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D21
Moderatore Tutor


Città: Cuneo

Regione: Piemonte


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Inserito il - 10 marzo 2008 : 01:28:03 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Buongiorno a tutti!

Nel 1991-92 fu intrapresa una ricerca sui Funghi delle grotte, che si occupava di identificare quali Basidiomiceti e Ascomiceti si sviluppassero all'interno delle cavità naturali.

La ricerca, presto abbandonata a causa di sopraggiunte difficoltà, portò ad alcuni interessantissimi risultati preliminari, rimasti però incompleti.

Oggi vorremmo riproporre questo studio, ancora pionieristico e tutto da approfondire, a chi frequenta abitualmente le grotte: gestori e guide di grotte turistiche e speleologi.
Si tratterebbe di percorrere con una certa regolarità alcune grotte, così da individuarne i Funghi e osservarne la crescita. Oltre alle foto in sito, alcuni esemplari dovranno essere raccolti e seccati, e spediti per posta agli specialisti che provvederanno a effettuare il riconoscimento, anche in base ai caratteri microscopici. Altri esemplari, invece, dovranno essere lasciati sul posto al fine di seguirne lo sviluppo.

Una fase successiva del lavoro consisterà nell'annotare i tempi di crescita, il sito esatto, il substrato, l'ambiente circostante (umidità, temperatura, eventuale chimismo dell'acqua, tipo di roccia, posizione e quota della grotta...), e naturalmente descrivere ogni osservazione possibile (ad esempio, se ci sono altre crescite di Funghi simili nella stessa grotta, contemporaneamente o in tempi diversi, quali fenotipi assumono, effettuare controlli sui Funghi delle stesse specie che crescono all'esterno...).


Saranno utili le seguenti attrezzature:
un termosifone, per seccare i Funghi.

Una fotocamera, per documentarne la crescita.

Delle carte topografiche delle grotte esaminate.

La raccolta dovrà avvenire ad intervalli regolari, per seguire la crescita dei funghi.

Se si ha l'opportunità di disporre di un laboratorio sotterraneo, potranno tentare la coltivazione dei Funghi in ambiente controllato. Si possono modificare alcuni parametri di volta in volta, quali temperatura, illuminazione, umidità...

Allo stesso tempo si può esportare dei Funghi dalle grotte all'esterno, in contenitori sigillati o meno, e confrontarne la crescita con quelli nella grotta, o con quelli nei terreni circostanti.

L'impegno dovrebbe essere regolare, a scadenze di alcuni giorni o settimane, a seconda se si osservano o meno Funghi in crescita.

ATTENZIONE:
in ogni caso è caldamente SCONSIGLIATO a chiunque non abbia conoscenze ed esperienze speleologiche, di avventurarsi nell'ambiente di grotta!
E' sempre possibile il verificarsi di uno spiacevole incidente, anche, e a volte soprattutto, in grotte ritenute "semplici"!
La possibilità è concreta e reale, quindi si diffida chiunque dal frequentare questo ambiente potenzialmente sempre pericoloso.

Come detto, l'idea è invece di coinvolgere chi frequenta abitualmente le grotte: speleologi, gestori e guide di grotte turistiche.

Questi i primi risultati osservati all'epoca:

I primi studi in grotte del sud Piemonte mostrarono come tutti i Funghi crescessero escluvivamente su legno. Nessun altro substrato fu utilizzato. Questo elimina dalla ricerca tutte quelle grotte verticali o di difficile percorrenza, perchè solo quelle frequentate, seppur sporadicamente, dall'Uomo, presentavano legno all'interno.
Alcuni Funghi sviluppavano forme inconsuete e notevolmente aberranti, tanto da diventare irriconoscibili.

Mycena sp. ?: molto allungata. Le frecce indicano i piccoli cappelli:
I Funghi di grotta; proposta di studio
293,82 KB


Il pileo si mostra generalmente molto pigmentato, a differenza di funghi simili che, cresciuti all'esterno sotto ceppi, o comunque al riparo da luce e calore, hanno cappelli sempre di colori sbiaditi.

L'allungamento dei gambi pare essere un elemento ricorrente.

All'interno della stessa grotta si possono osservare crescite contemporanee in più parti, anche distanti fra loro, senza che nulla, nell'ambiente, sia apparentemente mutato per dare il via al processo.

Funghi che all'esterno compiono il loro ciclo di maturazione in breve tempo, possono permanere molto a lungo dentro le grotte, anche per settimane o mesi!

Non sono mai state notate maturazioni complete: paiono disfarsi prima di aver completato il ciclo vitale. Differente il discorso delle ife, che possono colonizzare legni anche molto vecchi, e trasformarsi in forme di resistenza tipo micorrize, lunghe vari metri!

Le consuete associazioni con vegetali, alghe, animali, non si riscontrano negli ambienti bui delle grotte. Però possono sorgerne altri totalmente nuovi, dovuti agli organismi che si sono adattati alla vita delle grotte, e che non si trovano all'esterno.

Tutto ciò, o molto altro, può influenzare le strane crescite dei Funghi nelle grotte.
A quanto ne sappiamo non si conoscono quali sono i parametri ambientali e fisiologici che determinano queste crescite anomale.

Per ulteriori informazioni si può visitare il sito di Enrico: anch'egli, all'epoca si interessò dell'argomento:

Link

e visitare alcune discussioni su NaturaMediterraneo.

Se interessati, ci si può rivolgere direttamente sul forum: sarà nostra cura dare il massimo appoggio possibile, sia scientifico, sia pratico, a chiunque conosca chi frequenta abitualmente le grotte e voglia proporsi come tramite fra loro e i ricercatori, per conoscere meglio questo affascinante mondo dei misteri dei Funghi delle grotte.

Dario.

FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


21536 Messaggi
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Inserito il - 10 marzo 2008 : 08:25:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao Dario,

molto interessante l'argomento anche se credo sia un pò difficile da coordinare il tutto per varie ragioni logistiche, ma credo che sia sempre posibile fare un tentativo.

Nei giorni scorsi ne ho parlato con gli amici micologi dell'AGMT, Gruppi toscani, il presidente Bruno Brizzi, utente di questo forum, mi parlava di un Lentinus cresciuto in altro ambiente ne usciva un esemplare completamente deformato.

Ricordo molti anni fa che alcune persone facevano coltivazione di prataioli nella vecchia galleria ferroviaria della Faentina.

Qualche anno fa nel corrdidoio buio di un vecchia chiesa nel centro di Firenze, adiacente all'ufficio di mio marito, dove c'erano tutte le condiszioni ottimali compreso il tasso di umidità, su un pannello di truciolare sono nati vari Pleurotus ostreautus.

Credo che l'esperimento, reperendo il micelio potrebbe essere fatto in qualsiasi vecchia cantina, purchè abbia certe caratteristiche di una grotta.

Più volte ho sollecitato Luca Cavallari, esperto speologo, di fare attenzione se ritrovava funghi nelle grotte durante le sue discese, è capitato mi pare che ci sia qualcosa anche nel forum.

Eventualmente sarebbe un esperimento da fare, ma ricordiamo come ha detto anche Enzo Musumeci che certe condizioni si creano se ci sono le condizioni ideali partendo essenzialmente dal substrato.

Ho provato a portare a casa pigne di pino micorizzate, di metttrle in un vecchio acquario insieme a vario substrato inaffiando regolarmente per mantenere una certa umidità, ma non è nato assolutamente niente.

Mentre a San Rossore si possono vedere pezzi di legno galleggiare nelle lame con sopra Lentinus tigrinus senza aver nessun appoggio al substrato.

Se ricordo bene anche Giorgio Gozzi aveva fatto alcuni esperimenti qualche tempo fa.

Ho assistito e partecipato anni fa a una sperimentazione fatta dalla Regione Toscana/ARSIA, per quanto riguarda i boleti, togliendo la lettiera mettendo a nudo il più possibile il terreno, inaffiando a pioggia a giorni alterni, niente è successo, la nascita ha avuto il suo corso successivamente quando in altri lughi iniziavano i ritrovamenti naturali, come se niente fosse successo.

Comunque ritengo che sia sempre una cosa da sperimentare.

simo








Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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D21
Moderatore Tutor


Città: Cuneo

Regione: Piemonte


6697 Messaggi
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Inserito il - 10 marzo 2008 : 10:04:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'idea di utilizzare vecchie cantine che abbiano caratteristiche simili a quelle delle grotte è estremamente interessante: si possono condurre molti esperimenti in condizioni controllate.

E non si corrono i rischi che abitualmente si presentano frequentando le grotte, argomento questo a cui tengo moltissimo!


Dario.
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Giorgio Gozzi
Utente Super


Città: trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


7792 Messaggi
Micologia

Inserito il - 10 marzo 2008 : 11:46:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti,
io leggo con molto interesse ma purtroppo le grotte per me sono habitat sconosciuti.Vorrei ricordare però che per mio fratellino albertotn......non vi è grotta,cavità o buco inesplorato...quindi sarei contento di sapere se nel suo girovagare per tali siti abbia mai visto funghi.Le sue visite erano destinate ad altro(orsi o tracce degli stessi....ed una volta se l'è pure trovato davanti).
Presumo che eventuali ritrovamenti possano essere solo di saprofiti e concordo per Mycena sp.il ritrovamento effettuato.
Per quanto riguarda la mia esperienza riportata da fox,portando a casa rami ed immessi in un vecchio acquario e mantenendo un'umidità costante,ho ottenuto qualche risultato con Mycena sp,una probabile Psathyrella sp.e qualche Myxomicete.Molto più facile ottenere risultati con letame immesso in bottiglie di plastica e mantenuto umido.
Nello stesso acquario,con terra sul fondo(passata in forno a 60°per eliminare i batteri),strato di foglie marcescenti e residui legnosi,ho introdotto spore(pezzi di cappello)di circa un centinaio di specie ma non ho mai visto vegetare nulla.

ciao giorgio



....il porre sott'occhio un quadro completo della flora micologica del Trentino non mi è possibile,giacchè non ebbi l'agio di poterne percorrere tutte le selve......don Giacomo Bresadola
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Aphyllo
Moderatore

Città: firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


9103 Messaggi
Micologia

Inserito il - 10 marzo 2008 : 16:43:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao, giudico questa iniziativa estremamente interessante e
mi metto a disposizione per fare dettagliate microscopie sui vari reperti.

Esorto chi ne ha la possibilità a pubblicizzare la cosa, come sta facendo già Simo-Fox: abbiamo bisogno di molte forze e di persone interessate e qualificate.
Personalmente cercherò di coinvolgere, o almeno di mettere al corrente e chiedere consigli, i ricercatori che conosco (CNR e ambienti universitari).

AL LAVORO!!!!!!!!!!!!!
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Caterina
Utente V.I.P.

Città: Letojanni
Prov.: Messina

Regione: Sicilia


362 Messaggi
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Inserito il - 11 marzo 2008 : 10:13:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bella iniziativa davvero,

io nel mio piccolo ho già individuato 2 grotte, una che ha bisogno di uno speleologo per scedere (profonda 40 m e praticamente vergine! non ci scende nessuno da moooooolti anni), o di chiunque abbia il coraggio di calarsi dentro...

Una più accessibile... Marco preparati, ti farò sapere se trovo qualcosa...

Ciao!

Caterina
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Aphyllo
Moderatore

Città: firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


9103 Messaggi
Micologia

Inserito il - 11 marzo 2008 : 11:54:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cate, non ti avventurare in posti pericolosi, mi raccomando!
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D21
Moderatore Tutor


Città: Cuneo

Regione: Piemonte


6697 Messaggi
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Inserito il - 12 marzo 2008 : 00:10:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Aphyllo:

Cate, non ti avventurare in posti pericolosi, mi raccomando!


...o di chiunque abbia il coraggio di calarsi dentro...

Caterina


Attenzione! Quello che dici, Caterina, è maledettamente pericoloso!
Una persona "chiunque" non è qualificata per entrare in grotta!
E non è sufficiente avere il coraggio di farlo. Anzi, è un elemento che può rivelarsi anche più pericoloso, spingendo a fare imprudenze!
Anche agli speleologi professionisti fa bene avere sempre un po' di paura: è la paura, tra le altre cose, che ti tiene all'erta, e non ti fa distrarre neppure nei passaggi più semplici!

Tieni caro il consiglio di Aphyllo!

Inoltre ricorda che esistono mappe di praticamente ogni grotta (c'è un catasto apposito!); le si trova presso le associazioni speleologiche locali, o del CAI. Mai entrare in una grotta senza sapere cosa aspettarsi!

E mai entrarci da soli, prima o dopo le piogge, senza attrezzatura e senza conoscenze speleo.

Lasciamo le grotte ai professionisti, e occupiamoci dei funghi che loro porteranno fuori.


Dario.
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Caterina
Utente V.I.P.

Città: Letojanni
Prov.: Messina

Regione: Sicilia


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Inserito il - 12 marzo 2008 : 20:34:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Carissimi!

Grazie mille per le vostre preoccupazioni, e avete ragione, ho scritto in fretta e furia senza troppo pensarci sopra, e non avrei dovuto scriverlo cosi'.

Posso assicurarvi che io non ho nessuna intenzione di andare a calarmi in una grotta senza attrezzature, esperti intorno e via dicendo. Non l'ho fatto quando ero più giovane e senza testa, figuriamoci se lo faccio adesso (oltretutto soffro di vertigini!). Quello che ho scritto, l'ho scritto perchè quel giorno stesso avevo incontrato uno speleologo che mi ha raccontato che nessuno vuole calarsi in quella grotta perchè ci sono "dei ragni cosi'"!!! Per questo ho scritto "...o di chiunque abbia il coraggio di calarsi dentro...".

la grotta è solo 40m profonda ma pochi speleologi sono disposti ad entrarci, e non perchè sia pericolosa ma perchè hanno paura degli esseri che ci abitano.

Quindi chiedo di nuovo perdono e vi assicuro che non farò sciocchezze e non ne farò fare.

ciao!


Caterina
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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


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Inserito il - 12 marzo 2008 : 22:08:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Brava e saggia...

simo


Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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lucacavallari
Utente Senior


Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 01 aprile 2008 : 09:28:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Allora il problema sorge quando effettivamente...si va in grotta..
i punti sono pochi ma essenziali..
1) si va in grotta per andare e basta
2) si va in grotta per foto e filmati
3) si va in grotta per esplorare rami nuovi
4) si va in grotta per effettuare un rilievo
5) si va in grotta per controllare gli armi
6) si va in grotta per.....................
7) si va in grotta per.....................
8) si va in grotta per.....................
9) si va in grotta per.....................
ecco il motivo per cui non ho mai potuto riportare alla luce i funghi ritrovati (anche se molto vicino agli ingressi) .
si potrebbe creare o provare a formare una squadra...
ma sempre in molti casi che sia cmq un soggetto che sappia districarsi con manovre in progressione verticale (si può sempre parancare con tutte le accortezze, ma se succede qualcosa...la responsabilità è alta e rischiosa).
e in grotta cmq a volte in meno di tre/quattro persone non si va...e trovarne una interessata allo scopo è molto difficile.
per chi volesse sfruttare una zona di Roma per vari esperimenti ricordo che ci sono le ex cave della caffarella (labirintico non avventuratevi da soli, ed è molto pericoloso per via di possibili crolli) adibite appunto in fungaie.
proverò a parlarne con qualcuno del gruppo...se riesco a mettere su una squadra (a volte queste cose intrigano) cercherò nelle prossime uscite di portare esternamente i funghi.
Aspetto altre idee da parte vostra che siete gli esperti in materia...


Link

Modificato da - lucacavallari in data 01 aprile 2008 09:30:00
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lucacavallari
Utente Senior


Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 01 aprile 2008 : 10:07:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Caterina:

Bella iniziativa davvero,

io nel mio piccolo ho già individuato 2 grotte, una che ha bisogno di uno speleologo per scedere (profonda 40 m e praticamente vergine! non ci scende nessuno da moooooolti anni), o di chiunque abbia il coraggio di calarsi dentro...

Una più accessibile... Marco preparati, ti farò sapere se trovo qualcosa...

Ciao!

Caterina


Puoi contattare il gruppo Link
magari hanno gia studi in proposito...oppure accompagnarti in ricerche nella tua zona...
altri gruppi speleo in sicilia puoi visitare e vedere questo sito che è della federazione...
Link
ciao
Luca

Link
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Aphyllo
Moderatore

Città: firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


9103 Messaggi
Micologia

Inserito il - 02 aprile 2008 : 00:02:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Luca! e grazie dell’interessamento.
Io pensavo più ad una collaborazione di questo tipo. Prima di tutto spero che ci sia una grotta dove tu vai spesso perché altrimenti bisogna cambiare strategia. Nelle parti più buie e già a temperatura ed umidità costante, cerca di notare se trovi funghi, e memorizza il posto. Parlando di questo in un altro topic con Dario (D21) abbiamo visto che questi “funghi mostri” si formano in queste condizioni e, come avrai potuto leggere, sempre su legni e legnetti che l’uomo, o un fiumiciattolo sotterraneo, vi ha portato.
Se ne vedi li fotografi e un paio di campioni li porti fuori, li secchi e me li spedisci per la microscopia.
Poi alle successive escursioni sempre nello stesso posto dovresti notare se ci sono evoluzioni, ri-fotografarli e eventualmente rimandarmeli per la ri-microscopia.
Perché dovresti … beh… perché è uno studio interessantissimo e perché NM è una grande comunità che quando fa gioco di squadra può diventare insuperabile!!

Lo puoi fare?

P.S. spero di non averti fatto scappare a gambe levate!
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


6434 Messaggi
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Inserito il - 02 aprile 2008 : 10:36:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di D21:

Buongiorno a tutti!

......................

Tutto ciò, o molto altro, può influenzare le strane crescite dei Funghi nelle grotte.
A quanto ne sappiamo non si conoscono quali sono i parametri ambientali e fisiologici che determinano queste crescite anomale.




Scusate se mi avventuro nel campo della micologia ma vorrei esporre una mia supposizione: ho notato che se tieni praticamente al buio, o quasi, delle cactacee e le annaffi, queste tendono ad allungarsi smisuratamente alla ricerca di luce. Mi domando se questo stesso fenomeno può verificarsi nei funghi che suppongo abbiano bisogno di un minimo di luce per svilupparsi. Quindi, se in queste grotte che all'apparenza sembrano completamente buie c'è invece una quantità appena percettibile di luce questi funghi potrebbero tentare di dirigersi verso di essa per crescere. E lo farebbero in quella maniera omnidirezionale e smisurata. Ma forse ho detto una castroneria.
Beppe




A volte Madre Natura decide di lanciare una palla ad effetto. (Charles Bronson)

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mauretto
Moderatore


Città: pergine valsugana
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Micologia

Inserito il - 02 aprile 2008 : 14:24:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao vespa.
Credo che le questioni siano differenti:le piante grasse crescono sbiadite e filiformi perchè essendo piante devono fotosintetizzare per vivere,e la tendenza che hanno è quella ovvia di orientarsi al sole.
per i funghi è diverso:essi possono usare il sole per varie cose(per "innescare" i periodi riproduttivi e la nascita dei carpofori,per utilizzarne il calore ecc),ma non propriamente per "nutrirsi" come invece devono fare le piante.
l'esempio delle mycene può aiutare a capire qualcosa,nel senso che esse sono cresciute in maniera aberrante con sviluppi caotici,ma nonostante ciò l'aspetto cromatico non è mancato ma anzi è parso aumentare di tono.
Diciamo così,la crescita aberrante potrebbe essere dovuta più ad un "disorientamento" dato dall'assenza di un input preciso piuttosto che dalla ricerca della luce(spero di essere stato chiaro...).
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Giorgio Gozzi
Utente Super


Città: trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Inserito il - 02 aprile 2008 : 15:05:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Domande e modeste risposte:


1.Che cos'è un fungo?
Un fungo è un "intreccio" di ife sotterraneo(micelio),di conseguenza non abbisogna di luce.

2.Che cosa tutti chiamiamo erroneamente fungo?
Chiamiamo erroneamente fungo,il frutto del micelio ovvero il carpoforo/sporoforo cioè il portatore di spore.

3.Perchè i carpofori vegetano alla luce?
Perchè ove c'è luce c'è substrato idoneo alla crescita(terra,legno in decomposizione,piante viventi ecc.)

4.Perchè i carpofori vegetano al buio?
Per lo stesso motivo,ovvero trovano in quell'ambiente le condizioni ottimali.

5.Serve la luce ai funghi?
Le coltivazioni in grotta al buio degli Agaricus provano che la luce non ha importanza,va ricordato che gli
stessi funghi crescono anche nei prati alla luce.

6.Perchè allora al buio se ne trovano pochi?
Semplicemente perchè i simbionti abbisognano di radichette di piante...che al buio non crescono,perchè i parassiti
abbisognano di piante viventi...che al buio non crescono.L'unico sistema nutrizionale che possiamo incontrare è
il saprofitismo,ovvero funghi che si nutrono di sostanze organiche,vegetali o animali non viventi.Un ramo portato
dall'acqua,un animale che va a morire in grotta ecc...possono divenire substrati idonei alla vegetazione.

7.Evitano la luce?
Siamo nel periodo giusto per Rutstroemia bulgarioides un piccolissimo ascomicete che troviamo su strobili interrati
SOLO nella parte inferiore al contatto con il terreno ....al buio.

ciao giorgio



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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


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Inserito il - 02 aprile 2008 : 15:10:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si, sapevo della non necessità dell sintesi clorofilliana nei funghi però ho pensato che essendo il buio il principale fattore discriminante di una grotta rispetto all'ambiente esterno, la mancanza della luminosità potesse influire comunque in qualche modo. Il fungo si allunga alla ricerca di qualcosa...e suppongo solo la luce: l'utilizzo che ne potrebbe fare non lo conosco. Ma secondo me è solo la luce che lui sta cercando, "brancolando" nel buio.
Comunque grazie per i chiarimenti
Beppe



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Giorgio Gozzi
Utente Super


Città: trento
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Regione: Trentino - Alto Adige


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Micologia

Inserito il - 02 aprile 2008 : 17:16:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao beppe
tutto può essere.Dobbiamo anche tener conto che all'aperto i funghi crescono e spingono per arrivare in superficie.Alcuni(vedi A.bitorquis)spingono da sotto l'asfalto producendo una forza,se no ricordo male,di ben 12 atmosfere.Atri si deformano per impedimenti vari che incontrano lungo la spinta.Questa forza "risparmiata"in grotta potrebbe secondo me portare ad una crescita più facile e questo risparmio di energie potrebbe influire sull'allungameno del gambo.
Un esperimento fatto in passato,ovvero una piccola Russula "ingabbiata"dentro una lattina precedentemente tagliata all'estremità ha dimostrato che la stessa è cresciuta e pure molto(probabilmente in questa sorta di serra si è creato un
clma ottimale).
Stranezza per stranezza:un giorno ho sezionato a metà un piccolo Phallus impudicus(ovulo già aperto)e la metà che ho lasciato interrato è divenuto un mezzo grande Phallus impudicus.
Posso aggiungere che non funziona invece con Amanita muscaria.

ciao giorgio


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lucacavallari
Utente Senior


Città: roma
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Inserito il - 02 aprile 2008 : 19:23:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Aphyllo:

Ciao Luca! e grazie dell’interessamento.
Io pensavo più ad una collaborazione di questo tipo. Prima di tutto spero che ci sia una grotta dove tu vai spesso perché altrimenti bisogna cambiare strategia. Nelle parti più buie e già a temperatura ed umidità costante, cerca di notare se trovi funghi, e memorizza il posto. Parlando di questo in un altro topic con Dario (D21) abbiamo visto che questi “funghi mostri” si formano in queste condizioni e, come avrai potuto leggere, sempre su legni e legnetti che l’uomo, o un fiumiciattolo sotterraneo, vi ha portato.
Se ne vedi li fotografi e un paio di campioni li porti fuori, li secchi e me li spedisci per la microscopia.
Poi alle successive escursioni sempre nello stesso posto dovresti notare se ci sono evoluzioni, ri-fotografarli e eventualmente rimandarmeli per la ri-microscopia.
Perché dovresti … beh… perché è uno studio interessantissimo e perché NM è una grande comunità che quando fa gioco di squadra può diventare insuperabile!!

Lo puoi fare?

P.S. spero di non averti fatto scappare a gambe levate!


Ciao Aphyllo
il problema è che ..
1) no non vado sempre categoricamente nella stessa grotta...(c' ne sono moltissime e se ne cercano e si cerca di aprire sempre di nuove)
2) quando entro in una grotta cerco sempre (spirito di esplorazione) di individuare qualcosa che ci/vi possa interessare
come si fa?
purtroppo non posso neanche costringere i miei compagni a seguirmi...e soli non si và
3) il tempo...l'avvicinamento alla grotta non sempre è corto..anzi..
4) ci sono vari problemi logistici che impegna un sacco (vedi zaino e no 'tanto') e ognuno di noi ha il suo solo con l'occorrente per scendere la grotta...
non è semplice
Ma qui nel Lazio che abbiano esperienza o che siano speleo oltre a Step...non c'è nessuno???????????????????????????

Link
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Aphyllo
Moderatore

Città: firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Micologia

Inserito il - 03 aprile 2008 : 15:56:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Beppe e Giorgio. Quello di cui state discutendo era già stato sviscerato qui:
Link
L'argomento è estremamente interessante, gli esperimenti da fare neanche tanto difficili per poter accertare le varie supposizioni. Purtroppo quello che non riusciamo a trovare è: uno speleologo che prenda a cuore l'argomento..
Grazie lo stesso!!
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


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Inserito il - 03 aprile 2008 : 16:46:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie Marco per il link che rafforza ancor di più in me la supposizione che avevo.
Infatti, secondo me lo scopo finale del fungo è quello di riprodursi e di perpetuarsi come qualsiasi altro essere vivente. Però se si riproduce in un ambiente dove non c'è possibilità alcuna che il frutto del suo sforzo possa essere raccolto e disperso nell'ambiente cosa si riproduce a fare?
Ecco perchè probabilmente si sforza tanto ad allungarsi: per cercare di fare emergere la parte che secondo lui è rimasta sotterrata o sepolta da qualcosa . Non sa di trovarsi in una grotta (eventualità talmente improbabile ed infinitesimale che la natura non l'ha di certo regsitrata nella memoria del suo DNA)ma ritiene molto più semplicemente di essere rimasto sepolto sotto un tronco caduto o una frana del terreno (eventualità sicuramente verificatasi miliardi di volte e che ha lasciato un input di reattività all'evento).
Ecco perchè ritengo che il fungo vada a cercare la luce: per offrirsi a chi potrebbe staccarlo dal suolo per mangiarlo, o magari semplicemente calpestarlo, o all'azione di un forte vento o a quella di un insettino che si vada a strofinare su di esso per trasportare altrove le sue spore...
Ho detto una fesseria????
Beppe



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