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 MOLLUSCHI TERRESTRI E DULCIACQUICOLI
 Chilostoma achates raethicum (Strobel, 1857)
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SnailBrianza
Moderatore


Città: Besana in Brianza
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


1619 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 aprile 2009 : 18:22:47 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Gastropoda Famiglia: Helicidae Genere: Chilostoma Specie:Chilostoma achates raethicum
In questi giorni sono andato in Val Malenco (SO) a cercare chiocciole. La primavera qui è appena iniziata, appena si supera una quota di 1800 metri si trova ancora parecchia neve e la totale assenza di rocce calcaree rendono la Valtellina una zona poco ospitale per numerose specie di molluschi. In queste montagne di natura granitica e scistosa vive però una specie molto interessante endemica dell'Alta Valtellina, il Chilostoma achates raethicum (Strobel, 1857). Questa sottospecie credo di averla trovata in alcune valli secondarie che scendono dal Pizzo Scalino (3323) a quota 1500 metri circa in ambienti aperti caratterizzati da vecchie frane con numerosi accumuli di sassi sotto i quali questa specie vive.

Chilostoma achates raethicum (Strobel, 1857)
Chilostoma achates raethicum (Strobel, 1857)


Immagine:
Chilostoma achates raethicum (Strobel, 1857)
271,73 KB

Tra le fessure di questo disordinato accumulo di massi si sono create le condizioni ideali di vita per questa specie che a quanto ho appreso difficilmente esce all'aperto ma preferisce rimanere al fresco sfruttando le piccole "grotte" che si sono formate tra un sasso e l'altro. Il problema della ricerca è che, per trovare pochi esemplari e per la maggior parte rotti, bisogna alzare grossi sassi e per quanto riguarda la mia ricerca ha fruttato veramente poco.

Immagine:
Chilostoma achates raethicum (Strobel, 1857)
256,24 KB

Questo è il frutto della mia ricerca con solo un paio di esemplari vivi e una decina di gusci vuoti tra cui la maggior parte rotti.

Immagine:
Chilostoma achates raethicum (Strobel, 1857)


La specie si può confondere con Chilostoma zonatum che però non mi risulta viva in quest'area e con le due specie messe a confronto si possono notare molte differenze: spira più depressa, ultimo giro più curvato verso il basso, ombelico più stretto e banda più grossa e scura.
Vi posto alcuni esemplari di Chilostoma zonatum zonatum della Grigna Meridionale (LC) a confronto con gli esemplari di Chilostoma achates raethicum della Val Malenco (SO).

Immagine:
Chilostoma achates raethicum (Strobel, 1857)
251,38 KB


Vittorio



"La grandezza dell'uomo si misura in base a quel che cerca e all'insistenza con cui egli resta alla ricerca." (M.Heidegger)

Juventino
Utente Super

Città: Nizza

Regione: France


10135 Messaggi
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Inserito il - 14 aprile 2009 : 18:52:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie mille, molto interessante!!!
Ciao!!!

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L’école buissonnière
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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


2327 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 aprile 2009 : 19:15:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ti ringrazio per la bella documentazione. Non direi di aver avuto poca fortuna e in ogni caso siamo fortunati noi che possiamo goderci le tue immagini. Non sapendo nulla di queste specie sono andato a controllare la distribuzione in Faunaeur (rediviva finalmente) e, sorpresa: e' diventato Chilostoma adelozona rhaeticum, presente in Italia, Svizzera e Austria.
A parte questa curiosita', non so quanto l'altezza della spira e lo spessore della banda scura siano importanti: in Chil.illyricum ho osservato grandi variazioni di questi parametri compresa la larghezza dell'ombelico. Pero' mi sembra che rispetto a zonatum ci sia una differenza sostanziale: l'apertura piu' inclinata, come osservi anche tu (visto da sotto il peristoma e' quasi circolare) e i margini del peristoma ravvicinati molto piu' che in zonatum. Chissa' se basta per discrimiarle.
Ciao,

fern
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papuina
Utente Senior


Città: SAN PIETRO IN CASALE
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


4515 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 14 aprile 2009 : 19:48:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In effetti dopo certe passeggiate si ha più male alle braccia (per il sollevamento massi) che alle gambe, bella ssp. complimenti e grazie per le foto.
Ciao Beppe
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SnailBrianza
Moderatore


Città: Besana in Brianza
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


1619 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 aprile 2009 : 20:15:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quei massi erano veramente pesanti e anche taglienti e quel misero bottino è stato gratificante. Aggiungo altre notizie sulla specie citando che in "Alzona" questa specie viene segnalata proprio per la Val Malenco e su "Fauna Helvetica MOLLUSCA ATLAS", un libro scritto in tedesco dove ci sono foto e cartine della fauna malacologica svizzera, questa specie viene segnalata anche per la valle di Livigno e la Val Poschiavo in Svizzera. Per chi non avesse questo libro vi mostro le pagine dove viene trattata questa specie con il suo areale nel territorio Svizzero.

Immagine:
Chilostoma achates raethicum (Strobel, 1857)
156,43 KB

Questa è la cartina con i punti di ritrovamento della specie, il punto rosso è il luogo del mio ritrovamento italiano che corrisponde alla Val Malenco.

Immagine:
Chilostoma achates raethicum (Strobel, 1857)
150,53 KB

Vittorio


"La grandezza dell'uomo si misura in base a quel che cerca e all'insistenza con cui egli resta alla ricerca." (M.Heidegger)
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garagolo
Moderatore


Città: Cerretti di Santa Maria A Monte
Prov.: Pisa

Regione: Toscana


3455 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 aprile 2009 : 20:40:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Vittorio, sempre un piacere vedere i tuoi post, finalmente si sono conosciuti Chilostoma che finora erano solo dei nomi e poco più !

Ciao

Ale
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Subpoto
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


9021 Messaggi
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Inserito il - 14 aprile 2009 : 20:43:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie per queste bellissime immagini,ho modificato il post perché nelle galleria che sta preparando Ben nelle specie taxate viene pescata la prima foto del post.
Anche nei prossimi invii sarà bene tener conto di questa esigenza e porre la specie in discussione come prima foto.
Sicuramente tutto il gruppo achates/adelozona/zonatum andrà rivisto,per ora è importante avere le foto delle varie forme ed osservare le diverse nicchie che ognuna colonizza.
Come punto di inizio ci si può riferire al bellissimo lavoro sulla malacofauna del Parco Nazionale del Mercantour pubblicata on-line da Malaco in cui si prende in considerazione proprio quest'aspetto per la separazione specifica in questo gruppo.




La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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Subpoto
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


9021 Messaggi
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Inserito il - 15 aprile 2009 : 02:42:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho cercato di capire gli areali delle specie di questo gruppo,vista la sinonimia di questa sottospecie che è veramente caotica,è stata attribuita a tutte le specie possibili.
Secondo Alzona C.zonatum occupa la zona più occidentale,segue C.adelozona per terminare con C.achates nelle alpi orientali, questa forma è considerata specie valida.
Secondo quanto ci fa notare fern desunto da fauna europea questa forma è attribuita a C.adelozona.
In effetti si trova nell'areale di C.adelozona secondo le indicazioni dell'Alzona ed è più realistico pensare che debba essere una forma di questa specie piuttosto che un enclave di C.achates,sempre ammesso che adelozona ed achates siano specie diverse.
Da un confronto con le foto disponibili sul forum trovo questa sottospecie più vicina a C.adelozona che a C.achates.
Sicuramente ci sarà da lavorare molto per comprendere questo gruppo che a tutt'oggi non mi sembra che abbia una situazione stabile.



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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SnailBrianza
Moderatore


Città: Besana in Brianza
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


1619 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 16 aprile 2009 : 17:36:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Sandro, il Chilostoma adelozona non dovrebbe vivere nello stesso ambiente di Chilostoma achates, per quello che ho potuto verificare io fino ad ora C. adelozona vive sulle pareti di rocce calcaree mentre C. achates vive sotto massi franosi in zone dove vi è la presenza di rocce metamorfiche scistose.
C. adelozona l'ho rinvenuta nelle prealpi Orobie in zone dolomitiche e in Svizzera nella zona di Lugano sul Monte Generoso ma mai lungo la dorsale alpina delle Alpi Retiche. Alzona la segnala per le Alpi Retiche ma secondo me le segnalazioni sono da riferirsi a Chilostoma achates che alcuni autori la facevano rientrare in adelozona. Su "Fauna Helvetica Mollusca Atlas" Chilostoma adelozona addirittura viene riportata come sottospecie di Chilostoma achates e questo dimostra l'enorme confusione che si ha ancora sull'intero gruppo. Le due specie comunque si distinguono nettamente; adelozona ha l'ombelico molto aperto e ha la spira molto bassa quasi piatta mentre Chilostoma achates è più alta e ha l'ombelico più stretto, guarda qui.
Vi mostro la pagina del libro svizzero "Fauna Helvetica" dove viene riportata la cartina dell'areale di Chilostoma adelozona (qui Chilostoma achates adelozona) e qui si può ben notare che il suo areale è molto separato da Chilostoma achates rhaeticum.

Immagine:
Chilostoma achates raethicum (Strobel, 1857)
144,16 KB

Vittorio


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SnailBrianza
Moderatore


Città: Besana in Brianza
Prov.: Milano

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Flora e Fauna

Inserito il - 16 aprile 2009 : 18:54:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Per mettere bene in luce le differenze fra Chilostoma achates, adelozona e zonatum, le ho messe a confronto in questa Immagine:
Chilostoma achates raethicum (Strobel, 1857)
250,71 KB
A mio parere vi sono molte differenze anche se non possiamo fare affidamento sulla semplice osservazione del guscio. In questo gruppo c'è ancora molto da lavorare e speriamo che presto si faccia luce sulla genetica di queste specie per eliminare definitivamente le divergenze che ancora oggi ci sono fra i vari autori.

Vittorio


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