish to have for tea If you want to search for it (find it) Count up my fingers And start flying And (then) you will find it.
B48, Samaniego. (López de Guereñu 1957) Mariquita de Dios, Cuéntame los dedos Y “vente” con Dios Que tu padre y tu madre También me los “contó”.
God´s Ladybird, Count up my fingers And come with God That your father and mother Counted me them too.
B49, San Martín de Zar. (López de Guereñu 1957) Pastorica, pastorica, Cuéntame los dedos Y vete con Dios. Uno, dos, tres, cuatro y cinco.
Little (she) shepherd, little (she) shepherd, Count up my fingers And go with God. One, two, three, four and five.
B50, Taravero. (López de Guereñu 1957)
Pastorica, Cuéntame los dedos Y echa a volar a los cielos.
Little (she) shepherd, Count up my fingers And start flying across the skies.
B51, Urbina. (López de Guereñu 1957) Cuentadedos, Cuéntame los cinco dedos Y échate a volar.
Fingercounter, Count up my five fingers And start flying
B52, Villabezana. (López de Guereñu 1957) Pastorcita, Pastorcita, Cuéntame los dedos, Si ni me los cuentas “T’echo” a volar.
Little (she) shepherd, little (she) shepherd, Count up my five fingers If you count me them up I will throw you to fly.
B53, Villanueva de la Oca. (López de Guereñu 1957) Abuelita, abuelita, Cuéntame los dedos Y vete con Dios.
Grandma, grandma, Count up my fingers and go with God.
B54, Villanueva de Tobera. (López de Guereñu 1957) Pastorica, pastorica, Cuéntame los dedos, Si no me los cuentas Te llevo al infierno.
Little (she) shepherd, little (she) shepherd, Count up my fingers, If you do not count them I will take you to hell.
B55, Yecora. (López de Guereñu 1957) Gallinita ciega, Cuéntame los dedos Y échate a volar con Dios.
Blind little hen, Count up my fingers And go flying with God.
B56, Zambrana. (López de Guereñu 1957) Angelito, angelito, Cuéntame los deditos Y sube al cielito.
Little angel, little angel, Count up my fingers And go up to heaven.
B57, Corres. (López de Guereñu 1957) Mariquita, ita, ita, Cuéntame los cinco dedos Y vete a misa.
Ladybird, ita, ita, Count up my five fingers And go to church.
C1, Dallo. (López de Guereñu 1957) Mariquita, Chiguitita, Ponte el manto Y vete a misa.
Ladybird, little one, Put the shawl on And go to church.
C2, Erbi. (López de Guereñu 1957) Mariquita, quita, quita, Ponte la mantilla Y vete a misa.
Ladybird, quita, quita, Put the shawl on And go to church.
C3, Arbulo. (López de Guereñu 1957) Palomita, mita, mita, Ponte el manto Y vete a misa.
Little pigeon, mita, mita, Put the shawl on And go to church. 267
C4, Labraza. (López de Guereñu 1957) Mariquita, vuela, Ponte el mantón Y vete a misa.
Ladybird, fly, Put a the shawl on And go to church.
C5, Llodio. (López de Guereñu 1957) Mariquita, quita, quita, Ponte el velo Y vete a misa.
Ladybird, quita, quita, Put the veil on And go to church.
D1, Quejana. (López de Guereñu 1957) Solitaña, Vete a la montaña Y dile al pastor Que no llueva hoy, Ni mañana, Ni en toda la semana.
Solitaña, Go up to the mountain, And tell the shepherd Not to be rainy today, Nor tomorrow, Not even during the whole week.
D2, Barambio. (López de Guereñu 1957) Soli, solitaña, Vete a la montaña Y dile al pastor Que haga buen sol, Para hoy, para mañana Y para toda la semana.
Soli, solitaña, Go up to the mountain, And tell the shepherd To make a good sun, Today, Tomorrow And the whole week.
D3, Santa Cruz de Campezo. (López de Guereñu 1957) Vaca de Dios, Vete a la montaña Y dile al pastor Que salga el sol.
God´s cow, Go to the mountain, And tell the shepherd To make the sun raise.
D4, Aloria. (López de Guereñu 1957) Sol y solitaña, Vete a la montaña Y dile al pastor Que salga el sol, “pa” hoy y “pa” mañana y “pa” todas las semanas.
Sun and solitaña, Go to the mountain, And tell the shepherd To make the sun raise, For today, for tomorrow And for the whole week.
D5, Buruaga. (López de Guereñu 1957) Pipirripingo, marrigurringo, Dile al pastor, Que salga el sol Para hoy y para mañana Y para toda la semana.
Pipirripingo, marrigurringo, Tell the shepherd, To make the sun raise, For today, for tomorrow And for the whole week.
D6, Izoria. (López de Guereñu 1957) Soli, solitaña, Voy a la montaña, A decir al pastor Que viene buen sol, Para hoy, “pa” mañana, Y para toda la semana.
Soli, solitaña, I go up to the mountain, To tell the shepherd That good sun comes, For today, for tomorrow And for the whole week.
D7, Luquiano. (López de Guereñu 1957) Mariposita, mariposita, Súbete al dedo Y vuela al cielo Y dile a Dios Que haga bueno hoy Y toda la semana.
Little butterfly, little butterfly, Get on the finger And fly to heaven And tell God To make good weather today And for the whole week.
D8, Arrigorriaga. (Susaeta, M.A. pers. com.) Soli-solitaña, Sube a la montaña Y dile al pastor Que haga sol, Para hoy, para mañana Y para toda la semana.
Soli-solitaña, Go up to the mountain And tell the shepherd To make sun, For today, for tomorrow, And for the whole week.
D9, Zurbitu. (López de Guereñu 1957) Pastora, pastorcita, Sube al cielo, Y dile a Dios que haga bueno.
Little (she) shepherd, little (she) shepherd, Go up to heaven, And tell God to make good weather. 268
D10, Unza. (López de Guereñu 1957) Gallinita ciega, Vuela al cielo. Dile a Dios Que haga bueno.
Blind little hen, Fly to heaven, And tell God To make good weather.
D11, Opacua, Galarreta. (López de Guereñu 1957) Catalina, Sube al cielo Y dile a Dios Que haga bueno.
Catherine, Go up to heaven And tell God To make good weather.
D12, Antezana, Fonronda. (López de Guereñu 1957) Palomita, Sube al cielo Y dile a Dios Que haga bueno.
Little pigeon, Go up to heaven And tell God To make good weather.
E1, Tuyo. (López de Guereñu 1957) Pajarito de Dios, Saca las alas Y vete “pa” Dios.
God´s little bird, Spread your wings out And go towards God.
E2, Leza. (López de Guereñu 1957) Sapito de Dios, Abre la alas Y vete con Dios.
God´s little toad, Open the wings And go with God.
E3, Gaceo. (López de Guereñu 1957) Sapito de Dios, Vete con Dios.
God´s little toad, Go with God.
E4, Valluerca. (López de Guereñu 1957) Pastorcilla, pastorcilla, Ponte en la punta “el” dedo Y échate a volar.
Little (she) shepherd, little shepherd, Get to the finger´s tip And start flying.
E5, Aberásturi. (López de Guereñu 1957) Mariposita, mariposita, Súbete a la punta “el” dedo Y échate a volar.
Little butterfly, little butterfly, Get to the finger´s tip And start flying.
E6, Ondona. (López de Guereñu 1957) Palomita blanca, Ponte en la punta “el” dedo Y “vola”.
Little white pigeon, Get to the finger´s tip And fly away.
E7, Llanteno. (López de Guereñu 1957) María, María, Ponte en la punta “el” dedo Y vuélate.
Mary, Mary, Get to the finger´s tip. And fly away.
E8, San Martín de Galbaraín. (López de Guereñu 1957) Palomita, vuélate, Palomita, vuélate.
Little pigeon, fly away, Little pigeon, fly away,
E9, Narvaja. (López de Guereñu 1957) “Vólate, vólate”, palomita. Fly away , fly away, little pigeon.
E10, Andoin. (López de Guereñu 1957) Catalina, “vólate”, Pan y queso te daré.
Catherine, fly away. Bread and cheese I will give you.
E11, Otaza. (López de Guereñu 1957) Vuélate, mariposa, Si no te vuelas, Te mataré.
Fly away, butterfly, If you don´t fly away, I will kill you.
E12, Argandona. (López de Guereñu 1957) Catalina, “vola”, “vola”, Si no te volas te mato.
Catherine, fly, fly, If you do not fly away I will kill you.
E13, Eguileor. (López de Guereñu 1957) Catalina, lina, lina, Vuela por la cocina
Catherine, lina, lina, Fly over the kitchen.
E14, Langarica. (López de Guereñu 1957) Catalina, vuélate, Catalina, Vuélate, Que si no te mataré.
Catherine, fly away, Catherine, fly away, Cause if not I will kill you. 269
E15, Inoso. (López de Guereñu 1957) “Vola”, volarín, Salta Pachín.
F1, Matauco. (López de Guereñu 1957) Palomita blanca, reblanca, -¿Qué llevas en el pico? -Aceite y vinagre para Jesucristo. Jesucristo lo dirá Si es mentira o es verdad.
Little white pigeon, very very white -What do you bring in your beak? -Oil and vinegar for Jesus Christ. Jesus Christ will say If it is true or false.
F2, Letona. (López de Guereñu 1957) Paloma blanca, reblanca, -¿Qué llevas en el pico? -Aceite y vinagre para Jesucristo. Jesucristo te dirá Si es mentira o es verdad. En ésta o en ésta, estará.
White pigeon, very very white -What do you carry in your beak? - Oil and vinegar for Jesus Christ. Jesus Christ will tell you If it is true or false. In this or this, will it be
F3, Bernedo. (López de Guereñu 1957) Palomita blanca, Palomita azul, Llévale esta carta Al niño Jesus.
Little white pigeon, Little blue pigeon, Take this letter To Jesus Christ child.
F4, Arlucea. (López de Guereñu 1957) Pastorita, Pastorita, ¿Dónde está tu nido florido? -En un palo verde, reverde, Todo florecido, florido.
Little (she) shepherd, little (she) shepherd, Where is your flowery nest? In a green, and again green stick. All of it flowered, flowery.
F5, Labastida. (López de Guereñu 1957) Mariquita, barre, barre, Que viene tu madre, Con un par de escobas Para pegarte. -¿Viene mi madre? -¡No! (Se repite otra vez y a la tercera se dice:) -¿Viene mi madre? -¡Sí!
Ladybird, sweep, sweep, that your mother is coming, with a pair of booms to hit you. -Is my mother coming? -No! (It goes so two times and the third one:) Is my mother coming? -Yes!
F6, Urrunaga. (López de Guereñu 1957) Maña Domingo, pipirritingo, Juanito se casa con una mujer, Cierra la puerta con un cascabel, Barre la cocina con un alfiler. Maña Sunday, pipirritingo,
Little John is marrying a woman Close the door with a little bell Sweep the kitchen win a pin.
F7, Opacua. (López de Guereñu 1957) Catalina, Catalina, Vuela, vuela, hacia la encina, Que un pájaro de mal agüero Con su pico hechicero Te está robando tus crías.
Catherine, Catherine, Fly, fly, to the evergreen oak That a bird of ill omen With his bewitching beak Is stealing your babies. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI ALINEI, M. & M. BARROS-FERREIRA 1986. Les noms européens de la coccinelle: pour une analyse basée sur la théorie de Propp. Quaderni di Semantica, 7: 195-204.
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io però aggiungerei un'ulteriore versione, quella complessa. In qualche modo essa possiede un'identità propria, il fatto che queste e non altre varianti siano state unite reca informazioni.
La mia opinione è che ciò sarebbe davvero importante se il sito-fonte fosse dedicato ad una ricerca etnologica scientifica e indicasse esplicitamente che quelle versioni venivano eseguite una di seguito all'altra, oppure se ci fosse il ricordo personale di un singolo che dichiarasse che lui le recitava tutte di fila.
Si tratta invece del sito di un corso di pedagogia per formare futuri insegnanti a bambini piccoli: a me viene da immaginare che non abbia finalità di ricerca etnologica scientifica e che il compilatore della pagina abbia scelto lui alcune versioni che ha visto da qualche parte, scrivendole in fila semplicemente per praticità.
Naturalmente potrebbe non essere così, ma non credo che sarebbe "formalmente" coerente fare una versione in più nel database contenente le stesse versioni, però scritte di seguito. Io preferirei limitarmi a scrivere nelle note "Su questa fonte (un sito relativo a corsi di formazione in pedagogia per insegnanti) le versioni 259, 260 e 261 erano concatenate, una di seguito all'altra". Così tale informazione c'è comunque, e la struttura formale ricorrente in ogni versione è salva.
In altre parole: tutte le versioni raccolte, senza eccezioni, iniziano con l'invocazione alla lumaca, e poi non la ripetono più; documentare in una ricerca l'esistenza di un'unico caso al mondo (finora) in cui tale invocazione è ripetuta più volte nel mezzo del testo sarebbe un'eccezione formale strutturale enorme, che non credo sia giustificata in questo caso, perché la fonte non sembra accurata. Data l'importanza della struttura formale in questo tipo di studi, e la dimostrata tendenza a farla rimanere inalterata per secoli in questi casi, la mia opinione personale è che io mi limiterei a scrivere quella cosa nelle note.
Non so se mi sono spiegato bene, mi spiace di essermi dilungato così su un piccolo dettaglio, ma c'era dietro un discorso di antropologia culturale strutturalista che mi sembrava importante: le manifestazioni di culto, gli atti rituali, le preghiere, ecc… che nei secoli possono diventare filastrocche (attraverso la cosiddetta infantilizzazione), tendono ad avere una certa struttura formale nel testo, e poi a mantenerla inalterata, pur cambiando i dettagli e i significati apparenti. Ma l'analisi della struttura è importante, e rischiare di documentarla in modo "alterato" (ad esempio dicendo che l'invocazione iniziale riappare nel mezzo) sarebbe da evitare. Riprenderò più avanti (fine ottobre) la mia idea di un modello formale strutturale del nostro tipo di filastrocca e ve ne proporrò uno.
Le altre versioni nel link delle (259), (260), (261) non sembrano essere varianti della nostra filastrocca; può comunque sussistere, a parer vostro, un legame anche indiretto?
Secondo me no, le ho lette, e io credo che siano state poste su quella pagina solo come possibile materiale per una lezione di pedagogia avente per spunto "come parlare delle lumache ai bambini" e che in effetti non abbiano a che vedere con la "nostra".
Grazie!!!
E grazie ad ospitone per il materiale utilissimo per il raffronto, a cui mi dedicherò seriamente (però sempre da fine ottobre… prima ho un impegno che mi porta via tanto tempo!)
Capisco benissimo la tua posizione, Giovanni: con note appropriate non si avrà perdita d'informazione e si focalizzerà l'attenzione sui fattori ritenuti non eccessivamente devianti delle versioni.
Tautò tèni zon kài tethnekós kai egregoròs kai kathèudon kai nèon kai gheraiòn tade gàr metapésonta ekéina ésti kakèina pàlin táuta.
Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
Giovanni, sono d'accordo con te sostanzialmente la quartina è un cliche ripetitivo cantilenato (musicato) dietro la quale potrebbe celarsi addirittura qualche magica invocazione. ricordo quando eravamo piccoli che raccoglievamo le lumachine e cantavamo la filastrocca per invocare la pioggia dopo la siccità estiva nin