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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Coleoptera e Strepsiptera
 Cerambycidae su pioppo: Rhamnusium bicolor demaggii (RM)
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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 07 maggio 2009 : 23:40:44 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Hexapoda Ordine: Coleoptera Famiglia: Cerambycidae Genere: Rhamnusium Specie:Rhamnusium bicolor demaggii
Ostia, 7-5-2009.
Questi due Cerambycidae si trovavano sul tronco, in parte secco, di un grosso pioppo.
Ho visto prima quello che penso sia il maschio e, dopo, un altro individuo che potrebbe essere una femmina, a meno che non si tratti di un'altra specie.
Ho postato anche una foto con le mie dita per dare un'idea delle dimensioni, che direi sui 25mm.
Si tratta di Rhagium?
luigi




Immagine:
Cerambycidae su pioppo: Rhamnusium bicolor demaggii (RM)
255,26 KB

Modificato da - vladim in Data 21 maggio 2016 12:08:34

elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 07 maggio 2009 : 23:42:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Immagine:
Cerambycidae su pioppo: Rhamnusium bicolor demaggii (RM)
297,4 KB


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elleelle
Moderatore Trasversale

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Flora e Fauna

Inserito il - 07 maggio 2009 : 23:44:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Immagine:
Cerambycidae su pioppo: Rhamnusium bicolor demaggii (RM)
228,77 KB


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gomphus
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Città: Milano
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Inserito il - 07 maggio 2009 : 23:56:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
WOW

sono Rhamnusium bicolor (Schrank, 1781)

il primo è un maschio e il secondo una femmina, però la differenza di colorazione (se non ricordo male la forma "normale" è quella con le elitre blu, sennò perché chiamarlo bicolor ) è indipendente dal sesso

ovviamente

nuovo per il forum

maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
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Velvet ant
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3768 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 maggio 2009 : 00:00:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Splendidi
Aggiungo che, per il Lazio, è indicata la ssp. demaggii, cui dovrebbero appartenere i tuoi esemplari.
Non ricordo però quali sono le caratteristiche di questa sottospecie e meglio di me potrà illustrartele Francesco
La variabilità cromatica è propria della specie.


Marcello


Cerambycidae su pioppo: Rhamnusium bicolor demaggii (RM)
 
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elleelle
Moderatore Trasversale

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32711 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 maggio 2009 : 00:01:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

... ora mi dirai: potevi "ospitarli" per un po!.........
Ad ogni buon conto, avevo intuito che era un insetto insolito, e gli ho fatto una ventina di foto complessivamente; se serve qualche altro dettaglio, lo cerco.
luigi



Modificato da - elleelle in data 08 maggio 2009 00:09:39
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elleelle
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Città: roma

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32711 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 maggio 2009 : 00:07:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A questo punto, ne posto un'altra foto. Peccato che c'era un contrasto fortissimo con la corteccia del pioppo e io non sono riuscito a gestire il problema...
luigi

Immagine:
Cerambycidae su pioppo: Rhamnusium bicolor demaggii (RM)
271,08 KB


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Vitalfranz
Utente Senior


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Flora e Fauna

Inserito il - 08 maggio 2009 : 09:04:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
WOW WOW WOW


Veramente: complimenti!


Per aggiungere qualche nota tassonomica, questa forma si differenzia dal bicolor tipico per un punteggiatura più rasposa e per l'addome con macchie nere (sarebbe bello tu avessi fatto delle foto anche del lato inferiore )

Quanto al valore delle demaggii e della sua varietá aeneomicans, (quella gialla), come per tutti i Rhamnusium , le incertezze sono molte, dovute in primo luogo alla rarità dei reperti.
In Boemia é diffusa (e persino comune nella città di Praga, come ho saputo di persona dal mio amico-collega Eduard Jendek) la forma gracilicornis, con le antenne più sottili e costantemente chiare invece di bicolori.
Tuttavia, anche se molti autori (Pesarini & Sabbadini, Villiers) hanno considerato gracilicornis una buona specie, Heyrovsky ha dimostrato che le due forme convivono sule stesse piante nella Moravia Meridionale.
Nel caso della demaggii, va notato che il bicolor tipico ricompare a sud, oltre il Lazio... cosa insolita per una sottospecie.

La mia opinione (ma non solo la mia) é che si tratti di forme locali (le natio dei carabi), dominanti in certe zone, ma presenti anche in altre...forse un inizio di sottospecie che non si é ancora sviluppato...
In realtà, anche nel caso del demaggii, non esistono barriere naturali o ragioni per lo stabilizzarsi di una forma particolare.

È un caso abbastanza frequente nei cerambici (dal momento che sono animali che volano) e queste forme vengono considerate dai diversi autori come varietá, morfe, sottospecie o specie... ma é anche probabile che le nostre categorie tassonomiche (o mentali) non corrispondano alla realtá...

Un esempio classico é la Leptura aethiops, con la sua morfa adustipennis ad elitre rossastre, che compare solo nella Siberia centrale, e la dimorpha a torace rosso propria del Giappone...
Per tornare alla bestie più di casa nostra, anche altri taxa considerati talvolta delle specie o sottospecie, sono nella medesima condizione: Gaurotes virgineus/thalassina, Parmena balteus/unifasciata (la balteus tipica compare anche in Bulgaria), Cholophorus pilosus/galbromaculatus (dimostrati interfecondi da Paulian, 1994), Leptura maculata/nigricornis (a torto considerata sottospecie sicula da due nostri colleghi italiani, dal momento che compare anche in Corsica e nel Caucaso)... etc.



Francesco Vitali
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gomphus
Moderatore


Città: Milano
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Inserito il - 08 maggio 2009 : 09:33:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Vitalfranz:

... In Boemia é diffusa (e persino comune nella città di Praga, come ho saputo di persona dal mio amico-collega Eduard Jendek) la forma gracilicornis, con le antenne più sottili e costantemente chiare invece di bicolori.
Tuttavia, anche se molti autori (Pesarini & Sabbadini, Villiers) hanno considerato gracilicornis una buona specie, Heyrovsky ha dimostrato che le due forme convivono sule stesse piante nella Moravia Meridionale...

ciao francesco

probabilmente sto per accostare un cerino a una polveriera, come altre volte ... ma nel caso del gracilicorne (e non gracilicornis, giusto ?), mi sembra di capire che le differenze non sono solo cromatiche, e che dove bicolor e gracilicorne convivono non risultano forme di passaggio

quindi:

qualcuno ha mai verificato se sono interfecondi? il fatto che due presunte sottospecie, morfologicamente differenziate, convivano (tanto più se senza forme intermedie) non credo basti ad affermare che sono sostanzialmente la stessa cosa... o sì ?

maurizio

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Vitalfranz
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Flora e Fauna

Inserito il - 08 maggio 2009 : 09:53:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gomphus:
probabilmente sto per accostare un cerino a una polveriera, come altre volte ...


Nessun cerino...

Tutto quello che hai scritto é giusto e... devo ammetterlo, ho pochissimi esemplari per poter sostenere una qualunque tesi.

Poi... sul gracilicorne-is (questa é poi una cosa che bisognerebbe chiarire... ma a parte: gracilicornis dovrebbe significare "con le corna gracili" e quindi non andrebbe declinato in quanto non é un aggettivo ) forme di passaggio forse ci sono: i piccoli bicolor non sono molto diversi dal gracilicornis, esiste una varietá di bicolor ad antenne rosse (bergeri Villiers, nome non valido).

Io ero convinto dell'esatto contrario di quello che ho scritto sopra (il solo esemplare di gracilicornis che ho, giusto della Boemia, mi pare un po' diverso), ma quando ho provato a cambiare qualcosa su BioLib c'è stata una levata di scudi. Mi hanno citato l'articolo di Heyrovsky (ma non l'anno, così non ho avuto ancora tempo di cercarlo e leggerlo)... loro sono straconvinti che non si tratti di una buona specie.

Devo dire che, se non si hanno svariate decine di esemplari di diverse località sotto un microscopio (come base) e se non si conducono esperimenti seri e mirati (DNA, allevamenti) a scoprire la verità e non a battezzare una specie () ogni discorso risulta specioso.


Francesco Vitali
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gomphus
Moderatore


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Inserito il - 08 maggio 2009 : 13:46:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao francesco

pienamente d'accordo su tutto , tranne un dettaglio

Messaggio originario di Vitalfranz:

... sul gracilicorne-is (questa é poi una cosa che bisognerebbe chiarire... ma a parte: gracilicornis dovrebbe significare "con le corna gracili" e quindi non andrebbe declinato in quanto non é un aggettivo ) ...

in latino non esiste un sostantivo "cornis" che significhi "corno" (il sostantivo latino è cornu, -us), e quindi "gracilicornis" secondo me non può che essere interpretato come un aggettivo significante "dalle corna gracili" (vedi anche Agonum longicorne, Asemum tenuicorne , Anthobium ruficorne...)

maurizio

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Vitalfranz
Utente Senior


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Flora e Fauna

Inserito il - 08 maggio 2009 : 18:53:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gomphus:
pienamente d'accordo su tutto , tranne un dettaglio
in latino non esiste un sostantivo "cornis" che significhi "corno" (il sostantivo latino è cornu, -us), e quindi "gracilicornis" secondo me non può che essere interpretato come un aggettivo significante "dalle corna gracili" (vedi anche Agonum longicorne, Asemum tenuicorne , Anthobium ruficorne...)


Ahi! Preso in castagna e proprio sul Latino!



E già che cornu é un neutro della IV declinazione...
Non me la dai come una crasi dall'ablativo plurale cornibus > cornis???
(non ero bravissimo di Latino, come ti puoi immaginare...)


Francesco Vitali
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