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Forest
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Inserito il - 02 maggio 2010 : 14:54:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La Filastrocca delle chiocciole
- Aggiornamento -


Buongiorno a tutti! Ho effettuato un notevole aggiornamento del materiale riguardante questa nostra ricerca etnologica!
Per chi non sapesse di cosa si tratta, è tutto spiegato qui.

Il database ha ora ben 49 versioni in più, raggiungendo così i 341 documenti: lo trovate in versione aggiornata qui.
Molte delle nuove versioni sono dovute al prezioso contributo del nostro "ospitone"… grazie!

Ho aggiornato la mappa, con importanti arrivi da Grecia (grazie, Joanna!), Albania, Serbia, ed ho aggiunto alla carta la mappatura accurata della Francia, dipartimento per dipartimento, della Spagna e, per quanto possibile, della Grecia.

Vi sono poi numerose altre novità elencate nell'introduzione all'inizio dello stesso database e nella guida alla lettura della mappa.

Ecco, infine, la nuova mappa, che, nei messaggi che posterò tra poco qui di seguito, verrà ampiamente commentata:
SONDAGGIO ETNOLOGICO: CONOSCI IL
275,95 KB
(Versione ad alta qualità qui)

N.B.: il materiale completo di tutta la ricerca si trova online qui.

Leggetelo! C'è bisogno del vostro contributo.

Il migliore saluto da
Forest
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Forest
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Inserito il - 02 maggio 2010 : 21:21:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Osservazioni sulla mappa (1 di 6)

Dunque, ho approntato e pubblicato nel post precedente una mappa di distribuzione di tutte le numerose versioni della “filastrocca delle chiocciole”, che è oggetto della nostra ricerca: tale mappa è visibile all'indirizzo
Link
da cui si può anche scaricare. Ad essa mi riferirò continuamente in questo testo. Cosa ci dice questa mappa? Per cercare di capirne di più, ho effettuato una serie di confronti con alcuni fenomeni.

Primo confronto: la densità di popolazione
Innanzitutto, la mappa ci dice una cosa molto semplice: si trovano più varianti nelle zone d'Europa più popolate. Ciò non può certo stupire: dove la popolazione si concentra è normale che circolino e si incontrino più tradizioni e si creino nel tempo le condizioni per ulteriori differenziazioni della nostra “filastrocca”.
Per capire meglio il fenomeno, ho preparato un'illustrazione approssimativa della densità della popolazione in Europa negli ultimi decenni del Novecento, che tende quasi a coincidere con la nostra mappatura delle versioni della “formuletta delle chiocciole” che abbiamo trovato:

Immagine:
SONDAGGIO ETNOLOGICO: CONOSCI IL
252,3 KB

Ci sono però alcune discrepanze: ad esempio, la densità di popolazione risulta piuttosto alta in Puglia e in Portogallo, dove la nostra “formuletta delle chiocciole” non sembra molto presente, mentre la densità di popolazione non è molto elevata in Sardegna o in Albania, dove invece la nostra filastrocca è ben attestata.
(Prosegue nel prossimo messaggio…)

N.B.: il materiale completo di tutta la ricerca si trova online qui.

Modificato da - Forest in data 02 maggio 2010 21:24:43
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Forest
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Inserito il - 02 maggio 2010 : 23:55:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
(…segue dal messaggio precedente)

Osservazioni sulla mappa (2 di 6)
Secondo confronto: i fiumi



Una seconda evidente coincidenza si ha con i percorsi tracciati da alcuni dei principali fiumi europei. Anche questo non deve stupire: le popolazioni, portatrici di tradizioni, si spostano spesso lungo i fiumi, che sono una facile via di comunicazione; inoltre, gli insediamenti umani più popolati sono molto spesso costruiti lungo i corsi d'acqua e questi favoriscono pure l'agricoltura nelle loro vicinanze. Ecco un sommario schema dei fiumi europei più coinvolti nella nostra ricerca:

SONDAGGIO ETNOLOGICO: CONOSCI IL

Anche qui, si osserva una sostanziale coincidenza con la nostra mappa. Nel nostro caso, sembrano avere enorme importanza il Po, l'Adige, l'Adda, l'Oglio, il Ticino; grande importanza hanno il Reno, la Mosa, la Senna, il Rodano, l'alto corso della Loira, l'alto corso della Garonna, l'alto corso del Tago e, in misura minore, il Tevere, l'Arno, il Volturno ed il basso corso del Danubio.
Altri fiumi, come quelli inglesi e greci, o come l'Elba e l'Ebro, non sembrano avere altrettanta importanza.
(Prosegue nel prossimo messaggio…)

N.B.: per chi si fosse perso qualcosa, l'intero materiale della ricerca è sempre qui.
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Forest
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Inserito il - 03 maggio 2010 : 12:06:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
(…segue dal messaggio precedente)

Osservazioni sulla mappa (3 di 6)
Terzo confronto: l'Impero Romano



Guardando la nostra mappa di distribuzione, si ha talvolta la sensazione che abbia una lunga storia da raccontare. Un'altra facile constatazione è infatti che la nostra “formuletta delle chiocciole” è certamente più diffusa nelle zone oggi più popolate, ma queste sono state popolate nei secoli come risultato di una lunghissima opera di colonizzazione e costruzione di insediamenti umani: uno dei principali artefici storici di tutto ciò è stato certamente l'Impero Romano. È abbastanza semplice constatare che, soprattutto al di fuori dell'Italia, alcune delle zone più romanizzate all'epoca dell'Impero sono anche proprio quelle in cui oggi si ritrova maggiormente la nostra filastrocca: Italia, Francia meridionale (un tempo: Provenza e Gallia Narbonense, i cui confini coincidono in modo sorprendente con quelli segnalati sulla nostra mappa), valle del Reno, Castiglia, Romania. Vedi ad esempio anche le illustrazioni di pubblico dominio ai seguenti indirizzi:
Link (vedi la terza figura della pagina)
Link

(Prosegue nel prossimo messaggio…)

N.B.: per vedere l'intera ricerca di cui sto parlando, fare clic qui.
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Forest
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Inserito il - 03 maggio 2010 : 16:30:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
(…segue dal messaggio precedente)

Osservazioni sulla mappa (4 di 6)
Quarto confronto: le famiglie linguistiche



Si può constatare come la distribuzione della nostra “filastrocca delle chiocciole” sia differente presso popolazioni (e territori) di gruppi linguistici e famiglie linguistiche diverse.

In particolare:
- la diffusione risulta molto alta presso i popoli appartenenti al gruppo linguistico celtico (Galles, Scozia, Bretagna, in parte Irlanda), germanico (Gran Bretagna, Germania, Paesi Bassi, Belgio fiammingo, Lussemburgo, Svezia, Danimarca, Norvegia; in piccola parte l'Austria; mancano i dati per la Svizzera tedesca) e neolatino (Italia, Francia, Spagna, Belgio vallone, Romania, Svizzera italiana, Svizzera francese; il Portogallo contribuisce solo in minima parte; mancano i dati per la Svizzera romancia); la nostra formuletta è presente anche presso gli albanesi, con insolite somiglianze con le versioni germaniche.
- risulta più scarsa, ma ben attestata, nelle lingue slave (Slovenia, Croazia, Serbia, Slovacchia, Ucraina, Russia, Polonia), nel greco (Grecia) e nelle lingue ugro-finniche (Ungheria e Finlandia; invece non presso i Sami della Lapponia);
- infine, risulta praticamente assente, o quantomeno così scarsa da non essere stata ancora rilevata, nelle lingue baltiche (Lituania, Lettonia);
- in lingua basca la nostra filastrocca è presente, ma, pare, con una sola versione di contenuto simile a quello delle comuni versioni spagnole (quindi non con una tradizione differenziata).

In pratica, se le nostre considerazioni sono giuste, avrebbero la nostra filastrocca tutti gli Indoeuropei, tranne, forse, i baltici.
I popoli non indoeuropei che l'avrebbero sono i Finlandesi e gli Ungheresi, oltre ai Baschi; si segnala però che tutte le versioni di Finlandia, Ungheria e Paesi Baschi sono sempre estremamente simili a quelle di Paesi confinanti e non presentano mai soggetti o temi originali. I popoli non indoeuropei potrebbero perciò avere ereditato questa tradizione dalle popolazioni vicine.
Si segnala, infine, che nelle Marche la situazione è particolare: in tale regione abbiamo infatti una discreta diffusione di un proverbio sulle chiocciole collegabile con la nostra filastrocca (e la presenza sulla mappa si riferisce in realtà a tale proverbio), ma questa non sembra finora essere presente. Ora, le Marche erano anticamente abitate da un popolo probabilmente non indoeuropeo, etnicamente diverso dai popoli vicini: il popolo dei Piceni.
La segnalazione di una versione in Cina (tratta da un vecchio e datato documento ottocentesco), pur molto interessante, è molto difficilmente verificabile, anche perché la fonte la fornisce solo in traduzione inglese, per sentito dire, e senza citare la zona esatta di provenienza né l'etnia di origine. Non è stato possibile finora svolgere ulteriori indagini in merito.

(Prosegue nel prossimo messaggio…)

N.B.: per vedere l'intera ricerca di cui sto parlando, fare clic qui.

Modificato da - Forest in data 03 maggio 2010 17:12:49
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Forest
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Inserito il - 03 maggio 2010 : 20:41:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
(…segue dal messaggio precedente)

Osservazioni sulla mappa (5 di 6)
Quinto confronto: i chiocciolai preistorici



È stato molto interessante (grazie a ospitone, che me li ha segnalati!) il paragone con gli studi effettuati da David Lubell, in due suoi diversi articoli, sul consumo alimentare di chiocciole nella preistoria europea e l'accumulo di gusci di animali consumati presso insediamenti umani preistorici in Europa meridionale. Tali accumuli sono solitamente chiamati “chiocciolai”.
Ecco una cartina dell'ubicazione dei principali chiocciolai preistorici in Europa meridionale secondo Lubell:

SONDAGGIO ETNOLOGICO: CONOSCI IL


Si possono notare alcune interessanti e notevoli coincidenze con la nostra mappa, in particolare con la Francia meridionale, la Francia pirenaica, i Paesi Baschi, l'Istria e la Dalmazia, la Campania, la zona di Roma, la Grecia sud-orientale, una zona in Romania, la Sicilia, una zona in Serbia, una zona appena di fronte all'Albania.
È impressionante notare la continuità dell'ubicazione di alcuni insediamenti umani, dai primi chiocciolai preistorici, fino ai giorni nostri (vedasi la Francia meridionale, la Campania o Roma, ma anche i dintorni di Vienna, Atene, Malaga, Lisbona e Belgrado).
Il lavoro di Lubell è particolarmente prezioso, perché egli si è limitato a studiare i chiocciolai contenenti i resti delle sole chiocciole terrestri, cioè proprio gli animali che interessano nella nostra ricerca (mentre, di solito, gli studiosi di preistoria chiamano col termine “chiocciolaio” - inglese shell midden, francese escargotière - anche gli accumuli preistorici di resti di consumo di molluschi bivalvi marini).
Infine, a questo proposito, anche se in Sardegna non sono finora noti (a mia conoscenza) chiocciolai preistorici, segnalo la frase ricorrente in alcune versioni sarde:

(292) Tzontzonrredda, boga sos corros si no' ti 'occo (…) e ti che fuglio in su muntonarzu! Chiocciolina, tira fuori le corna se no ti uccido (…) e ti butto nella discarica!
(293) Ti scuzzo ' tir''e mazzu. Ti che fulio in su muntonarzu.
Ti picchio a colpi di martello per la legna. Ti butto nella discarica.

Pensare che “la discarica” si possa identificare con il ricordo di un chiocciolaio sarebbe, appunto, molto suggestivo…


(Prosegue nel prossimo messaggio…)

N.B.: per vedere l'intera ricerca di cui sto parlando e capire meglio di cosa si tratta, fare clic qui.
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Forest
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Inserito il - 03 maggio 2010 : 23:59:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
(…segue dal messaggio precedente)

Osservazioni sulla mappa (6 di 6)
Sesto confronto: la diffusione dell'agricoltura nel Neolitico europeo



Segnalo infine che la mappa da noi compilata è compatibile con il modello di diffusione dell'agricoltura in Europa nel Neolitico, prospettato da diversi studiosi, tra i quali Luca Cavalli-Sforza. L'agricoltura, proveniente dalla Mesopotamia attraverso sia l'Anatolia che il Caucaso, si sarebbe gradualmente diffusa da Est verso Ovest, attraverso due modalità: via terra e via mare.
Via terra, una volta raggiunta l'Ungheria, la Slovacchia e le Alpi, avrebbe proseguito verso ovest (Francia, Penisola Iberica, poi Isole Britanniche); verso nord, forse lungo i fiumi (Reno) (Germania, poi Danimarca e quindi Scandinavia) e, attraversando le Alpi, verso sud, in Italia settentrionale, forse sempre lungo i fiumi (Po, Adige, Adda).
Via mare, dall'Anatolia avrebbe invece raggiunto i principali porti della Grecia meridionale, dell'Italia meridionale, della Francia meridionale e della Catalogna.
Ora, considerando che, teoricamente, potrebbe darsi che il numero di versioni sia minore nelle zone di origine e maggiore nelle zone di successiva diffusione e differenziazione, il modello prospettato da Cavalli-Sforza appare compatibile con la mappa compilata per la nostra ricerca, nell'ipotesi che la nostra filastrocca si sia originata nel periodo della diffusione neolitica dell'agricoltura in Europa.
Già ad una prima analisi delle versioni raccolte ci sono infatti serie ragioni per ipotizzare questo; ma se tale ipotesi sia plausibile o no è un argomento che si deve rimandare ad una fase successiva di questa ricerca: quella dell'analisi strutturale e dell'analisi (e mappatura) dei soggetti trattati, che costituirà appunto il prossimo sviluppo del nostro lavoro.

N.B.: per vedere l'intera ricerca di cui sto parlando e capire meglio di cosa si tratta, fare clic qui.

(…e con questo ho per ora finito e saluto tutti: alla prossima tappa!)

Modificato da - Forest in data 04 maggio 2010 00:00:00
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Forest
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Inserito il - 08 maggio 2010 : 16:27:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
AGGIORNAMENTO DI DATABASE, MAPPA ed altro materiale


Pubblicato un piccolo aggiornamento del database (ora alla versione 0007):

Link

Le versioni sono tornate ad essere 340.
Un'ipotetica ulteriore versione albanese, a cui era stato in precedenza dato il numero 341, è stata eliminata, perché, in seguito ad ulteriori controlli e ad una nuova traduzione con una persona di madrelingua albanese, è risultata in realtà non pertinente con chiarezza a questa ricerca. Il testo è stato comunque conservato per ulteriori verifiche, nell'ipotesi che tracce di un collegamento con il tema trattato dalla nostra ricerca ci possano comunque essere (allusione alla decapitazione di un animale, allusioni ai termini "lumaca" e "mollusco"), cosa che si ritiene comunque possibile.

Migliorata in particolare la traduzione della versione 160, dalla Francia.

Cambiate le note alle versioni sarde 292 e 293, con riferimento alla possibile presenza effettiva di chiocciolai preistorici in Sardegna (che ho scoperto essere ipotizzata in luoghi ben individuati dal noto archeologo G. Lilliu) ed alla possibile menzione di chiocciolai nelle versioni sarde.

Sono stati di conseguenza aggiornati anche la mappa di distribuzione (QUI), le osservazioni sulla distribuzione, l'elenco delle richieste di aiuto.

Tutto il materiale aggiornato di questa ricerca si trova qui:
Link

Segnalazioni di errori, nuovi contributi o osservazioni sono sempre cosa gradita!


Modificato da - Forest in data 08 maggio 2010 16:33:30
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Caterina Azara
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Inserito il - 10 maggio 2010 : 13:59:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao Forest!
il lavoro procede alla grande vedo! complimenti!!

stamattina una giovane signora di Luogosanto mi ha raccontato che la madre, anch'essa gallurese, le aveva insegnato questa 'versione' del canto delle lumache

'barraccoccu barraccoccu
boca li corri
ca sinnò t'ammazzu
a babbu toiu e a mamma toia

la traduzione è facilmente intuibile..

'lumaca lumaca
togli fuori le corna
altrimenti ammazzo
tuo babbo e tua mamma'

un saluto
Caterina




caterina azara
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Forest
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Inserito il - 20 settembre 2010 : 19:05:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Un aggiornamento…

Il nuovo materiale relativo al mio studio di ricerca sull'origine, la natura e la diffusione della nostra filastrocca è online a questo indirizzo:

Link

Ho appena aggiornato tutto il materiale.

Sono state introdotte nel database (comprendente tutte le versioni della filastrocca che ho rintracciato ed ogni altro documento rilevante) ben 44 nuove versioni, ovvero tutte quelle dalla 341 (inclusa) in poi. Il nuovo database contiene perciò 384 documenti, provenienti da tutta Europa, tutti classificati, tradotti ed annotati. La lettura della annotazioni è fondamentale per la comprensione della ricerca.
All'inizio del database c'è l'elenco di tutte le modifiche apportate rispetto alla scorsa versione dello stesso database.


Sul sito citato (metto i link anche in questo elenco) si trovano:

- un testo di introduzione a questa ricerca(nuova versione);
- un database di tutte le versioni, tradotte ed annotate (vers. 0008) (la lettura delle annotazioni è fondamentale) (nuova versione);
- una nuova mappa di distribuzione di tutte le versioni trovate (nuova versione e nuovo metodo di colorazione);
- una guida alla lettura della mappa (nuova versione);
- un nuovo testo di commento ed osservazioni sulla distribuzione geografica, che, insieme alle fondamentali annotazioni di ogni versione nel database, costituisce l'inizio della ricerca vera e propria ed è il testo più importante (nuova versione);
- le trascrizioni e gli esempi audio relativi a tutte le versioni di cui sono riuscito a conoscere con certezza la musica esatta (12 versioni);
- un testo che illustra ciò che chiunque può fare per collaborare a portare avanti questa ricerca (nuova versione: se qualcuno può collaborare, si faccia avanti, ne ho bisogno!);
- il link a questo forum, naturalmente!


Anche se l'arrivo di qualche nuova versione è sempre possibile e gradito, considero ora sostanzialmente chiusa la prima parte della ricerca, cioè quella relativa alla raccolta dei dati.
Dal prossimo aggiornamento, inizierò ad occuparmi della fase di analisi vera e propria, lavorando in due direzioni:
- la mappatura delle varianti e dei motivi (soggetti) trattati in ciascuna versione, distinguendo tra casi anomali, soggetti molto localizzati, soggetti diffusi in aree di media estensione e soggetti presenti in molte versioni; ciò sarà poi messo in connessione con i gruppi etnici e linguistici presso cui le diverse varianti si ritrovano; anche lo studio della variabilità in ciascuna area geografica sarà molto importante;
- uno studio sistematico delle funzioni di ciascun soggetto trattato, della struttura presente in tutte le varianti della filastrocca, dei significati e del sistema di idee che l'insieme di tutte le varianti rivela.


Commenti ed osservazioni sono molto graditi!
Potete anche diffondere il materiale presso altre persone interessate.



Link
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Forest
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Inserito il - 24 settembre 2010 : 19:17:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho aggiornato nuovamente il database e la mappa relativi a questa ricerca.

- Migliorata molto la traduzione delle versioni romene 16, 17 e 100 (grazie ad unio)
- Aggiunta una versione lombarda di area cremonese (grazie ad iperione)
- Aggiunta la descrizione di un'interessante tradizione lombarda di area comasca
- Cambiata la colorazione delle Marche sulla mappa, per riflettere il fatto che vi si trova un proverbio sulle chiocciole legato alla nostra filastrocca, ma non la filastrocca stessa.

Il tutto si trova a questo link:
Link


Modificato da - Forest in data 24 settembre 2010 19:18:48
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Forest
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Inserito il - 28 settembre 2010 : 15:59:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Aggiornato di nuovo il database.
È ora alla versione 0010 e contiene 388 documenti, tradotti ed annotati.
A pagina 2 del database trovate l'elenco delle aggiunte recenti e delle numerose modifiche recenti, riguardanti commenti e note, traduzioni, musiche.
Sono comunque comprese una versione recente comunicatami da iperione, le versioni di Ezallot e di SnailBrianza, e le traduzioni dal romeno di unio.

Ho di conseguenza pubblicato anche una nuova mappa, riveduta e corretta.
Corretto anche un piccolo errore del testo di osservazioni sulla distribuzione geografica della filastrocca (a pag. 3 è stata meglio precisata la situazione relativa alla presenza nei territori di lingua celtica).

Trovate tutto qui:
Link
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Danius
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Flora e Fauna

Inserito il - 05 ottobre 2010 : 11:55:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grande lavoro, Forest! Non avevo letto questa discussione da tempo ormai, e ti rinnovo i miei complimenti!
Avrei voluto raccoglierla dal vivo, ma per fortuna esistono testi sul dialetto romagnolo...

Lóma lóma lumagöla
tira fura al cvàtar cöran
óna par me, óna par te
e dó pr' e' gêval ad Furlê

Luma luma lumacòla
tira fuori le quattro corna
una per me, una per te
e due per il diavolo di Forlì

Ercolani L., 2002 - Nuovo vocabolario Romagnolo Italiano / Italiano Romagnolo. Edizioni del Girasole Ravenna.



La Rana non s'ingozza mai di tutta l'acqua dello stagno in cui vive
[Proverbio Sioux Teton]
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Accipiter gentilis
Moderatore


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Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 05 ottobre 2010 : 15:15:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Forest,

mi accorgo tardi di questa discussione ad ogni modo riporto la filastrocca che cantavo da bambino; il paese è Bellegra (Roma).

TESTO ORIGINALE:

resci resci corna
mammota è Madonna
paritu è Signore
resci resci ciammottone

TRADUZIONE

esci esci "le" corna
tua madre è Madonna
tuo padre è Signore
esci esci "Chiocciolone"

Ciammotta o Ciammaruga è il nome dialettale della chiocciola, la lumaca invece è la "ciammaruga spoglia"


SONDAGGIO ETNOLOGICO: CONOSCI IL
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Danius
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Città: Bastia
Prov.: Ravenna

Regione: Italy


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Flora e Fauna

Inserito il - 05 ottobre 2010 : 16:15:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Recitandola ad alta voce (che vantaggio non partire da zero!) mio padre si è ricordato un'altra versione:

TESTO ORIGINALE

Lumëga lumagöla
tira fura al cvàtar cöran
Do cöran e du curnê
e do scàtal ad lumaghén

TRADUZIONE

Lumaca lumacola
tira fuori le quattro corna
Due corna e due cornini
e due scatole di lumachini

Mi sembra anomalo il finale, ma il paese è a 5 km di distanza da Bastia, Campiano, sempre provincia di Ravenna.


La Rana non s'ingozza mai di tutta l'acqua dello stagno in cui vive
[Proverbio Sioux Teton]
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Forest
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Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 05 ottobre 2010 : 16:34:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie a Danius e ad Accipiter gentilis!

In effetti, l'ultima versione di Danius è un po' anomala nel finale, ma non è la sola ad esserlo.
Grazie per essere stati precisi ed aver citato le fonti ed i luoghi.
Inserisco subito il materiale nel database ed aggiorno le mappe, poi avvertirò qui quando l'avrò fatto.

La versioni di Danius risollevano il ruolo dell'Emilia Romagna, che rispetto alle altre regioni dell'Italia settentrionale era un po'… in ribasso.
Il numero di versioni di questa filastrocca è comunque stupefacente, soprattutto in alcune zone d'Europa. Quello che conterà sarà comunque verificare la distribuzione e la densità geografica dei cosiddetti "motivi", ovvero i soggetti trattati e i termini ricorrenti (ad esempio: "una per me, una per te", "diavolo", "acqua", "cibo", ecc… sono tutti esempi di "motivo", secondo la terminologia usata dagli studiosi del folclore), e poi l'analisi della struttura delle diverse versioni.
Tra pochi giorni inizierò quindi anche la fase vera e propria di analisi dei dati (e non solo di raccolta). La ricerca di versioni sempre nuove è comunque sempre aperta e continua! Chi ne conosce altre? E qualcuno ne conosce anche le musiche, se venivano cantate?

Grazie ancora davvero. Questa ricerca è sempre più "nostra".





Link

Modificato da - Forest in data 05 ottobre 2010 16:35:25
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Forest
Moderatore Tutor


Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 06 ottobre 2010 : 14:20:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Database e mappa aggiornati alla versione 0011, 6 ottobre 2010, 392 documenti.
Sono comprese le versioni di Danius ed Accipiter gentilis.

Come al solito, trovate tutto qui:

Link


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Barbaxx
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Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


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Flora e Fauna

Inserito il - 19 novembre 2010 : 01:26:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Della filastrocca delle lumache c'è anche un'edizione a fumetti!
Precisamente in un vecchio fumetto de "la Stefi", la bambina disegnata da Grazia Nidasio.

Lo ricordo come fosse oggi, anche se l'ho letto una trentina d'anni fa:

Stefi va in vacanza dalla nonna e dallo "zio 'Chille" a "Scampiano", paese d'origine del padre da qualche parte nella campagna lombarda.
La bambina gioca nell'aia con le galline e lo zio le insegna il dialetto (in particolare la "u" lombarda) utilizzando la seguente filastrocca (cito a memoria, ma ero un bambino molto attento):

Lümaga lümaghin
cacia foeura i to curnin
te darò un bicer de vin


Alla fine delle vacanze la mamma torna a riprendere Stefi per riportarla in città ed inorridisce: la bambina si comporta come una "selvaggia" e parla il dialetto!

Ho cercato invano tra i giornalini superstiti della mia infanzia, volevo scansionare la storiella e pubblicarla qui, ma non l'ho trovata .

Era sicuramente sul "Corriere dei piccoli", indicativamente tra gli anni '79-'81. Non più tardi, perché poi sono passato a leggere "Topolino" .

Chi la ricorda? Chi la conserva?

Barbaxx

Modificato da - Barbaxx in data 19 novembre 2010 02:17:40
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Forest
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Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 19 novembre 2010 : 13:47:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Interessante segnalazione, speriamo che qualcuno trovi il fumetto. Io non lo conoscevo, non l'ho mai letto da piccolo. Sì… dovrebbe essere la variante 30, però, non 29, almeno secondo il database aggiornato che è qui:

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Modificato da - Forest in data 19 novembre 2010 13:49:15
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Barbaxx
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Inserito il - 19 novembre 2010 : 13:53:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sì, scusa, è stato un lapsus (che ho cancellato).
Forse in qualche biblioteca si trova...


Barbaxx

Modificato da - Barbaxx in data 19 novembre 2010 14:04:26
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