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 Note sistematiche su Cernuella
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Subpoto
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Inserito il - 30 ottobre 2012 : 18:42:08 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia


Parlare di specie apparentemente banali come Cernuella non è inutile, cercando di capire come sono i tipi sono andato a vedermi la descrizione originale di Cernuella virgata (Da Costa,1778).
L'autore ce la descrive molto piccola, come un chicco di ribes e già qualcosa non quadra, ma quello che mi ha sorpreso maggiormente è l'illustrazione Tav. IV n° 7.
Vi è un solo disegno che illustra la specie con visione basale sull'ombelico, evidentemente l'autore voleva evidenziare questo particolare, ma non ho visto mai pur nella sua grande variabilità nessun esemplare che chiamiamo con questo nome con un ombelico simile che lascia scoperta una buona porzione del penultimo giro.
Tra le specie presenti in Gran Bretagna quel disegno potrebbe essere attribuito solamente a Cernuella neglecta o ad Helicella itala, entrambe hanno strette fascie sulla base come quella riportate nell'illustrazione di Mendes Da Costa.
Non so chi per primo abbia messo in sinonimia Coclea virgata con Helix variabilis ma penso che per la nostra specie il nome il nome di Draparnaud sia più indicato.



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro

ang
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Inserito il - 30 ottobre 2012 : 20:13:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
kerney e cameron illustrano un es., presumibilmente inglese, che sulla base ha esattamente lo stesso numero di bande del disegno di da costa

ciao

ang



Anche se nessuno di noi sa esattamente dove sta andando o dove andrà a finire.....comunque lascerà la sua indelebile striscia di bava (Beppe/papuina)
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Subpoto
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Città: Roma
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Inserito il - 30 ottobre 2012 : 23:22:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Il problema non sono le bande che sono estremamente variabili ma la forma dell'ombelico.
Penso che quando Da Costa la descrisse aveva in mente un'altra specie, il senso che gli si da oggi è da attribuirsi ad autori successivi.



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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Subpoto
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Città: Roma
Prov.: Roma

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Inserito il - 31 ottobre 2012 : 11:38:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nel 1803 Montagu pubblica Testacea Britannica, nella Tav. XXIV fig. 1 raffigura come virgata una specie molto diversa da quella illustrata da Da Costa compatibile con quella che oggi chiamiamo con questo nome.
Lo stesso Montagu sostiene che Da Costa non identificò bene Cochlea virgata ma la identificò con la Helix zonaria di Linneo, opinione confermata da Gmelin.
Dunque per ammissione dello stesso Montagu egli illustrò una specie diversa da quella di Da Costa anche se mise Helix pisana Muller nella sinonimia.

Finalmente Rossmaessler illustrò la specie in maniera chiara con il nome di Helix variabilis Draparnaud ed inserì nella sinonimia Helix virgata Montagu e non Da Costa.

Il Nome di Da Costa è disponibile: ICZN 0.336: available (ICZN 1987: 309) ma riferibile ad una specie diversa, di conseguenza il nome di Montagu diviene omologo secondario essendo stato descritto nel genere Helix e non in Cochlea.

Il nome di Montagu, 1803 sarebbe utilizzabile nel Genere Cernuella ma risulta, in accordo con Rossmaessler sinonimo jr rispetto a Cernuella variabilis (Draparnaud,1801).

La lettura delle traversie di questa specie è molto interessante per capire la confusione che regnava anche in quei tempi, credo comunque che considerando i dati esposti il nome utilizzabile per questa specie sia Cernuella variabilis e propongo di inserirlo nella checklist in sostituzione di Cernuella virgata Da Costa.



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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garagolo
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Città: Cerretti di Santa Maria A Monte
Prov.: Pisa

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 31 ottobre 2012 : 12:43:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quando si entra nei meandri delle sinonimie, delle priorità ecc. ecc. è sempre problematico uscirne con la certezza di aver esaminata e ben interpretata tutta la cronologia.
La disamina fatta da Sandro per il caso specifico, mi sembra fili liscia, semprechè sia completa e non vengano fuori intermedie interpretazioni, pertanto mi sento favorevole a quanto proposto da Sandro.
La variabilità della specie è veramente notevole e il termine variabilis mi sembra effettivamente idoneo per tale specie, ma questo, ovviamente non è motivo di validità specifica.

Ale


"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più sicuro" (Umberto Eco)
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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


2376 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 31 ottobre 2012 : 17:02:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non me la sento di esprimere un parere, avendo letto or ora il testo di M. Da Costa, ma sarei molto cauto. Come ricorda Garagolo, bisognerebbe conoscere "tutta" la letteratura relativa. L'elemento più insidioso sono eventuali "opinioni" dell'ICZN di cui è impossibile trovare traccia se non sfogliandosi ad uno ad uno tutti i vecchi volumi.
Per il resto mi limito a due osservazioni
1. se c'è contraddizione fra descrizione e figura fa testo la descrizione, e l'ombelico è descritto come "round, deep, central", che non stona con C.virgata come la intendiamo noi. Anche il resto torna bene salvo le dimensioni: avrà trovato una popolazione nana?
2. stando all'autore la specie vive in Inghilterra e ciò non è compatibile con Helix zonaria, che è specie esotica. H.zonaria fu descritta da Linneo in modo ambiguo ed è un nome da prendere con le molle negli autori dell'epoca (un'altra interpretazione era Chilostoma cingulatum o simili).
Una soluzione temporanea potrebbe essere mantenere il vecchio nome accompagnato da una nota con i dubbi qui espressi. Ciao,

fern



Il n'y a de petit dans la Nature que les petits esprits.
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ang
Moderatore


Città: roma

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11348 Messaggi
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Inserito il - 31 ottobre 2012 : 18:39:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Subpoto:


Il problema non sono le bande che sono estremamente variabili ma la forma dell'ombelico.


sì è diverso, apparentemente più ampio, tuttavia non prenderei per oro colato quel disegno; d'altra parte andando a guardare cosa c'è su animalbase, ci sono diversi esemplari francesi con ombelico più ampio e quindi compatibile con quanto raffigurato da da costa (v. qui)
per il resto userei prudenza in linea con quanto già espresso da fern

ciao

ang



Anche se nessuno di noi sa esattamente dove sta andando o dove andrà a finire.....comunque lascerà la sua indelebile striscia di bava (Beppe/papuina)
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