Inserito il - 25 agosto 2009 : 21:07:13
Nazione: Italia Regione: Lombardia Provincia: SO Comune: Valfurva Localitŕ:
La Valle dei Forni ha inizio a Santa Caterina di Valfurva, piccolissimo borgo dell' Alta Valtellina, dove però sono nati sia Achille Compagnoni, il primo scalatore del K2, che Deborah Compagnoni, famosissima sciatrice italiana e campionessa olimpionica. La valle è percorsa dal torrente Frodolfo ed è interamente situata nal territorio del Parco Nazionale dello Stelvio. La valle era percorsa fino agli inizi del '900, per buona parte della sua estensione dal Ghiacciaio dei Forni, che arrivava ai piedi dell' omonimo rifugio. Nonostante il notevole ritiro, esso rimane ancor' oggi il ghiacciaio vallivo più esteso in Italia.
Nella foto è possibile vedere la parte intermedia della Valle dei Forni. Agli inizi del 1900 il ghiacciaio superava il laghetto che si vede al centro della foto.
Il percorso effettuato è ad anello ed ha inizio dal Rifugio/Albergo dei Forni (2176 metri), di solito raggiungibile in auto e termina al Rifugio Branca (2493 metri). Non presenta (in estate) particolari difficoltà e consente un primo facile approccio al Ghiacciaio dei Forni, visibile per buona parte della sua estensione.
L' inizio del percorso, con in primo piano il torrente Cedec (da attraversare).
L' escursione è stata effettuata alla fine di luglio di quest' anno e due notti prima nella zona era abbondantemente nevicato, cosa non rarissima in luglio da quelle parti, ma neanche particolarmente frequente. In alcune foto sarà possibile vedere il contrasto fra la neve residua ed il verde estivo dei pascoli.
Il Rifugio Branca, possibile punto di partenza per le non facili escursioni sul ghiacciaio o per alcune delle vette del Gruppo Ortles-Cevedale, di impegno alpinistico.
Riguardatelo adesso in questa foto a più largo raggio. Sullo sfondo c'è il Ghiacciaio dei Forni. Quelle indicate dalle frecce erano le morene laterali del ghiacciaio nell' 1800 (cioè in pratica il ghiacciaio arrivava a quell' altezza). Potete capira quanto si sia ritirato.
Nulla sarebbe più sbagliato del fatto di considerare i ghiacciai un elemento statico. Essi sono in continua evoluzione.
I ghiacciai si generano per graduale trasformazione della neve in nevato e ghiaccio. Ciò avviene nelle aree dove la quantità di neve che annualmente si accumula al suolo supera quella persa per fusione (o per altri processi) e dove le condizioni del suolo sono idonee.
Il ghiaccio si comporta come un solido deformabile sotto il suo stesso peso. Per effetto della forza di gravità, mediante scivolamento basale e deformazione interna, il ghiaccio si muove verso valle, con velocità molto variabile, in genere dell’ordine compreso fra pochi metri e centinaia di metri l’anno. I crepacci sono fratture prodotte dal movimento dei ghiacciai.