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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 GEOLOGIA DEL MEDITERRANEO
 "Colate nere" sulle Dolomiti - alterazione biochimica
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vladim
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Inserito il - 29 settembre 2016 : 06:32:10 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao,
ho notato, in moltissime zone delle Dolomiti della Val di Fassa, "colate nere" sia di piccole dimensioni (prima foto), sia enormi, come quella delle due foto seguenti, che occupa buona parte della parete del Catinaccio.
Di cosa si tratta?

Grazie

Vladim
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Modificato da - mauriziocaprarigeologo in Data 23 ottobre 2016 08:52:47

mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 29 settembre 2016 : 21:49:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao vladim,

a me sembra che su una tonalità complessivamente grigiastra dovuta all’alterazione della roccia dolomitica, le plaghe più scure corrispondano alle zone dove il velo d’acqua di dilavamento superficiale (o che si infiltra dentro fratture della roccia) scorre preferenzialmente, accentuando il fenomeno, al quale penso non siano estranee anche forme di bioerosione/alterazione, come dicevamo l’altro giorno anche con giovanni Link
se osservi la parete alla sinistra della macchia scura più grande, infatti, noterai che la stessa colorazione è presente su alcune strette fessure e fratture che interessano l’intera parete fino alla cengia prativa; sia queste che la superficie indicata da te, inoltre, sono alla base di forme concave che sono attualmente piccoli nevai dai quali l’acqua di scioglimento segue proprio quelle direzioni;
le parti bianco/giallastre della parete (presenti anche all’interno delle aree nere), dovrebbero invece corrispondere alle zone in cui più attivo e continuo è il distacco granulo a granulo o a massi della roccia, che espone pertanto una colorazione più simile a quella della roccia integra sottostante.

buona serata

maurizio
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“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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vladim
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Inserito il - 30 settembre 2016 : 07:17:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie, ma (la mia ignoranza inmateria è completa) non capisco perchè le acque di dilavamento debbano depositare una traccia nerastra.
Mi aspetteri che asportassero qualcosa, non che la depositassero.

O forse non ho capito niente?

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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 30 settembre 2016 : 22:03:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In questo caso il ruolo dell’acqua è principalmente quello di creare le condizioni di umidità necessarie alla proliferazione di organismi micro (e non: batteri, alghe, licheni) e all’alterazione puramente chimica della roccia, processi che producono una “crosta” o un velo di alterazione;
tieni conto che su questa litologia queste croste (normalmente scure) risaltano maggiormente che su rocce di altra natura (graniti, basalti…), su cui sono comunque sempre presenti;
l’aspetto complessivo, ma la genesi e il contesto climatico sono completamente diversi, mi ricorda i drappi scuri della “desert varnish” Link

buona serata

maurizio
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vladim
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Inserito il - 01 ottobre 2016 : 08:33:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mauriziocaprarigeologo:

In questo caso il ruolo dell’acqua è principalmente quello di creare le condizioni di umidità necessarie alla proliferazione di organismi micro (e non: batteri, alghe, licheni) e all’alterazione puramente chimica della roccia, processi che producono una “crosta” o un velo di alterazione.....


Chiaro!
Grazie

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vladim
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Inserito il - 01 ottobre 2016 : 13:38:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mauriziocaprarigeologo:
...
l’aspetto complessivo, ma la genesi e il contesto climatico sono completamente diversi, mi ricorda i drappi scuri della “desert varnish” Link

buona serata


E' vero!
Ora che me lo dici, me ne ricordo bene.
Non sapevo che si chiamassero “desert varnish”, ma quante ne avevo viste nel "selvaggio west".
Qui sotto, inmmagini (ovviamente scansioni di stampe da negativo) del 3 agosto 1984, durante una gita nel fondo del Canyon de Chelly (Arizona) su camion guidati da rangers Navajo.

Ora susciti la mia curiosità: di queste "varnish" qual è l'origine?

Grazie


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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 02 ottobre 2016 : 16:55:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Belle le immagini, vladim;
purtroppo non ne so granchè, però mi sembra di aver capito che dopo un lungo dibattito su quale tipo di genesi (biologica o inorganica) fosse alla base di queste strane “formazioni”, la maggioranza della comunità scientifica si stia indirizzando verso la seconda possibilità;
quella citata in questo articolo del 2006 Link dovrebbe essere la pubblicazione di riferimento liberamente scaricabile qui
Link

tra l’altro sembra che croste simili siano state individuate anche su Marte, e potrebbero essere studiate come archivio della passata storia (biologica?) del pianeta rosso, dal momento che sulla Terra esse inglobano sempre composti organici prelevati dall’ambiente esterno (che su Marte testimonierebbero la comparsa di forme di vita).

Buona serata

maurizio
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vladim
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Inserito il - 02 ottobre 2016 : 17:43:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie!

Buona serata anche a te
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