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ATTENZIONE! Considerata la situazione in cui versa la grande maggioranza delle acque pubbliche italiane, il Forum di Natura Mediterraneo ricorda che l’immissione non autorizzata di qualsiasi specie di pesce in acque pubbliche è illegale in quanto può mettere a rischio gli equilibri ambientali e minacciare gravemente la biodiversità. Particolare pericolo è rappresentato dall'introduzione di qualunque specie alloctona.
In linea di principio sono da preferirsi immagini di pesci nel loro ambiente naturale o collocati temporaneamente in un acquario fotografico. Le foto di pesci morti sono in generale permesse solo in caso di individui deceduti per cause naturali (es: morie dovute a crisi anossiche o ad essiccazione di bacini, predazione, ecc.). Foto di individui morti dopo essere stati pescati sono ammesse solo in presenza di un reale interesse scientifico della cattura e comunque possono essere pubblicate solo dopo consultazione dei moderatori della sezione. Le foto di individui pescati (fotografati su nasse, retini o in mano) sono ammesse quando si tratti di individui in buona salute e ritratti nei pressi dell’ambiente di cattura, dunque non è possibile (in assenza di interesse scientifico, sempre previo consenso dei moderatori) pubblicare foto di pesci vistosamente feriti (eccettuate naturalmente le normali ferite dovute all’amo), colpiti con il raffio, tenuti tra le mani asciutte o fotografati in ambienti evidentemente lontani dal luogo di cattura (parcheggi, abitazioni, cucine, etc.). Non è inoltre consentito pubblicare nella sezione fotografie di pesci trattenuti in maniera scorretta (ad. es. per gli occhi).


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triturus
Utente Senior


Città: latina
Prov.: Latina

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 10 luglio 2008 : 14:20:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
aleP ci hai dato una bellissima idea! meglio comunicarla a giacomo e bernardo cosi il problema gamberi è risolto: d'ora in poi in ogni corso d'acqua in cui sono presenti i killer introduciamo tonnellate di black bass e gli anfibi torneranno a vivere tranquilli!!!.....nello stomaco dei bass


.....qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra.......
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AleP
Utente V.I.P.


Città: Verona


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Inserito il - 11 luglio 2008 : 12:07:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Triturus, conosco molto bene il problema bass ed anche il pesce, che pesco a mosca da molti anni. Ti assicuro, al di la' della ironia del tuo intervento (implicita anche nel mio, non si era capito?) che pero' il danno fatto dal bass non e' paragonabile a quello fatto dal gambero. nelle zone dove il bass e' presente da piu' di un secolo oramai, si riproducono con successo molti anfibi e ti posso citare decine di posti in cui il bass convive con rane, tritoni ecc. Tra l'altro proprio imitazioni di rane sono tra le mosche piu' usate dal sottoscritto (o meglio erano usate visto che a pesca non ci vado piu' da secoli!) per prendere i bass. Certo se non ci fossero i bass ma specie autoctone come i lucci sarebbe meglio, tuttavia ritengo la specie in se' meno dannosa di altre e soprattutto credo che dove sono stati introdotti i gamberi esso sia gia' presente. Non e' necessario fare introduzioni ma almeno lasciare che il pesce in questione eserciti un po' di controllo, che seppure a poco, a qualcosa serve.
Ho avuto il piacere di conoscere di persona l'autore di uno studio interessante (credo l'unico finora in italiano) proprio sui danni da Porcambarus e di scambiare quattro chiacchiere con lui sul problema. Ti assicuro che c'e' da avere i brividi. Io li trovo in alcuni stagni della mia provincia e non in altri, beh la differenza in termini di abbondanza di specie anfibie tra i due ambienti, a parita' di altre condizioni, e' incredibile! Si tratta di un problema molto serio ed ogni possibile mezzo per controllarlo a mio avviso e' il benvenuto.
Ciao

AleP
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 15 luglio 2008 : 09:45:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Alessandro, cerca di metterti in contatto con Giacomo e Bernardo, come suggerito da Triturus, anche se probabilemente lo sanno già come va combattuto questo crostaceo alloctono. La questione del "gambero killer" dalle loro parti è un problema tremendo...

Ric
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roggah
Utente Senior

Città: Nuoro
Prov.: Nuoro

Regione: Sardegna


548 Messaggi
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 00:49:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
I comuni interessati dal problema potrebbero organizzare delle "sagre del gambero"
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AleP
Utente V.I.P.


Città: Verona


434 Messaggi
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 14:31:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi ero perso questo intervento, purtroppo non esistono sistemi sicuri per l'eradicazione dei gamberi. E' stato provato l'utilizzo di nasse ma credo che piu' che contenere un po' la loro crescita cio' non sia servito a molto.
Se interessa posso spedire per email (se lo trovo!) il pdf dell'articolo che citavo.
Ciao

AleP
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etrusko
Moderatore

Città: Arcille
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


2252 Messaggi
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Inserito il - 23 luglio 2008 : 10:21:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao
a me interesserebbe molto l'articolo in questione, se vuoi ti mando la mia mail (ho qualche problema nella ricezione dei MP).
Anche qua in Maremma il gambero killer (un po' terroristico come nome ma tutti ormai lo chiamano così) ha raggiunto in certi ambienti densità veramente notevoli, mi risulta che i black bass pero' predino principalmente giovani mentre gli adulti siano catturati solo da lucci e, soprattutto, da aironi.
All'inizio dell'"invasione" era stata considerata l'idea di combattere questi marziani rossi attraverso epiche mangiate ma la pessima abitudine che ha di concentrare nel suo corpo metalli pesanti e fitofarmaci vari ha sconsigliato un po' tutti...
Magari è solo una leggenda metropolitana. servirebbero studi in merito.

NO all'autostrada in Maremma!
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Hemerobius
Moderatore


Città: Alghero
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4877 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 23 luglio 2008 : 11:44:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nonostante i puristi non accettino alcun organismo cosiddetto "alloctono" (ma devono fare i conti con una mala tradizione millenaria) ...
Black bass: Micropterus salmoides?
... non vi sono dubbi che un organismo introdotto occupante una nicchia ecologica ben definita (come il persico trota) crea problemi limitati. Mentre un organismo che interagisce con i vari livelli trofici occuperà una posizione chiave nella rete trofica (spero che tutti questi trofismi non turbino qualcuno ) alterando profondamente l'ecosistema [vedi Geiger & al (2005) Impact of an introduced Crustacean on the trophic webs of Mediterranean wetlands. Biological Invasions 7: 49-73].
Il Procambarus clarckii causa danni estremi agli ecosistemi (molto maggiori del persico trota o della povera Gambusia). In Spagna [vedi Rodriguez & al. (2005) Loss of diversity and degradation of wetlands as a result of introducing exotic crayfish. Biological Invasions 7: 75-85] è stata riscontrata una diminuzione del 99% della copertura vegetale acquatica, una perdita del 71% dei generi presenti tra gli invertebrati, dell'83% delle specie di anfibi, del 75% delle anitre. Solo gli uccelli piscivori sono aumentati.

Ciao Roberto

PS: essendo divenuto sardo d'adozione vorrei dire una sola parola sull'euprotto. Tra le cause di rarefazione, oltre ai problemi che la specie incontra in acqua, io verificherei i problemi che ha nella fase "terrestre". Lascio agli esperti valutare ad esempio l'effetto di un forte pascolo brado suino (o dell'aumentata popolazione di cinghiali).

verum stabile cetera fumus
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AleP
Utente V.I.P.


Città: Verona


434 Messaggi
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Inserito il - 23 luglio 2008 : 12:13:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti ho trovato il link all'articolo di Pederzani e Fabbri sul gambero killer, buona lettura!(sigh...)
Link

AleP
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limbarae
Moderatore


Città: Berchidda
Prov.: Olbia - Tempio

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 23 luglio 2008 : 20:18:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Le principali cause di diminuzione dell'euprotto sono collegate proprio a questi fattori. Facendo un elenco:
Salmo trutta fario;
prolungate stagioni siccitose (vedi 2003 0 2007);
modifiche della fauna mammifera nei territori limitrofi (fino ad un secolo fa era ancora presente il cervo sardo, il daino, il muflone mentre il Sus scrofa meridionalis, la varietà sarda di cinghiale, era raro e molto difficile da vedere, mentre ora i primi tre animali citati sono pressoché estinti in gran parte del territorio ed il cinghiale è estremamente diffuso dappertutto, ma non è più il Sus scrofa meridionalis di un tempo, bensì frutto di continui incroci con cinghiali introdotti dal continente per fini venatorii);
infine il Procambarus clarckii.
In un torrente che conosco 20 anni fa ce n'erano moltissimi, ora puoi alzare tutte le pietre che vuoi, ma non ne vedi.

chi ama la natura ama se stesso
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triturus
Utente Senior


Città: latina
Prov.: Latina

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 25 luglio 2008 : 11:46:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ieri ho visto un documentario sul fiume ebro: non è rimasto nulla della fauna originale...sembrava di guardale un canale di bonifica
le uniche due specie rimaste erano centinaia di carpe distrutrici introdotte dai romani..che per le dimensioni e la dieta non sono preda della seconda specie: il siluro. siluri di 40 kg hanno divorato tutte le specie di una volta lasciando solo le carpe come gia detto. ma il peggio non è finito: l'alloctono peggiore lì è un bivalve del kazakistan, introdotto chissa come e acclimatato alla grande: il fondo è ricoperto di queste vongole che mangiando tutto lo zooplancton provocano forti crescite di fitoplancton, che una volta morto in inverno cade sul fondale e provoca una decomposizione senza che limiti diminuiendo moltissimo i livelli di ossigeno... un'altro motivo che permette solo a carpe e siluri di abitare il fiume intossicato..tral'altro pieno di procambarus e agenti inquinanti di numerose fabbriche..
io prego solo che i nostri fiumi non arrivino a questo punto..
comunque io non ce l'ho con i trofismi..ma in laghetto dove non c'è mai stato neanche un pesce in mille anni non tollero che ci si buttino lucioperca,trote,gambusie e persici trota..non c'è cascata trofica che tenga


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Hemerobius
Moderatore


Città: Alghero
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 25 luglio 2008 : 12:03:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
I laghetti sono spesso artificiali, anche perché un laghetto naturale in mille anni si trasforma quasi sicuramente in un pantano.

Vongole che mangiano zooplankton? Mai sentito. Però se è vero sarà altrettanto vero che il fitoplankton si sviluppa indiscriminatamente ... per la teoria delle cascate trofiche. Che come tutte le teorie scientifiche và sottoposta a "falsificazione" e potrà essere abbandonata quando un'altra teoria spiegherà meglio la realtà, non perché non piace.

La sezione "vertebrati" è proprio vivace, si può sempre fare un po' di sana, gentile e simpatica polemica. Per questo ogni tanto "evado" dagli insetti (ed altri invertebrati) per venire a trovarvi.

Un abbraccio di simpatia a tutti .
Ciao Roberto

PS: per documentarsi su una tragica storia di introduzione di pesci alloctoni suggerisco di cercare la "cronaca" dell'immissione di un grosso predatore nel Lago Vittoria in Africa. Adesso non ho sottomano il titolo ma lo cerco e ve lo posto. Lì è stata letteralmente distrutta una comunità umana e la loro cultura. Nessuno può essere favorevole a nuove introduzioni! Su quelle del passato invece un po' di realismo permetterebbe di gestire l'ambiente con più efficacia.

verum stabile cetera fumus
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triturus
Utente Senior


Città: latina
Prov.: Latina

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 25 luglio 2008 : 12:12:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
si mi sembra di ricordare la storia.nello stesso documentario hanno nominato un grosso pesce del nilo introdotto nel vittoria..


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Hemerobius
Moderatore


Città: Alghero
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 03 agosto 2008 : 16:12:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Hemerobius:
PS: per documentarsi su una tragica storia di introduzione di pesci alloctoni suggerisco di cercare la "cronaca" dell'immissione di un grosso predatore nel Lago Vittoria in Africa. Adesso non ho sottomano il titolo ma lo cerco e ve lo posto. Lì è stata letteralmente distrutta una comunità umana e la loro cultura. Nessuno può essere favorevole a nuove introduzioni! Su quelle del passato invece un po' di realismo permetterebbe di gestire l'ambiente con più efficacia.


Con un po' di ritardo, e con l'aiuto di un amico che ha rimediato ai miei vuoti di memoria sono in grado di fornire le informazioni che avevo promesso. Riporto direttamente il testo che mi è stato inviato:

Il libro che hai visto da me è:
- George W. Barlow (2002) – Maestri dell’evoluzione – Sesto Continente Editore. Faenza, Italia.
L’introduzione è di Celli. Si trova facilmente nei circuiti di acquariofilia.
Il capitolo più interessante, nel senso di cui stiamo parlando, è l‘ultimo (cap. 13: Pesci in pericolo).
E’ anche presente una ricca bibliografia, fra cui ti segnalo:
- Pitcher T.J., Hart P.J.B (Eds.) (1995) – The Impact of Species Changes in African Lakes, vol. 18. New York: Chapman and Hall.
- Goldschmitdt, T. (1996) – Darwin’s Dreampond: Drama on the Lake Victoria. Cambridge, Massachussets: MIT Press.
- Baskin, Y. (1992) – Africa’s troubled waters . BioScience, 42(7): 476-481.


Per gli ”effetti collaterali” sociali relativi a questo stesso argomento, ti segnalo il tostissimo film-documentario: L’incubo di Darwin, scaricabile anche da Internet (se ne sei capace, io no!).


Se qualcuno sapesse dirmi come scaricare il documentario gli sarei grato, sembra sia un vero colpo allo stomaco, ma anche una testimonianza incredibile sulla protervia dell'ideologia commerciale sulla natura e sull'uomo stesso.

Ciao Roberto

verum stabile cetera fumus
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Riccardo Banchi
Utente Super


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Flora e Fauna

Inserito il - 18 agosto 2008 : 14:09:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho letto l'articolo segnalato da AleP sul gambero killer: sconcertante! Sostanzialmente sono cose che in parte già sapevo... Il punto è sempre quello: in linea generale non bisogna immettere in acqau ciò che prima non c'era ed è ancor peggio se le immissioni sono di animali (o piante) di altri continenti, dove vivono altre specie che da noi non ci sono e che quindi non possono permettere l'equilibrio della popolazione. Nessun animale, "a casa sua", è infestante, a meno che l'equilibrio noj venga compromesso per altri motivi.
Nessuno quindi e l'ha con i pesci, coi gamberi, coi molluschi o cos'altro. Il problema è che spesso stanno dove non dovrebbero essere.

Salutoni, Ric
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Dilar
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Flora e Fauna

Inserito il - 22 agosto 2008 : 16:51:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Premetto che come Hemerobius (che appartiene al mio stesso Ordine ) sconfino dalla mia solita sezione.

modifiche della fauna mammifera nei territori limitrofi (fino ad un secolo fa era ancora presente il cervo sardo, il daino, il muflone mentre il Sus scrofa meridionalis, la varietà sarda di cinghiale, era raro e molto difficile da vedere, mentre ora i primi tre animali citati sono pressoché estinti in gran parte del territorio ed il cinghiale è estremamente diffuso dappertutto, ma non è più il Sus scrofa meridionalis di un tempo, bensì frutto di continui incroci con cinghiali introdotti dal continente per fini venatorii);


Ad essere precisi, dato che dai "bass" si è passati ad un discorso generale sugli alloctoni, tutte le specie di mammiferi che hai elencato non sono autoctone della Sardegna ma introdotte dall'uomo in varie epoche. Come può essere più eloquente l'immagine del bronzetto nuragico che Hemerobius ha inserito precedentemente?

Ciao!
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Dilar
Utente V.I.P.

Città: Arma di Taggia
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Flora e Fauna

Inserito il - 22 agosto 2008 : 16:54:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusate non riesco a mettere le citazioni (se qualcuno mi spiega coem si fa è gradito)! Mi riferivo al messaggio di Limbarae più in alto...

Ciao!
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limbarae
Moderatore


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Prov.: Olbia - Tempio

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Flora e Fauna

Inserito il - 22 agosto 2008 : 21:55:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per me 10000 anni bastano per far diventare una specie da alloctona ad autoctona. Inoltre tieni in considerazione che, ad esempio, il cervus elafus sardus è una sottospecie che per l'insularità e per la mancanza di competitori e grossi predatori si è "rimpicciolita" rispetto al tipico cervo europeo. Inoltre non si ha la certezza di una introduzione "antropica" del cervo.
Per muflone e cinghiale ci sono più possibilità di introduzione, ma qui scendiamo forse anche al mesolitico.
Il daino è stato introdotto presumibilmente in epoca romana, come la carpa, che pur se alloctona è ormai presente da 2000 anni circa.
Spero di essermi spiegato.

chi ama la natura ama se stesso
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Dilar
Utente V.I.P.

Città: Arma di Taggia
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Flora e Fauna

Inserito il - 22 agosto 2008 : 23:52:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ormai siamo totalmente off topic!

Limbarae, spero che non mi abbia frainteso come portatore di messaggi tipo "Estirpiamo il cervo sardo!". Per carità, una bell'animale che ho anche avuto la fortuna di osservare allo stato selvatico e meritevole di tutta la protezione necessaria.
Sulla linea di demarcazione autoctono/alloctono non scendo nei dettagli dato che molti alloctoni un tempo erano autoctoni e vicecersa.
Dubito molto che il cervo sardo sia giunto da solo sull'isola, per motivi biogeografici. La Sardegna si è originata dal processo di frammentazione della Tirrenide nel Miocene (le date sono discordi ma è terminata al massimo 6 milioni di anni fa, quasi sicuramente prima).
Il genere Cervus apparve nel Pliocene 5 milioni di anni fa. Poichè la crisi di salinità del Messiniano periodo di prosciugamento del Mediterraneo) c'era già stata (7-6 milioni di anni fa), nessun Cervus elaphus sarebbe potuto arrivare in Sardegna o Corsica.
Le piccole dimensioni e le caratteristiche tipiche di questa sottospecie (e se è stato introdotto ci sarebbe da chiedersi se questo rango è effettivamente applicabile) possono essere dovute ad altre cause e non sono di sicuro prova di un eventuale origine "indigena". Manca la certezza dell'introduzione ma nessuno dei popoli che si è susseguito in Sardegna ha redatto un registro degli animali che importava.
Forse questi discorsi hanno poco senso dato che ormai fa parte della fauna dell'isola a tutti gli effetti occupando una nicchia che era ormai vacante dato che i mammiferi erbivori autoctoni sensu stricto erano ormai scomparsi.

Ciao!
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